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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
10-03-2005, 16.32.57 | #4 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Mi dispiace, ma qui si sta facendo un discorso serio, e io ti sto rispondendo in modo serio. A parte il fatto che se vogliamo, potrei anche dire che chi scrive come te, giustificando i terroristi, sta facendo una "violenza", in quanto in nessun modo questo andrebbe fatto, per evitare di alimentare queste drammatiche e schifose realtà. Ma le questioni, sono chiare e precise, quindi, a ciò che tu hai scritto, io ho risposto in modo di "dialogo", al quale se vuoi rispondi, altrimenti no, ma per favore, non in questi termini "inutili". Ripropongo: "sono sempre stata propensa a pensare che spesso la violenza che alcune persone dimostrano nei riguardi di altre sia originata da una prevaricazione o violenza che a loro volta hanno subito." Ci sono persone che non hanno subito però violenze di un certo tipo, eppure, le fanno! "In un meccanismo di eventi nei quali è difficile scindere nettamente chi sia vittima e chi carnefice e in cui spesso i ruoli tra le due parti si invertono." Sicuro? Si può essere vittime, certo, ma poi carnefici, e spesso, anche senza essere state "vittime". Guarda ad esempio nei casi dei minori che uccidono i familiari, come erika e omar, e molti altri. "Poco fa discutendo qui sul forum mi è di nuovo venuto spontaneo non riuscire a dare la colpa di atti terroristici solo a chi li compie, ma anche alle situazioni che portano alcune persone, troppo prevaricate, ad avere una reazione uguale e contraria rispetto a quella che devono subire." Uguale, e contraria? In che senso. Vediamo un pò: quelli che hanno assediato la scuola in cecenia, e hanno ucciso tutta quella gente, a quale reazione uguale e contraria hanno risposto? I terroristi che in Italia hanno ucciso ultimamente quel poveratto, a quale reazione uguale e contraria hanno reagito? Ciao. |
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11-03-2005, 10.10.50 | #5 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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io sono del parere ke aggressivita' e paura siano sinonimi
nn c'e' motivo d alzare voce o mani, se nn c si sente minacciati, la minaccia puo' anke nn essere costituita dalla persona o stato in se, ma da paure ancestrali, o d altro ordine come l'america ad es. nn e' ke fosse l'iraq a metterle paura, ma la paura era ke l'america perdesse il potere e la supremazia ke ha sempre avuto nell'intero mondo ma evidentemente il potere economico ke da' il petrolio poteva in qlk modo ledere la sua supremazia mondiale |
11-03-2005, 10.19.29 | #6 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
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Citazione:
"come l'america ad es. nn e' ke fosse l'iraq a metterle paura, ma la paura era ke l'america perdesse il potere e la supremazia ke ha sempre avuto nell'intero mondo" Potere e supremazia, che forse vorrebbe qualcun altro, potremmo allora "anche" pensare. "ma evidentemente il potere economico ke da' il petrolio poteva in qlk modo ledere la sua supremazia mondiale" Queste sono "troppo facili constatazioni". Oltretutto che il petrolio, è già superato. Ciao. p.s. ricordiamoci che qui stiamo in "psicologia", quindi, puoi rispondere come meglio credi, ma cerchiamo di non andare troppo OT in una discussione che sarebbe più attinente in "cultura e società", altrimenti. In altre parole, cerchiamo di mantenere il discorso da un punto di vista psicologico di violenze e prevaricazioni, e cioè più legato al capire la mente dell'individuo, che non politica o economia. ciao. Ultima modifica di Kannon : 11-03-2005 alle ore 10.23.33. |
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11-03-2005, 15.01.07 | #7 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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mah kannon nn e' ke mi freghi poi tanto d fare discorsi d politica e d economia, io prendevo solo un esempio poi magari te nn lo valuti al mio stesso modo ma questo e' o.t.
a me interessava invece molto il topic, e vorrei restassimo in tema, perke' mi sembra una buona strada per cercare d comprendere tt le possibili espressioni d 'umanita', prendo erika e omar, come dici tu, cosa ne sappiamo d cosa hanno potuto subire quei due ragazzini? erano sicuramente vittime d qlksa piu' grande d loro, nn erano responsabili delle loro azioni, proprio perke' ragazzini, se c sforzassimo d piu' d capire cosa c'e' all'origine d questi comportamenti forze potremmo scongiurarne d futuri, ma solo capendolo si puo' fare o provando ad analizzarli almeno apriamo una strada |
11-03-2005, 15.15.40 | #8 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Certo, solo capendolo si può, ... Il problema, è riuscire a capire e fare un analisi il più oggettiva e ampia possibile. Al riguardo, posso dirti che non devi neanche escludere il fatto, in modo troppo "rapido", diciamo così, che invece nulla di così specile o terribile abbiano potuto subire (tra l'altro, sono stati esaminati da esperti nel campo, se non sbaglio), ma che invece, al contrario, abbiano avuto una vita ed una crescita normalissima (intendendo per normale, tutto ciò che di buono e più o meno travagliato ad ogni loro coetaneo possa accadere). In questo contesto, la cosa sembrerebbe ancora più difficile, da comprendere, visto che noi, esseri umani, per dare una spiegazione per forza di cose ad un simile crimine, abbaimo il bisogno di dare la colpa a qualche causa esterna, perchè ci risolve la nostra "dissonanza". Succede però, e questo la moderna psichiatria e psicologia lo sta analizzando, che ragazzini "normali", e comunque con uno sviluppo normale, in ambienti normali, reagiscano o attuino comportamente estremamente diversi. Ma questo, non ccade solo ai ragazzi, o ai minorenni (vedi caso in questione), ma anche agli adulti e in diverse età. Il problema infatti risiede tutto nella "mente", ossia in quella scatola oscura in cui tutto avviene, i pensieri, le decisioni, i comportamenti, che interpreta la realtà e risponde in modo diverso, per ognuno il suo. Ma questa scatola nera, non si conosce affatto, ancora oggi, benchè ci siano studi avanzati, anche se, io credo, la scienza stessa ci proporrà cose molto interessanti nel prossimo futuro. Poi il discorso lo possiamo "complicare" ulteriormente, con diverse altre teorie, non necessariamente escludentesi, ma anzi, completandosi e interagenti. Ma rimaniamo adesso con i piedi per terra, e parliamo solo di "psicologia". Ciao. |
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11-03-2005, 15.30.47 | #9 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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ma..... ho scritto forze colla zeta??l'ho scritto io????
uddiooooo cmq orrografia a parte sono del parere ke da un ambiente normale nn puo' ke scaturire una crescita normale, se c sono delle anormalita' vanno imputate all'ambiente, e se proprio nell'ambiente nn c'e' nulla d sbagliato allora e' nella scatola nera come dici tu della mente, ke nn e' altro ke un insieme d molecole delle quali c e' oscuro il funzionamento ma a questo punto nn e' sempre meglio andare a indagare?? possibile ke nulla ha potuto far capire ke nelle menti d quei due ragazzini stesse succedendo qlksa d anormale? perke' nn e' naturale uccidere i propri famigliari e io continuo a pensare ke quei due ragazzini siano stati vittime nn capisco ancora d cosa ma erano troppo piccoli per poter essere dei mostri e se nn avessero fatto quello ke hanno fatto magari la cosa sarebbe potuta accadere quando, adulti, gli si presentava l'occasione, nn cambia molto, dal mio punto d vista dovremmo sempre sforzarci d capire anke queste cose orrende |
11-03-2005, 15.52.23 | #10 |
Ospite abituale
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Messaggi: 672
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Ci sono persone che sopportano vicende immani e ne vengono fuori abbastanza bene, dove per bene intendo che non riproducono comportamenti leisivi o autolesivi o comunque non ne soffrono al punto di compromettere la qualità di vita. Altre persone si abbattono per vicende che ad altri sembrano bazzecole, eppure loro ne soffrono terribilmente. Perchè? Secondo me (opinione) nasciamo con una certa "dose di energia di riserva" alla quale attingiamo nei momenti più difficili della vita. C'è chi parte già in svantaggio perchè di questa energia nè ha già poca, altri ne hanno di più. Credo (opinione) che questa energia ci venga trasmessa anche dai genitori (entrambi ne hanno una "riserva", a loro volta, diversa l'uno dall'altra). Non so se l'abbiano già fatto o se lo faranno, ma mi aspetto che prima o poi un qualche studio sul dna evidenzierà che ci sono persone portate a sviluppare determinate reazioni violente, come altre sono portate a sviluppare il tumore, l'infarto e altre malattie. Bè non so cosa penserei in questo caso, c'è da temere che si insinui una nuova forma di discriminazione, una sorta di etichetta "potenzialmente più violento della norma" che potrebbe segnare determinate persone per sempre.
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