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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
11-03-2005, 17.19.29 | #22 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Si certo, il mio cioè era piuttosto di "ulteriore allargamento e dettaglio" del proprio pensiero, ovvero, entrare ancor più nello specifico proponendo anche altre idee o altro. Comunque va bene, non ci addentriamo troppo ancora nella cosa, rimaniamo pure su questo tuo ultimo concetto. Questi strani atteggiamenti di violenza, propri dell'essere umano, ... Ciao. |
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12-03-2005, 23.38.08 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
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Re: violenze e prevaricazioni
Citazione:
Dal momento che giudichiamo, forse, vediamo solo quello che crediamo dovrebbe essere… quello che sono i nostri pregiudizi e con i pregiudizi è possibile capire? Infatti come potremmo capire se giudichiamo? cosa potremmo capire con i nostri pregiudizi? Possiamo capire con il metro della nostra cultura ciò che è diverso dalla nostra cultura? Se così fosse, allora saremmo tutti uguali e se siamo tutti uguali allora forse potremmo essere anche come l’altro e quindi temere di poter fare ciò che nell’altro giudichiamo negativamente. Per cui il giudicare potrebbe forse essere il modo per giustificare a se stessi il fatto di non doverlo fare, sapendo che, forse, intimamente lo si vorrebbe? Ma, forse, ognuno capisce solo quello che gli conviene capire… Ciao Spada di fuoco |
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13-03-2005, 14.47.15 | #24 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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uffa spada!! ce ne fosse una d volta ke t capisco!!
cmq parlare serve anke a questo no'? se io mi trincero dietro i miei giudizi e reputo giusto o sbagliato qlksa e nn ne parlo nn mi metto in discussione allora sarei arrivata a un punto morto dell'esistenza mentre se anke sbaglio o prendo per buono qlksa e lo esprimo e rendo partecipi gli altri delle mie considerazioni e prendo atto delle loro opinioni in proposito, anke solo esprimendo un parere e esponendolo alle critike per me questo significa crescere c sono troppe aree d ignoranza, e io c navigo in mezzo, e per questo cerco d sforzarmi il piu' possibile d colmare le mie lacune anke solo parlando e aspettando ke la gente corregga i miei punti d vista o le mie ignoranze... ascoltando tutti ma naturalmente anke approfondendo i punti d vista altrui, nn subendoli passivamente be poi se qlksina la so ... ebbe' ve la dovete sorbire voi ekkecavolo! |
13-03-2005, 23.54.19 | #25 | ||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
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Citazione:
Credo che altri lo pensano, ma tu lo dici… forse perché non sai cosa ma senti qualcosa… che è oltre le parole che scriviamo Cosa è il giudizio? Esiste un unico giudizio? Se così fosse perché non la pensiamo tutti allo stesso modo? E se tutti pensassimo allo stesso modo come dovremmo pensare? Esattamente come noi vorremmo… come ognuno… e quindi qual’è quello giusto? Quello di ognuno… E se anche esistesse un unico modo di giudicare… che vita sarebbe? Forse il problema… non è giudicare, ma come giudichiamo. Giudicare vuol dire accettare o negare… bene o male… è scegliere tra assolvere o condannare… Ma sulla base di cosa? Possiamo giudicare solo paragonando, vero? E cosa paragoniamo? Quali sono i nostri termini di paragone? Sono qualcosa di naturale o qualcosa di acquisito? Se fosse naturale non ci sarebbe bisogno di giudicare… semplicemente sarebbe così… Se invece, come temo ma spero di sbagliarmi, è acquisito… come l’abbiamo assimilato? Dall’educazione, dalla cultura, dalle regole sociali, dalla morale, dalla religione… da quello che la società in cui viviamo ci ha detto che deve essere… tanto che ogni società ha i suoi termini di paragone, di confronto, per giudicare, vero? Ma allora qual è quello giusto? Forse quello che al momento ci conviene che sia, determinato dalla nostra esperienza accumulata, tanto da farci credere che la nostra sia quella vera, mettendoci così in conflitto con quanti non la pensano come noi… Questo non vuol dire che non dovremmo giudicare, ma solo come, credo, ma potrei errare, essere consapevoli del nostro giudicare. Poi ognuno può continuare a fare quello che sta facendo, ma lo farà in maniera, spero, più consapevole… sapendo cosa è il giudizio, prendendolo per quello che è e non per quello crediamo debba essere… Citazione:
Se così fosse non saresti qui adesso, come me del resto, quindi forse entrambi dubitiamo di ciò che crediamo… ed è, forse, il dubbio che ci mette in moto verso il confronto con gli altri, mettendoci in relazione: per ciò che crediamo di essere, o per quello che siamo? Citazione:
Il confronto non vuol dire scontro, ma, forse, incontro… Ed è con questo spirito che, lo spero, ognuno qui esprime le proprie opinioni, anche nell’eventualità che queste possano essere sbagliate, adottando quelle dell’altro se le si ritiene migliori delle proprie. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Temo di essere ancora confuso nelle mie esposizioni, ma ho tutto il tempo per poter migliorare… con l’aiuto degli altri. Ciao spada di fuoco |
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14-03-2005, 09.49.53 | #26 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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l'unica cosa ke so e' di non sapere ed e' la fonte suprema d saggezza, ne sono fiera perke' ki presume d sapere tutto, nn si sforzera' d andare oltre il proprio naso, ma la forza di questa frase sta anke nell'ammetterlo
tanti anke sapendolo d non sapere nn lo ammetterebbero mai difendendo a spada tratta le certezze ke hanno senza poter appurare , per loro stessi, se siano vere o false nelle mie insicurezze io mi ritengo fortunata cmq credo ke la cosa meno sbagliata nn sia decretare cosa e' giusto o meno ma dare spazio a tt le possibili opinioni e accettare ke esistano le dfferenze, ma pacificamente, non con la tolleranza, proprio accettarle in toto |
14-03-2005, 11.06.47 | #27 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 12-03-2005
Messaggi: 1
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Re: violenze e prevaricazioni
Citazione:
Ultima modifica di Massimo Farnesi : 14-03-2005 alle ore 11.22.23. |
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14-03-2005, 22.22.08 | #28 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 26-11-2004
Messaggi: 245
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Re: Re: violenze e prevaricazioni
Citazione:
L'ho già scritto in un altro post. No, l'ho pensato una vita, ma adesso non più. La violenza e i meccanismi che innesta, non nascondono affatto debolezza. Il violento nella sua manifestazione vuole con determinazione ferire profondamente, sopraffare col tono di voce, impaurire l' interlocutore. Naturalmente, dopo essersi scaricato, e qui ognuno ha i suoi tempi, diventa tranquillo e sereno, accondiscendente e comprensivo, scusandosi si....ma se magari noi non lo facevamo irritare coi nostri modi di fare. Manda all'esterno persino la colpa del suo comportamento inqualificabile. Naturalmente tutto questo si ripete con un andamento sinusoidale finche noi li giustifichiamo...credendo che siano deboli. In realtà mettono in atto il loro meccanismo comunicativo, la violenza verbale (e stiamo parlando di chi non alza le mani!). Che ne dici Massimo? |
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