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10-02-2005, 14.26.57 | #12 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
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Re: Re: Re: Re: Vi propongo un esame di coscienza.....
Citazione:
La domanda iniziale parlava della capacità di ... "permettere agli altri di essere se stessi", di conoscienza dell'altro e di ascolto dell'altro. Di relazione in senso profondo, quindi, non del quotidiano relazionarsi con i colleghi senza conflitti o del superare indenni l'asemblea condominiale. E io ho risposto che secondo me è molto più interessante ribaltare la domanda, perchè non siamo noi a "permettere" agli altri di essere se stessi e non sono gli altri a permetterlo a noi. Essere in relazione profonda con la nostra essenza, essere noi stessi, è una nostra responsabilità individuale. L'autenticità non è una modalità di relazione ma un modo di essere. Se sei così, non puoi non essere così. Lo sei sempre, in ogni istante, anche quando indossi il "sorriso in taieur" da riunione aziendale. Mi era venuto il dubbio che il malinteso fosse sul significato della parola "relazione". Non so, io ho un po' la pretesa che uno legga le cose che vengono scritte in relazione al loro contesto. Se parlo un un forum di psicologia di "relazioni" è chiaro che intendo relazioni profonde. Almeno fino a che (e non sarà così ancora per molto, purtroppo) psicologia significa studio dell'anima. |
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10-02-2005, 14.36.56 | #14 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Secondo me mica devi controllarti, devi solo leggere quello che hanno scritto gli altri prima di rispondere. Più o meno tutto, se ti riesce Mica sempre ci si riesce, è ovvio.
Poi, ... guai se fossimo tutti d'accordo, sai che noia? |
10-02-2005, 15.06.38 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-01-2005
Messaggi: 218
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risposta in ritardo
Citazione:
Penso che al di la di tutte le cose dette l'autenticità di una persona sia il contenitore all'interno del quale si trovano tutti gli strumenti di cui hai parlato e tante altre cose ancora. Non capisco perchè tu la trovi (ahitè) più o meno apprezzata...in te o negli altri? E' brutto scoprirsi o scoprire un recipiente solo parzialmente pieno. Relazionarsi agli altri è un continuo dinamico costituito da infiniti istanti, ognuno dei quali è mutevole, a sua volta, a secondo della persona che hai di fronte. Non credo, quindi, che si possa dire in assoluto se sia possibile o se effettivamente si sia in grado di relazionarsi agli altri in assoluto. p.s.: Spero che il concetto sia almeno chiaro. Scusatemi, ma ho scritto di fretta. Ultima modifica di alpha : 10-02-2005 alle ore 15.10.50. |
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10-02-2005, 16.57.15 | #17 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Citazione:
c'ho messo 32 anni d piccoli passettini per costruirmi tt una serie d pregiudizi, centellinando, censurando quelli sbagliati, operando una cernita, scegliendo la migliore, tassello dopo tassello, ho decretato, questo e' utile questo e' dannoso, mi sono costruita la mia immagine d me e degli altri, attimo dopo attimo secondo dopo secondo, qlkuno e' stato facile, altri dopo immani sofferenze, sono risultati gli skemi mentali migliori e ora... secondo te, al primo ke passa dovrei dare in pasto tt questo, ascoltandolo, e permettendogli d aprirmi una visuale totalmente nuova, farmi sentire in pericolo d perdere tutto, a vantaggio d cosa? skerzo naturalmente ma intendo dire, ke nn sempre si puo' fare, c sono dei blokki molto piu' forti della ns volonta' nel kiuderci agli altri, alle volte c abbiamo provato, a accogliere un'idea distante dalla nostra, ma magari c siamo sentiti impauriti o senza una pronta strategia d'emergenza relazionarsi davvero ad un altro comporta un continuo rimettere in discussione quello ke noi siamo o crediamo d essere, e cmq anke volendo davvero ascoltare l'altro nn potremmo mai sganciarci dalla nostra reinterpretazione secondo i ns skemi mentali sai pero' ogni tanto mi piacerebbe essere la testa d qlkn'altro e farmici un giro, cosi' tanto per capire come funzionano gli altri ma a tempo determinato eh.. sono ancora troppo affezionata a me le mie idee e quello ke mi credo d essere |
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10-02-2005, 17.15.07 | #18 |
Ospite abituale
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Messaggi: 404
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ingredienti...
Ci vuole rigore, rigore e ancora rigore...con sé stessi e con gli altri;
ci vuole onestà, onestà e ancora onestà...con sé stessi e con gli altri; ci vuole senso di responsabilità...verso sé stessi e dagli altri...al bando gli alibi, il fingere con sé stessi (e, quinidi, con gli altri) come metodo di vita con questo si può pensare di arrivare ad una - decente - accettazione (di sé stesso e) dell'altro, dalla quale possono scaturire tante altre belle cose... Herzog |
10-02-2005, 18.02.36 | #19 |
Ospite
Data registrazione: 03-02-2005
Messaggi: 6
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oddio..appeno ho letto questo thread ho pensato che l'avessero scritto per me..perchè io sono fondamentalmente una persona che sa poco relazionare..
nel mio personalissimo caso il problema nasce dal fatto che quando mi "relaziono" stabilisco un contatto abbastanza forte..altrimenti non mi relaziono..e non per preconcetti o schemi mentali stereotipati...semplicemente non ci riesco a intrattenere tanti rapporti tutti di una certa sottigliezza..in questo sono molto diversa dalle mie coetanee..loro sanno gestire decine di amicizie magari anche più leggere..io no. e per stabilire questo mio contatto io ho bisogno di riconoscere nelle persone il mio stesso stampo, ovvero gli stessi pilastri si cui queste persone si costruisono. poi ognuno è libero di scegliere la sua strada, ma io devo ritrovare delle affinità di base nel modo di pensare la vita e nel modo poi di viverla. altrimenti non riesco. non posso relazionarmi con chi conduce la propria esistenza su idee e concetti opposti ai miei..chi secondo me ingloba tutto e tutti indistintamente vuol dire che deve ancora trovare se stesso..perchè è bene essere carta bianca e ricevere tutto quello che ci viene proposto..ma secondo me abbiamo anche il diritto e il dovere di poter/saper condividere. |
10-02-2005, 19.27.28 | #20 | |
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Duro parere giudicante :)
Citazione:
Semplificando, preferisci poche relazioni profonde e significative con persone con cui riesci a condividere le cose che ami a molti contatti superficiali? Cioè ... sai entrare in realzione. Mi dispiace deluderti, non è possibile avere innumerevoli relazioni profonde. Se vuoi davvero relazionarti agli altri ci devi mettere un sacco di energie. Non le puoi dissipare. E quindi minimo di selettività ci vuole Mi dispiace deluderti, mi dispiace davvero, ma da quello che dici tu sai entrare in relazione con gli altri, direi. |
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