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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 10-02-2005, 14.07.31   #11
dani62
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Re: Re: Re: Vi propongo un esame di coscienza.....

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Messaggio originale inviato da Fragola
E cosa allora aiuta?


Nella tua autenticità gli altri continua a vederci quello che più gli fa comodo al momento e i più non sanno apprezzarla.......


Questo è un problema loro, non mio. Ammesso e non concesso che io sia autentica


Sorrido nel leggere questa discussione...mi piace relazionarmi anche attraverso il sottile fascino della seduzione. .......

Cosa intenti per seduzione?


La mia vera essenza è mutevole e cambia forma e colore ogni volta che ne incontra un' altra..l'autenticità è istantanea e no ci vedo strumento per il corretto relazionarsi!



Questo invece proprio non l'ho capito. Ma ripeto la domanda, qual'è allora lo strumento corretto?



Per me lo strumento è l'intelligenza e la sensibilità.
Ho detto strumento.
L'autenticità non è strumento ma una delle tante modalità più o meno (ahimè) apprezzata.
Per me la seduzione è quello che affascina e suscita il mio interesse...e anche questo non lo vedo attinnenete con l'autenticità.
La domanda iniziale parlava di relazionarsi agli altri, non parlava di amore o di amicizia...c'è una bella differenza.


dani62 is offline  
Vecchio 10-02-2005, 14.26.57   #12
Fragola
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Re: Re: Re: Re: Vi propongo un esame di coscienza.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da dani62
Per me lo strumento è l'intelligenza e la sensibilità.
Ho detto strumento.
L'autenticità non è strumento ma una delle tante modalità più o meno (ahimè) apprezzata.
Per me la seduzione è quello che affascina e suscita il mio interesse...e anche questo non lo vedo attinnenete con l'autenticità.
La domanda iniziale parlava di relazionarsi agli altri, non parlava di amore o di amicizia...c'è una bella differenza.



La domanda iniziale parlava della capacità di ... "permettere agli altri di essere se stessi", di conoscienza dell'altro e di ascolto dell'altro. Di relazione in senso profondo, quindi, non del quotidiano relazionarsi con i colleghi senza conflitti o del superare indenni l'asemblea condominiale.
E io ho risposto che secondo me è molto più interessante ribaltare la domanda, perchè non siamo noi a "permettere" agli altri di essere se stessi e non sono gli altri a permetterlo a noi.
Essere in relazione profonda con la nostra essenza, essere noi stessi, è una nostra responsabilità individuale.

L'autenticità non è una modalità di relazione ma un modo di essere. Se sei così, non puoi non essere così. Lo sei sempre, in ogni istante, anche quando indossi il "sorriso in taieur" da riunione aziendale.

Mi era venuto il dubbio che il malinteso fosse sul significato della parola "relazione".
Non so, io ho un po' la pretesa che uno legga le cose che vengono scritte in relazione al loro contesto. Se parlo un un forum di psicologia di "relazioni" è chiaro che intendo relazioni profonde. Almeno fino a che (e non sarà così ancora per molto, purtroppo) psicologia significa studio dell'anima.

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Vecchio 10-02-2005, 14.33.06   #13
dani62
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Chiariti

Scusa Fragola, sono al solito indisciplinata!
Ma scrivo senza controllarmi...

Baci.
dani62 is offline  
Vecchio 10-02-2005, 14.36.56   #14
Fragola
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Secondo me mica devi controllarti, devi solo leggere quello che hanno scritto gli altri prima di rispondere. Più o meno tutto, se ti riesce Mica sempre ci si riesce, è ovvio.


Poi, ... guai se fossimo tutti d'accordo, sai che noia?

Fragola is offline  
Vecchio 10-02-2005, 15.06.38   #15
alpha
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risposta in ritardo

Citazione:
Messaggio originale inviato da dani62
Per me lo strumento è l'intelligenza e la sensibilità.
Ho detto strumento.
L'autenticità non è strumento ma una delle tante modalità più o meno (ahimè) apprezzata.
Per me la seduzione è quello che affascina e suscita il mio interesse...e anche questo non lo vedo attinnenete con l'autenticità.
La domanda iniziale parlava di relazionarsi agli altri, non parlava di amore o di amicizia...c'è una bella differenza.




Penso che al di la di tutte le cose dette l'autenticità di una persona sia il contenitore all'interno del quale si trovano tutti gli strumenti di cui hai parlato e tante altre cose ancora.
Non capisco perchè tu la trovi (ahitè) più o meno apprezzata...in te o negli altri?
E' brutto scoprirsi o scoprire un recipiente solo parzialmente pieno.
Relazionarsi agli altri è un continuo dinamico costituito da infiniti istanti, ognuno dei quali è mutevole, a sua volta, a secondo della persona che hai di fronte.
Non credo, quindi, che si possa dire in assoluto se sia possibile o se effettivamente si sia in grado di relazionarsi agli altri in assoluto.



p.s.: Spero che il concetto sia almeno chiaro.
Scusatemi, ma ho scritto di fretta.

Ultima modifica di alpha : 10-02-2005 alle ore 15.10.50.
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Vecchio 10-02-2005, 15.25.09   #16
alpha
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Comunque vedo che c'è stato un chiarimento.



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Vecchio 10-02-2005, 16.57.15   #17
La_viandante
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Citazione:
Ma quanti di noi riescono ad accostarsi agli altri senza i propri schemi mentali? Quanti riescono a rinunciare a pregiudizi e preconcetti per essere realmente vuoti e ricettivi a ciò che l’altro è nella sua vera essenza. Quanti permettono agli altri di essere loro stessi?


c'ho messo 32 anni d piccoli passettini per costruirmi tt una serie d pregiudizi, centellinando, censurando quelli sbagliati, operando una cernita, scegliendo la migliore, tassello dopo tassello, ho decretato, questo e' utile questo e' dannoso, mi sono costruita la mia immagine d me e degli altri, attimo dopo attimo secondo dopo secondo, qlkuno e' stato facile, altri dopo immani sofferenze, sono risultati gli skemi mentali migliori e ora... secondo te, al primo ke passa dovrei dare in pasto tt questo, ascoltandolo, e permettendogli d aprirmi una visuale totalmente nuova, farmi sentire in pericolo d perdere tutto, a vantaggio d cosa?
skerzo naturalmente ma intendo dire, ke nn sempre si puo' fare, c sono dei blokki molto piu' forti della ns volonta' nel kiuderci agli altri, alle volte c abbiamo provato, a accogliere un'idea distante dalla nostra, ma magari c siamo sentiti impauriti o senza una pronta strategia d'emergenza
relazionarsi davvero ad un altro comporta un continuo rimettere in discussione quello ke noi siamo o crediamo d essere, e cmq anke volendo davvero ascoltare l'altro nn potremmo mai sganciarci dalla nostra reinterpretazione secondo i ns skemi mentali
sai pero' ogni tanto mi piacerebbe essere la testa d qlkn'altro e farmici un giro, cosi' tanto per capire come funzionano gli altri

ma a tempo determinato eh.. sono ancora troppo affezionata a me le mie idee e quello ke mi credo d essere
La_viandante is offline  
Vecchio 10-02-2005, 17.15.07   #18
herzog
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Messaggi: 404
Talking ingredienti...

Ci vuole rigore, rigore e ancora rigore...con sé stessi e con gli altri;
ci vuole onestà, onestà e ancora onestà...con sé stessi e con gli altri;
ci vuole senso di responsabilità...verso sé stessi e dagli altri...al bando gli alibi, il fingere con sé stessi (e, quinidi, con gli altri) come metodo di vita
con questo si può pensare di arrivare ad una - decente - accettazione (di sé stesso e) dell'altro, dalla quale possono scaturire tante altre belle cose...
Herzog

herzog is offline  
Vecchio 10-02-2005, 18.02.36   #19
iside1987
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Messaggi: 6
oddio..appeno ho letto questo thread ho pensato che l'avessero scritto per me..perchè io sono fondamentalmente una persona che sa poco relazionare..
nel mio personalissimo caso il problema nasce dal fatto che quando mi "relaziono" stabilisco un contatto abbastanza forte..altrimenti non mi relaziono..e non per preconcetti o schemi mentali stereotipati...semplicemente non ci riesco a intrattenere tanti rapporti tutti di una certa sottigliezza..in questo sono molto diversa dalle mie coetanee..loro sanno gestire decine di amicizie magari anche più leggere..io no.
e per stabilire questo mio contatto io ho bisogno di riconoscere nelle persone il mio stesso stampo, ovvero gli stessi pilastri si cui queste persone si costruisono. poi ognuno è libero di scegliere la sua strada, ma io devo ritrovare delle affinità di base nel modo di pensare la vita e nel modo poi di viverla. altrimenti non riesco. non posso relazionarmi con chi conduce la propria esistenza su idee e concetti opposti ai miei..chi secondo me ingloba tutto e tutti indistintamente vuol dire che deve ancora trovare se stesso..perchè è bene essere carta bianca e ricevere tutto quello che ci viene proposto..ma secondo me abbiamo anche il diritto e il dovere di poter/saper condividere.
iside1987 is offline  
Vecchio 10-02-2005, 19.27.28   #20
Fragola
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Duro parere giudicante :)

Citazione:
Messaggio originale inviato da iside1987
oddio..appeno ho letto questo thread ho pensato che l'avessero scritto per me..perchè io sono fondamentalmente una persona che sa poco relazionare..
nel mio personalissimo caso il problema nasce dal fatto che quando mi "relaziono" stabilisco un contatto abbastanza forte..altrimenti non mi relaziono..e non per preconcetti o schemi mentali stereotipati...semplicemente non ci riesco a intrattenere tanti rapporti tutti di una certa sottigliezza..in questo sono molto diversa dalle mie coetanee..loro sanno gestire decine di amicizie magari anche più leggere..io no.
e per stabilire questo mio contatto io ho bisogno di riconoscere nelle persone il mio stesso stampo, ovvero gli stessi pilastri si cui queste persone si costruisono. poi ognuno è libero di scegliere la sua strada, ma io devo ritrovare delle affinità di base nel modo di pensare la vita e nel modo poi di viverla. altrimenti non riesco. non posso relazionarmi con chi conduce la propria esistenza su idee e concetti opposti ai miei..chi secondo me ingloba tutto e tutti indistintamente vuol dire che deve ancora trovare se stesso..perchè è bene essere carta bianca e ricevere tutto quello che ci viene proposto..ma secondo me abbiamo anche il diritto e il dovere di poter/saper condividere.

Semplificando, preferisci poche relazioni profonde e significative con persone con cui riesci a condividere le cose che ami a molti contatti superficiali? Cioè ... sai entrare in realzione.
Mi dispiace deluderti, non è possibile avere innumerevoli relazioni profonde. Se vuoi davvero relazionarti agli altri ci devi mettere un sacco di energie. Non le puoi dissipare. E quindi minimo di selettività ci vuole
Mi dispiace deluderti, mi dispiace davvero, ma da quello che dici tu sai entrare in relazione con gli altri, direi.

Fragola is offline  

 



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