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22-01-2005, 23.24.36 | #4 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 26-11-2004
Messaggi: 245
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Arsenio, è un post molto bello.
Non ha bisogno di risposte e neamche di chiavi di lettura. Hai scritto ciò che penso... Voglio solo aggiungere che ben pochi sanno amare, purtroppo. e ancora meno sanno vivere le emozioni e il loro fluire. |
23-01-2005, 08.56.00 | #5 | |
frequentatrice habitué
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 780
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Citazione:
Ed anche se veniamo a scoprire aspetti inconsci della nostra personalità – c’è sempre bisogno di un certo tempo per poter essere assimilati ed in seguito compresi…. ed in seguito amare. Comunque direi che per quanto la virtualità è oramai un nuovo stile di vita per molti di noi, vale la pena di ascoltare anche questo brano: “Internet” – Jack Folla – Alcatraz (lo potete sentire qua http://web.tiscali.it/pernondimenticare/prima_serie.htm) |
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23-01-2005, 22.26.54 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: l'eclissi delle emozioni
Citazione:
Esiste un baratro spesso invalicabile tra generazioni che accorcia sempre più il lasso temporale nel quale si manifesta. Ad esempio io cinquantenne, (si lo so è triste, ma a volte succede), fatico a capirmi con un quarantenne, che a sua volta fatica a capirsi con un trentenne, che a sua volta fatica a capirsi con un ventenne e via dicendo. La cultura muta ad altissima velocità…. e fra gli effetti secondari che produce c’è anche l’eclissi dell’emozioni, che tu descrivi così bene. Sui rapporti con gli altri personalmente ho adottato una tecnica che mi è consona e mi soddisfa cioè in pratica so che gli altri sono “effimeri” (non trovo un termine migliore), nel senso che il mio incontro con loro è incidentale, che probabilmente non vedranno e non vorranno vedere nulla di me e che non mi mostreranno nulla di loro. Questo schema cerco di romperlo quando trovo qualcuno che sento essere “altro da me stesso”, (sono sempre in biblico sui termini), allora mi fermo e cerco di ascoltare, di capire se l’interesse è reciproco, o se mi sono sbagliato. Se è reciproco allora cerco di costruire un rapporto che, attraverso la profondità della comunicazione e dello scambio, possa essere arricchente per entrambi. Questo aver eliminato a priori rapporti di superficie, parlo sempre della mia esperienza ovviamente, mi ha dato pochi rapporti significativi che però hanno un grande senso e che mi soddisfano. Mentre, nel contempo, i rapporti con tutto il resto del mondo sono più facili perché in fondo non mi aspetto nulla dalle persone che incontro casualmente. Questo forse è dovuto anche al mio carattere….. Ci può essere chi ama avere tanti rapporti di superficie e riesce a vivere emozioni intense anche con quelli. |
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23-01-2005, 23.12.18 | #7 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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il valore delle emozioni, in effetti, è un pò inflazionato.
il contributo del rischio, in questo, è essenziale: il rischio insito nel camminare sulla corda, che è la mia strada, la mia, che è già rischiosa di per sè; ed anche senza affidarmi a mani amorose, che bollenti d'amore si ricoprono di una fastidiosissima, ma anche indignante a dirla proprio tutta, patina di sudore... mi sembra, cari miei, che i poteri assoluti siano stati demoliti già da un pezzo; parlo delle autorità indiscusse e indiscutibili, quelle antiche nobili(!) guide, che indicavano il tragitto, e t'accompagnavano lungo il sentiero tenendoti per mano. beh, l'amore, cari miei, è una di queste. "Amore", dio caduto dal cielo, e divenuto "amore", che gli piaccia o no, deve stare al passo, se tanto ci tiene, con tutte le altre (non Altre, per carità, ma altre) esigenze, bisogni, necessità, non c'è tempo da perdere a sbaciucchiarsi al chiaro di luna sulla collina, e anche ci fosse, il rischio che il dio si riveli lupo mannaro non è da sottovalutare, anche perchè, basta guardare la tv, e si scopre che di lupe e lupi, ma soprattutto di lupe (solo soldi, macchine, ville, questo e basta, materialiste come me d'altronde, e dal momento che mi conosco, le evito) tolte le moine, ne appaiono a bizzeffe. beh, di queste bizze, proprio non ne ho bisogno, grazie, ritorni sulla sua corda che mi fa perdere l'equilibrio. sembra triste tutto ciò? beh, il potere è triste? il potere non si fida, è la prima regola. il potere calcola freddamente, la seconda e connessa. vogliamo essere bestie o uomini? beh, gli uomini sono tali in quanto padroni di sè. drasticamente, vi saluto. |
24-01-2005, 12.32.58 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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alba delle idee
Ars:
"l’insoddisfazione e la solitudine si placano con beni materiali da cui poi siamo posseduti." Secondo me Ars il cuore dell'eclissi delle emozioni sta in questa tua frase. L'eclissi delle emozioni è la caduta del "senso estetico delle emozioni". Eterodirette, come dici tu. Ma anche finalizzate, mercificate, indotte al consumo, allo scambio mercificato dell'emozione. Ai fini di, per mezzo di... ci emozioniamo meccanicamente, per riflesso condizionato. Certo, non sempre..ma penso più di quanto non siamo consapevoli. |
24-01-2005, 14.46.55 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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cause ed effetti...
Carissimo (He)c, rieccomi...non pensi che le cause che tu individui per le eclissi delle emozioni non abbiano, a loro volta, ulteriori cause a monte? Non è che tutti quei fattori che indichi trovano motivo in altro? Perché ci gettiamo sui beni materiali?. .Non penso che possa bastare la manipolazione...perché, allora, mi verrebbe da chiedere: perché siamo così supini alle manipolazioni? E' mai possibile che non si riesca a sottrarsi ad esse? Non è, forse, che ci abbandoniamo troppo volentieri, e colpevolmente, alle loro lusinghe? Non abbiamo qualche responsabilità anche noi, qualche colpa? E non c'è, forse, qualche motivo per queste responsabilità e colpe?
Herzog |
24-01-2005, 16.48.42 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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emozioni "manipolate"
Caro (H)erz,
se fossimo coscienti della manipolazione potremmo affrontarla. Quando parlo di manipolazione, non parlo di contenuti, ma di "modalità operative del nostro cervello": (H)erz ha detto: "...tutto viene consumato in fretta, senza dare il tempo alle emozioni, ai rapporti, di maturare, di crescere secondo le proprie esigenze; abbiamo perso i tempi delle attese, della pazienza, della noia, del vuoto che ne deriva ..." Con queste modalità sempre più accentuate di azione/reazione il nostro cervello è stato abituato ad agire in un certo modo...ho detto non sempre....ma spesso, si! Il cervello corre moltissimo, molto meno il nostro corpo... Se ci abbandoniamo volentieri a queste lusinghe? Si, certo.. è vero! E' un problema di responsabilità e di etica. Secondo me occorre un nuovo senso di responsabilità e per quanto possa sembrare strano non è un problema individuale! Ma sociale e storico! (individualmente puoi trovare qualche isoletta felice..a volte) |