Ciascuno di noi può decidere ... in teoria. Nella pratica non tutti hanno gli strumenti per decidere. Non è semplice parlarne in generale. Forse sono proprio poche le persone che riescono a scegliere di spezzare la catena del male.
E' difficile interrogarsi dal lato di chi fa del male e hai ragione, anche la letteratura psicanalitica si occupa sempre delle vittime e l'unica cosa che dice è che chi fa del male è stato vittima a sua volta, ma pochi si interrogano su perchè si è trasformato in carnefice. Il mostro fa orrore, chi lo vuole guardare? E oramai è "perduto". Ma c'è qualcuno che lo fa. Ed è importante farlo.
Hai ragione, è un buco profondo che porta lì. Ma non è un buco uguale per tutti. Ognuno ha la sua storia e la sua ferita.
L'unica cosa che possiamo fare davvero è decidere noi di spezzare la catena. Non solo sforzarci di non distribuire in giro il male che ci è stato fatto, non solo.
Mi fermo, Rodi. E mi fermo apposta. Non ti conosco abbastanza e non so se potrei dirti cose che ti fanno male.

Apprezzo il modo in cui affronti sia l'argomento che la discussione ed anche il modo ed il motivo per cui ti fermi.
I punti interrogativi erano generici, non era una ricerca di risposta qui ed ora perchè sarebbe un sottovalutare il tutto e non è il modo per porsi di fronte a questo.
Non sono io in grado di leggerli quei segni, non ho gli strumenti e farei un papocchio.
Già è importante metterlo sul tappeto questo argomento e dire che esiste...lo rende un po' meno tabù e più umano...
E' il primo passo.

Ed ora mi prendo il consiglio che ho dato a VanLag ieri sera...un po' di aria fresca.

Chi possiede autostima non ha bisogno di usare la facile arte più o meno conscia d'inferiorizzare l'altro trovandogli imperfezioni...ma è un pensiero occidentale...va bene ugualmente?

D'accordo con te, ars...che hai detto con altre parole quanto avevo affermato io sopra...
Herzog

visto che siamo occidentali...che male c'è se abbiamo un approccio da occidentali?
qualcosa di vero ci deve essere in quello che dici...
se guardi con distacco, quando la discussione viene affrontata in questi termini tutti quelli con facili certezze evitano di partecipare...
qualcosina deve pur significare...

Mi pare che il plagiatore non possa sottolineare le imperfezioni. Se lo facesse non potrebbe più plagiare.

Qui si presuppone che il plagiatore sia anche astuto.

Mi sembre che plagio e potere vadano a braccetto: colui che domina e detiene il potere plagia.

Il saggio non è interessato al potere, quindi non plagia.