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Messaggio originale inviato da rugiadina
Ciao a tutti! :-D
Mi rendo conto che portare avanti la storia con il mio attuale ragazzo in questo stato non ha senso, ci vuole equilibrio. Non so cosa fare e come comportarmi. Temo di far soffrire gli altri, e spesso sbaglio......mi date una mano a chiarirmi le idee? :-) Avete avuto esperienze simili?
Un bacione,
Rugiadina
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Dici che il problema è il tuo Ex… Ne sei certa?
Provi qualcosa per due persone, ma pensi che non dovresti? Ma invece accade… e allora, sembra che possa essere…
O forse temi che siano cose diverse? E allora dov’è il problema se provi qualcosa di diverso?
Quello che senti è che ti piace stare con entrambi, ognuno in modo differenti, proprio perché individui cmq diversi, che ti danno piacere.
Perché se senti questo devi decidere, vuoi decidere, quale dei due.. sia quello.. giusto?
Dal momento che scegli… rinunci all’altro, ma se rinunci non puoi fare a meno di pensarci.. perché la rinuncia è voler avere, ma per l’altro si è disposti a farne a meno, perché così deve essere.
Perché invece sembra accadere il contrario? Perché sentire di desiderare il contrario? Desiderarli entrambi?
Forse l’uno esclude automaticamente l’altro? E perché allora non accade? Qualcuno ci impedisce questo?
Se non dovessi rinunciare, non ci sarebbe il problema, vero? Può qualcuno dirti che quello che senti è giusto o sbagliato? Quantomeno dovrà argomentarlo con le ragioni per supportare il suo giudizio…
Se potessimo sapere cosa ci riserva il futuro… potremmo scegliere tranquillamente, vero? Ma dal momento che conosciamo il futuro non avremmo più scelta…
Quindi è il futuro che ci pone dinnanzi alla scelta. Nel presente è possibile scegliere? O, forse, nel presente è possibile solo vivere ciò che siamo, ciò che sentiamo? Se ciò che sentiamo è ciò che siamo, dover rinunciare ad una parte di ciò che sentiamo vuol dire anche rinunciare ad una parte di ciò che siamo. Possiamo anche negare un parte di noi stessi, ce lo possiamo nascondere, ma lo siamo. E per il solo fatto di negarcelo, vuol dire che lo siamo. Allora come possiamo pensare di essere felici negando qualcosa di noi? E se invece lo siamo.. allora non ci stiamo negando niente. La felicità può essere solo voler essere una parte di noi stessi, quella che crediamo di dover essere? Se così fosse perché non lo siamo?
Perché il fatto che possano piacerti entrambi deve diventare un problema? Il problema non è forse nel il conflitto tra quello che sentiamo di essere e quello che crediamo di dover essere…
Dal momento che comprendiamo ciò che crediamo di dover essere… forse il problema stesso viene meno, ese non esiste il problema… come possiamo sentirci?
Semplicemente ciò che siamo
In natura tutto ciò che non è possibile non esiste… nella società tutto ciò che non è possibile sembra possa invece essere… come mai?
Forse non ti ho risposto come tu avresti voluto, ma credo che non ci sia risposta che qualcuno possa darti se non aiutarci tutti a comprendere meglio come viviamo...
Un abbraccio
spada di fuoco