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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
12-10-2004, 15.25.27 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-03-2004
Messaggi: 0
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Confermo, ci sono dei momenti in cui la felicità ci avvolge e la giornata sembra immergersi in un’atmosfera quasi irrealistica…rispetto al quotidiano. Ho pensato: ma perché accontentarsi solo di alcuni momenti, la serenità d’animo non potrebbe diventare la quotidianità? Del resto spesso basta solo una telefonata od una semplice parola ad una persona cara per cambiare la giornata.
Sinceramente non ci sono ancora riuscito e chissà se ci riuscirò mai…per ora accontentiamoci dei brevi ma intensi momenti che la vita ci offre. Complimenti a spada di fuoco, mi trovi completamente d’accordo quando affermi che la “felicità sta nell’essere semplici” Ciao. |
12-10-2004, 15.34.15 | #5 | |
Telespalla
Data registrazione: 30-04-2003
Messaggi: 246
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Re: Re: La prova del comò
Citazione:
Già... e se non si è persone semplici, almeno cercare di semplificare la vita intorno a noi... in modo che abbiamo meno motivi per essere infelici |
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12-10-2004, 15.56.36 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 06-05-2004
Messaggi: 29
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X nevealsole
Il tuo è un episodio preso ad esempio e mi riferisco a quello, ma ce ne sono tanti di momenti così….la vita è fatta di un susseguirsi di grandi occasioni su una miriade di piccoli eventi…siamo abituati a distinguere fra piccole e grandi cose, ma in realtà questa distinzione non esiste, anzi, ci confonde le idee da sempre….esistono forse piccole o grandi felicità? Si può misurare, quantificare la felicità?... In ogni caso, una riflessione…. Ti chiedo: quel momento di felicità nel vedere un libro che sarebbe piaciuto a tuo padre, sarebbe rimasto tale (come tua percezione del momento di tua felicità) se tuo padre lo avesse accolto come sempre e cioè quasi ignorandolo (ma siamo sicuri poi che sia davvero ignorarlo?....ognuno ha i suoi modi per manifestare qualcosa…ma non conoscendo le persone qui mi fermo….) ? Il tuo grido di Vittoria non era dunque esaurito nel momento dell’acquisto, mi par di capire, ma aspettava di vedere come sarebbe stato accolto….ma, allora, la felicità sta nel dare….o nel ricevere? Ciao Ciao Devi |
12-10-2004, 19.48.35 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Ciao a tutti,
ciao Devi, rispondo a te con una canzone... mi pare dicesse qualcosa del tipo "mi piace, mi piace quando tu sei felice mi piace quando perdo la voce per dirti che sei bella quando tu sei felice..." Insomma, la mia prima giornata felice è stata quando ho trovato l'oggetto, indipendentemente dalla reazione di lui, perché ho immaginato la sua "gioia"... la seconda giornata felice è stata quando è diventato evidente che il regalo era piaciuto, perché ero felice di averlo reso felice. Preciso poi, perché forse non si è capito, che il mio "Papi" non è che non apprezza i regali perché è bieco ed insensibile... semplicemente fa poco caso agli oggetti "convenzionali" e, soprattutto, è difficile batterlo quanto a regali che rendono felice... Buona serata a tutti Neve P.S. E' poi vero che talvolta si rimane delusi se i nostri regali, o gesti di affetto, o altro non vengono apprezzati... però siamo noi a sbagliare la prospettiva... "Imparo a memoria le favole per raccontartele, faccio tutto per te... perché ti voglio bene... perché mi vuoi bene..." E' sempre la canzone citata, o meglio non citata perché non mi ricordo l'autore... ... insomma nessuno che ha voglia di raccontare un "breve attimo di felicità"?!? |
13-10-2004, 17.32.49 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 06-05-2004
Messaggi: 29
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Facile dire che ci si allarga il cuore quando la persona che amiamo sorride….è vero, non c’è niente di più bello che il sorriso della persona amata, vero? Quella luce negli occhi che ce la fa apparire ancora più bella del solito…sì, è davvero meraviglioso anche sentir dire dalla persona amata “sono felice”, ma…..solo se la sua felicità dipende da noi, vero? Se è felice con noi, per noi, per il fatto di essere con noi, felice per qualcosa che abbiamo detto o fatto…ma….se invece quel sorriso che tanto amiamo dipende da qualcos’altro? Magari da qualche altra persona? Possiamo dire di essere ugualmente felici? Felici per la felicità della persona amata? Felici per noi che godiamo della sua felicità anche se non è da noi “provocata”?
E' una domanda alla quale non si può sfuggire…la verità emerge dal profondo di noi, inutile nasconderla…a parole siamo tutti bravi…. Non dico di non provare queste cose…queste cose si provano…accadono….ma è importante rifletterci sopra…per comprendere…perché spesso, rendiamoci conto, la felicità dell’altro che diciamo di volere è in realtà la nostra e non sempre coincidono….dovrebbero coincidere perché si tratti davvero d’Amore? Forse…In caso contrario non è Amore? Forse è indifferenza? Forse addirittura odio? Non è importante, io credo, saper rispondere a queste domande, anzi, sarebbe un’ulteriore definizione di amore/non amore che nessuno, io credo può dare….anche perché quando si è intimamente felici non ci si fanno tante domande…. Dunque, se le domande ci sono, proviamo a farci quelle giuste….in ciò che proviamo può esserci tutto e il contrario di tutto….restiamo in ascolto…è un buon inizio….perché credo che solo sbarazzandoci di molte impalcature mentali, forse, potremmo sentire davvero il nostro cuore…. Saluti a tutti Devi |
13-10-2004, 20.10.04 | #9 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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PER DEVI
A parte che io parlavo di mio padre, per il quale provo un amore direi piuttosto disinteressato, ovvero se anche lo rende felice qualcosa che non dipende da me o qualcuno che non sia io beh, in tutta onestà direi che sono comunque felice che lui stia bene. Per quanto riguarda il presunto "egoismo" della felicità, la mia domanda era "avete provato brevi attimi di felicità?", quindi era una domanda tendenzialmente "egoista", perché la felicità io la provo su di me, quella degli altri la posso solo immaginare... anzi direi che spesso l'essere felici o tristi dipende proprio da come io (ego) percepisco la realtà esterna che è sempre filtrata dalla mia mente... In ogni caso si può essere più o meno di buon umore, più o meno propensi a dare, più o meno polemici, più o meno convinti che bisogna vivere sempre e comunque con la luna storta... tengo solo a precisare che raramente faccio retorica, e mai ho voluto sostenere che dare, di per sé rende felici (non è che se regalo la moneta alla zingara sono felice, spesso voglio solo togliermela dai piedi oppure mi sento in colpa, ad esempio)... sono egoista esattamente come te... Saluti Neve |
14-10-2004, 00.25.07 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
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Attimi di felicità
Sono proprio attimi, e la maggior parte delle volte dipendono da noi e non dalla reazione del mondo alle nostre azioni.
La maggior parte degli attimi di felicità mi accadono quando sono solo. Ultimamente, quando percorro la strada di ritorno dal lavoro, la felicità (meglio intesa come leggerezza dell'anima) la trovo passando in un boschetto prima di arrivare in paese: anche quando mi ritrovo la sera con il mal di testa da stress, l'odore di quel verde mi riporta in un'altra dimensione. Chissà perchè, ultimamente, risulta essere un toccasana per lo spirito. Per quella strada ci passo da 10 anni, e non è cambiata. Sono io che sono cambiato, per questo dico che dipende dalla nostra reazione. Ovviamente congiunta ad un'azione interna. |