Riassumo il mio pensiero, rubando queste parole a Lucia Etxebarria, nel suo romanzo "Beatriz e i corpi celesti":
......"
Monica mi rifilava quelle battute sulla verginità perchè non era per niente stupida e sapeva leggermi dentro. All'epoca sapeva già, ne sono sicura, che mi piacevano le ragazze, e mi punzecchiava nella speranza che un giorno o l'altro finissi per confessarglielo. Ma la cosa non si riduceva ad una questione semplice come il fatto che mi piacessero o meno le donne. Mi piaceva lei. Lei, solo lei, riconoscibile in mezzo a questo mostruoso crittogramma quantico che è l'Universo. E se fosse stata un uomo mi sarebbe piaciuta nello stesso modo. Perché è l'essenza che conta. L'irripetibile combinazione di idrogeno, elio, ossigeno, metano, argon, carbonio, zolfo, silicio e ferro che rende una persona diversa da tutte le altre.
E lo so ora, perchè anni dopo, nel 1995, sono andata a letto con un uomo."
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