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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
14-06-2004, 19.01.20 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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dietro la scelta dei vocaboli e la modalità espressiva eletta nel particolare impiego di un costrutto sintattico si cela sempre una persona , intesa nel senso più generale di elemento emozionale e razionale , che parla.
Più la comunicazione è mediata dal controllo espositivo, meno è indicativa(tuttavia qualcosa sfugge sempre al controllo...anche la particolare scelta dellle parole controllate e la loro composizione dice sempre qualcosa al di là del ero messaggio logico), se non dell'intento che ci si prefissa; per converso, meno è mediata dal controllo più è indicativa degli stati d'animo.. Poi si può discutere sull'impatto soggettivo ed emotivo che le singole parole, fonemi e quant'altro possono avere in relazione alla esperienza in cui il loro apprendimento ha avuto luogo tuttavia la lingua rimane un fedele specchio di quello che c'è dietro così come ci sono molti modi per esprimere un concetto così ci sono altrettanti diversi intenti emozionali che li sorreggono Ultima modifica di mark rutland : 14-06-2004 alle ore 19.06.58. |
14-06-2004, 19.12.36 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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x Epicurus
le faccine aiutano, ma non sono onnipotenti.
si dovrebbe incontrare e conoscere personalmente una persona Anche le faccie viste dal vivo non ti danno la certezza di conoscere una persona dato che la mima corrisponde ai primi linguaggi "appresi" da neonati. Dato che si possono "recitare" anche gli stati d'animo (vedi gl'attori) opterei comunque per l'esperienza, considerando anche qua la relativita' di quanto ho detto. Ciao Epicurus |
14-06-2004, 22.04.11 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Re: comunicazione non verbale... scritta
Citazione:
Secondo me si può dedurre lo stato d'animo di chi scrive, magari non sempre e non con tutti, ma spesso sì. Si tratta, come ha detto Neman, di intuizione, di esperienza, e anche di sensibilità e di attenzione all'ascolto, forse è per questo che non capita sempre, a volte leggiamo distrattamente, oppure l'argomento non ci interessa molto, quindi usiamo poca disponibilità. Però, se si vuole, si può andare oltre le parole, come se avessimo davanti la persona che scrive, quindi con la possibilità anche di sbagliarci. |
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14-06-2004, 22.22.02 | #8 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Re: comunicazione non verbale... scritta
Citazione:
Io credo proprio di sì. Certo c'è molto del nostro sentire nel percepire lo stato d'animo che traspare nelle parole di altri, ma quando la sensibilità di chi comunica e di chi riceve la comunicazione è molto spiccata credo si possa stabilire una sorta di empatia virtuale. Anzi lo sto constatando di giorno in giorno. Nicola |
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14-06-2004, 22.29.09 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Piu di empatia virtuale, direi empatia a distanza (anche nel tempo, i libri) con la differenza che, quando stai di fronte ad una persona dal vivo, disponi di piu elementi di valutazione, e la cosa diventa piu facile. Via internet hai solo le parole e l'esperienza delle persone gia' "vissute". Almeno secondo me. Ciao.
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14-06-2004, 22.38.40 | #10 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
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Citazione:
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