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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-12-2003, 12.06.03   #1
pennac
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La pace dei sensi

ieri sera mi trovavo a passeggiare guardando il lago di garda , ci siamo seduti su una panchina e mi è stato detto di godermi il silenzio ahimè ormai troppo raro ... è nata una discussione :

una persona sana , priva cioè di una grave mancanza sensoriale ( cecità , sordità etc etc ) è costantemente bersagliata nel corso della propria vita da stimolazioni ... non esiste il silenzio assoluto , raramente ci si trova in condizione di buio assoluto , la presenza dei vestiti o della posizione corporea costringe a "sentirci" toccati , il senso del gusto e dell'olfatto sono stimolati da un semplice barbecue o da un ambiente particolarmente fumoso ... mi chiedo se è possibile che questo determini una perdità di quelle che possono essere le potenzialità del nostro apparato appunto sensoriale ... come un ' automobile che continua a macinare km senza mai fermarsi finisce con il far perdere lo stimolo al suo guidatore , non lo emoziona se non per lo scopo del raggiungimento del luogo fissato che però...non arriva mai
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Vecchio 02-12-2003, 13.04.49   #2
Marco_532
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Quelle che hai descritto, sono appunto, sensazioni. Quello che vorresti sperimentare è l'assenza di sensazioni. Ma senza l'ausilio delle sensazioni è possibile sperimentare?....Credo proprio di no! Quindi quello stato che descrivi è indotto da una sensazione, è una dissociazione mentale di altre sensazioni.

Per esempio :
Come potresti sperimentare il silenzio assoluto?.....sarebbe completa assenza delle capacità uditive, e in questo stato non puoi sperimentare quello che nello stesso chiamiamo silenzio. La sperimentazione del silenzio, è una sesazione indotta dalle capacità uditive, senza delle quali non è possibile avere sperimentazione dello stesso. La soluzione per sperimentare quello che definisci silenzio assoluto, è quella di esitpare dal corpo tutti gli organi ricettivi del suono....ma in questo caso, non puoi sperimentare nè suono nè silenzio....è altro...

Ciao .

Ultima modifica di Marco_532 : 02-12-2003 alle ore 13.07.09.
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Vecchio 02-12-2003, 13.18.00   #3
pennac
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quasi tombola...facciamo terno

in realtà la mia non è una voglia di sperimentare l'impossibile , piuttosto l'analisi di quello che inconsciamento provoca un decadimento delle nostre attività sensoriali ... come posso provare fino in fondo il "gusto" di un cibo se di quel cibo ho pieno il frigo ( è un esempio non filosofico ) ... così come posso gustarmi un rumore , un bel rumore ( dai , chi si ferma ad ascoltare i rumori ??? ) se i miei timpani vengono continuamente stimolati e non dalla mia volontà ... bohh
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Vecchio 02-12-2003, 13.23.16   #4
Marco_532
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Qui entra in gioco la consapevolezza.......dipende da te.....
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Vecchio 02-12-2003, 14.24.42   #5
moni
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pazzesco come ci si trovi a riflettere su cose che per certi versi ci coinvolgono direttamente giorno per giorno... ma siamo spesso troppo di fretta, per fermarci a pensare...

Caro pennac...

vivendo in un piccolo paese diciamo che è molto più facile per me, sentire determinati "rumori" in modo meno bersagliato... percepire determinate sensazioni a pelle... Amo molto la montagna essendoci nata... spesso mi alzo il mattino presto e vado a camminare, di solito in compagnia, ma molte volte lo faccio da sola... e li senti davvero il silenzio e ti ascolti...

ma in me è radicato invece un episodio che porterò sempre dentro, semplice nel suo essere ma molto "forte", per me...

ero in vacanza in scozia con due mie amiche... siamo finite in una farm... fuori fuorissimo... eravamo solo noi tre e marito e moglie proprietari di sta farm e di enne enne enne pecore... disseminate per l'altopiano... dopo mangiato io e le mie amiche siamo andate a far due passi... fuori... abbiamo camminato una buona mezzora inizialmente parlando e poi piano piano perdendoci in noi... sbuffando un po' anche per la salita... e quando ad un certo punto ci siamo guardate tutte e tre perchè sentivamo che c'era qualcosa di strano e di meraviglioso al tempo stesso... eravamo circondate da "vita"... ma non sentivamo uno straccio di un rumore... nulla.... se non qualche sporadico belare delle enne enne pecore disseminate... mi viene ancora la pelle d'oca... e ci siamo sedute tutte e tre li... in attesa, in ascolto... è stato magico!!

se vuoi puoi sentire... ma devi voler "ascoltare"...

baciotti

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Vecchio 02-12-2003, 14.29.58   #6
Marco_532
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se vuoi puoi sentire... ma devi voler "ascoltare"...

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Vecchio 02-12-2003, 16.00.50   #7
r.rubin
può anche essere...
 
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"una persona sana , priva cioè di una grave mancanza sensoriale ( cecità , sordità etc etc ) è costantemente bersagliata nel corso della propria vita da stimolazioni
... mi chiedo se è possibile che questo determini una perdità di quelle che possono essere le potenzialità del nostro apparato appunto sensoriale ..."

Credo che l'abitudine, il feroce ma tanto dolce senso di familiarità, che finisce per farci sentire tanto sicuri a casa nostra, tanto certi di quanto potrebbe accadere...tanto indifferenti a quanto ci accade...perchè normale,
sia appunto come guidare un'auto: la prima volta che ti siedi al volante non ti senti molto sicuro, devi fare attenzione a qualsiasi azione, cambiare marcia, mettere la freccia, scalare, frenare, stai attento alla strada...
poi ci prendi confidenza e tutte quelle mosse che tanto ti occupavano la mente, diventano automatiche, indifferenti, non ci fai più caso.

Fai anche meno attenzione alla strada, ti senti più sicuro...poi magari un'imprevisto ti scuote, e ti fa pensare: tutta la mia sicurezza è follia! è stare a mezzo metro dalla realtà della situazione!

La normalità è indifferente, ma la normalità è la coperta di linus con cui si copre la realtà più vera, in continua trasformazione.

La sicurezza ci serve, la coperta è necessaria...ma per me è un bisogno, ricordarmi continuamente che la coperta è una coperta, e non altro; così da garantirmi la possibilità, ogni tanto, di toglierla...anche se spesso rischio di prender freddo...a volte inizio a tremare anche...

Ma preferisco tremare per quel freddo (che è tale solo perchè in contrasto con il caldo falso normale), che scordarmi di quel fresco genuino, nella sicurezza della falsa realtà della normalità.

Piuttosto rabbrividisco sul serio a pensare che potrei dimenticarmi dell'assurdità della vita normale, e prenderla come fosse l'unica realtà.

Sarebbe bello poter seguire normalmente, quel fluire incessante e mai uguale a se stesso...ma siamo troppo "scarsi", non ci è permesso a meno di rischiare di precipitare nella follia.

Ma ogni tanto una boccata d'aria, se si vuole, ci è concessa.

Ricordarsi che nulla è così scontato come crediamo...anzi, adirittura nulla è come crediamo.

Che scarsi che siamo..
r.rubin is offline  
Vecchio 02-12-2003, 16.06.40   #8
Marco_532
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Messaggio originale inviato da r.rubin
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...Sarebbe bello poter seguire normalmente, quel fluire incessante e mai uguale a se stesso...ma siamo troppo "scarsi", non ci è permesso a meno di rischiare di precipitare nella follia.

Ciao.
Marco_532 is offline  
Vecchio 02-12-2003, 16.36.05   #9
pennac
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moni , il mio personalissimo problema va oltre l'attrazione naturalistica ... vorrei per assurdo poter sentire il rumore di un'automobile ... felicitandomi per questo ... o toccare le mani di una donna e provare la sensazione che provavo quando a 9 anni facevamo le gite scolastiche e la più bella della classe era seduta in fondo al pulmann insieme a me ... e invece
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Vecchio 02-12-2003, 17.12.52   #10
moni
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Messaggio originale inviato da pennac
moni , il mio personalissimo problema va oltre l'attrazione naturalistica ... vorrei per assurdo poter sentire il rumore di un'automobile ... felicitandomi per questo ... o toccare le mani di una donna e provare la sensazione che provavo quando a 9 anni facevamo le gite scolastiche e la più bella della classe era seduta in fondo al pulmann insieme a me ... e invece


vediamo di andare con ordine onde evitare di far come mio solito confusione...

penso che poco ti importi di dare importanza al rombo di un motore, a meno che non sia na vecchia...alfa... allora è musica per le nostre orekkie... quanto attiene invece al sentire "tattilmente" un'altra persona...pota, è tutto n'artro discorso...

ho conosciuto diverse persone che non "sentono" più... non si "emozionano" più... vivono di tutto, ma non godono di niente.. a detta loro.. non a detta mia... intendiamoci...

e quando mio malgrado mostravo entusiasmo per questa o quella cosa.. o quando di fronte ad una canzone mi vien la pelle d'oca.. o di fronte ad un tramonto mi luccicano gli okki, o stretta in un abbraccio mi lascio andare... riscontro nel volto di qualcuno stupore per tutto ciò, ti dirò un po' mi vien triste, per cui capisco ciò che stai cercando di dirmi... al tempo stesso però non ti posso portare soluzioni, perchè è un qualcosa di propriamente tuo...

tu puoi sentire o non sentire... le emozioni non possono essere provocate... nascono. Ma non ci devi pensare, non deve diventare "un problema"... meno ti "stressi"... più ti lasci libero di.. e penso sia più facile renderti conto che non è così difficile "sentire"... ma lo devi volere... non per forza... ma per amore... per la vita, per te, per ciò che ti circonda...

e poi ci sono periodi e periodi...

se sei più o meno ricettivo.. e soprattutto se stai più o meno bene con te stesso... Sempre quando ci sono delle difficoltà per un qualcosa... stai certo che a monte c'è qualcosa d'altro...
prova a scalare la montagna... non è detto che ti ritrovi dapprima un po' sudato e stanco... ma poi... ritrovi cose emozioni sensazioni che... non pensavi più di poter provare...

io te lo auguro, non posso che dirti questo

un abbraccio stretto stretto !!!


moni is offline  

 

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