tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
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Il primo che dice che la sfiga non esiste, giuro..lo picchio a sangue!
Ora, ditemi che la sfiga non esiste e giuro, ripeto, giuro che vi meno tutti. Posso tranquillamente assicurare che, data sfiga, si è letteralmente impossessata di me.
Bene, venerdì pomeriggio, verso le 17.30, come ogni venerdì e dato che ho una famiglia e tal famiglia necessita di cibo per poter vivere, vado all'Esselunga a fare la spesa. Il tempo è da pazzi, acqua a catinelle. Arrivo con Hod al Super e... mi accorgo di non avere la moneta per il carrello, non solo, entrambi ci eravamo dimenticati di prelevare, quindi, io convinta che i soldi li avesse lui, lui convinto che la capitalista fossi io... ci dirigiamo un po' incazzosi verso il bancomat interno al supermercato. Nell'angolo più remoto di quell'enorme locale, la "macchinetta" mi osservava con fare sospetto, m'avvicino ed una scritta rossa annuncia "Prelievo fuori servizio, vuole procedere con altre operazioni?"..e certo, come no, la prossima operazione è prenderti a scarpate. Morire se ogni tanto funzionassero sti caspita di "cosi" sputasoldi. Hod mi dice "Che si fa?"..."Bella domanda, non hai davvero moneta?" "No, ho solo 70 centesimi"... io zero assoluto. Notare che per il carrello, una volta bastavano L. 500, oggi, dato che siamo divenuti tutti capitalisti, servono 2 Euro (alla faccia... dato che la scorsa settimana mi hanno ciucciato via carrello e spesa all'interno dello stesso supermercato, fatto fare annuncio, nessuno..preso altro carrello, rifatto tutto da capo... verso la fine del giro..tò..appare il mio carrello, debitamente spostato 5/6 corsie più avanti di dove l'avevo lasciato. Quando ho sbirciato in lungo ed in largo il super, sembrava dissolto nel nulla). Ma torniamo a questo venerdì.
Il bancomat è Ko, io, nel frattempo comincio a tremare ed il viso mi dona un colore paonazzo che va “ad ok” con il maglione nero che indosso. Essendo di Milano, posso apparire una fanatica Milanista, peccato, invece, sia una dei tanti poveracci interisti che sono costretti, immancabilmente ogni anno ad assistere al suicidio della squadra.
Avevo sentore che la febbre si stesse impossessando di me, ma data l'incazzatura..ed il tempo perso.. non davo peso a quest'aspetto.
Torniamo al super... Io e Hod chiediamo in cassa centrale se esiste nei dintorni un altro sportello, la cassiera, perplessa risponde "Non credo, provate qui di fianco al Decathlon o a Castorama." "mmm.. Decathlon e Castorama? non mi pare che questi grandi stores abbiano bancomat o simili"... in ogni caso, tentare non nuoce, oddio... pioveva che dio la mandava..ma... ci toccava.
Entriamo da Decathlon..nulla. idem Castorama. "Che cosa facciamo?" Chiedo sconsolata a mio marito? "Più avanti c'è un'altra Esselunga, sai quella nuova?" "Ok, andiamo"...
Torniamo all'interno del super, stiamo per prendere la rampa mobile che conduce nei sotterranei dove abbiamo parcheggiato la macchina quando... una coda di persone con carrello ci attende nervosa. La rampa discendente è bloccata per motivi di sicuerezza.
Domanda..."Esistono scale?"... "Naaaa, sia mai detto, e se ci fossero, sappiate che io non le ho trovate".... poco dopo, un bel giovanotto con giacca Esselunga, rimette in funzione la rampa... e..finalmente arriviamo nei sotterranei dove, come sempre, nessuno dei due ricorda dove mai possa essere parcheggiata la macchina. Diversi giri in lungo ed in largo....e... eccola.
Partiamo alla volta dell'altro store, l'acqua non cede, il traffico è bestiale di venerdì sera sulla Vigevanese... semafori rossi, macchine che strombazzano a rimbambiti che devono assolutamente arrivare primi a casa e tentano il tutto per tutto pur di superare.
Giunti, finalmente, a destinazione... scendiamo nei nuovi sotterranei per parcheggiare. Non mi pare vero, nel frattempo chiamo mia madre che sta tenendo mio figlio mentre io, in teoria, dovrei essere immersa tra scatolette di tonno, pasta, pelati, bistecche sanguinanti e polveri. "Mamma, arriviamo tardi, volevo avvisarti" "Va bene, vi aspetto" dall'altro capo del telefono.
Cerchiamo la rampa che conduce all'interno e... stupore.hahahah la rampa, anche in questo caso è fuori servizio, una lunga fila di carrelli è parcheggiata nel mezzo della salita. La guardia ci invita a prendere gli ascensori. Giustamente, detti lifts stanno sul lato opposto dello scantinato...
Con noi, circa una quindicina di persone con carrelli vuoti.
Ecco gli ascensori, folla, carrelli, acqua ovunque... riusciamo a salire adottando lo stile matrioska per i carrelli. All'interno, ricerca del bancomat. Dove sarà? Dove meno te l'aspetti..di fronte ai bagni.
Finalmente riesco a prelevare, vado in cassa centrale e chiedo se mi cambiano il pezzo in carta con la moneta. Evviva!!!!! Ho i due euro..quanto sono felice!!!!! Ora manca il carrello, ma manca proprio dato che nel magazzino non vi ne è neppure l’ombra.
Che si fa? Guardiamo fuori dall’entrata ma, ovviamente, non troviamo null’altro che acqua e macchine. Ok, si torna nei sotterranei. Finalmente, riesco a prendere l’amato e desiderato carrello ma…la rampa è sempre bloccata, indi per cui la quale, ascensore…arrivo! J
Riesco a fare la spesa, di corsa... e dimenticando, come sempre, alcune cose...
Nel frattempo, la febbre stava salendo, dolori alle gambe che non mi reggevano più, viso paonazzo e tremolio continuo.
Bene..sono arrivata a casa alle 21.00 circa. Roba da pazzi! E c'è chi dice che la sfiga non esiste... poi, oggi, la pentola in testa....
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