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04-04-2008, 15.03.28 | #4 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: La morale della favola
Citazione:
Che carina! No, non la sapevo.. grazie!! Citazione:
Bellissima anche questa.. Allora ... io ho trovato diversi significati racchiusi nella tua favoletta... ho l'imbarazzo della scelta.. ti dirò quella che mi è venuta di primo acchitto: "quando si va oltre le apparenze si trova l'amore"...! Come ti sembra la mia interpretazione? Corrisponde un pò al senso che volevi dargli? Grazie Arsenio! P.S.: per la box, prova a vedere se l'opzione per ricevere gli mp dagli altri utenti è ancora attivata... magari può essersi tolta per qualche motivo.. |
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04-04-2008, 16.28.30 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
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La Farfalla
Ultimamente mi sono trovata a raccontare questa a mio figlio, mi sono sorpresa di essere riuscita con semplicità a rendere un'idea difficile, mi sono sorpresa ancora di più di scoprire che era difficile solo per me.
C'era una volta una bellissima farfalla che volava volava volava con le sue piccole ali leggere voleva andare lontano, voleva volare e andare in una direzione precisa, lo faceva con tenacia credendo ogni giorno di aver fatto molta strada. Un giorno però si alzò un vento forte, fortissimo, la farfalla si trovò a lottare contro una forza più grande di lei e si sforzò con tutta l'energia che possedeva di continuare a volare di continuare ad andare. Però alla fine esausta dovette cedere al grande vento, non aveva più forze e lasciò che le ali si chiudessero abbandonandosi completamente alla furia della corrente. Venne risucchiata, sbattuta e trasportata lontano per chilometri e chilometri, fino a che cessò. In un momento la furia si calmò e l' urlo delle folate e delle raffiche si fermò. Al suo risveglio si accorse di trovarsi in un luogo incrediblmente luminoso, il sole splendeva più di qualunque altro posto da lei mai visitato, l'altezza consentita dalle sue ali l'aveva tenuta sempre al riparo dei rami della foresta, invece ora si trovava in un prato grandissimo dinnanzi ad un lago immenso ed immoto. Si sentivano cantare gli uccellini ed il profumo dell'erba , le si riempì subito il cuore di gioia, capì in un istante che quello era un luogo magico dove non sarebbe mai potuta arrivare con le sue sole ali, con la sua sola volontà, il vento l'aveva portata dove mai lei sarebbe potuta arrivare, se non si fosse lasciata andare. |
05-04-2008, 11.59.29 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: La morale della favola
Citazione:
Carissima i significati di una favoletta sono sempre svariati, come di una poesia. La tua interpretazione è giusta, però ... una gallinella colta, sentimentale e un po' porcella ... non me la lascerei scappare ... ... fosse pure una gallina ... Prova interpretare questa: Pulcino Pio Pulcino Pio ha perso la mammina Mio Dio ... l'amata sua gallina! E' solo, stasera e se sotto l'ala lo tiene anche una papera va bene arsenio _auguri _auguri _auguri |
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05-04-2008, 12.01.45 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: La Farfalla
Citazione:
Grazie sentiero, per la bella favoletta. Come dicevo a veraluce, i significati possono essere molti, anche molto personali. E' inutile contrastare le cose a cui non si può opporsi, che non si possono cambiare, ma impegnarsi solo in quelle che possono essere mutate? Non opporre la forza alla forza, ma piuttosto cedi e così spiazzi? Ma mi ricorda anche un mio episodio. D'estate mentre nuotavo al largo mi avvicinai troppo a una zona dove s'incontrano le correnti e formano quasi un vortice; e fui spinto al largo. Potevo tentare con alcune bracciate di raggiungere la riva, oppure lasciarmi trasportare senza perdere la calma Così ho fatto, e mi trovai più distante, ma una barca mi raccolse. Alcuni presi dal panico, tentano di contrastare la corrente facendo affidamento sulle proprie forze,ma possono annegare. Ma probabilmente tu e tuo figlio avete trovato altri significati. |
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05-04-2008, 15.32.55 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-11-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: La morale della favola
Carissimo arsenio sono lusingata per aver ispirato una riflessione così arguta ed elegante come quella che stai portando avanti tu in questo post... sono rimasta un pò colpita dall'esperienza di tua figlia,anche perchè il fatto che lei abbia incontrato tali difficoltà in una scuola statale del nord la dice lunga su che probabilità di sviluppo e di ricerca ci siano per questi campi davvero importanti nel resto d'Italia. Non oso pensare di proporre allora un laboratorio simile qui al sud. Ma questa è un'altra riflessione...nel frattempo sono contenta che ci sia questo grande interesse e questo dialogo con scopi pedagogici su tali argomenti, che per me sono molto originali forse perchè riguardanti un'esperienza come quella del genitore che al momento mi è ancora estranea... farò tesoro delle vostre esperienze. un caro saluto. giu.
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06-04-2008, 14.10.30 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: La morale della favola
Citazione:
La mia interpretazione: "Quando non riusciamo ad ottenere ciò che vorremmo (anche nell'amore), ci accontentiamo di altro (di qualcosa che gli somiglia forse) pur di non restar soli..." ..ecco, caro Arsenio, io ho dato questa interpretazione perché sto constatando che per me stessa è accaduto proprio questo (senza che me ne accorgessi coscientemente).. e lo rifletto anche estrapolandolo come significato dalla tua favoletta tanto carina.. Che ne pensi? Un ... for you! |
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07-04-2008, 13.58.31 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: La morale della favola
Citazione:
Grazie carissima Karenina infatti il tuo topic è molto interessante per me e potrebbe trattarsi di un tema a lunga durata. Io come hai capito sono abbastanza coinvolto al racconto fantastico in genere. Fiabe,favole e anche miti. Invidio Ulisse per la sua mente e per le sue quattro donne; perchè ognuna raffigura qualcosa di diverso: Calipso, Circe, Nausica e Penelope Giano bifronte perché ha una faccia che guarda al passato ed una al presente; Orfeo che ammansisce le pietre con il suo canto ed è l'unico che ha avuto la possibilità di riprendersi il suo amore nell'Ade (incauto!); Filemone e Bauci perchè sono gli unici amanti che vissero felici e contenti gratificati da un amore totale fino alla morte, per dono di Zeus; In Edipo vedo la tragicità di chi è ignaro di cosa gli riserva i fato; l'androgino sferico del “Simposio”, scisso in due da Giove, e alla disperata ricerca dell'altra metà: sa che esiste, ma dove sarà? E ora rischio di digitare un post lunghetto come il primo Ricordo anche certi splendidi cartoons ormai classici e programmati ogni anno alla tivù: Dumbo e la mamma, vera icona materna; Bambi e la madre abbattuta dal cacciatore: quale choc aver visto il cartoon da piccoli! Ecc. Sul piano didattico pure ci sarebbe molto da dire sull'uso delle fiabe e favole, oggi non abbastanza valorizzate per un'educazione emozionale e affettiva. La frustrazione,di mia figlia ed altri (temo oggi non molti), è soprattutto quella di chi ha l'attitudine e la formazione adatta per un lavoro, e non solo non viene valorizzato ma gli risulta impossibile estrinsecare certe capacità,per vari motivi, pure per le complicazioni create da percorsi didattici proposti dalla scuola pubblica. |
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