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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 30-03-2008, 17.09.49   #1
Karenina
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-11-2007
Messaggi: 41
Miti, fiabe e favole

Salve a tutti!! vorrei condividere con voi l'interesse che ha suscitato in me in questi giorni la lettura di un testo veramente particolare: "Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe" di Bruno Bettelheim.
In questo testo viene spiegato come sia rilevante nel periodo di crescita del bambino farlo entrare a conoscenza del mondo delle fiabe tradizionali che rispetto ai racconti per ragazzi contemporanei rappresentano un mondo paradossalmente più realistico: attraverso il racconto di storie come cenerentola, cappuccetto rosso, Jack e il fagiolo magico, Hansel e Gretel il bambino delinea le sue possibilità di scelta e si identifica con i personaggi, avendo a che fare con un mondo che lo pone in relazione anche con quella componente crudele e violenta, facendogli capire che nella vita anche lui dovrà fare delle scelte. IMportanti naturalmente in grado minore rispetto al punto di vista dell'autore del testo sono anche i miti, greci e non, e le favole con la differenza che queste come si sa delineano alla fine una morale.

Mi piacerebbe attraverso questo post aprire un piccolo varco temporale che ci riporti qualche tempo addietro, quando la magia dei racconti trasportava.
Vi chiedo dunque, nell'ottica di questo flashback, quali sono stati per voi i racconti che hanno lasciato un segno nel modo di concepirvi e di concepire la realtà, se facendo un passo indietro ritrovate questa importanza della trasmissione orale all'interno della formazione individuale. Saluti affettuosi...
Karenina is offline  
Vecchio 30-03-2008, 19.39.14   #2
daria
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 78
Riferimento: Miti, fiabe e favole

complimenti innanzitutto per l'argomento.
le favole sono da sempre utilizzate come strumenti per insegnare ai bambini. attraverso le favole si possono educare i bimbi,usando la fantasia si può raggiungere le loro menti e ampliarle, e quì si apre un mondo immenso.
sia nel lettore narrante, sia nel piccolo ascoltatore si instaura un rapporto magico e complice.
la favola sviluppa molte qualità nel bambino, lo accompagna nel mondo adulto.
è un argomento interessantissimo, soprattutto studiare il bimbo dopo l'ascolto della favola, cercare di capire cosa è entrato in quella mente la reazione, la metabolizzazione della storia e il suo incoscio poi.
ad esempio la classica Cappuccetto rosso, in alcuni bambini il lupo fa paura ma altri lo difendono e considerano cattivo il cacciatore.
è affascinante studiare i loro comportamenti.
mi fermo qui aggiungendo solo che la mia favola preferita è: La piccola fiammiferaia.
la vostra qual'è.

cordiali saluti
daria
daria is offline  
Vecchio 30-03-2008, 19.39.32   #3
Koli
Moderatore
 
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
Riferimento: Miti, fiabe e favole

Citazione:
Originalmente inviato da Karenina


Mi piacerebbe attraverso questo post aprire un piccolo varco temporale che ci riporti qualche tempo addietro, quando la magia dei racconti trasportava.
Vi chiedo dunque, nell'ottica di questo flashback, quali sono stati per voi i racconti che hanno lasciato un segno nel modo di concepirvi e di concepire la realtà, se facendo un passo indietro ritrovate questa importanza della trasmissione orale all'interno della formazione individuale. Saluti affettuosi...

Io ricordo con piacere le letture che ho fatto da bambino. Credo che sia proprio vero che un libro sia una finestra sul mondo in quanto ci permette di fare esperienza dentro una stanza e preparandoci a vivere.
Un libro che mi era piaciuto molto era La storia infinita di Michael Ende. Ho tifato per Bastian, per la sopravvivenza di Fantàsia e mi sono immedesimato in lui.
Koli is offline  
Vecchio 30-03-2008, 20.31.22   #4
ANTIFONTE-NOCE
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 29-03-2008
Messaggi: 1
Talking Riferimento: Miti, fiabe e favole

Cara Karenina mi complimento per l'iniziativa e il contenuto interessante di questa discussione.
Anche secondo il mio modesto parere, le fiabe da sempre hanno rivestito e rivestono un ruolo importante nella crescita e nella formazione di un bambino.
Io da piccolo ricordo "con piacere" la fiaba dei tre porcellini. Una fiaba che anche attraverso toni drammatici affronta il "problema" della crescita. Il bambino ascoltando questa fiaba si immedesima in ognuno dei tre porcellini e capisce l'importanza dello sviluppo e di quanto si possa imparare dagli errori e dalle esperienze negative.
Sbagliando si impara e si cresce. E crescere significa non fare la brutta fine degli altri due porcellini più ingenui.
Però il dubbio rimane da allora: "Che fine fa il lupo una volta che cade nel pentolone? Il porcellino mangia il lupo?"
ANTIFONTE-NOCE is offline  
Vecchio 31-03-2008, 09.33.16   #5
nevealsole
Moderatore
 
L'avatar di nevealsole
 
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Riferimento: Miti, fiabe e favole

Ciao Karenina, ciao a tutti.
Faccio anche io i complimenti per il tema proposto.
Da piccola ero una vera appassionata di favole, avevo vari libricini e quella raccolta con i dischi sonori.
Sono molte le fiabe che mi piacevano, ma in assoluto ricordo che ero affascinata da Barbablù (la chiavetta insanguinata che non si pulisce e la porta chiusa) e che provavo un certo sollievo all'arrivo dei buoni che la liberavano dalla torre.
Considera poi che vedevo le illustrazioni, ed alcuni particolari mi restavano impressi.
Ricordo ancora la casetta di Hansel e Gretel, con tutti quei golossissimi dolci, e poi la bara di cristallo dove giaceva Biancaneve, e lo specchio della strega.
Ricordando mi sembra ancora di percepire la sensazione di "pericolo" avvertita quando i cattivi combinavano le loro malefatte.
Poi ci sono fiabe, come ad esempio la Bella e la Bestia, parlo sempre della versione fiabe cantate, non di Disney.
Io lui lo percepivo come cattivo, dall'inizio alla fine... perché in fondo "sequestrava" Bianca con la scusa della rosa...
E' stato bello ricordare, spero di esser stata utile.
Terrò in considerazione il libro.
nevealsole is offline  
Vecchio 31-03-2008, 10.45.57   #6
Karenina
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-11-2007
Messaggi: 41
Riferimento: Miti, fiabe e favole

Principalmete grazie per i suggerimenti, a Koli in particolare che ha rilevato l'importanza delle letture di saghe fantastiche, in cui sicuramente la nostra fantasia resta affascinata.
Caro Antifonte , -ti posso chiamare così??cmq dovresti partecipare alla discussione sui nick... - l'importante nella storia è si il risultato ma anche che ci siano cose irrisolte che lascino spazio alla fantasia del bambino... INoltre parlando di queste fiabe mi sono molto sorpresa perchè di alcune non ricordo molto. Ad esempio non ricordavo che il lupo facesse una fine del genere... poverino.
ma questo non accade per caso: il ricordo di una fiaba è riscontrato proprio dalle sensazioni che il racconto, o la lettura ha lasciato in noi, come ha espresso perfettamente nevealsole parlando della fiaba di Barbablù... lo sai che forse abbiamo la stessa raccolta di fiabe cantate??? nella tua c'era il pesciolino d'oro e la Guardiana di oche ??
Saluti a tutti!!!
Karenina is offline  
Vecchio 31-03-2008, 15.38.02   #7
hava
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Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Miti, fiabe e favole

Bellissima la tua idea Karenina! Anche per me, come credo per tutti, fiabe e miti conservano il loro fascino anche in eta' adulta, anche perche' permettendoci di rifugiarci in un mondo incantato ci insegnano il rapporto esistente fra realta' e fantasia.
Come gia' e' stato detto ogni fiaba ha con il suo morale effetto educativo. Ma sono in dubbio se le descrizioni di crudeli castighi siano necessarie, e penso che se fiabe e miti venissero ideati al giorno d'oggi abbonderebbero di lodi e fantastici premi per i bambini giudiziosi.
Ricordo per esempio la storia di quel bambino nella fiaba tedesca, che non mangiando la minestra dimagrisce fino a morire....storia educativa di tempi fa'.
hava is offline  
Vecchio 31-03-2008, 18.05.43   #8
falbala48
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Messaggi: 110
Riferimento: Miti, fiabe e favole

Citazione:
Originalmente inviato da Karenina
Salve a tutti!! vorrei condividere con voi l'interesse che ha suscitato in me in questi giorni la lettura di un testo veramente particolare: "Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicanalitici delle fiabe" di Bruno Bettelheim.
In questo testo viene spiegato come sia rilevante nel periodo di crescita del bambino farlo entrare a conoscenza del mondo delle fiabe tradizionali che rispetto ai racconti per ragazzi contemporanei rappresentano un mondo paradossalmente più realistico: attraverso il racconto di storie come cenerentola, cappuccetto rosso, Jack e il fagiolo magico, Hansel e Gretel il bambino delinea le sue possibilità di scelta e si identifica con i personaggi, avendo a che fare con un mondo che lo pone in relazione anche con quella componente crudele e violenta, facendogli capire che nella vita anche lui dovrà fare delle scelte. IMportanti naturalmente in grado minore rispetto al punto di vista dell'autore del testo sono anche i miti, greci e non, e le favole con la differenza che queste come si sa delineano alla fine una morale.

Mi piacerebbe attraverso questo post aprire un piccolo varco temporale che ci riporti qualche tempo addietro, quando la magia dei racconti trasportava.
Vi chiedo dunque, nell'ottica di questo flashback, quali sono stati per voi i racconti che hanno lasciato un segno nel modo di concepirvi e di concepire la realtà, se facendo un passo indietro ritrovate questa importanza della trasmissione orale all'interno della formazione individuale. Saluti affettuosi...

Partecipo a questa discussione con grande piacere,
mi fai ricordare quando piccolina non volevo dormire (il pomeriggio) ed il mio papà trasformava quello che per me era tortura in un momento piacevole ed ancora oggi così vivo in me Mi portava a letto si metteva accanto a me e mi raccontava le parabole a mò di favole, ed io restavo incantata e vedevo gesù come un mago, come un eroe, a quei tempi mi sfuggiva il significato religioso,per me quello che contava era solo il racconto delle cose impossibili che lui faceva. E restavo a fantasticare su di lui. Inoltre ci aveva comprato un’enciclopedia di fiabe in 4 volumi, s’intitolava fiabe da tutto il mondo, erano dei libroni grossi e tutti rossi, a me piacevano molto le fiabe russe, ricordo ancora quella della strega baba yagà di quanto fosse ambigua la sua figura a seconda del racconto, la sua casa così strana , costruita su zampe di pollo e gli incantesimi che faceva. Alì baba e i quaranta ladroni, il gatto con gli stivali e tante altre ancora. Ho cercato di fare lo stesso coi miei figli, raccontavo loro le favole al momento del pranzo, a letto la sera , tutte le volte che me lo chiedevano, devo dire che hanno sviluppato tutti e due una grande fantasia, ancora adesso fanno spesso riferimento ai personaggi fiabeschi quando scherzano fra di loro. Ma devo dire anche che quando provo a raccontare fiabe ai miei cuginetti più piccoli, si stancano subito, non sono interessati a meno che non tiri fuori qualche mostro o qualcosa di raccapricciante e questo mi fa molto pensare….
Buona serata
falbala48 is offline  
Vecchio 01-04-2008, 11.28.18   #9
nevealsole
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Riferimento: Miti, fiabe e favole

Citazione:
Originalmente inviato da Karenina
lo sai che forse abbiamo la stessa raccolta di fiabe cantate??? nella tua c'era il pesciolino d'oro e la Guardiana di oche ??
Saluti a tutti!!! [/font]

Mais oui, avevo anche quelle...
il pesciolino d'oro mi piaceva abbastanza, ma quel povero marito mi faceva una pena... e lei una gran rabbia.
La guardiana delle oche la ricordo meno, è quella che aveva sette fratelli che con la magia della strega cattiva venivano trasformati in cigni?

Un'altra che ricordo con piacere (ma non era in quella raccolta) è Raperonzolo, anche lei imprigionata nella torre, gettava la treccia per far salire il principe.
Ricordo che ho tormentato mia nonna per mesi perché volevo mangiare i raperonzoli...

Mi verrebbe da differenziare, ad esempio mi domando, ma le fiabe di oggi, che in certo modo vogliono essere "politically correct" hanno le stesse capacità educative?
Io ne ricordo alcune come, ad esempio, "un occhio, due occhi, tre occhi" abbastanza crude, però forse più formative di quelle odierne.
Non so, devo leggere il libro.

nevealsole is offline  
Vecchio 02-04-2008, 14.08.41   #10
Karenina
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Messaggi: 41
Riferimento: Miti, fiabe e favole

citazione da nevealsole:
Mi verrebbe da differenziare, ad esempio mi domando, ma le fiabe di oggi, che in certo modo vogliono essere "politically correct" hanno le stesse capacità educative?



Carissima ti rispondo con la stessa impostazione del libro che ho proposto: secondo l'autore le fiabe e i racconti per bambini che sono oggi diffusi rappresentano mondi a tratti ben lontani dalla realtà, perchè spesso finiscono per occultare o delegare al di fuori di questi mondi la presnza del male, della cattiveria e soprattutto dell'imprevisto che invece fa da padrone allo sfondo fiabesco. In più la cosa che rende davvero particolare le fiabe è il fatto che tutte non sono state scritte per insegnare nello specifico qualcosa, ma hanno una radice ben più profonda che corrisponde alla necessit della tradizione orale. Stare insieme, condividere momenti della giornata, essere portatori delle stesse idee che corrispondono a quella comunità.
e per rispondere anche ad havasul problema del lato cruento delle fiabe possiamo dire che esso all'interno di questo contesto descritto è sicuramente naturale, in passato non c'erano molti problemi, era quasi scontato fare spaventare i bambini. Ai giorni nostri invece avendo maggiore coscienza di come sia importante la formazione durante l'infanzia si tenderebbe a nascondere determinati particolari. Ma l'esperienza con i bambini insegna che alcune idee sono già intuite da loro, come la morte, la crudeltà, la necessità di proteggere sè stessi e di emergere nelle situazioni di pericolo. A questo bisogna aggiungere il dato che sottolinea falbala48:


Ma devo dire anche che quando provo a raccontare fiabe ai miei cuginetti più piccoli, si stancano subito, non sono interessati a meno che non tiri fuori qualche mostro o qualcosa di raccapricciante e questo mi fa molto pensare….

i bambini guardano la tv, giocano ai videogiochi e sono molto attratti da ciò che sconvolge... raccontare una fiaba tradizionale potrebbe essere allora un modo per recuperare la facoltà di ascolto, per stimolare la loro recezione in maniera attiva al contrario di come fanno i mass media, rendendoli anche partecipi della storia stessa, come faceva per esempio la madre di Goethe( episodio raccontato nel libro anche e da Goethe stesso) che alla fine interrompeva il racconto e aspettava che il figlio terminasse la storia come più desiderava.
Karenina is offline  

 



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