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10-03-2008, 17.22.10 | #43 | |||
Ospite
Data registrazione: 04-03-2008
Messaggi: 12
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Leggo ancora i vostri confronti ma permettetemi di quotare queste frasi di maxim :
1. Citazione:
2. Citazione:
Citazione:
Ti suggerisco di leggere bene ciò che ho scritto prima di tirar fuori queste teorie che non hanno alcun riscontro della realtà. 1.Questo post nasceva per capire insieme a voi, la motivazione mentale per la quale scatta questo meccanismo (non mi sono lamentata perchè me ne abbia parlato... anzi.. mi sembra di aver esternato il mio piacere sul fatto che se ne discuta insieme). L'ipocrisia del "fare finta di niente" la lascio agli altri. 2.Avevo gia scritto di aver assistito piu volte a questi giochi a me estranei senza aver riscontrato alcuna ombra di divertimento. Spero che sia chiaro questa volta.. non vorrei scriverlo di nuovo tra qualche pagina. |
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10-03-2008, 20.21.29 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Per quel che posso, mi pare di averti illustrato un pò il meccanismo...ed ho anche ben compreso ciò che volevi dire... Un meccanismo invece comune a tutti quanti in maniera indistinta, uomini e donne (anche se propenderei più per le seconde ), è che una cosa si racconta solo se non v'è reazione negativa dall'altra parte...ti ricordi le bugie che si nascondevano ai genitori? Ecco...se lui trova reazioni negative o di chiusura sarà semplicemente portato a non raccontarle più... ...per buona pace di tutti! |
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10-03-2008, 21.42.04 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Non vorrei scrivere di Simone De Beauvoir. Non ho interpretazioni perché non ci sono interpretazioni. Ci sono i suoi libri a parlare per lei, i suoi libri che ha voluto regalare alle donne e agli uomini. Jean-Paul Sartre e Simone De Beauvoir sono stati compagni per tutta la vita, in un modo che farebbe invidia a chiunque. Ciò che la tua amica ha asserito è una cosa strampalata, una cosa falsa, una calunnia. Il problema è esattamente il contrario. E’ una donna che, con la sua stessa vita, con le sue opere, continua ad essere scomoda sia per le donne sia per gli uomini. Non si tratta della mia interpretazione, basta leggere i suoi libri, basta leggere la sua biografia. Non se ne può che uscire migliori. Ti manderò in privato dei link. |
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11-03-2008, 01.24.45 | #46 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Adorabile Maxim (non è ironico e lo sai), ci sono pensieri che non ho e non voglio avere (per esempio conciarmi da mignotta dopo aver messo a letto i figli per sollevare.... ok: non sarò volgare....diciamo.... per sollevare le sorti di un matrimonio spento!.... E non me li prendo nè me li sono mai presi, questi pensieri, più che altro perchè il matrimonio continuerò a crederlo spento per altri motivi.... e infatti son divorziata); poi ci sono pensieri che ho avuto (nel matrimonio e dopo) perchè ho avuto il piacere o almeno la curiosità di seguirli.... trovandoli più intelligenti e anche esteticamente più validi... E su questi, forse, impallidiresti toccando che PUO' esserci del MOLTO Altro e MOLTO Oltre.... rispetto ad un "gioco" (a rischio calibrato) nel baraccone con cui si familiarizza in rete e di cui si trovano filiali in provincia. Ma su questi ultimi (Altro e Oltre) sono in empasse! : Raccontarli per esser creduta , rischiando di non essserlo ugualmente e dopo solo aver fatto "colore" .... OPPURE continuare a ragionarne nella fiduciosa tranquillità che dal modo in cui si parla... possa , l'interlocutore colto di Vita, SAPERE che non si sta parlando a vanvera , o per luoghi comuni, o solo per essere stati "tranquillizzati" dal trash della rete che "non si è poi così strani" nel vivere voglie rasoterra soddisfatte prima d'esser pensate e comunque anche poi così poco pensate da chiamarle sfacciatamente "gioco" pur di dargli una giustificante da sobri, al mattino, quando si parte per costruire la facciata "perbene" di cui ci si sente COMUNQUE costretti a vivere E FINGERE Scelgo la seconda: valuti chi può e chi sa, in misura del proprio potere e sapere! Vorrei soltanto, non dico "rispondere"... perchè la risposta non la ho, ma semplicemente offrire a Candyquel che ho tratto dai miei dieci anni con un uomo che adoro e che mi sembra abbia qualcosa in comune con il suo. Tu , Candy, chiedi quali sono i processi mentali. Mi ci sono dannata , su questa stessa domanda. Perchè come te capivo e toccavo la mia centralità nel suo orizzonte, e, per me come per te, io e "le scemate hard" non si conciliavano.... erano due realtà che non si conciliavano affatto, eppure coesistevano, e questo era un FATTO. Ho chiesto aiuti autorevoli (quelli degli "addetti alla mente")... ma non trovavo aiuti.... trovavo sentenze di condanna per chi amavo ed amo. Solo standoci davvero insieme, solo accedendo al suo mondo EMOTIVO con una naturalezza del tutto innaturale che mi imponevo per amore vero... io credo d'aver potuto dialogare con quello che per noi donne è normale che non esista e che per un uomo è invece normale, e che per uomini come il tuo o il mio è addirittura ovvio e inevitabile nell'esasperazione: la centralità del "sesso per il sesso" che, però, non ha DAVVERO nulla a che vedere con quello che noi chiamiamo amore. Se potessi darti un consiglio da sorella ti direi "ascoltalo" , sappi stargli vicina, e capirai che questo "vizio assurdo" , in lui, non mette MAI in discussione TE. Quel "vizio assurdo" per lui è "altro"! Un "altro" che potrà diventare ridicolo ai suoi stessi occhi se quel vuoto che lui spera di colmarci è riempito dalla tua complicità vera, viva, ironica, amorevole davvero : quella di chi non si scandalizza di nulla e, testimoniando amore, dà amorevolissimo ESEMPIO di padronanza di SE'. Amorevolissimo ESEMPIO della padronanza di sè. Ti giurerei che fa miracoli : per due! E' tuo marito e ti ama. Puoi tutto, ora! a tutti, e un po' più forte a Candy |
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11-03-2008, 10.01.59 | #47 | |
Ospite
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Si, hai ragione. Sto cercando con tutte le mie forze di non "reagire" impulsivamente (non è facile quando nasci e cresci con questo istinto). Ripeto, sono le domande a portarmi sulla strada dell'impulsività. "Perchè". Credo sia una domanda legittima considerando che non conosco questa specie di divertimento. Le ho gia proposte.. son sempre le stesse.. E' un modo per combattere la noia? Se cosi fosse, parliamo di questa Noia. Siamo a meno di un anno di convivenza... e parlare di noia mi sembra alquanto grave e FONDAMENTALE per il rapporto.. non credi? Insomma.. di perchè ce ne potrebbero essere tanti. Oppure, come ha scritto Virginia, potrebbe essere solo tutto un gioco fine a se stesso... non esistono perchè, nè percome. Una fugace fantasia che essendo tale, deve essere accettata.... (fanno parte dell'essere umano). Vedremo. Continuate a scrivere. E' fondamentale per me capire, conoscere altri pensieri e concetti. Grazie! |
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11-03-2008, 10.47.24 | #48 | |
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Nel timore di aver detto una stupidata, sono andata anche io in rete alla ricerca di informazioni, e ci sono opinioni che confortano ciò che ho scritto. Quindi mi verrebbe da dire che anche nei suoi scritti non tutto è così limpido... però io non sono in grado di parlare della De Beauvoir, mi limito a riferire una parte delle opinioni, che, proprio per chi me le ha espresse a suo tempo, ritengo plausibili. Per rispondere a Acquario, amore necessario e amori contingenti ovvero un unico legame vero comprendente tutto (sesso, intrigo mentale e fisico, complicità intellettuale) e molti amori "effimeri", destinati a rimanere privi di significato e vissuti insieme o ciascuno per proprio conto. Solo che, come detto, pare che negli ultimi anni prima della morte di Sartre di questo amore necessario fosse rimasto ben poco. Quanto a Maxim, l'ho scritto volontariamente "in presenza del marito", perché in assenza sono pacificamente "corna", ed esistono, non le ho inventate io!!! |
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11-03-2008, 11.00.58 | #49 | |
Moderatore
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Ti ringrazio per l'intervento perché in effetti hai ben spiegato (chiedevo a te, non a Donella). Credo che la chiave stia nella frase evidenziata. Come dicevo all'inizio è proprio un problema di gusti di coppia. Io non ho difficoltà a credere che ci siano donne non solo interessate ma anche propositive in tal senso, ho qualche perplessità in più sul credere che possa esserci un cambiamento così radicale in chi non la sente una propria esigenza. Anche perché fantasia e realtà stanno su due piani molto diversi, almeno per me, e non è detto che la realtà sia meglio della fantasia. |
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11-03-2008, 14.20.52 | #50 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
No…non per sollevare le sorti di un matrimonio spento…per sollevare, semmai, le sorti di una sessualità spenta! Anch’io, come te, penso che il sesso, per quanto importante possa essere all’interno di una coppia, si faccia non a caso a fine “giornata”…dopo…alla sera, alla fine… e come già ho avuto modo di scrivere in altre occasioni, se la "giornata" non è stata buona anche il momento intimo, comunque lo si voglia fare, risulterà spento! Citazione:
Terribile errore esporre quanto hai scritto qui sopra in prima persona…hai parlato dei TUOI pensieri mentre in realtà quel “MOLTO Altro” e “MOLTO Oltre” dev’essere sentito prima nell’altro…noi eventualmente ci si adegua! Se rimane "MOLTO" solo per una persona…non ci siamo affatto! Mi pare appunto il caso di Candy! Citazione:
La chiave è proseguire per gradi…e scoprirsi lentamente senza far lavorare troppo in avanti la mente! Le esigenze sono quelle di tutti ed il primo passo è quello di chiedersi, qualora esistano determinante fantasie, che sappiamo esserci in tutti noi, anche se in forme diverse, quali siano le paure di un passaggio alla realtà…allora verranno a galla tutti i “perché” di Candy! Ciò che blocca questo passaggio sono appunto le paure, a volte irrazionali e prive di fondamento. Quando poi si affronta la realtà e si scopre che molte di queste paure crollano, allora il reale diventa sicuramente migliore di ciò che pareva nella fantasia! |
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