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06-03-2008, 11.04.11 | #22 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 18-08-2007
Messaggi: 54
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Ciao ho letto a grandi linee la problematica da te esposta e provo a riferirti la mia opinione:
Evidenzio i passaggi chiave del tuo discorso...tu dici: Citazione:
La mia riflessione è che ognuno di noi ha delle sfere caratteriali inesplorate: Pirandello diceva "uno, nessuno e centomila" cosa ti fa credere che questa sua caratteristica caratteriale non gli appartenga? Non credi che proprio perchè nella vita è una persona diversa, su internet invece manifesta quel senso ludico, l'altra faccia del suo essere, tu dici che non gli appartiene...ma ne sei proprio sicura? Insomma non mi sembra alla fine che sia tanto dipendente dalla situazione che descrivi...lavora, mangia regolarmente, non perde sonno pertanto non vedo una vera e propria dipendenza, ma soltanto un aspetto "ludico" e un po' infantile di giocare...magari gioca in un modo che a te sembra "anomalo" però non vedo come questo possa alterare un rapporto di coppia. Poi dici Citazione:
C'è uno sdoppiamento sicuramente...ma riflettiamo un attimo quante volte anche nella nostra realtà ci siamo sdoppiati? Quante volte facciamo pensieri, o ci abbandoniamo a fantasie che di reale hanno ben poco? Allora mi chiedo è giusto censurare? Io capisco il tuo punto di vista, ma devi apprezzare una cosa e cioè che lui te ne parla e ti ha detto che lo fa per gioco o sbaglio? Perchè non provi a parlarne in modo più approfondito? Ti faccio un altro esempio...quanta gente gioca alla play station magari con giochi dove si uccidono i cattivi, si usano armi ecc... ecc... e magari nella vita sono "agnellini" e non userebbero mai alcuna arma e partecipano a manifestazioni pacifiste...ma non per questo mi sento di dire che sono persone "con problemi". In tutti noi c'è una componente ludica, la voglia di giocare all'identità, ma non per questo siamo "deviati". Ora se tuo marito stesse 10 ore al giorno in chat ad usare turpiloquio, volgarità ecc....non mangiasse e rinunciasse al sonno, a parlare con te ecc..ecc..allora si potrebbe parlare di vera dipendenza e dovrebbe essere affrontata con l'aiuto di un terapeuta. Ma non mi sembra questo il caso. Chiediti quale è la cosa concreta che ti spaventa? E poi perchè lo paragoni a te? Tu sei diversa semplicemente perchè tu sei tu e non lui... Questo è il mio contributo e spero di averti dato un'ulteriore spunto di riflessione Un abbraccio |
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06-03-2008, 14.36.36 | #23 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Intanto ringrazio Maxim per quanto ha scritto. Donella ha colto quello che, probabilmente, farei io. Ma io non sono Candy (sebbene Terence piacesse pure a me ) Il mio discorso va un po' oltre, se si vuole, riguarda la reale conoscenza dell'altro e l'accettazione di quello che l'altro è. Poi ognuno di noi dà la propira risposta, e ci sono mille variabili concrete. Io non ho mai vissuto, personalmente, una situazione analoga a quella di Candy, come "fatto concreto scatenante", diciamo così. Quindi non so con certezza cosa farei al suo posto. Però ho vissuto la disillusione sulla mia pelle, e so cosa voglia dire porsi il problema di accettare chi si ha dinanzi e decidere come continuare. Non è una passeggiata, perché un conto è dire astrattamente "ci provo", altra cosa è farlo piacere a quella parte di noi che non ne vuol sapere. Ed io, forse per mio limite forse per mia forza, cerco di non tradire mai me stessa, perché sono l'unica con cui dovrò sempre convivere. Per questo, solitamente, si dice che è importate trovare la scarpa per il proprio piede, perché è spiacevole per chi ha certe esigenze rinunciare ed è spiacevole per chi non le ha farsele venire... |
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06-03-2008, 15.47.31 | #24 | ||||||||
Ospite
Data registrazione: 04-03-2008
Messaggi: 12
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Perdonatemi se scrivo solo ora.
Vi ho letto con estremo interesse. Ho riflettuto su ogni vostro pensiero. Sto analizzando accuratamente me stessa, mio marito ed il nostro rapporto. Mi sono resa conto, leggendo i vostri interventi, che molti dei miei timori sono stati anche causati dalla mancata di conoscenza approfondita delle vere dipendenze (in questo caso, delle dipendenze da web). Hai ragione Virginia, quando dici : "Insomma non mi sembra alla fine che sia tanto dipendente dalla situazione che descrivi...lavora, mangia regolarmente, non perde sonno pertanto non vedo una vera e propria dipendenza." Ripeto, non è un atteggiamento regolare. Delle volte mi chiede "mi lasci il pc 5 minuti?" "5 minuti?" "si, puoi restare qua amore" Scarica la sua casella di posta e nel frattempo connette il suo account msn. Magari un utente gli scrive "ciao bella, che fine hai fatto?" e lui chiude tutto perchè è stanco dal lavoro. Oppure, capace che invece di 5 minuti diventano 30 perchè inizia a rispondere "al gioco" (ed io magari sono in camera ad aspettare lui). Questo mi snerva. Magari si connette 20 minuti al giorno. Oppure succede che si connetta per 1 ora solo il sabato. Citazione:
Non è facile da spiegare. Ci provo. I primi mesi di convivenza (nei quali, credo, si viva l'esplosione passionale) è capitato che per una settimana non mi ha sfiorata (se non affettuosamente). Continuava, però, questo "gioco" di sdoppiamento alle volte a sfondo erotico (come gia ho scritto, inviando all'altro utente, foto sexy di questa donna inesistente o semplicemente chattando in maniera molto piccante). Mi chiedevo quindi "ma com'è possibile questo desiderio erotico virtuale quando son 7 giorni che non ci tocchiamo nemmeno?" Questo mi creava nervosismo, paura, senso di insicurezza. Da questo si passava alle discussioni... Per poi finire chiaramente a malumori costanti. Mi sono spiegata un poco? Citazione:
Veramente è quello che mi chiedo anche io. Per questo vi leggo, per capire qualcosa di una situazione che, effettivamente, mi lascia perplessa (data mancata conoscenza). Citazione:
Si. "amò... sto giocando dai... non faccio niente di male, sul serio, Tranquilla." Citazione:
Ne parliamo spessissimo.. Sempre solita risposta. "lo sò che potresti controllarmi... sei molto brava con il computer, sarei proprio un cretino a mandare all'aria un matrimonio per una chattata. Perchè non ti fidi di me? Perchè?" Mia risposta: "perchè una volta, quando non vivevamo insieme, attraverso una webcam ti sei mostrato in slip con una perfetta sconosciuta (dopo esserti assicurato che io stavo beatamente dormendo). Poi chiaramente sei rimasto scioccato nel vedere, attraverso quella webcam, che quella sconosciuta non ero altro che io. Ricordi quello che è successo dopo?" Sua risposta: "si. mi ricordo che mi hai insultato come un assassino. ricordo che mi hai lasciato. che i giorni dopo sono stato male, tanto da svenire al lavoro. che non ho mangiato per una settimana. che tutta la mia famiglia mi guardava con disprezzo. che per dormire ho dovuto usare pillole. che tuo fratello mi ha telefonato per cercare di capire ed io mi sono messo a piangere come un ragazzino. che i miei hanno telefonato ai tuoi ogni giorno perchè vivevano con il terrore che la nostra storia fosse andata a pezzi per uno schifo di cretinata" Mia risposta: "si.. mi ricordo tutto questo .. ma mi ricordo anche la mia delusione infinita.. dopo che gia ne avevamo parlato. dopo che mi avevi assicurato che erano solo giochi e che non saresti andato oltre. ricordo i miei pianti a centinaia di km da te. ricordo la mia rabbia perchè ti sei ben curato dal mandarmi a dormire quella sera per fare un gioco schifoso" Sua risposta: "si. mi ricordo le scuse che ti ho fatto. E la promessa, quando hai deciso comunque di vivere con me, di renderti felice e vivere al mio fianco per sempre creando una famiglia, perchè è tutto ciò che voglio" Mia risposta: "lo voglio anch'io ma, quando ti vedo davanti al pc, purtroppo mi torna in mente quella sera... ed ho paura... paura che tu possa mandare a monte il nostro rapporto come hai rischiato di fare quella sera" Sua risposta: "Perchè continui sempre a farmi sentire in colpa per qualcosa che ho capito quanto sia stata sbagliata, perchè non riesci a fidarti di me?" Ecco Virgi... ti ho raccontato un altro pezzo di storia.. Citazione:
Si.. però sottolineo solo una cosa.. Il gioco che fai con la play, lo fai con una macchina. Dietro la chattata, c'è una persona... Citazione:
Mi sono soffermata a lungo su questa domanda. Ti risponderò sinceramente. 1. timore che il gioco non abbia un limite e quindi, ciò che è iniziato con la semplice virtualità, continui con curiosità mentali per poi terminare alla realizzazione della curiosità con incontri reali (dei quali non verrei sicuramente a conoscenza). 2. timore che non sappia porsi limiti al gioco, diventando con il tempo, dipendente da esso. 3. timore che gli atti sessuali poco frequenti (2 o 3 volte a settimana), seppure molto appaganti per entrambi, siano derivati da questo "gioco", quindi dalla mancanza di realizzazione di fantasie erotiche che lo spinge a "sfogarsi" per mezzo di questa forma "sdoppiata". 4. timore che usi questo mezzo di sfogo per non affrontare problematiche che, nella realtà, gli provocano malessere. Leggendoti, però, potrebbe anche essere vero quanto segue. Che il punto 1. sia solo una mia paura dettata dalle gelosia Il punto 2. potrebbe benissimo non attuarsi perchè è un gioco fine a se stesso. Il punto 3. potrebbe semplicemente considerarsi normalità dettata da una convivenza (il rapporto sessuale intendo). Per quanto riguarda le fantasie erotiche, potrebbero essere semplicemente fugaci fantasie (non ossessive a tal punto di diminuire il rapporto sessuale attuale o ossessive fino allo sfogo virtuale).. Semplici fantasie come le ha ogni essere umano. 4. come mi hai anche fatto notare tu [ "cosa ti fa credere che questa sua caratteristica caratteriale non gli appartenga? Non credi che proprio perchè nella vita è una persona diversa, su internet invece manifesta quel senso ludico, l'altra faccia del suo essere, tu dici che non gli appartiene...ma ne sei proprio sicura?] potrebbe benissimo far parte di lui ed io posso avere tanti dubbi derivati, come gia scritto, da un senso di insicurezza (gelosia, conoscenza di lui ancora non troppo approfondita essendo solo 6 mesi di convivenza etc.) Citazione:
Si, hai perfettamente ragione.. Le mie paure che mi hanno portato anche a paragoni con me stessa, sono state accentuate da confronti con alcune amiche (single e non) che hanno trovato la cosa un poco anomala come l'ho pensata io. Inoltre lo paragono a me perchè è una persona molto gelosa e, se io mi comportassi allo stesso modo, sò che si arrabbierebbe moltissimo. No, nn è vero. Non ne sono certa. E' geloso nella realtà. Non sono certa possa esserlo anche in questo caso. Citazione:
Ci puoi giurare... come vedi sto rimettendo tutto in discussione.. Cerco di capire e di essere piu chiara possibile... |
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06-03-2008, 16.23.46 | #25 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Mi dispiace deluderti nuovamente ma lo status culturale, economico e sociale di chi frequentà privè, quand'anche casalinghi (i migliori), si avvicina molto di più a quello dei "tuoi amici" altolocati ...insomma, le intriganti e travolgenti cene di cui al precedente post, fatte di persone che sanno godere di surrogati pseudo-sessuali ancora relegati nel più profondo dell'inconscio, si lasciano solitamente agli sfigatelli del "vorrei ma non posso". ... ...o a quelli che non c'hanno più il fisico (leggasi elettrauto con perizoma sottopancia) e son costretti a sfoggiare altre peculiarità... |
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07-03-2008, 01.04.25 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Come opinione PERSONALE è indiscutibile. Poi ognuno ha la sua. Magari diversa. Magari opposta. Come Verità.... sono tentata tra il goliardico "lasciamoci perdere" e il sempre goliardico "parliamone".... Sul fronte "parliamone" apprezzo che tu, pur avendo avventurosamente tranciato statistiche sul piano culturale e sociale, abbia provvidenzialmente dimenticato il piano intellettivo. Forse sei stato ingeneroso con l'elettrauto sul solo piano economico: non escludo infatti che l'elettrauto sia economicamente più pingue dell'architetto o del medico o dell'ingegnere. E chissà che non sia proprio "avere e non saper che farne" (di quattrini) a far schizzare tante menti, poco allenate e troppo poco avvezze all'uso di se stesse, a produrre tanti disastri. E' un po' la dinamica che è alla base del burino in genere. E, in fondo, lo scambista da privè - per me - è un burino del sesso... che dell'erotismo non conosce l'abc. Però questa è la mia opinione, tanto quanto era opinione la tua. Posto che nessuno di noi due cambierà il mondo, posto che quel che potevamo scambiarci sul punto ce lo siam detto, non sarà più sorridentemente godibile un fraterno "lasciamoci perdere"? E, naturalmente, solo nel senso di "ad majora"! |
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07-03-2008, 09.26.30 | #27 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Opinione personale fino ad un certo punto perché, nel tentativo di far chiarezza anche a Candy, ho solo ribattuto alcune tue considerazioni sul mondo in questione che non corrispondono assolutamente alla realtà dei fatti ma addirittura ne rappresentano l’esatto contrario. Senza nulla togliere a determinate figure professionali, ti assicuro che non incontrerai mai all’interno di un privè né la casalinga frustrata né altra persona che sul piano intellettivo, come di ci tu, non abbia la sufficiente capacità e la sufficiente apertura mentale per affrontare determinate situazioni quand’anche queste si limitino ad un drink all’angolo bar…e non ti sto parlando di apertura mentale nel senso “moderno” del termine che imporrebbe accettazione di tutto ma di quella sufficiente capacità, che deriva appunto da una mente flessibile, di saper guardare, riflettere ed eventualmente agire in serenità, sapendo riconoscere cosa egli può o non può senza giudicare ponendo mille paletti assurdi… …io so benissimo cosa può provare Candy o cosa può provare una persona che per la prima volta si reca all’interno di un privè…come vedi la nostra amica non ha neanche preso in considerazione la possibilità di partecipare al gioco ed ha provveduto ad eliminare subito qualsiasi possibilità di coinvolgimento attraverso mille domande e mille perché quando magari in realtà la risposta di suo marito è una sola…passare qualche ora di gioco assieme alla moglie. Poi, se il gioco non dovesse piacere, pazienza! Di certo, ricercare mille argomentazioni negative che spaziano dall’immagine di coppia inscindibile e pura, alle calze del discount, alla visione di chissà quali orge tra elettrauti in perizoma tigrato, mi sa tanto da fortissima tentazione al provare il gioco ma la cui mente, non ancora pronta al crollo di certi pregiudizi, è abilissima a costruirsi ragioni e scuse laddove queste non hanno senso d’esistere. |
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07-03-2008, 13.50.46 | #28 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Capisco perfettamente le tue paure...adesso mi è più chiaro temi incontri reali e allontanamento da te perchè fisicamente il primo mese di convivenza c'è stato da parte di lui la preferenza ad un approccio erotico virtuale piuttosto che reale. Questo è comprensibilissimo. Però la persona è fatta anche di momenti di fantasia e a volte quel bisogno può appagare in quel momento di vita la persona al punto che non sente di avvicinarsi fisicamente alla persona amata...però questo deve essere un periodo se ciò accadesse spesso è chiaro che verrebbe compromesso il rapporto. Tu hai bisogno di molte attenzioni...da donna innamorata è più che comprensibile...però devi ammorbidire la "presa"; dal dialogo che hai riportato lui ti tranquillizza sul fatto che sia un momento di fantasia...purtroppo la virtualità e le chat line si stanno diffondendo sempre di più e soprattutto a sfondo erotico sessuale...è il prezzo alto della tecnologia, perchè da un lato permette confronti costruttivi (come quelli che facciamo qui sul forum), ma dall'altro può diventare un'arma a doppio taglio per le relazioni sentimentali proprio per la facilità di reperire gente disponibile a qualsiasi gioco (come la web di tuo marito che si è mostrato in slip...) L'unica cosa che sento di dirti è di lasciare che tuo marito utilizzi la sua fantasia (anche se è erotica) in modo libero, perchè se lo freni o gli farai tante scenate potrebbe essere controproducente...la mente umana spesso se si vede proibire qualcosa per reazione fa esattamente l'opposto. Devi apprezzare il fatto che tuo marito non fa come tanti uomini che si nascondono...e che contattano amiche della chat per vederle dal vivo...lui ti coinvolge, ti dice che è un gioco ed è possibile che lo sia... Il punto è che non è proibendogli di giocare che salverai il rapporto, non è mettendolo sotto pressione. Citazione:
Si è verissimo quello che dici...ma il problema che sottolineavo con il mio esempio non è legato a chi sta dall'altra parte (che sia persona o pupazzetto) volevo sottolineare lo stato d'animo del giocatore sulla base della domanda da te posta: "legata all'anomalia" del gioco Un'ultima considerazione... io capisco la tua voglia di sentire il parere delle amiche: Citazione:
però spesso le amiche (che magari ti vogliono bene e ti vedono soffrire) tendono a darti ragione per non dispiacerti e così facendo acutizzano il problema: infatti tu stessa dici "sono state accentuate",invece, il problema va smontato e tu sei già sulla strada giusta: Citazione:
Sta in questa tua ultima riflessione la chiave di tutto ed è importante che adesso tu ne sia consapevole ed è già un grandissimo passo avanti. Ti auguro tanta fortuna |
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08-03-2008, 01.29.38 | #29 | |
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Premesso, Maxim, che il problema di Candy no è mai stato quello del privè nè dello scambio.... posso aggiungere che quello della "fortissima tentazione" non è mai stato un mio problema. Più che giurartelo non posso! Ma credo non occorra esser profondi psicologi per comprendere che normalmente non desideriamo affatto, per noi, ciò che sentiamo come ridicolo e goffo... Ed è così che - sbagliando o meno - io, oggi, vedo il privè e lo scambismo. "Coppia inscindibile e pura"? ... a me sembra che si sforzi per definirsi tale proprio la coppia sfinita che, pur TOCCANDO la NOIA di stare in due, cerca di raccontarsi che è bello stare in due.... perchè si sta in quattro! (o sei o otto, fai tu, e possiamo pure andar per dispari, che il risultato non cambia). Io sto indicando l'esatto contrario: del "puro" non so che dirti; della coppia, invece, ...prima m'interessa aver chiaro cosa sia (e ho già detto cos'è PER ME); in questa mia accezione..... INSCINDIBILE NON ESISTE, PERO' "COPPIA" ESISTE ED E' NITIDO. Ed è proprio l'essere scindibile che la rende coppia! Molto più di quanto possa rendercela un legame eteronomo vissuto come indissolubile MA a cui si cercano spiragli nuovi per non morire asfissiati o di noia! Che è ciò che mi sembra faccia la coppia scambista media, anche per tuo stesso dire : ricordo quella discussione in cui fondamentalmente concludevi "o l'euforia di questo gioco... o il tradimento.... o sbadigliare davanti a Chi l'ha Visto". Ecco: questa tua frase (per me) può dirla chi vive la coppia come una condanna a vita. Chi NON la vive così (e credimi siamo tanti) questo tuo discorso rischia persino di non capirlo! Se la mia coppia è quella di cui riconfermo ogni giorno , NEI FATTI E NEGLI INTENTI, la SCELTA.... questo tuo "problema" della noia è davvero uno dei pochi che non ho! Potrò averne altri e anche molti altri, ma NON questo! ------------------ Mi permetti una piccola considerazione che consente anche di tornare in tema? E sappi da subito che la svolgo con sincera simpatia verso la tua schiettezza (altrimenti non sarei qui, ora). Questa discussione è stata aperta da Candy... perchè ha un uomo che, malgrado ogni conseguenza e sofferenza/insofferenza altrui.... procede un po' compulsivamente per la sua strada ... negando e minimizzando la compulsione sotto la pratica etichetta "gioco". Intervengono diverse donne, che in linea di principio pensano allo stato d'animo di Candy NON SENZA essersi poste il problema dello stato d'animo del suo uomo. Tu, unico uomo intervenuto (mi sembra)... sei (non offenderti: come l'uomo di Candy) così preso da un TUO discorso e dalla medesima fretta di chiamarlo "gioco" che ... persino dimentichi l'esistenza di Candy, neanche per un attimo ti chiedi come viva e come vorrebbe vivere (eppure l'ha detto!), e, in nome del "gioco"... prima consigli di "provarlo insieme" e poi addirittura esulti quando equivochi ritenendo che altra donna intendesse dire a Candy che è lei ad aver "problemi". Detesto , con tutta la forza che ho, la "guerra dei sessi". Pur essendo praticamente certa che siamo parecchio diversi (uomini e donne). Chiedo: questa discussione, il suo modo di svolgersi, non sono forse un piccolo test della enorme diversità fra visione femminile e visione maschile DI TUTTO? Dove, fossi Candy, nella risposta affermativa troverei almeno un principio di possibile sollievo.... |
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08-03-2008, 08.38.32 | #30 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Quando il "gioco" virtuale crea problemi nella realtà.
Citazione:
Io sono felicissimo per il tuo rapporto di coppia e sono convintissimo che la maggior parte delle volte funzioni proprio così...d'altronde anche per Candy tutto ciò non sarebbe stato un problema se il suo uomo avesse taciuto, come funziona normalmente nei perfetti rapporti di coppia, considerando il suo "svago" un qualcosa che con la coppia, perfetta ed intoccabile, nulla c'entra. La sfida è il saper essere sempre sinceri...comprendo che con la maggior parte delle donne, ma direi anche degli uomini, tutto ciò diventi impossibile...più che dare un consiglio a Candy io lo darei pertanto a suo marito! Faccio altresì notare che in psicologia è usanza trattare il problema di colui che problema lo sente...mi pare che questa attività virtuale sia di maggior peso a Candy pertanto è lei che deve muovere i primi passi verso la risoluzione, tenendo conto che le persone si possono piegare ma non spezzare. |
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