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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
02-03-2008, 18.13.14 | #5 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
Ciao,
pur non essendo addetta ai lavori intervengo con piacere (ottimo argomento) e con toni un po' scherzosi. Il primo rilievo è che, seppur non bisogna vivere ogni esperienza per capire, è certo che è più facile capire avendo vissuto. In sincerità, al bisogno, sceglierei una donna. Rilevo poi che, il caso, mi ha fatto incontrare qualche psicologo (non psichiatra) sulla mia strada. Non come terapeuta ma come amico/conoscente/corteggiatore. Due di questi uomini, in effetti, sono dei terapeuti. Sinceramente rabbrividisco all'idea di trovarmeli davanti in tale ruolo (poi magari sono bravissimi, per carità), per quanto mi sono sembrati "fuori di testa" nel privato. Una mia amica, psicologa, mi ha confidato quella che per me è una grande verità: spesso si sceglie psicologia sentendo di aver qualcosa di non risolto prima di tutto in sé... e si vuole capire meglio. Poi, come ha detto Hava, ci sono anni in cui il terapeuta si prepara (proprio attraverso l'analisi su di sé) e "risolve" i suoi conflitti. Può darsi che non tutti riescano a risolverli. La mia amica psicologa, che oggi fa tutt'altro proprio perché non le piace il confronto continuo con la malattia, mi racconta come la squilibrata più squilibrata che abbia mai conosciuto nella sua vita privata sia oggi una terapista a tutti gli effetti... |
02-03-2008, 19.36.06 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
Citazione:
Sì, Neve, esattamente questo (senza alcuna volontà di offendere la categoria Psicologi) risultava anche nel mio ambiente, ed è la seconda ragione per la quale tutti facevamo riferimento alla figura dello psichiatra. Almeno per il territorio italiano, poi, c'è da dire che sono ancora operativi moltissimi psicologi iscritti all'albo con le regole piuttosto "a maglie larghe" dettate all'atto della sua istituzione. Non vorrei dire sciocchezze, ma se non ricordo male, in via transitoria ebbero la possibilità di iscriversi una sfilza di laureati in altre cose (tipo lettere, filosofia, giusrisprudenza), sol che avessero fatto un qualche seminario e successiva psicoanalisi. SE il ricordo è sufficientemente esatto, in Italia dovremmo ancora avere una serie di operatori professionali... che altro non sono che persone le quali, accostatesi alla materia per proprie esigenze personali, hanno più o meno potuto convertire la terapia.... in titolo abilitante per curare altri! Di questa serie (psicoterapeuti che non hanno mai frequentato la facoltà di psicologia) ne conosco personalmente tre: una è depressa cronica e perde continuamente il filo logico del discorso; la seconda .... parla praticamente solo di sè; il terzo.... di media ogni tre anni trasforma in convivente una propria paziente (dopo essersene perdutamente innamorato). |
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02-03-2008, 22.53.13 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
A Donella ---cerchero' di riferirmi al pensiero dominante nel tuo post precedente.
Gran parte degli "addetti ai lavori" come li chiami tu, circolano in una sfera privilegiata nella quale essi soli comprendono il linguaggio, e la diagnosi e' la parola chiave. Peccato, perche' secondo me una cura puo' essere efficace solo se eseguita in collaborazione. Il terapeuta impara dal paziente non meno che viceversa. Anche quando si tratta di "mal d'amore" o altri problemi ci sono sempre quei terapisti che hanno pronta una diagnosi o risposta sicura sulla quale non si discute. E poi c'e' la tendenza di etichettare ogni bisognoso d'aiuto come malato o disturbato, ed in questo sono compresi i medici in generale. Come probabilmente sai c'e' in psichiatria una discussione per cio' che riguarda normale e non-normale, e ci sono quelli che vedono la normalita' in ogni espressione e comportamento umano. Anni fa' ho partecipato ad un seminario che trattava della "sociologia della medicina". La prof. ci presento' una teoria secondo la quale uno degli scopi delle professioni mediche sia di acquistare sempre piu' forza nella nostra societa'. Uno degli esempi e' l'aumento dei loro campi d'azione come: criminologia, tribunali, settori finanziari, ecc. Altri esempi sono l'uso di termini che vorrebbero essere incomprensibili per "gente comune". Augurandovi buona notte. |
03-03-2008, 04.44.03 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
......Segue , potevano essere le 21, la sua diagnosi lapidaria : "il mostro c'è, non è lei ad immaginarlo".
Nessuna spiegazione ulteriore sul punto : dovevo evidentemente avere FEDE nella sua visione: solo che ero lì per CAPIRE, non per sostituire un atto di fede con un nuovo atto di fede......[quote] [DANELLA] Che sia chiaro: nessun terapeuta dovrebbe distribuire diagnosi. Invece deve aiutarci a comprendere noi stessi e incoraggiarci a prendere le nostre decisioni. |
03-03-2008, 15.14.33 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
Gentilissima Hava... al mio sentito grazie aggiungo solo il rammarico del saper che non esiste alcun criterio per discernere a priori se si avrà la fotuna di rivolgersi ad un Professionista come te.... o a chissà chi e chissà perchè "così"...
Particolarmente mi ha avvilita la conferma (che mi è sembrato di poter leggere nelle tue parole) di una "medicalizzazione" e "gergalizzazione" tanto volute quanto superflue ed artate. Volendo sorriderci.... non sarebbe poi azzardato concludere che psicologia e psichiatria attuali debbano per prime curarsi (da chi?) un vistoso complesso d'inferiorità! Fuor dallo scherzo : avete in pugno , voi Professionisti Veri, il carisma di chi manipola una scienza giovane ma realmente sentita come basilare. Che bisogno c'è , da parte della generalità, di medicalizzare e gergalizzare.... proprio così deludendo le aspettative migliori? |
03-03-2008, 19.25.51 | #10 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 50
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Riferimento: Lo psicoterapeuta, la vita e i titoli...
Citazione:
Cara Donella, prima d’iniziare la mia terapia, sono andata a cercarmi le differenze tra i vari profili professionali, così tanto per capire meglio a chi mi stavo rivolgendo. Ritengo possa essere utile a chi come me a fatica riesce ad orientarsi nella materia: NEUROLOGO: è il laureato in Medicina e Chirurgia che ha acquisito la specializzazione relativa, il cui corso ha la durata di quattro anni. L'oggetto dello studio è il sistema nervoso centrale e periferico (cervello e midollo spinale, nervi periferici) e la clinica delle specifiche malattie: infettive, infiammatorie, tumorali, degenerative; esempi possono essere le encefaliti, le nevriti, la sclerosi multipla, gli accidenti vascolari cerebrali (c.d. ictus), il morbo di Alzheimer, le epilessie, il morbo di Parkinson, etc. Il corso di studi comprende anche conoscenze generali di psicopatologia e terapia. PSICHIATRA: la qualifica di Psichiatra si ottiene frequentando un corso di specializzazione della durata di quattro anni riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia. Il corso fornisce una preparazione generale di conoscenze che comprendono: neurologia, aspetti biologici dei disturbi emozionali e mentali (aspetti genetici, biochimici, disturbi psichici da causa medica, oltre naturalmente alla psicofarmacologia); la dimensione psicosociale; la psicodinamica, la psicopatologia generale, la terapia. Quest' ultima comprende in breve: - la psichiatria biologica che enfatizza e approfondisce gli aspetti biochimici e farmacologici; - le terapie psicodinamiche, che hanno la radice comune nella Psicoanalisi; - le altre psicoterapie, come per es. il filone dello studio e modificazione del comportamento. PSICOLOGO: titolo di studio conseguito alla fine del corso di Laurea di cinque anni. Vi sono previsti diversi indirizzi, quali quello clinico, sperimentale, del lavoro … La laurea in Psicologia non abilita di per sé ad esercitare la professione di Psicoterapeuta, per cui occorre una formazione specifica (vedi la voce "psicoterapeuta"). PSICOANALISTA: nel linguaggio comune è considerato sinonimo di Psicoterapeuta; in realtà può legittimamente definirsi tale solo lo Psicoterapeuta che si è formato ad una delle scuole di psicologia del profondo che hanno tratto origine dalla Scuola di S. Freud o di alcuni suoi allievi. PSICOTERAPEUTA: dal 1989, con l'introduzione della legge n°56, per esercitare la professione di Psicoterapeuta è necessario avere frequentato un corso di specializzazione e formazione di quattro anni, riconosciuto dal Murst, dopo la Laurea in Medicina o in Psicologia. Le scuole riconosciute appartengono a indirizzi teoretici anche assai dissimili. Caratteristica comune a tutte le scuole è che il percorso prevede non solo lo studio ma anche la formazione, intendendosi con ciò che l'allievo deve fare esperienza di persona della tecnica terapeutica che poi utilizzerà nella professione. Questo aspetto peculiare, definito "didattica" , comprende anche la c.d. supervisione. Per supervisione si intende che dall' inizio della professione e anche per molti anni, il terapeuta si confronta regolarmente con il proprio didatta sui casi clinici che ha in trattamento. La formazione e la supervisione acquisiscono un particolare rilievo nelle terapie ad indirizzo psicodinamico (in primis la Psicoanalisi); in queste terapie entrano più intensamente in gioco, rispetto ad altre , differenti livelli nel rapporto interpersonale di cura (il c.d. transfert) che il terapeuta deve sapere riconoscere e utilizzare. SESSUOLOGO: si attribuisce questa qualifica chi si ritiene esperto nel campo dei disturbi che riguardano la sessualità e la vita di coppia. Non è un termine riconosciuto ufficialmente e non dovrebbe essere usato, perché può generare confusione sulle effettive competenze acquisite. Riguardo ai disturbi della riproduzione e alle disfunzioni dell' apparato genitale sono figure competenti il Medico Ginecologo per la donna e il Medico Andrologo per l'uomo; alcune situazioni disfunzionali dell'apparato genitale, per esempio l' impotenza e la frigidità senza causa organica dimostrabile, e i problemi della coppia possono essere di competenza dello Psicoterapeuta. maura |
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