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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
01-12-2007, 14.44.40 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)
Citazione:
Per me è fondamentale che il mio uomo sia realizzato..insomma soddisfatto del suo lavoro!Che non torni a casa con la faccia inebetita e che non abbia troppi pensieri per la testa che non lo facciano dormire.. voglio un uomo sereno! Credo sia sufficiente!Poi il tipo di lavoro non mi interessa, però fantasticando fantasticando il mio uomo ideale... un cuoco esperto e fantasioso! MMMmmmmhh che meraviglia! |
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01-12-2007, 18.53.50 | #4 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 30-11-2007
Messaggi: 2
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)
Beh, concordo con chi ha detto che se ami una persona il mestiere non ha importanza. ma c'è un'altra cosa importante da aggiungere. con la presa di coscienza da parte di noi donne dei nostri diritti e delle nostre conoscenze, desideriamo sempre di più una posizione favorevole in confronto al nostro uomo. Molte donne oggi desiderano il potere sul loro uomo, per farsi valere esse stesse come donne. Ci sono però anche donne, un po' svogliate o solo deboli, che preferiscono sottomettersi al compagno. Sono le cosiddette mantenute. Badano i figli o svolgono un lavoretto part time, ma preferiscono tenersi in disparte e rimanere un po' all'antica. Quindi secondo me non esiste un mestiere perfetto. Tutto dipende sempre dal singolo individuo. |
02-12-2007, 09.39.06 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)
Citazione:
a me basta che quando viene da me venga da solo, senza il suo lavoro. |
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02-12-2007, 12.02.43 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)
Citazione:
...Qualunque mestiere che gli dia la gratificazione di "metterci del suo" senza rubargli l'ironia su tutto. Qualunque mestiere che non leda MAI la certezza che è la sua valenza personale a far quella del suo mestiere e non quella del suo mestiere a far la sua. (Rovesciato : qualunque lavoro che non lo conduca sul bordo di quel baratro in cui egli dovesse considerare "sono un mito per tutti... ma se non avessi incontrato QUESTO mestiere sarei una Nullità). (Tradotto in pratica: l'uomo perfetto non fa sicuramente il calciatore professionista, ma forse non fa nemmeno l'astronauta.) .... Il mio uomo perfetto...farebbe l'attore di teatro... considerando il palcoscenico...quel piacevoissimo luogo in cui lo applaudono per fare ciò che fa normalmente dovunque, con infinito piacere e infinita autoironia... |
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02-12-2007, 21.45.02 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Dubbio amletico
Carino il tema (d'altra parte è il clone del mio )
Io sono piena di pregiudizi, lo premetto. Laureato, ci terrei. Per molto tempo ho pensato ad un medico, salvo rendermi conto che il medico tendenzialmente è un cinico, deve porre il distacco tra sé e l'altro se non vuole soccombere (altro che Dr Ross!!!) Escluderei, per motivi analoghi, chi per mestiere squarta animali, o chi li caccia. Escluderei chi fa uso di armi, o le vende, perché mi spaventano. Prediligo uomini con formazione scientifica, più pragmatici e meno inclini all'auto-analisi, che se mal dosata manda in paranoia. La mia categoria preferita sono gli ingegneri, ma vista la difficoltà del sistema tributario nazionale, non escluderei un commercialista, da martoriare con i miei dubbi fiscali... |
07-12-2007, 21.08.58 | #8 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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discussione omertosa
Io frequento molte donne, non necessariamente tutte in senso biblico.
Però diciamo che mi trovo bene con loro. Le amiche mie, di varia fatta e di varia estrazione socio-anagrafico-culturale, mi hanno spesso rappresentato il tema dell'affidabilità economico-professionale come un tema vero. Non amano, le amiche mie, affiancarsi a dei poveracci, quand'anche siano rassicurate dal fatto questi si sentono realizzati, son sereni, e non si portano il lavoro a casa. Preferiscono, se possibile, e soprattutto quando si parla di ideali, ipotizzare un ideale di uomo che - oltre alla tranquillità di non portarsi il lavoro a casa e tutte quelle belle mele lì - faccia anche un lavoro da cui discenda sicurezza, autorevolezza, e magari anche una qualche disponibilità economica (scusate... se è poco elegante; diciamo che mi è scappata la penna..). Probabilmente questa idea che mi sono fatta è parziale. Oppure può darsi solo che le amiche mie siano semplicemente stravaganti. Alle donne, del lavoro che fa il loro uomo (perfetto) non gliene frega un gran che, leggiamo qui sopra. Basta che sia tranquillo, lui. Io sono certo che i post che precedono sono sinceri. Chi ha scritto qui sopra penserà davvero quello che ha scritto. Ed ha avuto la serenità e la franchezza di scriverlo. Diamo dunque loro tutto il beneficio dell'inventario del mondo. L'inventario mondiale. Ci mancherebbe. Ma le signorine che non hanno scritto, e tutte quelle altre che circolano per la strada la fuori, non è che magari fanno dei pensieri che esse stesse non considerano troppo eleganti, e allora preferiscono tenerseli per se quei pensieri? Saluti. |
07-12-2007, 21.58.56 | #9 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: discussione omertosa
Citazione:
Nessuno nega che la sicurezza economica sia importante (per dirla con Vasco "conta sì il denaro/conta sì lo so/e me ne accorgo specialmente quando/quando non ne ho), però nella vita ci sono tanti equilibri. Il mio ex: cambiato lavoro/cambiato persona. Prima c'era, dopo non c'è stato più. Né con la testa, né fisicamente. Io credo che la voglia dell'uomo realizzato sia inversamente proporzionale a quanto ci stai volentieri insieme, in un certo senso. Cioè, astrattamente è bello pensare all'uomo super realizzato, però se sto bene con te, rinuncio volentieri a un vestito firmato o a una cena fuori per passare più tempo a casa nostra. Alla fine se il lato che mi interessa di più è quello economico, è perché della presenza frega un po' il giusto. Io non conosco nessun uomo affermato professionalmente che lavori meno di 10 ore, per non contare le trasferte, per non contare la reperibilità se si parla di medici, per non contare i congressi (che mi piacciono veramente poco se non mi posso "azzeccare" dietro pure io...) Ora, se fai un lavoro che mi consente di piazzarmi vicinovicino quando mi va, nessun problema... ma se sei risucchiato in un ufficio inavvicinabile, e magari fai 3 riunioni al giorno che manco mi rispondi al telefono... un po' la cosa rompe... a quel punto la sicurezza che ho è di dovermela cavare da sola (tuttalpiù col supporto delle tue carte di credito se sono faccende economiche). Sarà che sono figlia di un "fantasma" (leggi padre perennemente impegnato sul fronte lavoro), ma a me l'idea non piace granché... |
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07-12-2007, 22.13.50 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 10-11-2007
Messaggi: 31
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Riferimento: Come vuole lei (ovvero quale mestiere fa l'uomo perfetto?)
Ok... mi metto in gioco e provo ad essere sincera.
Il mio uomo ideale potrebbe essere... un dirigente. E' un uomo apprezzato per le sue capacità professionali e per le sue doti umane. Conosce il suo valore. E' un uomo che miscela motivazione, empatia, logica e autocontrollo. Sa comprendere i propri sentimenti e quelli degli altri, sa convogliare opportunamente le proprie emozioni, in modo da sfruttare i lati positivi di ogni situazione. Persegue i suoi obiettivi nonostante le frustrazioni e sa essere fiducioso riguardo al futuro. E' benestante. Ma non ha mai voluto che rinunciassi al mio lavoro. O meglio, non me lo ha mai chiesto. Mi lascia libera. C'è quando ho bisogno di lui. Non mi stanco mai di ascoltarlo! Il suo carisma e il suo sense of humor mi conquistano. Ma è misurato in tutto, anche nelle parole. A volte è silenzioso, concentrato, stanco. Si è innamorato di me per il mio essere schiva e riservata. Perché per lui sono stata la conquista più grande. Lui pensa che io sia bellissima e i suoi occhi sono per me uno specchio fedele. Io riesco a vedermi come lui mi vede. Ho esagerato? Mi riservo di aggiungere le cose che possono essermi sfuggite... |