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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
14-06-2003, 19.34.41 | #18 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: La permalosità
Citazione:
hehehe... Sai, stavolta è proprio meglio che io stia zitta. SONO PERMALOSA!! (e non ditemi che non si era capito). Di fronte alla permalosità degli altri a volte riesco a capire e passare oltre perchè so bene cosa sia. Ma la diplomazia non mi viene. Di fronte alla mia? Cavoli amari! A volte capisco che sto per avere una reazione eccessiva e a volte no. Una delle tante sfaccettature della mia ombra. baci permalosi |
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15-03-2008, 10.10.08 | #19 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 09-05-2007
Messaggi: 1
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Riferimento: La permalosità
La discussione è vecchia, addirittura del 2003, ma voglio contribuire.
La permalosità è un handicap enorme per l'intelligenza. L'intelligenza si valuta anche nei rapporti sociali, nel grado di empatia. Io sono molto permaloso ed è terribile quando ti scatta in testa quel qualcosa, che tu voglia o no. Parrebbe facile evitarlo, ma non è così poi nella pratica. Ci si chiude in se stessi ed il problema non è tanto se la critica ricevuta è di buon valore o se è ricevuta da uno sconosciuto di cui non ci importa nulla, ci si offende per averla ricevuta. Più ci si offende e più si rimane offesi. Inizialmente ci si offende, poi ci si rimane male per essersi offesi e per la propria incapacità di reagire, dopodichè pare tutto perso. Ieri sono uscito con la mia ragazza, ha fatto un commento veramente scomodo (un riferimento ad un altro ragazzo) e non ci ho più visto, mi sono impermalosito, rovinando l'intera serata. Nonostante il commento in se non fosse sufficiente a giustificare una tale reazione... Eppure è veramente difficile. Io sono credente, spesso supero molte difficoltà pensando che un certo comportamento od azione VADA FATTO proprio perchè il non farlo rappresenterebbe qualcosa di negativo (quindi se ho al mio fianco una persona molesta mi sforzo e la sopporto; se non ho voglia di fare una cosa mi sforzo e la faccio senza addurre scuse ecc). Ma nella permalosità ciò non mi riesce, è come se la parte razionale venisse spenta. Un brutto problema, riconducibile sicuramente all'autostima, ma non solo. Io la riconduco spesso alla paura, sento che la uso come metodo di difesa, come metodo per sfuggire da situazioni che non so affrontare. Eppure se ci penso, una semplice battuta avrebbe evitato magari molte ore tristi... il problema è riuscire a fare quella battuta e agire sinceramente. Quando mi impermalosisco solo mio padre riesce a farmi sorridere, sa che sono permaloso e inizia a girarmi attorno finchè non sorrido, parlandomi e ridicolizzando il motivo per cui mi sono impermalosito. Una psicologia semplice ma funzionale. Spesso invece chi mi sta vicino, quando mi impermalosisco, adotta una strategia consolatrice... il disastro più totale. Il permaloso deve esser scosso, deve esser anche insultato, e se si offende ancor di più ***** suoi (miei), perchè non è una vera arrabbiatura, è solo una voglia di arrabbiatura. La mia ragazza, per esempio, mi consola, e a me questa cosa da fastidio, sia perchè mi fa sentire come se avessi ragione ad impermalosirmi (cosa non vera e che so anche io, ma come detto mica la comando la permalosità) sia perchè sparisce in me ogni voglia di reagire, perchè non so nemmeno come comportarmi. Non c'è un rimedio, sono anni che lo cerco. Con gli amici l'ho trovato: capacità di non prendersi sul serio. Quindi una critica la prendo col sorriso o con una battuta, smorzandone il valore. Ma un permaloso come me è anche molto sensibile, geloso, impulsivo, e certe frasi colpiscono paure e timori magari manco riconosciuti, ma quando vengono colpiti scatta lo sconforto, l'autodifesa (permalosità) e altro ancora, la sconfitta mia e il dispiacere altrui. |
15-03-2008, 11.33.45 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: La permalosità
Citazione:
Ciao Gelso.. benvenuto... e sono contenta che hai ripreso questa discussione!!! In passato sono stata abbastanza permalosa anch'io, soltanto quando si toccavano dei tasti particolari però... ora che ho quasi imparato a voler bene io per prima a me stessa, che nessuno è perfetto e che sono io a decidere cosa può o non può turbare la mia emotività, ho trovato un certo equilibrio... essere sensibili va bene ma questa sensibilità va tutelata attraverso un atteggiamento che ti permetta di confrontarti con il mondo "esterno" in modo equilibrato... Tempo fa frequentavo una ragazza molto carina che aveva molte insicurezze... pensa che quando camminavo insieme a lei, si turbava soltanto perché salutavo altre persone... si offendeva perché sorridevo a qualcuno che non era lei! Una cosa questa per me un pò "estrema", ma che per lei era "normale"... ci siamo perse di vista, per fattori contingenti e non per causa del suo atteggiamento... tuttavia oggi, quando penso a lei (di cui so solo che è arrivata al punto di non uscire più di casa perché a causa della sua fragilità tutto la offende e la turba) mi prende una grande tristezza... e mi assale l'impotenza. L'esempio che ti ho riportato è certo un caso estremo, probabilmente patologico, però rende l'idea circa quanto possa essere devastante entrare in alcuni circoli viziosi... alla fine uscirne diventa quasi impossibile... Non chiuderti Gelso... cerca di capire quali sono i tuoi "punti sensibili", accoglili tu per primo, affezionatici e superali... quando li avrai superati tu, quando avrai metabolizzato che quelle sono le cose che ti rendono unico e speciale allora starai bene con tutti... quelli che noi chiamiamo punti deboli, sono regali dovuti alle nostre esperienze... e tutti ne abbiamo secondo me... chi più, chi meno... e ad ammetterlo ci vuole coraggio! Tu hai avuto coraggio ad esternarlo... continua così... Un per te! |
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