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06-01-2008, 18.47.39 | #14 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione:
Ciao Espert! Ma certo che provo anch'io dei sentimenti... sono sempre un essere umano.. ...e non credo in fondo di averti contraddetto nel tuo discorso, ma ho dato una mia interpretazione... relativa come la tua... a me piace anche la tua... ...e non cerco di convincerti della mia... anche perché non mi sembrano poi così diverse... so che confidi nell'amore come me, e tanto basta per comprenderci... Citazione:
Ciao feng qi! Non ho capito chi ha escluso un motivo di esistere per le persone che non credono... forse ci si è fraintesi... Comunque, spero che non includi anche me in quegli "altri", perché io sinceramente non ho mai pensato una cosa del genere... per me credere o non credere sono solo dettagli... e non direi neanche che una persona, solo perché crede, esprime motivazioni sul vivere più vere di chi non crede, o viceversa, che è chi non crede ad esprimere motivazioni più vere etc... forse volevi solo rendere l'idea circa il fatto che non è detto che un non credente non possa avere delle motivazioni profonde? In tal caso sono d'accordo anch'io... infatti penso che non si possa giudicare dal credere o non credere se una persona ha delle motivazioni sul vivere "vere e semplici" (mi scuso per le ripetizioni...)... anzi, direi che non si dovrebbe giudicare mai... dovremmo guardare soltanto a noi stessi... almeno così la vedo io Citazione:
Condivido pienamente! Buona serata a tutti! P.S.:Volevo specificare che già prima di percepire Dio avevo già una predisposizione caratteriale naturale che mi faceva pensare prima al prossimo che a me stessa... per cui non è una cosa che riferisco ad una fede... è una cosa che mi appartiene dalla "nascita" (dico io)... anche se non avessi percepito Dio, sarebbe stata la stessa cosa per me... sono così, al naturale... e lo sarei anche se fossi atea... perché no? Vi abbraccio |
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06-01-2008, 21.45.52 | #15 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione da feng qi:
Noi viviamo perché ci é data la vita, e lo scopo della vita é il vivere. Se guardi le montagne o le nuvole e poni loro le stesse domande, la loro risposta é nel loro semplice, puro e perfetto Essere e Vivere. Le elucubrazioni autocompiacentesi sulle motivazioni profonde del vivere che hai portato avanti, possono essere accettate o soltanto lette, ma non discusse, perché sono tue personali e basta. Con ciò che tu ed altri avete affermato, che io condivido pienamente, voi escludete quasi un motivo di esitere anche per chi non crede. Invece coloro i quali non credono (che poi sempre in qualcosa credono ) esprimono motivazioni sul vivere anche più vere e più semplici. Io sto ancora elaborando una risposta, ma penso che il creato essenso manifestazione diretta del Divino, porti in se stesso pure e semplici tutte le risposte che ci servono. Diceva Lao Tsi: " Le montagne azzurre sono montagne azzurre; le nuvole bianche sono da sè, nuvole bianche". ovvero la semplice armonia di ogni essere vivente o meno, e la contemplazione di questa perfezione che muta incessantemente nel tempo, sono motivo e cagione di elevazione spirituale e risposte magnifiche. Viviamo perché ci é stata data la vita, ed il fine supremo della nostra vita é il vivere. Come poi decidiamo di vivere, é altra storia. Innanzi tutto, grazie per avermi risposto. Carissimo feng qi, Mi raccomando,non prendarla come polemica,ma vorrei precisarti che condivido pienamente con te quando dici che il fine supremo della vita è il vivere,questo lo è per tutto il genere animale, ma all'umano,"Portroppo forse", gli è capitato addosso un'intelletto che lo rende un poco differente dal resto del suo genere,per cui se questo umano,credente o non credente,"nessuno escluso" agisce,pensa,si preoccupa,ecc.ecc.quale è lo scopo di tutte queste azioni? che cosa ne vuol ricavare? E' la risposta a questo che io vado in cerca. PS.constatato che viviamo in una società attuale che lascia un poco a desiderare,la mia ricerca ha lo scopo di promuovere un tentativo per poterla migliorare. Potrai dirmi che è un'utopia,ma io cerco comunque. Ciao espert37 |
08-01-2008, 11.39.59 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione Da Veraluce:
Ma certo che provo anch'io dei sentimenti... sono sempre un essere umano.. ...e non credo in fondo di averti contraddetto nel tuo discorso, ma ho dato una mia interpretazione... relativa come la tua... a me piace anche la tua... ...e non cerco di convincerti della mia... anche perché non mi sembrano poi così diverse... so che confidi nell'amore come me, e tanto basta per comprenderci. Carissima Veraluce,con questo tuo intervento, mi hai fatto capire dove probabilmente sta il mio errore.Tu mi dici che hai dato la tua interpretazione e non cerchi di convincermi di questa,mentre io invece essendo convinto della mia interpretazione,a costatando che seguendola mi fa' stare bene,sono spinto a cercare di imporla anche agli altri;A volte è' più forte di me,e penso che l'errore stia proprio in questo,mi hai dato la convinzione che mi devo moderare,ed accettare pessivamente anche le interpretazioni degli altri. Ciao e tante grazie espert37 |
08-01-2008, 14.37.31 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 06-01-2008
Messaggi: 12
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Riferimento: Perchè viviamo?
Provo a mettere giù la domanda secondo me, e proverei a scomporla in altre due... spero mi perdonerete...
Perché esiste la Vita? mi sono trovato anche io di fronte a questa domanda e per quanto riguarda la mia esperienza personale, non ha mai aperto dei canali profondi dentro di me che mi facessero sentire la possibilità di percorrere una strada verso risposte plausibili, che si avvicinassero, secondo il mio punto di vista del momento, il più possibile alla Realtà. Quando ho cominciato ad indagare in maniera più consapevole, mi sono trovato di fronte a dimensioni di spazio e tempo prive di significato sotto l'aspetto dello spazio e del tempo come noi occidentali li concepiamo secondo i nostri schemi e il nostro linguaggio alquanto lineare, e mi ha procurato una certa leggerezza il percepire che, di fronte a certe domande, probabilmente è meglio non cercare risposte, forse perché, almeno per i miei schemi, accetto pienamente che a certe Domande io sia troppo piccolo per trovare certe Risposte. In questo, la condivisione con alcuni pensieri di radice orientale mi hanno aiutato a percorrere un tragitto centrando l'obiettivo sul percorso stesso, piuttosto che sulla meta. Restare sempre nel qui e ora. Intendiamoci, sempre con un occhio a possibili sviluppi del futuro, ma non perdendo mai di vista la centralità del momento. Invece, una domanda che mi ha sempre toccato fin nel profondo, l'ho letta su una roccia, ed era scritta a bomboletta: io proprio io, perché? Ha sempre innescato un meccanismo, o meglio, un dinamismo, che mi sono ritrovato di fronte giorno per giorno, mese per mese, anno per anno, momento per momento nella mia vita tutta. Poter agganciarmi, o riagganciarmi, alla mia natura profonda, desideri, soddisfazioni, sconfitte, idee, ideali, rapporti intra e interpersonali, ho sempre cercato la strada che procurasse una vibrazione profonda che mi dicesse "tu sei nato per questo". Immagino che, se dovessi rinascere, e se sapessi già in anticipo lo svolgimento del resto della mia vita, questo è ciò che continuerei ancora a scegliere, e non potrei pensare qualcosa di diverso. Cosa faccio forse è di poca rilevanza, ma credo che sia fondamentale sentire che in qualsiasi momento la vita ci insegna, ed ogni momento è buono per restituire quello che ci è dato. Forse non ha risposto al "perché", ma mi soddisfa il "come". |
08-01-2008, 23.32.29 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione da Zio Zen,
Provo a mettere giù la domanda secondo me, e proverei a scomporla in altre due... spero mi perdonerete... Perché esiste la Vita? mi sono trovato anche io di fronte a questa domanda e per quanto riguarda la mia esperienza personale, non ha mai aperto dei canali profondi dentro di me che mi facessero sentire la possibilità di percorrere una strada verso risposte plausibili, che si avvicinassero, secondo il mio punto di vista del momento, il più possibile alla Realtà. Quando ho cominciato ad indagare in maniera più consapevole, mi sono trovato di fronte a dimensioni di spazio e tempo prive di significato sotto l'aspetto dello spazio e del tempo come noi occidentali li concepiamo secondo i nostri schemi e il nostro linguaggio alquanto lineare, e mi ha procurato una certa leggerezza il percepire che,----- -di fronte a certe domande, probabilmente è meglio non cercare risposte, forse perché, almeno per i miei schemi, accetto pienamente che a certe Domande io sia troppo piccolo per trovare certe Risposte.------ In questo, la condivisione con alcuni pensieri di radice orientale mi hanno aiutato a percorrere un tragitto centrando l'obiettivo sul percorso stesso, piuttosto che sulla meta. Restare sempre nel qui e ora. Intendiamoci, sempre con un occhio a possibili sviluppi del futuro, ma non perdendo mai di vista la centralità del momento. Invece, una domanda che mi ha sempre toccato fin nel profondo, l'ho letta su una roccia, ed era scritta a bomboletta: io proprio io, perché? Ha sempre innescato un meccanismo, o meglio, un dinamismo, che mi sono ritrovato di fronte giorno per giorno, mese per mese, anno per anno, momento per momento nella mia vita tutta. Poter agganciarmi, o riagganciarmi, alla mia natura profonda, desideri, soddisfazioni, sconfitte, idee, ideali, rapporti intra e interpersonali, ho sempre cercato la strada che procurasse una vibrazione profonda che mi dicesse "tu sei nato per questo". Immagino che, se dovessi rinascere, e se sapessi già in anticipo lo svolgimento del resto della mia vita, questo è ciò che continuerei ancora a scegliere, e non potrei pensare qualcosa di diverso. Cosa faccio forse è di poca rilevanza, ma credo che sia fondamentale sentire che in qualsiasi momento la vita ci insegna, ed ogni momento è buono per restituire quello che ci è dato. Forse non ha risposto al "perché", ma mi soddisfa il "come". Banvenuto caro ZioZen, mi piace molto il tuo modo di riflettere e sopratutto di cercare, secondo me, non ti devi fermare di fronte a certi perchè, prova sempre a darti una risposta, anche se sbagliata, la porterai sempre nella memoria per poterla migliorare.La nostra vita ha già una risposta.Relativa al nostro prossimo che ci circonda,(Pensa se fosti solo al mondo,che noia sarebbe!!)perciò la mia è domanda è relativa a me e questo mio prossimo,nel quale c'è la fonte della mia felicità.Tutte le religioni di questo mondo,occidentali od orientali hanno lo stesso fine comune;(se giustamente interpretate)quello di insegnare in qualche modo a vivere in armonia a tutta l'umanità. ciao e complimenti, Vorrei proseguire per spiegarmi meglio, ma è quasi mezzanotte e stò crollando dal sonno, Scusami |
09-01-2008, 01.43.59 | #19 | |
Ospite
Data registrazione: 06-01-2008
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione:
Ti ringrazio del benvenuto. In effetti mi sono appena iscritto su invito di un caro amico, ed è il primo post che lancio. Provo a spiegarmi meglio. Il mio percorso io lo reputo come un caso, cioè non mi sono mai sentito un "predestinato" fin dalla nascita per percorrere una strada (il chirurgo, il musicista, il calzolaio, l'attore). E mi sono trovato a percorrere, volente o nolente, la mia vita. Non avendo vocazioni o attitudini, almeno così palesi in giovane età, mi è nata spontanea la domanda: ma allora che ci faccio qui? perché vivo? e perché la vita? non avendo trovato risposte, se non il fatto stesso che ero vivo, ho proseguito, a volte speranzoso, a volte scoraggiato. Mi sono trovato di fronte miriadi di incontri, con me stesso, con gli altri, con gli oggeti, con il tutto. E' solo attraverso l'incontro con altre persone, che avevano fatto percorsi prima di me, che ho avuto l'opportunità che mi mostrassero il loro percorso, cosa li aveva portati ad essere lì, come ci erano arrivati, e perché. Una cosa che reputo fondamentale è il confronto, e ho cominciato a confrontarmi, a rapportarmi con chiunque. Fortuna ha voluto che trovassi anche persone che avessero fatto un cammino notevolmente più avanti del mio, e percependomi con uno sguardo interiore che certamente hanno sviluppato ampiamente, mi mostrassero un possibile cammino che, se mi interessava, se vibrava profondamente, necessitava di strumenti e di abilità da perseguire. Come se, silenziosamente, attraverso le loro esperienze, mi comunicassero dove ero, e come avrei potuto continuare, coerentemente e correttamente con me stesso. Un po' per caso, un po' credo di no, come scrivevo sopra ho cominciato un percorso intrapersonale (di sé con se stesso) ed interpersonale (di sé con gli altri), fino ad arrivare, detto proprio in pilloline, a percepire la vita come una rete di collegamenti, in cui tutto è collegato con tutto. Hai perfettamente ragione quando dici: che noia se fossimo soli! non soltanto per le nostre emozioni, ma per il nostro stesso sostentamento. La vita è fatta da chi ci impacchetta gli spaghetti nei cartoni, da chi ci fa crescere le arance, le trasporta e le vende, da chi procura il legno, lavora e prepara i mobili, da chi ci prepara un DVD, da chi costruisce penne e, se ci giriamo intorno, non c'è una sola cosa che non sia fatta dalla collaborazione di uomini e donne (e non solo). Nata come è nata non lo so, ma la collaborazione è diventata il fulcro della mia vita, fino a quando, diversi anni fa, ho deciso prima di dedicare me stesso al prossimo, a provare a capire il suo cammino, e a provare a sostenerlo nel proseguire, in un doppio scambio, perché mi sono sentito io stesso aiutato a proseguire. Spiegandolo qui ancora in pilloline, il passo successivo è stato insegnare agli altri ciò che continuamente, in maniera sempre rinnovata, mi viene dato. E non conosco mezzo migliore dell'insegnare per continuare a sperimentare ed imparare. La tua domanda, perché la vita, può darti la direzione di viverla nel come. Al contrario, per me la vita mi ha indicato prima il come viverla, e il come ha risposto al perché, ma solo come tappa consecutiva: la relazione di sé con gli altri. Da qualsiasi parte scali la montagna, comunque la meta pare essere sempre quella. Il mio precedente post, in realtà, aveva il tuo stesso significato: non è importante se trovi una domanda a cui non sai rispondere, intanto prosegui...il tempo e le esperienze provvederanno. Volevo solo significare che, a volte, il dedicarsi agli altri è una scoperta che arriva ad un certo punto della propria vita, ed è quindi una tappa fondamentale, come un punto di arrivo per una nuova partenza. Ma bisogna prima arrivarci a tale conclusione, per poi ripartire! Ovviamente non è così per tutti. Questa è solo la mia esperienza. |
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09-01-2008, 10.03.58 | #20 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Perchè viviamo?
Citazione:
Ciao e benvenuto ZioZen! Vorrei porgerti una domanda, giusto per capire un pò di più... secondo te la costruzione, l'esplicarsi di una armoniosa relazione con gli altri non origina da un equilibrato rapporto con sé stessi? Ovvero, mi spiego meglio: non è importante saper star bene da soli, per poter intessere equilibrati rapporti interpersonali con gli altri? Citazione:
E vorrei esprimermi sulla "noia"... (mantenendo ovviamente tutto il rispetto per la collaborazione umana...) Secondo me la vita è noiosa quando siamo noiosi noi... quando sono i nostri occhi che non sanno trovare "bellezza" in ciò che guardano, etc... gli altri non sono qui per soddisfare il nostro bisogno di essergli utili, di fargli da "infermieri" morali o psicologici... non sono qui per alleviare la nostra noia... Dovrei pensare che se naufragassi su un'isola deserta la mia vita non avrebbe più dignità soltanto perché sarei sola? I nostri bisogni pseudo-altruistici non sono il senso della nostra vita... almeno non della mia... se aiuto qualcuno non penso che lo faccio per soddisfare un bisogno o per provare un piacere personale o per non annoiarmi... innanzitutto non lo sto neanche aiutando, ma compio delle azioni che nascono spontaneamente... senza fine o scopo, ma come modo naturale di essere... Ci piace quando ci sentiamo le guide degli altri, quando facciamo la parte dei salvatori... invece se facciamo qualcosa per qualcuno gli diamo solo ciò che è già suo... tu come la pensi ZioZen? Citazione:
Per te è stata una scoperta il dedicare la vita agli altri... per me (e non soltanto per me) invece è stato diverso... questo per dire che magari si è sin da piccoli predisposti a dare sé stessi in ogni senso, e poi ad un certo punto della vita ti accorgi che sei tu che sei così... come per dire dalla "nascita"... per cui non c'è punto d'arrivo per una nuova partenza... ma c'è solo un punto di partenza... ...non può essere anche così? Ovviamente ho qui espresso sempre e soltanto un pensiero dettato dal mio percorso personale... non generalizzabile e nel pieno rispetto di quello altrui... P.S.: Molto bello il tuo cammino ZioZen... spero che continuerai ad "aprirti" sotto questo punto di vista. Pace & Amore a voi |
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