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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 12-12-2007, 11.31.30   #1
arsenio
Ospite abituale
 
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Essere informativi e veritieri

Essere informativi e veritieri è il massimo di una comunicazione riuscita?
Jacobson si rifiutò di affermare che una conferenza non era riuscita perché l'informazione sarebbe stata nulla (superflua). Infatti non si dice mai che la propria conferenza non è riuscita. L'atto comunicativo informa solo se elimina o riduce l'incertezza del ricevente: se si dice ad una persona tremante di freddo che fa freddo. Non la s'informa,come pure se gli si dà un indirizzo in una strada dove c'è una sola casa.

L'uso di parole inutili nell'espressione del pensiero, l'ovvio, il prevedibile, il convenzionale,il già detto, le ripetizioni ,ecc. sono superflui.

Avere stile è essere imprevedibili: “un mare blu” non sorprende; “Ogni primavera spuntano i fiori” comunica al massimo,ma non aggiunge nulla a ciò che già sappiamo. Ma attenzione a non cadere nel rischio di fabbricare sorprese fini a se stesse, artifici e false originalità,senza alcuna funzione significativa da poter socializzare in modo produttivo.

E' possibile applicare la Teoria dell'Informazione (ordine, disordine, ridondanza, predicibilità) agli scritti? Sì, ma più che altro in un senso intuitivo. Quale concetto di comune accezione e non nel senso tecnico e quantitativo (seppure non mancarono i tentativi) ma allo scopo di promuovere una nuova razionalità qualitativa.
La comunicazione informa se annulla o riduce incertezze, se crea sorpresa. Perciò esporre concetti ricavabili dal contesto, ovvietà speciose, vacuità di stereotipi, frasi fatte, digressioni improprie, ecc. è ben diverso dl riconoscere i vari aspetti del reale spaziando nell'ampio repertorio dei possibili punti di vista e variabilità di locuzioni. Evitando anche una trasformazione pleonastica sul piano formale, con troppe parole rispetto alle idee espresse. Intralciano la chiarezza e raramente hanno una giustificata funzione di ripetizione per rendere maggior espressività, scopo rafforzativo o per far meglio assimilare un concetto didattico.
Gli scritti migliori si rivelano quelli rifiniti più con il sottrarre che con l'aggiungere parole. Ma si badi che ridondante può essere uno scritto di 10 righe, se ne bastavano 5 per dire la stessa cosa, mentre può non esserlo un trattato di 300 pagine. Il criterio è l'equilibrio che si può raggiungere con un corretto e armonico rapporto tra parole e idee. Pertinenti, informative, chiare, veritiere.

Secondo Umberto Eco, che non disconosce il pericolo di superficiali trasposizioni di teorie formali, la Teoria dell'informazione potrebbe quantificare quella umana, rivelare la banalità o l'originalità in un sistema di significazione.

In conclusione, applicare tutte le complessità della Teoria dell'informazione agli scritti è azzardato. Ma riferirvisi in un senso metaforico potrebbe farci accorgere di nostri e altrui concetti non informativi, superflui, troppo ovvi,e a volte avviluppati in periodi tortuosi.

Qualche esempio

Se dico “piove” e sta piovendo (a chi mi sta accanto) dico la verità, ma non informo. Se dico “piove” mentre splende il sole (a chi mi sta accanto) non dico la verità,ma secondo la TI, deludo l'aspettativa e perciò informo. Ma con una “sorpresa” fine a se stessa e inutile.
Se dico “piove” e sta piovendo, al telefono, al mio amico di Londra,informo.
E se dico “Piove. Dalle nubi ora stanno cadendo gocce d'acqua che bagnano la terra,le case, gli uomini, gli animali, sono ridondante. Oppure uno scrittore, un poeta. In tali casi la ridondanza può essere ammessa. Ma solo se è funzionale ad accrescere l'espressività.
arsenio is offline  
Vecchio 12-12-2007, 18.06.42   #2
sirmione
Ospite
 
Data registrazione: 11-12-2007
Messaggi: 24
Riferimento: Essere informativi e veritieri

Credo che la 'Comunicazione' sia qualcosa di molto personale.Di solito alle conferenze, ai comizi,alle tavole rotonde ed anche nelle classi scolastiche la gente dorme e si annoia, chi parla è pieno di se e non considera importante catturare l'attenzione degli ascoltatori...parlare bene dipende da uno stato mentale maturo...
sirmione is offline  
Vecchio 14-12-2007, 12.36.38   #3
arsenio
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Riferimento: Essere informativi e veritieri

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Originalmente inviato da sirmione
Credo che la 'Comunicazione' sia qualcosa di molto personale.Di solito alle conferenze, ai comizi,alle tavole rotonde ed anche nelle classi scolastiche la gente dorme e si annoia, chi parla è pieno di se e non considera importante catturare l'attenzione degli ascoltatori...parlare bene dipende da uno stato mentale maturo...

Il tema è più rivolto a chi comunica con la scrittura, per un linguaggio incisivo di tipo giornalistico, per un'argomentazione culturale breve ed efficace, da poter rivedere e rielaborare anche più volte. Gli oratori e conferenzieri che devono soprattutto persuadere, non si attengono a tale tipo di efficacia. Puntano soprattutto sulla comunicazione non verbale della gestualità che sottolinea i contenuti, astenendosi sempre dal leggere relazioni in staticità. L'oratore deve muoversi, in piedi, se occorre avvicinarsi al pubblico, catturando l'attenzione con qualche sorpresa verbale. L'espressività visiva in tal caso addirittura supera la significatività dei contenuti.E la gente sicuramente non si addormenta

arsenio is offline  
Vecchio 14-12-2007, 23.23.02   #4
marco gallione
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Messaggi: 363
Riferimento: Essere informativi e veritieri

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Originalmente inviato da sirmione
alle conferenze, ai comizi,alle tavole rotonde ed anche nelle classi scolastiche la gente dorme e si annoia, chi parla è pieno di se e non considera importante catturare l'attenzione degli ascoltatori.....parlare bene dipende da uno stato mentale maturo...

Io parlo in pubblico piuttosto di frequente. Anche domani mattina.. (e mi dovrei mettere a studiare peraltro..).
Sono pieno di me, e per questo voglio catturare l'attenzione di chi mi ascolta.
Poi, distribuiscono ai partecipanti al convegno o al seminario una scheda di valutazione.
E io di solito arrivo o primo o secondo, e prendo ottimo.
E quando rifanno il convegno, mi richiamano. E io sono sempre più pieno di me. e voglio catturare l'attenzione di tutti.
Ma ti pare maturo il mio atteggiamento?
Secondo me no.

L'unica cosa che non torna, è che mi danno sempre "ottimo".
Eppure sono pieno di me, e non sono maturo.Come è possibile che questi pensino che io parlo bene
marco gallione is offline  
Vecchio 15-12-2007, 02.01.29   #5
Reginadicuori
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Riferimento: Essere informativi e veritieri

Trasmetti la tua pienezza di te agli altri che vorrebbero esserlo al pari tuo,ecco la speigazione del tuo successo.
Reginadicuori is offline  
Vecchio 15-12-2007, 12.14.15   #6
arsenio
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Originalmente inviato da Reginadicuori
Trasmetti la tua pienezza di te agli altri che vorrebbero esserlo al pari tuo,ecco la speigazione del tuo successo.

Successo?

Forse ... se ho imparato che in certi contesti un non-successo equivale a un successo ...
Alibi da ... narcisista ....

Benvenuta

arsenio is offline  
Vecchio 15-12-2007, 14.23.27   #7
marco gallione
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Trasmetti la tua pienezza di te agli altri che vorrebbero esserlo al pari tuo,ecco la speigazione del tuo successo.


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Originalmente inviato da arsenio
Successo?

Forse ... se ho imparato che in certi contesti un non-successo equivale a un successo ...
Alibi da ... narcisista ....

Benvenuta


Sono lieto di essere l'oggetto della vostra ammirazione.
Fate bene. E' ben riposta.
marco gallione is offline  
Vecchio 16-12-2007, 01.35.20   #8
donella
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Originalmente inviato da marco gallione
Io parlo in pubblico piuttosto di frequente. Anche domani mattina.. (e mi dovrei mettere a studiare peraltro..).
Sono pieno di me, e per questo voglio catturare l'attenzione di chi mi ascolta.
Poi, distribuiscono ai partecipanti al convegno o al seminario una scheda di valutazione.
E io di solito arrivo o primo o secondo, e prendo ottimo.
E quando rifanno il convegno, mi richiamano. E io sono sempre più pieno di me. e voglio catturare l'attenzione di tutti.
Ma ti pare maturo il mio atteggiamento?
Secondo me no.

L'unica cosa che non torna, è che mi danno sempre "ottimo".
Eppure sono pieno di me, e non sono maturo.Come è possibile che questi pensino che io parlo bene

Niente di strano, Marco : è successo anche a Wanna Marchi e a Berlusconi , quindi dovrebbere effettivamente dipendere dal contesto (non è colpa tua)
donella is offline  
Vecchio 16-12-2007, 10.31.14   #9
marco gallione
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Messaggi: 363
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L'imbonitore, è vero, è assai pericoloso.
Le alghe anti cellulite di vanna marchi, e l'oratoria sondaggistica berlusconiana.
Magari Donella voleva solo migliorare la pelle del giro coscia, e invece si è trovata raggirata, male informata e con il giro coscia al punto di partenza.
marco gallione is offline  
Vecchio 16-12-2007, 12.01.01   #10
webmaster
Ivo Nardi
 
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Non fatemi ripetere ogni giorno la stessa cosa.
Vi prego di restare in tema alla discussione, per tutto il resto esistono i messaggi privati. Grazie
webmaster is offline  

 



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