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21-11-2007, 19.18.46 | #1 |
il ramo rubato
Data registrazione: 19-10-2007
Messaggi: 41
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Il denaro come misura del desiderio
Lancio un sasso nello stagno forse più torbido. Il delicato rapporto tra il denaro e il desiderio. La prostituzione appartiene alla storia di ogni popolo. Spesso demonizzata come il più infame dei vizi. Ma vendere il proprio corpo, è sempre e solo necessità economica? E' sempre degradante svilimento dell'anima? Il denaro, secondo voi, può essere misura del desiderio? Si può comprare tutto, con il denaro? Qualcuno di voi sospetta che molte donne nutrono segretamente questa fantasia? E non per avidità, o necessità, ma come desiderio di autoaffermazione?
Da una storia vera, non mia, ho voluto scrivere un racconto per me difficilissimo su questi strani equilibri. Per chi volesse leggerlo: IL PREZZO DEL PIACERE |
03-12-2007, 21.07.53 | #3 | |
il ramo rubato
Data registrazione: 19-10-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: Il denaro come misura del desiderio
Citazione:
Ciao Franco, ho letto con vivissimo interesse quanto hai scritto. Perchè credo che la dicotomia "madre-prostituta" sia molto azzeccata (e non la conoscevo). E devo ammettere che, per quello che ho visto dentro di me nella vita, in parte è vera. In realtà, è semplicistica... ci sono casi molto complessi da collocare tra questi due estremi. Supponi un'amante con cui facevi veramente di tutto (e senza grandi idee di metter su famiglia), ma che pure in difficoltà economiche, non ha mai accettato nemmeno uno spillo. Tra l'altro una bellissima rumena (storia vera... volendo ficcanasare leggi a tal proposito REGALO DI NATALE e dimmi la vedi come madre, come prostituta o come donna e basta? ) Di fatto, per alcune donne, l'idea di diventare "oggetto" tanto da esser barattate con vil denaro, anche solo come fantasia è viva. Poi magari non lo farebbero mai. Intendiamoci. Il denaro, per questo tipo di fantasie, non è importante, secondo me, come denaro. Ma come fonte di svilimento. Vogliono sentirsi oggetti. Vogliono sentirsi usate, oltre che valorizzate con un certo valore. Di fatto questa fantasia, raccontatami, mi ha colpito. Ciao! |
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05-12-2007, 09.13.19 | #9 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Il denaro come misura del desiderio
forse la donna rimane essa stessa "schiava" di questa dicotomia-madre/prostituta-sara un caso che ci sia pure un detto molto popolare che dice un po la stessa cosa,ossia,donna: un po santa e un po mignotta..ci sono quelle che lo negano a se stesse nascondendosi dietro a un dito e altre (poche) che arrivano a conoscersi fino in fondo..
io trovo tra l'altro che accompagnata a questo ci sia parallelamente un altro bisogno atavico e conflittuale e un altra dicotomia comunque legata a un filo sottilissimo,quasi invisibile con la precedente,ossia; dipendenza-indipendenza. ..quanto una donna puo davvero sentirsi indipendente in realta?..l'emancipazione di cui si parla tanto ha davvero cambiato le cose? materialmente forse ma internamente? ..e quanto la sua dipendenza e' legata al suo stesso desiderio? |
05-12-2007, 10.48.00 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: Il denaro come misura del desiderio
Sono d'accordo che nei secoli scorsi la donna sia stata dipendente dal marito e si sia sposata per convenienza economica, ma i suoi compiti non erano solo sessuali, e si trattava essenzialmente di una chiara divisione dei doveri [e diritti].
Simone De Beauvoir che era una pioniera per quel che riguarda l'indipendenza femminile, ha messa in pratica la sua fede, e percio' aspramente criticata. Le cose sono cambiate da allora, ma da qui alla prostituzione ce ne vuole.... Ho l'impressione che questa discussione sia improntata da stereotipi sull'ambiguita' e falsita' femminile [vedi l'esempio della donna rumena], e su discutibili links che si possono sempre trovare per rinforzare stereotipi. "Cosa deve fare una donna per uscire dalla dicotomia" ?[SENZANOME] Secondo me una simile dicotomia non ha ragione di esistere, e se pure fosse esistita come stereotipo in passato, oggi con l'indipendenza della donna ha perduti attualita' ed interesse. |