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22-10-2007, 00.29.43 | #22 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
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Riferimento: la malignità
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22-10-2007, 18.34.45 | #23 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: la malignità
Mi hai risposto in modo molto pertinente, attenendoti cioè a uno dei temi fondamentali di questo argomento: le maldicenze; in effetti è piuttosto difficile stabilire con certezza perché persone più o meno estranee esprimano malevoli giudizi in assenza dell’interessato; posso formulare ipotesi strumentali e provvisorie, che mi servono per decidere se è il caso di evitare totalmente queste persone, di non far sapere loro i cavoli miei…; ricorrerei al faccia a faccia esclusivamente in caso di danno grave, ad es. se mi fanno rischiare il licenziamento.
In realtà il mio interesse per le motivazioni del denigrare riguarda soprattutto amici o familiari; è forse un po’ fuori tema, infatti più che alle maldicenze fatte dietro le spalle, io pensavo al disprezzo espresso apertamente proprio dalle persone dalle quali meno ce lo aspettiamo. (Mi è servito molto capire che un certo tipo di disprezzo espresso da mio padre nei confronti di moglie e figli deriva in realtà da problemi suoi: “una vera e propria patologia” come dici tu) Citazione:
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P.S. Mi fa piacere che l'idea del Pulitzer ti sia piaciuta! |
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23-10-2007, 06.45.13 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: la malignità
credo che l'esperienza della maldicenza sia importante sia per il soggetto che per chi la subisce se da tale esperienza vissuta con consapevolezza
si impara qualcosa. Per cui non credo che alcuno ,anche se dichiara apertamente di non avere mai parlato male di nessuno o non avere reagito alla maldicenza, dica il vero. Siamo umani e le emozioni ci appartengono e ci dicono sempre qualcosa. Quando saremo "Dio" potremo dire di essere al di fuori e al disopra delle esperienze. Infatti credo che siamo qui proprio per apprendere, per osservare i nostri comportamenti e le nostre azioni o reazioni e per trasformarle con consapevolezza..Pertanto come disse qualcuno chi è senza peccato....... A parte l'ironia penso che l'intenzione subconscia di chi parla male di altri è la svalutazione dell'altro perchè inconsciamente io mi ritengo diverso, superiore, e mi congratulo con me stesso in mancanza di congratulazioni esterne. Il sentirsi ferito dalla maldicenza altrui risiede sempre in un eccesso di orgoglio e presunzione ( come si permettono, io sono perfetto, perchè non guardano i loro difetti?.etc) |
23-10-2007, 09.32.31 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Riferimento: la malignità
Non so.. è talmente casuale il giro personale di conoscenze che parlare di "altri" va relativizzato e definito.
Se si parte dal presupposto che gli altri sono una massa informe ed eterogenea di conoscenze casuali, ne penso tutto il male possibile senza sentirmene assolutamente in colpa; quegli altri lì sono quelli che se ne fregano di parcheggiare sulle strisce pedonali, che fanno casino di notte, che passano la giornata a guardare i reality e ne sono infarciti al midollo. Ne penso male, ma non ci perdo nemmeno un secondo a pensarci, in realtà: di come vivano mi è assolutamente indifferente, potrebbero anche non esistere, non mi cambia assolutamente nulla; non credo al valore di dover amare per forza tutti in nome di un dogma che nel mio caso sarebbe solo il riflesso di un'ipocrisia. Questa cosa la lascio volentieri alle anime belle e sante, non rientra nei miei parametri. Gli altri intesi come amici: il discorso è diverso. Se in qualche modo ho avuto fiducia sento di doverla restituire. Questo fa sì che i sentimenti che mi legano possono diventare ambivalenti in caso di un contrasto. E' in questo caso e solo in questo che mi pongo il problema di come interagire. |
23-10-2007, 14.13.14 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
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Riferimento: la malignità
Io non penso male degli altri finchè non c'è una motivazione valida.
E neanche lo faccio continuamente. Il perchè di questo comportamento è però facilmente individuabile: 1. Abbiamo timore di chi è diverso da noi, perchè non sappiamo come comportarci (meccanismo difensivo) e così cerchiamo di screditare gli altri rendendoci agli occhi degli altri più belli. 2. La seconda possibilità è la paura. Paura di sembrare stupidi (allora si accusa gli altri prima che lo facciano loro), paura di essere rifiutati, paura di chi mette anche indirettamente in discussione il nostro mondo. |
23-10-2007, 16.21.59 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: la malignità
Stavo per scrivere anche io "chi è senza peccato scagli la prima pietra": è proprio così, non esiste su questa terra una sola persona che non abbia mai parlato male di un'altra; c'è però qualche differenza tra chi lo fa per abitudine, perché magari non sa come occupare il tempo, e chi lo fa solo occasionalmente; da qualche anno mi sono proposta di non partecipare a conversazioni malevole e di non parlare di persone assenti, salvo casi di necessità, es.: rendimento degli alunni, urgente sfogo con persone intime; non sono immune da errori, ma persisto nel proposito.
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23-10-2007, 19.40.14 | #29 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: la malignità
Io invece non posso escludere che ci possano essere su questa terra persone che non hanno mai parlato male di nessuno... e non posso escluderlo perché dovrei conoscere tutte le culture del mondo o tutti i miliardi di individui che coabitano su questo pianeta per poter affermare con sicurezza tal cosa... e non lo escludo anche perché conosco me stessa e so che se io non lo faccio perché non dovrebbero esserci altre persone che non lo fanno? E poi non essere maligni non significa essere perfetti... si può non essere maligni ma magari avere altri difetti, secondo me. Ad esempio una persona può non avere l'"abitudine" di parlare ( o pensare ) male di qualcuno però, magari, può essere irascibile o peccare di avarizia (etc..). Citazione:
Reagire ad una maldicenza, dal mio piccolo punto di vista ovviamente, non vuol dire essere maligni ma solo difendersi. Citazione:
Per te stessa hai ragione, ma per le anime belle e sante, amare non è un "dovere", esse non possono fare altrimenti perché sono amore. Ribadisco comunque che quello che ho espresso è solo il mio pensiero, niente di più e niente di meno "Noi non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo". Anais Nin |
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25-10-2007, 09.27.29 | #30 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Riferimento: la malignità
Citazione:
Umanamente parlando, credo sia molto più utile riconoscere anche i propri limiti, ovvero non porsi obiettivi impossibili. Ergere la propria anima su alte vette temo porti inevitabilmente ad una rovinosa caduta, il che ovviamente non vuol dire impedirsi di crescere anche a livello spirituale, ma senza mai la presunzione di aver capito tutto: l'autocompiacimento come motore e fine rimane sempre in agguato. |
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