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19-10-2007, 10.36.50 | #12 | |
Ospite
Data registrazione: 09-09-2007
Messaggi: 34
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Riferimento: la malignità
Citazione:
Ciao Aurora , sono entrato senza volerlo, pensavo di essere ne forum spirituale e non psicologico. Ciò che ho scritto appartiene a dei detti di Gesù tradotti da dei papiri. e non ai vangeli comuni. Sono d’accordo con te nel dire che solo i bambini non riescono a dire malignità, infatti Gesù nei normali vangeli dice che dobbiamo ritornare innocenti come i bambini. Quando indaghiamo su noi stessi con vera serietà, difficilmente potremo dire delle malignità verso altri. Buona giornata |
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19-10-2007, 11.43.37 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
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Riferimento: la malignità
Vorrei mettere in luce un altro aspetto della malignità, che mi è sempre saltato agli occhi.
La malignità è quella cosa che ci fa vedere gli altri simili a noi stessi, quando "noi stessi" siamo persone piccine, meschine, degne di disprezzo. Attenzione, che io disprezzi le persone meschine e piccine, non mi sembra maligno, semmai aristocratico. Cos'ho da spartire con questa gente, assolutamente priva di valori e di coscienza? Mai direi una malignità su queste persone, non ne ho bisogno. Mi fanno pena semmai, e non aggiungo al male altro male. Ma chi è maligno crede di vedere negli altri i suoi stessi limiti, le sue stesse debolezze, li interpreta attraverso il filtro della sua piccineria, e non riesce a immaginare niente di nobile nell'altro, perché non sa neanche lontanamente cosa sia la nobiltà d'animo. Non può compiere l'operazione di abbassare gli altri al proprio livello, non si rende neanche conto di stare facendo una cosa simile, altrimenti avrebbe un barlume di coscienza di cosa sia bello, buono e giusto. In realtà è proprio incapace di scorgerla l'eccellenza, non la vede proprio. Chi passa il tempo a sparlare degli altri, a dipingere orribili caricature degli altri, non fa altro che descrivere la sua realtà, il modo in cui la percepisce, lo spazio che abita. Più in la non riesce a spingersi, guarda il mondo attraverso la sua piccola lente sporca. La perfidia è ben altra cosa, presuppone un'intelligenza che il maligno non ha. Se il male altro non è che una privazione di bene, chi è maligno soffre, invece, di gravi deficienze. Quindi opero i necessari distinguo: chi è intelligente non può reprimere un moto di disgusto di fronte a una persona che pensa e agisce in maniera meschina, sarebbe giustamente offeso dallo spettacolo volgare che gli si sta propinando. E questa non è malignità. Io rivendico il diritto a questo moto di disgusto. Se mi imbatto in Maria de Filippi e cambio subito canale, compio una sana pratica igienica, e non perché in qualche modo invidi quella gente lì e abbia bisogno di abbassarla al mio livello, ma perché ho troppa stima di me per abbassarmi al loro livello. Un programma del genere potrebbe essere definito "maligno", perché propone al cittadino che ha bisogno di svagarsi, uno spettacolo desolante. Siccome giudicano la maggioranza degli italiani alla stregua di comari bavose, e devono fare audience, ecco che ci servono quello che loro reputano sia il nostro piatto forte. Se questa non è malignità.... |
19-10-2007, 16.58.18 | #14 | |
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Data registrazione: 03-07-2006
Messaggi: 250
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Riferimento: la malignità
Citazione:
hai perfettamente ragione, hai fatto un'analisi giusta del problema. certe volte pero' la malignità puo' derivare dal voler essere intelligenti e intuire i pensieri o le azioni future degli altri, naturalmente attribuendo ad altri azioni o pensieri cattivi. Penso che in questo caso la malignità derivi dalla superbia dell'intelligenza. |
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19-10-2007, 19.01.48 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: la malignità
Citazione:
Valutare persone e situazioni è perciò molte volte legittimo; il difficile è capire quando la volutazione, più o meno gradualmente, si trasforma in giudizio e condanna; come si fa? |
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19-10-2007, 23.50.13 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-04-2007
Messaggi: 60
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La principessa del pixel comune
Citazione:
In fondo le chiacchiere sono appunto, chiacchiere, volano. A volte non sembra anche a voi che siano maggiori le reazioni che stimolano le "chiacchiere maligne" piuttosto che il valore in se di un parlucchìo balordo? Io ritengo che se una malignità fa male ed innesca una reazione potente, non crea un danno, lascia emergere una ferita scoperta, può essere un ottimo spunto di riflessione, uno scossone che può generare parecchi perchè, che mette a nudo però una vulnerabilità interna, che dall'esterno può essere solo sollecitata. Non credo che le chiacchiere malevole creino danni, pungolano una lesione preesistente, un punto debole sul quale varrebbe la pena indagare. Tra l'altro l'argomento della maldicenza a volte c'entra poco con quanto si cela dietro la rabbia, spesso è un problema di ruoli, di aspirazioni, di immagine di se, che non dovrebbe poter essere messa in dubbio da parole. Qualora si riuscisse ad indagare e risolvere il problema sotterraneo, da un'ostilità potrebbe emergere un beneficio, un miglioramento. A proposito, di recente mi è capitato di rintracciare in meno di dieci righe, ben sei luoghi comuni! |
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20-10-2007, 07.54.18 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: la malignità
Citazione:
per svalutarlo invece di affrontarlo e dirgli in faccia ciò che pensi di lui o del suo comportamento. Quando con semplicità riusciamo ad esprimere il nostro pensiero senza che esso appaia come una critica ma come uno scambio di idee e senza il desiderio di offendere l'altro ma solo per capire o farlo riflettere sulle motivazioni delle sue parole e delle sue azioni non possiamo parlare di malignità ma di interesse, di comprensione amorevole. A volte non c'è neanche bisogno di dire cosa ci ha ferito o l'altro secondo noi ha sbagliato nel fare. Negli ambienti di lavoro spesso si parla (sparla) nei corridoi o dei capi o dei colleghi. Quella è malignità e occorre capire cosa spinge a fare ciò (invidia, criticismo, gelosia, etc...). In fondo questi sentimenti ci appartengono e solo analizzandoli saremo in grado di gestirli e di cambiare la malignità in espressione chiara e consapevole del nostro disagio. |
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20-10-2007, 08.33.35 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: la malignità
Citazione:
Io la penso così: ho tutto il diritto di parlare male della trasmissione di Maria de Filippi, però se la vedessi rovinosamente caduta sotto casa mia, la mia umanità dovrebbe spingermi a soccorrerla (sigh!). Bisognerebbe insomma distinguere il peccato dal peccatore; abbiamo tutti i diritti di valutare le azioni commesse, dovremmo però riuscire a non giudicare e a non condannare le persone: il discrimine non è affatto facile. |
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21-10-2007, 14.33.25 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 40
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Citazione:
Mi ritrovo molto in quello che dici: da tempo ormai rifletto sui punti deboli che danno origine a mie reazioni sproporzionate. E’ vero che una malignità può aiutarci a comprendere noi stessi, indipendentemente dalle intenzioni con le quali è stata detta. Tuttavia mi sembra interessante anche comprenderle, queste motivazioni. Quella persona ha un momentaneo rancore verso di me? Non mi sopporta proprio? Mi denigra per problemi suoi? Presumibilmente i miei pensieri e le mie reazioni saranno diversi in relazione alle diverse cause. Inoltre è proprio necessario infierire sulla ferita con un coltello? Se qualcuno vuole mostrarmi i miei punti deboli, non potrebbe agire da chirurgo, o anche solamente avvisarmi? Pazienza se lo fa un estraneo, ma da parte delle persone care fa più male, no? Se tu poi, insignita del titolo di “pixel comune”, reagissi con una rabbia sconsiderata, proprio perché sei la prima a non avere stima dei tuoi pixel, nemmeno questo indicherebbe un giudizio oggettivo: potreste sbagliarvi entrambi, tu e il latore di malignità… magari il giorno dopo ti arriva il Pulitzer del web. Ciao, Paperapersa, non userei la parola ”critica” in senso solo negativo, perché anch’essa può essere “uno scambio di idee e senza il desiderio di offendere l'altro ma solo per capire o farlo riflettere sulle motivazioni delle sue parole e delle sue azioni”. Molto dipende dai modi con i quali viene rivolta. Io sono grata a chi mi critica apertamente, perché mi dà la possibilità di migliorare (ovviamente le osservazioni passano al vaglio dell’intelletto). Per il resto sono d’accordo con quello che hai scritto. |
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21-10-2007, 16.53.48 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: la malignità
Citazione:
Davvero??? Scusate ma per me non è così. Io ho sempre pensieri positivi verso gli altri... per me tutte le persone possono avere qualcosa di "buono e bello" da dare... giustifico sempre tutte le "sgarbatezze" perché credo che nessuno lo faccia col proposito consapevole di far star male il prossimo ( e poi anch'io se facessi inconsapevolmente del male preferirei esser capita e non "malignata" )... sono contenta di essere così, perché anche se questa "citrullaggine" ( come la definiscono i miei cari ) mi ha messo spesso nei guai... alla fine le persone che mi hanno conosciuto hanno un bel ricordo di me ( spero... ). Sto male se penso "male" di qualcuno e per questo non non mi viene da farlo... e credo che ci siano tante altre persone su questa terra che non hanno pensieri negativi verso gli altri... anche gli adulti possono essere innocenti come neonati, perché no? E poi non saprei neanche per quale motivo dovrei essere "maligna", sinceramente, non riesco proprio a capirlo... si guadagna qualcosa spiritualmente o materialmente? Boh, a che serve? Comunque avere pensieri ( o fare gesti ) maligni forse è sintomo di mancanza di armonia interiore secondo me... quando si è in pace con sè stessi non si può essere in guerra con gli altri . Buona serata |
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