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24-10-2007, 21.50.17 | #2 | |
il ramo rubato
Data registrazione: 19-10-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
Citazione:
Per mia natura io sono geloso e possessivo. Ahimè... Qualche anno fa l'ho vissuta, qualche anno fa, sulla mia pelle un episodio devastante di "gelosia". Tanto che il pensiero mi ha roso per mesi, fino a che non è sfociato addirittura in "vendetta". Sull'origine della gelosia: in quella occasione per me è stato il narcisismo. L'amor proprio ferito. Nel tuo caso però (se ho letto bene) non si tratta di vera gelosia. Leggo una storia tra le righe, in cui tu immagino, una o più volte ti sia trovata di fronte ad un uomo con cui sei uscita e che, non interessandoti, hai lasciato presto alle spalle. Secondo me l'origine di questo sentimento avverso è una sorta di aspettativa interrotta, a favore di un terzo (o magari di un quarto... un quinto... etc) Tu aggravi probabilmente la reazione chiudendo troppo freddamente con la persona con cui ti sei vista. (ovvio, mia supposizione) Vuoi addentrarti nella mente di un uomo "geloso"? Vi troverai i più profondi "orrori". Per me è il più orrendo dei sentimenti... Per raccontare quanto quella storia mi avesse portato "fuori", con una metafora, ho scritto qualche tempo fa, un raccontino horror significativo:ALLO SPECCHIO Se ti va leggilo. Ciao! |
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25-10-2007, 11.20.56 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-07-2007
Messaggi: 343
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
A me non è mai successo, piuttosto mi è capitato di osservare casi simili.
Neanche io ho trovato motivi diversi dalla pura e semplice vanità, o narcisismo che dir si voglia. |
25-10-2007, 12.35.31 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
Secondo me la gelosia scaturisce dall'idea di possesso.Io non sopporto che nessuno tocchi le mie cose,frughi nei miei cassetti,smaneggi nel mio computer:
sono cose mie,e le mani ce le metto soltanto io!Le devo avere sotto controllo solo io! Ma questo si applica solo ai miei oggetti personali! A volte mi sembra che le persone credano di essere propretarie di altre,e ne rivendichino la "esclusività". Ma le persone non sono nostre ,non le abbiamo comprate, quindi per me la gelosia (quella non giustificata ,ovviamente,credo si parli di quella) è una bella e propria prevaricazione dell'altro. Della serie:Non puoi fare come ti pare. La mia risposta è: Certo,che posso. Se poi invece si parla della gelosia sana,quella è solo paura di perdere l'altro,deve esserci per forza se si ama. In questo caso l'altro dovrebbe essere in grado di percepirla appena,se davvero lo amiamo.Non deve pagare lui per la nostra paura. |
25-10-2007, 13.53.19 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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grazie a tutti per le risposte...
... quel che dice Vagabondo lo trovo abbastanza in linea con la mia idea.
Ramo, invece, non ho ben capito cosa intendi quando dici... [quote= Secondo me l'origine di questo sentimento avverso è una sorta di aspettativa interrotta, a favore di un terzo (o magari di un quarto... un quinto... etc) Tu aggravi probabilmente la reazione chiudendo troppo freddamente con la persona con cui ti sei vista. (ovvio, mia supposizione) [/QUOTE] può essere interessante ma non mi è del tutto chiaro: riformuli per favore? |
25-10-2007, 15.38.53 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 110
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
Citazione:
E se fosse semplice possesso? Mi spiego, l’idea di perdere potere su di te, adesso io non so in che misura ti sia confrontata con quest’uomo, ne’ cosa lui abbia veramente capito, né conosco l’intensità trasmessa durante gli incontri, ma a leggerla così mi viene in mente questo, i sentimenti non c’entrano nulla, penso si tratti di una persona un po’ presuntuosa che confonde la valenza di un sentimento con il possesso, spesso l’immaturità sentimentale porta a questo. Incontrandoti con altri uomini, sente sminuito il suo potere. |
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31-10-2007, 00.55.21 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
Citazione:
Neve non so spiegare il mistero, che forse non c'è, non saprei. La mia sensazione è che esistono probabilmente due gelosie, o più di due magari.., che caratterizzano i rapporti amorosi. La gelosia normale, del tipo "io ti amo, e quindi io son geloso se tu stai con me e qualcunaltro ti fa il filo, o anche se tu non stai con me e qualcunaltro ti fa il filo, o anche se tu non stai con me e fai il filo a qualcunaltro, etc.". Insomma geloso di chi possa interferire tra me e te, o che ti possa impedire di liberare la attrazione o l'amore che io bramo tu abbia nei miei confronti nei miei confronti (detto per inciso: questo è amore, mica egoismo come spesso senti dire qui sul Forum... da parte di quelli che sostengono che l'amore è tale solo se è disinteressato rispetto al fatto che l'altro ci ami o no, ma questo è un altro discorso..). Tornando al discorso che stavo facendo, questo tipo di gelosia secondo me - l'ho già detto più volte - è un fenomeno sano, (se non degenera marchianamente beninteso). La gelosia di chi non ama, e un uomo che rifiuta è facile che non ami se devo essere sincero.., è qualcosa di malsano invece. Si vede a occhio nudo che è malsana. E potrebbe generare solo robe altrettanto malsane. Ciao Neve |
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31-10-2007, 10.57.28 | #10 |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Qual è l’origine della gelosia?
"Riassumo: io ho scelto te, tu non hai scelto me.
Perché, mi chiedo, a questo punto io cesso di essere gelosa di te (non ti interesso, sono contenta che tu sia felice con un’altra) e tu, al contrario, pari manifestare gelosia per me? Ecco, questo mistero, i razionali uomini, avrei caro riuscissero a spiegare." (nevealsole) Non voglio entrare nel merito della tua persona e del tuo modo di essere ma solo di quello che hai scritto, che trovo - osservo - un pò strano ed artificiale. Ciò che tu chiami gelosia potrebbe essere, molto più semplicemente, irritazione; io la proverei se tu (ipotesi di laboratorio) facessi la stessa cosa con me. Ma come si fa, dico io, a rivolgere la propria attenzione verso una persona manifestandogli il proprio interesse, la propria disponibilità, il senso di un'attrazione o quant'altro...per poi, in caso negativo, chiudere repentinamente la pratica come fosse un atto di burocrazia non andato a buon fine, darsi un'aggiustatina ai capelli e rivolgere altrove la propria attenzione da rabdomante delle relazioni umane? Questo modo ragionieristico e politicamente corretto di concepire l'attrazione sessuale (non utilizzerei a sproposito il termine "amore") si scontra con un'aspettativa maschile che rimane, a mio avviso, troppo spesso non solo disattesa ma - direi - definitivamente ignorata: il desiderio di essere conquistati. L'aspettativa che una donna non si limiti a manifestare il proprio assenso ed a "concedersi" graziosamente ad un uomo assecondando i suoi desideri (nei limiti che lei consente, ovvio) ma che faccia quel qualcosa di più che ordinariamente un uomo fa nei confronti di una donna, è un'aspettativa che sin da ragazzi si capisce di dover buttare in un cassetto perdendone memoria (almeno quelli della mia generazione, che non è l'adolescenza o la prima giovinezza). Attendo smentite al riguardo dagli uomini politicamente corretti di questo forum... Tentativi di conquista femminili a me sono capitati, ma solo dopo - molto dopo - che io avevo attuato la conquista, dando molto più di quanto ricevevo e mettendo sul piatto della bilancia molto più di quanto ci avesse messo la lei di turno; quando ormai era troppo tardi per riportare il rapporto su un piano di equilibrio. Quando, ormai, arrivo a considerare la tizia come un altro trofeo da aggiungere alla mia collezione...... |