Telespalla
Data registrazione: 30-04-2003
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e.Malattie: dipendenza da forum
Mi trovo nella spiacevole situazione di non riuscire a staccarmi dai forum che frequento.
Il tutto risale all'inizio del 2002, quando scoprii che esistevano questi "forum" di discussione;
visitati quasi per caso, diventai nei primi mesi un assiduo frequentatore di due o tre forum,
al punto di arrivare a stare on line anche 10 12 ore al giorno.
La chat non mi ha interessato, perchè conoscendo internet abbastanza in profondità,
so che più che altro nelle chat si trova gente che vuole giocare ad essere qualcun'altro o qualcos'altro.
Nei forum invece il problema è che fondalmentalmente le persone sono vere! Parlano dei propri problemi,
esprimono i loro reali pensieri ed opinioni... insomma... non è un mondo fittizio, è un mondo con le sue
regole, ma popolato di esseri "le UserId" che sostanzialmente riflettono i loro possessori.
Attraverso la mia frequentazione dei forum, sono riuscito a trovare molte persone che mi apprezzano,
persone che poi ho conosciuto dal vivo, e vi posso assicurare che sono proprio quello che scrivono
(a parte l'uso di qualche freno inibitore sociale che lo scrivere su un forum ti permette di accantonare).
Ecco il problema: quando si tratta di parlare di cazzate, una chat va benissimo. MA quando devi parlare
di politica o di storia, o di tecnologia, non puoi prescindere da ciò che sei, perchè tu SEI la somma delle
esperienze che fai nella tua vita.
Il carattere di veridicità, in qualche modo, rende meno facile distaccarvisi, almeno a mio modo di vedere.
La mia esperienza sui forum, mi ha portato a conoscere gente che non esito a definire un amico/a.
Gente che parla con te, che è disposta a capirti, a darti una parola di conforto quando sei depresso o
partecipare con te alla gioia di un tuo successo. Nei forum puoi trovare delle persone che ti sono
veramente amiche, perchè quello che conoscono di te non è l'involucro che ognuno di noi si crea nella vita reale,
bensi la parte più vera, quella libera da inibizioni.
ATTENZIONE!: non dico che virtuale è meglio del reale! un amico reale è cento mila migliaia di miliardi di volte
meglio di un amico virtuale: un monitor non potrà mai dare il calore che ti da la vicinanza di una persona
che ti vuole bene (non parlo necessariamente di amore ma di affetto).
In tutto questo fondalmentalmente non c'è nulla di sbagliato, se fosse "dosato", ossia se riuscissi a organizzare il
mio tempo giornaliero in modo che di giorno c'è il lavoro, e di sera lo svago.
La realtà è che ho perso la misura, non riesco più a controllarmi; la forza di volontà non c'è.
Inutile dire che la mia carriera professionale, i miei affetti, la mia vita sociale ne hanno risentito.
Ho 24 anni e faccio l'impiegato amministrativo in una azienda in cui le bollette telefoniche non vengono controllate...
Sono il gestore dei computer ed incaricato di tenere in piedi la rete.. per cui tutte le ore passate
davanti al computer bene o male le ho sempre "giustificate" in qualche modo.
Sono una persona intelligente, molto aperta mentalmente, e tendente ad interessarsi ad un sacco di cose:
ci sono periodi in cui sono riuscito ad avere anche quattro o cinque interessi fissi: sport, giochi, ragazza, amici, computer...
il problema è che per tenere tutto assieme bisogna in realtà dedicare una parte del proprio tempo a ciascuno,
ed il risultato alla fine è che si riesce a far tutto ma in realtà non si riesce a finire niente.
Insomma un caos totale.
Ci sono dei momenti di lucidità, in cui riesco a staccarmene per brevi periodi. In questi periodi cerco di trovare
un modo per autolimitarmi: sono arrivato a togliere il modem dal computer sul quale lavoro; purtroppo il computer
dei miei colleghi internet lo deve avere per forza, e così ogni volta, quando mi ricapita una crisi "condivido"
la connessione remota e così sono nuovamente on line senza avere il computer direttamente collegato.
Almeno fossi ignorante su queste cose... non ne sarei capace; ed invece...
C'e stato un periodo, verso la fine dell'anno scorso, in cui veramente stavo impazzendo.
In quel momento ho deciso che, quanto meno, dovevo cercare di limitare il numero dei miei interessi, per mettere
un po' di ordine nella mia vita, sperando così di ritrovare un equilibrio anche dal punto di vista dei forum;
Ho lasciato la musica, ho mollato la ragazza, ho mandato a farsi benedire un paio di amici...
insomma, ho messo un po' di ordine.
Ma niente.
Quando arrivo davanti al computer dell'ufficio, scatta qualcosa che non riesco a dominare.
Per quanto io abbia chiare le mie priorità, la famiglia, gli affetti, il lavoro, lo svago...
non riesco a non pensare al forum, a quello che ha detto caio o sempronio, o al fatto che devo rispondere a tizio
o magari a chiedere qualcosa su un argomento che mi interessa... e leggere successivamente le loro risposte.
Prima posti un opinione, poi cambi forum e rispondi a tizio, poi cambi forum e vedi se l'altro ti ha risposto,
quindi leggi la posta arretrata, poi ritorni per vedere se qualcuno ha risposto, poi ti viene in mente qualcosa che puoi scrivere...
insomma è un circolo vizioso.
Io penso di non essere nemmeno tra i casi piu gravi; conosco di gente che in sei mesi ha postato sui forum qualcosa
come 7.000 messaggi... io in un anno e tre mesi arriverò a 4000 forse...
Internet può essere una grande risorsa, ma può diventare altrettanto un grande male.
E una fottuta porta sull'infinito perchè ti permette di parlare con delle persone del sudamerica piuttosto che del kenia o della cina.
Ti permette di avere accesso a miliardi di informazioni, in un tempo che fino a pochi anni fa sarebbe stato considerato fantascienza...
Ti permette di approfondire un argomento, di avere contatti anche con persone ben oltre la propria classe sociale:
presidenti di associazioni, politici, musicisti...
Internet è un mondo ben più grande di quello in cui viviamo, interessante non meno del mondo reale, anche se diverso;
in più diventa ogni giorno sempre più alla nostra portata.
Già lo è per molti, e penso lo sia anche per me, una vera e propria droga.
Un elemento della mia vita di cui non riesco a fare a meno, pena vere e proprie crisi di astinenza, che si manifestano sotto forma
di lievi attacchi di panico in cui non riesco a lavorare, a pensare, a ragionare...
Come cavolo ne esco da questo buco ?
Come fare per avere una misura ?
Avete delle letture da consigliarmi ?
Non mi parlate di forza di volontà, so che ci vuole un atto di volontà per uscire da una qualsiasi forma di dipendenza,
ma ora sto cercando qualcosa o qualcuno che mi dica su quali basi posso poggiare la mia forza di volontà.
Ultima modifica di Wax : 30-04-2003 alle ore 20.47.21.
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