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06-08-2007, 12.24.41 | #32 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-07-2007
Messaggi: 47
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
caro Katerpillar,
condivido al 100% la negazione di una dicotomia reale-virtuale. A mio avviso, tutto è vero in se, l'idea di virtuale nasce in relazione a qualcosa, ma non ha nulla a che vedere con l'essenza stessa della cosa. Però, detto questo, non significa assolutamente che due cose, in quanto entrambe reali, siano uguali o producano gli stessi effetti. Non c'è legame. Hai concluso la tua negazione del virtuale concludendo che il forum è come parlare al telefono, ma non vi è alcun nesso tra i due concetti. Il fatto che andare in macchina sia reale, non significa che sia uguale a qualsiasi altra cosa reale, come mangiare il gelato. In sostanza, hai usato un sofismo per dire una cosa vera, ma per aggirare la sostanza del thread, e cioè che, senza necessariamente ricorrere alle categorie reale-virtuale, questo genere di espressione provoca (o può provocare) nella vita delle persone effetti diversi (a volte molto diversi) da quelli che derivano da altri generi di comunicazione. Ora, questa realtà la possiamo, per comodità, chiamare virtuale, ma anche Pasquale, comunque il punto di domanda non cambia, e mi sembra più interessante di stabilire se abbiamo titolo per chiamare virtuale o Pasquale questa situazione. Su questo, considerata la tua arguzia, mi piacerebbe sentire il tuo parere. |
06-08-2007, 13.47.35 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-07-2007
Messaggi: 47
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Aggiungo che il forum a mio avviso non è affatto una forma di comunicazione come qualsiasi altra.
L'e-mail lo è, più o meno, ma non il forum. Infatti, non ho mai sentito sollevare alcuna questione sull'uso delle mail, mentre spesso ne ho letto sui forum. Ed il motivo è tanto evidente quanto semplice: il forum ha una platea, presunta o effettiva che sia. Questo scatena una serie di reazioni, a volte addirittura potenti, nelle persone, perchè solletica punti deboli: vanità, esibizionismo, desiderio di essere accettati, desiderio di sentirsi "qualcuno", desidero di "cuccare", suscettibilità, autodifesa dei propri pensieri, ecc. Esporre al pubblico i propri pensieri non è come parlare al telefono con un amico, manco per niente. |
06-08-2007, 16.28.03 | #34 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
nuvolari
Citazione:
Mi trovi d'accordo che il forum è differente dalla comunicazione telefonica, sopratutto nei suoi effetti e scopi da raggiungere (confronto d'idee e riflessioni). Ho portato il paragone dell'altro mezzo di comuicazione solo come paragone: il forum è uno dei tanti mezzi di comunizione che abbiamo a disposizione, dove, a mio modo di vedere, non v'intravedo nulla di virtuale; era questo che volevo evidenziare. Di fatto ho portato degli esempi che calzano benissimo col virtuale: viaggi virtuali, sport virtuali ecc. Qualcuno ha detto che il forum si può considerare virtuale solo perché non ci guardiamo negli occhi. A chi ha fatto questa affermazione, rispondo che è vero che con il forum non ci si può guardare negli occhi, ma asserisco che ci si può guardare nell'anima, proprio perché si riesce a valutare anche le sfumature dell'altro, senza essere influenzati dalla sua fisicità. Che poi, per colpletare la conoscenza bisognerebbe guardarsi anche negli occhi: bè....Questo è un'altro problema. |
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06-08-2007, 20.04.42 | #35 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Citazione:
Quoto tutto, Catopleba, però mi sono imbattuta in un articolo da La Stampa di ANNA MASERA - che scrive: <Internet - dove non si vedono i difetti fisici, non si arrossisce e non ci si guarda per forza negli occhi - batte la spiaggia, in quest’estate 2007, per conoscersi e sedursi. La conferma è arrivata ieri da una ricerca realizzata dalla rivista Riza Psicosomatica, che ha intervistato 960 italiani, maschi e femmine, di età compresa fra i 25 e i 50 anni. Riza ha analizzato le crescenti difficoltà degli italiani rispetto alla comunicazione con gli altri individui, scoprendo che nel corso dell’anno si conoscono più persone nuove su Internet che in vacanza. Nel suo sondaggio Riza indica che i luoghi dove si fa più conoscenza con persone nuove sono sul lavoro (27%), ma Internet è in grande ascesa (23%), mentre supermercati e centri commerciali sono al terzo posto (19%). Seguono palestra e sport (12%), mentre solo un italiano su 10 afferma che è in vacanza che alimenta il giro delle sue conoscenze.>> Ho evidenziato in grassetto la frase relativa alla difficoltà della comunicazione reale. Quindi, non tanto una questione di identità, ma una incapacità relazionale, rende più facile connettersi ad internet. Ciao a tutti! |
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07-08-2007, 08.42.05 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Citazione:
Nuvolari ritorna alla domanda da me formulata all'inizio : se c'e' una differenza nell'identita' che si riflette in un ambiente come il forum, rispetto a quella nella vita reale. Non era mia intenzione di discutere l'esistenza di una dicotomia, ma piuttosto di comprendere le ragioni che ci fanno usare questo tipo di comunicazione. Accetto i motivi portati da Nuvolari per quanto mi sia chiaro che ci potrebbero essere ancora altri. Rimane la domanda quali siano gli stimoli che "solleticano i punti deboli" forse piu' che in ambienti e condizioni diverse di comunicazione. Perche' secondo me la metafora della "platea" ha bisogno di ulteriori chiarimenti. |
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07-08-2007, 10.28.17 | #37 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Citazione:
L'indagine da te citata è sorprendente ma non più di tanto. Fino a pochissimi anni fa (ma sembra passata un'era!!) l'ordine dei luoghi di socializzazione era completamente ribaltato: ai primi posti c'erano proprio le vacanze e le palestre (il lavoro è sempre stato per ovvi motivi luogo di incontro). Il fascino di internet (al quale non mi sottraggo, evidentemente...) sta proprio nel poter gestire in anonimato le emozioni. E' su questo che va approfondito il dibattito secondo me. P.S. grazie per avermi quotato, alimenta la mia vanità "virtuale" |
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07-08-2007, 11.12.49 | #38 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Da : Judith S. Donath---"Inhabiting the virtual city"
Identity, both in the guise of personal identity (who you are) and of social identity (whom you are like), is basic to the formation of a society. We need to know each others identity in order to form affiliations, interpret communications, and establish responsibility and reputation. Yet identity on-line is problematic. Cues are missing, it is malleable and ephemeral. The body, which anchors identity in the real world, is absent. Secondo me cio' che manca non e' solo l'elemento corporeo, ma pure ogni informazione sulla nostra posizione sociale, famiglia, eta', ecc, componenti importanti nella formazione di un'identita' . Nei forum i partecipanti non vengono individuati secondo la facolta' di "dare e ricevere", una delle basi nei rapporti umani. |
07-08-2007, 15.54.20 | #39 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Citazione:
Mancano alcune informazioni, certo, ma in effetti quanto sono necessarie in una comunicazione vera e propria? Questa "mancanza" può invece aiutarci a capire, a farci riflettere su quanto siamo "condizionati", nella realtà, da alcuni aspetti che invece nel "virtuale" possono non necessariamente apparire senza, per questo, rendere la comunicazione meno interessante?... |
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07-08-2007, 18.16.54 | #40 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 78
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Riferimento: la nostra identita' in una societa' virtuale
Citazione:
penso che le persone vivano l'identità non come qualcosa di statico ma un qualcosa in divenire, ogni giorno è diverso da un altro, anche se qualcuno dice: ogni giorno è uguale all'altro, non succede mai nulla nella mia vita. io non credo sia così. ogni giorno porta in se una sfumatura che lo diversifica, che lo rende unico. le parole scritte o le parole dette appartengono all'avvenire di un momento irripetibile. non è migliore o peggiore, ne più onesto o meno onesto, ne più vero ne più falso, è l'insieme di tutto che si chiama vita. la nostra. non è un'altra identità che ci attrae a partecipare, sono semplicemente ulteriori spunti che ci vengono offerti per conoscere, per imparare. (chiaramente questa è solo la mia opinione). daria |
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