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19-06-2007, 11.45.25 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-05-2007
Messaggi: 61
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Riferimento: Beata ingenuità
Citazione:
Il guaio,secondo me,è che noi generalmente identifichiamo la dipendenza e la gelosia con l'amore,mentre in realtà ne sono sostanzialmente l'opposto. |
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20-06-2007, 11.43.53 | #33 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: Beata ingenuità
Citazione:
La rabbia non è una componente sostanziale dell'amore. La rabbia è un'emozione che nella maggior parte dei casi ne cela un'altra: il dolore. Ciò che si prova in un rapporto amoroso non è perciò una "rabbia da dipendenza" ma "il dolore causato dalla evidente (direi emotivamente "tangibile") incapacità di vivere la relazione in maniera autonoma". Ma non possiamo affidare ad un altro la nostra felicità..... |
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20-06-2007, 12.24.31 | #34 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: Beata ingenuità
Citazione:
A me sembra che tu abbia detto la stessa cosa con altre parole. "Incapacità di vivere la relazione in maniera autonoma" è una perifrasi della parola dipendenza. Sotto la rabbia, c'è il dolore,sono d'accordo, ma la rabbia è la sua manifestazione oggettiva. |
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20-06-2007, 12.24.47 | #35 |
Ospite
Data registrazione: 09-06-2007
Messaggi: 4
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Riferimento: Tutto quello che pensate (ma non osate dire) del vs. lui o della vs. lei
Sono nuovo e mi affaccio così timidamente a questo forum perchè in preda ad un periodo di dolorosissima riflessione sulla mia storia e su quello che sarà o non sarà.. credo che i ruoli carnefice e vittima siano da ampliare..c'è chi appare carnefice e poi in realtà è vittima e viceversa.. quello che mi domando è che in realtà dal momento che si instaura un rapporto del genere non credo che si possa fare riferimento al termine AMORE.. Senza voler essere troppo dissacrante credo che in realtà un buon 90% delle persone fidanzate/sposate/cosa volete voi riescano a vivere in coppia una fortissima solutidine..anzì per voler puntualizzare probabilmente direi che la coppia rappresenta spesso solo il porto sicuro.. il posto dove ogni tanto fare la capatina con quella sensazione di sicurezza legata spesso ai ricordi e alle sensazioni che ormai non ci sono più ma di cui tutti hanno bisogno.. Giuro che ci provo e ci sto provando a costruire una storia dove "non preoccuparti amore sarò sempre lì per te, ti rispetterò, ti lascerò libera e via dicendo".. il problema è che va spesso (sempre?) così.. dai tutto.. vivi l'amore come il tuo sogno maggiore, la persona che ti sta accanto come la prima cosa a cui pensi in tutte le cose (per spiegarsi..forse non ce n'è bisogno.. la mia vita è già pienissima senza una storia..ma credo che senza l'amore quello che ti brucia dento sia tutto più spento).. poi si comincia.. ti rendi conto che forse l'altra persona non ha mai questo senso di protezione/passione.. o perlomeno pensi..ed allora cominci ad indurirti.. generalmente l'altro se ne accorge poco.. le cose vanno avanti.. e guarda un po' quello che sembrava il rapporto carnefice/vittima si ribalta.. tu cominci a chiedere..chiedere quello che ti manca..l'altro non capisce.. non si rende conto che le cose che le sue mancanze..ti hanno profondamente scalfito.. e quello più distaccato finisce che è quello che sembrava più "debole"..
Mai capitato? |
20-06-2007, 13.32.21 | #36 |
autobannato per protesta
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
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Innocenti evasioni.
L'uomo possiede due grandi qualità, poter vivere la miseria della propria condizione, ed avere (in seme) la possibilità di emanciparsene (pagando il prezzo, naturalmente).
Noi parliamo di questo. Di ciò che siamo e di ciò che potremmo essere. Non bisogna mai confondere le due cose, però. Perchè non ci fermiamo a come siamo? semplicemente perchè immaginando un mondo più ampio il mondo diventa più ampio. Ovvero vi è un'intima e misteriosa correlazione fra noi e i nostri sogni. Grazie ad essi (i sogni) possiamo conoscere la realtà. Appare un paradosso, ma è solo un problema di prospettive. Che l'uomo sia una bestia (perchè tiene il bisogno), come diceva Marenco, è un dato di fatto, che possa emanciparsi da questa condizione canina è una sfida. Io, siccome non ho niente di meglio da fare, ci provo. Dei soldi e della gnocca mi cala poco (pur avendone q.b.), di me stesso invece mi cala assai, sono un egoista al cubo anzi alla quarta (dimensione). Siccome so di essere un prigioniero, cerco di evadere, ma da solo è un casino. Cerco quindi ergastolani come me, pronti a scavare un tunnel oltre le mura. Li cerco ovunque, anche quando faccio la fila all'esselunga. Da molti imparo e a qualche d'uno insegno, costantemente cerco di avere occhi e orecchie aperte e culo stretto. Non è un bel vivere mi si dirà...bello il vostro rispondo in*****so. Eppoi, tutto questo che c'azzecca direbbe tonino ergastolino? Tanto. Noi abbiamo bisogno di un sogno (in questo caso l'amore) non tanto perchè lo possiamo vivere oggi, domani tra cent'anni, ma perchè sotto questo faro scorgiamo le ombre del nostro ego deforme, un Quasimodo senza speranza di Esmeralda. Egli non può amare, in primis perchè non vede le sue deformità, ma può odiare e lo fa parlando di un amore disperato. Un amore che rinnega a priori a se stesso. E allora BISOGNA surfare fra queste due onde che si infrangono e si dividono (come siamo- come potremmo essere) costantemente e in quello spazio troviamo un modo diverso di essere , di vedere, di vivere. Forse è l'unico modo per evitare ciò da cui ci metteva in guardia Borat: Molti uomo per inseguire sogno di plastica non vede bellezza che è davanti ai suoi occhi (parla così, non è studiato). Il muro è alto, le sbarre pesanti, scaviamo amici...scaviamo! |
20-06-2007, 14.33.59 | #37 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 50
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Riferimento: Tutto quello che pensate (ma non osate dire) del vs. lui o della vs. lei
Citazione:
..si..ma pensandoci ora..mi sembra che quel "sarò sempre lì per te"...era diretto a me stessa...esserci per l'altro, avrebbe implicato un impegno che poi si sarebbe rivelato fondamentale per me..l'altro in realtà è indipendente..anche se poi può apprezzare la vicinanza di un'altra persona... ..sembra esserci un limite sottilissimo tra l'esser vicini ad un altro/a e diventare di troppo...se il coinvolgimento dell'altro/a cambia, pur di poco, è facile oltrepassare quel limite... sulla rabbia e sul dolore come componenti dell'amore...ieri mi è capitato di sfogliare le pagine di un libro "100 modi per dire amore" in arabo (Chebel Malek, con illustrazioni di Lassaàud Metoui, Mondadori)..ebbene le sfumature e le implicazioni del termine son davvero tante, dall'amore-affetto all'amore sofferto, tipico degli amanti infelici...ma anche dei mistici che lamentano il distacco dal divino.. |
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20-06-2007, 15.56.53 | #38 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 110
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Riferimento: Tutto quello che pensate (ma non osate dire) del vs. lui o della vs. lei
Mi sono ritrovata dopo aver letto a pensare e ripensare a ciò che avete scritto...visir (uomo divoratore della vita ,navigato e sgamato!!! ) vagabondo esploratore, (ma in modo diverso da visir leggo)_ marco( cucciolo curioso e pieno di perchè ) ed il risultato è una gran confusione, si cerca di sviscerare, di sezionare ciò che per me è [u]emozione[u] sentimento, irrazionalità, se parliamo di conflitti fra partners perchè per me, da ciò che ho capito, alla fine è un conflitto fra due partners, è una specie di prevaricazione che si tende + o - a giustificare, ma dovrebbe essere un confrontarsi, non un sopraffarsi, cos'ha a che fare tutto questo con l'amore? mi sembra una contraddizione ...quando si arriva a questo punto siamo già lontani dall'idea che ho dell'amore e della convivenza fra due persone che si amano. Ed allora non parlerei di un lui o di una lei , ma di persone che convivono non per scelta d'amore ma per mille altri motivi.
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20-06-2007, 16.31.03 | #39 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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ruoli e ribaltamenti di ruoli
Citazione:
Si, infatti, lo si diceva in qualche post precedente.. Il ribaltone capita, e si divide in ribaltone spontaneo (succede che si ribaltino i ruoli e basta..) e ribaltone indotto (uno dei due ci mette un po' di interazione come teatro - ossia finge un po' - e così le cose potrebbero cambiare, perchè il forte si intimorisce, e diventa debole, e viceversa). L'ipotesi che avanza nicetry - a ben vedere - sembra quasi lambire la concezione di ribaltone "ineluttabile", ossia il ribaltone dei ruoli che si determina - senza reversibilità - con il passare del tempo. Il ribaltone della disillusione. Non so se sia generalizzabile, o se sei una terza categoria a sé, o se può essere assorbito nella più diffusa sindrome da coppia risalente mondaini-vianello, ma comunque mi trovo d'accordo. Rischiando di sembrare banale e leggerino (e chissene..), mi sento di affermare che il ribaltone della disillusione è stata la causa della fine (da me indotta) di tutte le mie storie sentimentali lunghe (che ho sempre chiuso io), nate da un inizio in cui io ero il debole, e morte con una fine dove io ero il carnefice. Per la cronaca, nelle storie brevi, sono sempre io-debole a farmi lasciare dall mie amate "lei". Ma tant'è; questo conta poco. Al di là del nozionismo in tema di ribaltamento dei ruoli di coppia (ribaltoni), emerge dalla ns discussione - quasi unanime (aiuto!) - la constatazione per cui sembrerebbero esistere delle sperequazioni sempre, nella coppia. La coppia difficilmente è parificata nelle sue fluttuazioni emotive. Vive in controtempo patologico. E questo - direi - è quello che ci fa incazzare dell'altro, e spesso non glielo confessiamo. Ma non esiste mai, secondo voi, in concreto, una vera simbiosi all'unisono? Una coppia di essere perfetti, o quasi, che va sempre piuttosto bene? In concreto, e per sempre, direi proprio di no. E so che mi darete ragione, aggiungendo che ciascuno deve lavorare dentro di sé, prima di teorizzare coppie perfette... d'aaccordo!? (in stile Vanna Marchi) Ultima modifica di marco gallione : 21-06-2007 alle ore 01.19.05. |
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20-06-2007, 16.38.23 | #40 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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ruoli e ribaltamenti di ruoli
(...segue)
Non esiste la coppia simbiotica, ma la coppia che vive di controtempi (come la musica salsa cubana); salvo che per singoli istanti, tipo - azzardo una ipotesi.. - quando si fa l'amore le prime volte (se funziona, beninteso). Direi che forse lì, e solo lì, si crea una eccezione vera al triste sfasamento, perchè in quei casi lì un principio di idillio lo so può quasi raggiungere, in quasi-simbiosi diciamo così. Un po' pochino, che dite? Ultima modifica di marco gallione : 21-06-2007 alle ore 01.19.54. |