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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
07-06-2007, 14.31.33 | #32 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
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Riferimento: vuoto interiore
Citazione:
Ma perchè, querelle, andare a cercare l'interruttore al di fuori di noi? La nostra vita riflette esattamente la luce che NOI proiettiamo.... Scappare dalla disperazione non serve a nulla fin quando la farai vivere dentro di te....ovverossia: sarai sempre in fuga da te stesso. Ma fino a quando potrai reggere? Ecco perchè tendiamo tutti a superare, possibilmente risolvendolo, "il tema in oggetto" come tu lo chiami. L'orribile alternativa sarebbe quella di vivere come degli zombie, dei morti viventi..... O forse suicidarsi?... .... |
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07-06-2007, 15.49.16 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: vuoto interiore
Visir, la tua saggezza, ricoperta dal tuo, questo mi sembra, voluto cinico/realismo per essere più incisivo, mi lascia di stucco.
Se non sapessi che è già morto, direi che dietro il tuo nick si potrebbe nascondere J.Krishnamurti " riadattato " ai nostri tempi!! |
07-06-2007, 16.58.20 | #34 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 212
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Riferimento: vuoto interiore
Una vita non banale ?
Forse quella di Nietzsche ? La sifilis ha cambiato il suo cervello, si credeva Dio Dionisos etc., era megalomano etc. (secondo i specialisti svizzeri un effetto tipico di questa maltia, altri pazienti, nelle camere vicine di paziente Nietzsche, si credevano l´imperatore Wilhelm I e l´imperatore Wilhelm II). I suoi libri sono grandi e ammirati, le sue frasi suonano, anche in tedesco. Qualcuno di voi vorrebbe cambiare posti con Nietzsche ? Per sentirsi meno banale ? |
07-06-2007, 18.22.34 | #35 | |
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: vuoto interiore
Citazione:
Dunque.. cerco di spiegarmi meglio.. Al di là dei concetti e delle scelte esiste quel mondo "incantato" come tu stesso scrivi! L'incontro con la solitudine porta all'incontro con se stessi, incontro attraverso cui mutando il concetto di rapporto (sé e gli altri), di identità (=chi si è) e di solitudine ci si rende conto di non essere mai stati "soli". Il passo sostanziale che si compie è dallo stato di bisogno (simboleggiato dal bambino nutrito tramite il cordone ombelicale) allo stato "naturale" di libertà dai bisogni ovvero di potere, di potenza. Il processo di lenta graduale maturazione è accompagnato dal senso di sofferenza dovuto al lento nascere, alla trasformazione atta in seno a sé. Nel rendersi conto dell'unicità di sé, dell'individuo, si giunge ad una coscienza nuova: la mente rompe gli argini della sua illusoria limitatezza scoprendo che il concetto di unicità dell'individuo non significa solitudine esistenziale ma ricchezza nella moltitudine (molteplicità) Gyta |
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07-06-2007, 23.47.55 | #36 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Siamo figli della stessa mamma?
Citazione:
C...zo Visir gli hai dato dentro mica male. L'ho dovuto leggere un paio di volte, tipo un regolamento consob, ma alla fine si capisce. Coinvolgente e profondo come sempre. |
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12-06-2007, 04.39.19 | #37 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: vuoto interiore
Lucy
Citazione:
Ha fatto Bingo Lucy: "Essere e tempo"; ma se vogliamo volare un po più in basso, potremmo affermare: poesia, musica e tanti amici. Si! Non potete immaginare quanto servano a placare un dolore, una disperazione o un'abbandono dell'amato/a, ma "Essere e tempo", non solo di Heidegger, sono i due lenitivi per eccellenza. Normalmente i depressi, dai medici del settore, sono considerati delle personalità con leggeri ritardi mentali (processi mentali ancora non completati), perché da sole non riescono a superare i problemi che gli si pongono davanti, per cui, proprio per la mancanza di vissuto, hanno bisogno che qualcuno li risolva insieme a loro (Chiedere al forum la soluzione per tali problematiche ha una funzione similare). Ritornando ad "Essere e tempo", per portare un esempio, se una persona qualsiasi ha compiuto il suo percorso in una vita spesa bene, in se stesso, come afferma Klee, ha tutti i mezzi per valutare le situazioni che gli si presentano davanti, potendole razionalizzare. E' vero che rimane in noi una parte di dolore che non potremo mai eliminare con la razionalità, poiché abbiamo vissuto un qualcosa d'incompiuto, visto che non siamo riusciti a spiegarci o a comprenderne le ragioni, ma è proprio su quella parte di dolore che viene in nostro aiuto il "tempo" che, come una gomma da cancellare, ogni giorno che passa, troviamo che il dolore ancestrale (parte inconscia), si attenua sempre di più fino a scomparire, lasciandoci solo un languido ricordo di quello che di bello era stato l'evento. La morale di tutta questa premessa è: che bisogna guardare il mondo più universalmente possibile, dando il giusto valore alle cose e fatti che ci riguardano, e non credere che noi siamo gli unici cui accadono. Quello che ci può aiutare è la filosofia della vita; ma non quella di Heidegger, di Kant, Socrate, Platone o altri, che hanno applicato una filosofia adatta per le loro problematiche e per il loro tempo, ma quella empirica proveniente dalle nostre eperienze di vita quotidiana. Solo allora riusciremo a comprendere la differnza che vi è tra: "Io penso, quindi sono", e: "Io amo, quindi sono". |
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12-06-2007, 05.17.00 | #38 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: vuoto interiore
pallina
Citazione:
Io credo che non serva a nulla togliere al gesto quotidiano la banalità della ripetizione, per renderlo unico e irripetibile. Il mondo e i cimiteri sono pieni di gente che ha compiuto gesti unici ed irripetibili, ma noi, come loro, siamo sempre qui con il nostro vuoto interiore. Attenzione: il nostro vuoto ha ben motivo di esistere, poiché stiamo vivendo una vita virtuale e, quindi, non reale. Perché affermo questo? Per la semplice ragione che non conosciamo: né come siamo nati né cosa ci stiamo a fare su questa terra; ovvero: quali sono gli scopi della nostra vita e di tutta l'umanità? A cosa serve tutto quello che vediamo intorno a noi, quello avvenuto nel passato e quello che avverrà nel futuro? Ha un significato o sono tutte cose che non servono a nulla? Se vogliamo riempire veramente il vuoto che è in noi, dobbiamo prendere il toro per le corna e cercare di comprendere i quesiti posti. Allora ci renderemo conto che noi siamo parte di un progetto che dovrà essere realizzato, e che tutti siamo indispensabili a questo progetto: dall'operatore ecologico (una volta si chiamavano scopini), fino al supremo filosofo o scienziato; poiché solo questa consapevolezza ci potrà far alzare dal letto ogni mattina, senza il problema o la preoccupazione di accendere avvenimenti grandiosi e irripetibili, perchè la casualità ci ha consegnato un posto, che è il miglior posto in cui potevamo stare con la nostra esperienza. Certo, qui non stiamo più parlando del vuoto di Querelle, dovuto all'abbandono dell'amata, ma stiamo parlando del vuoto esistenziale che, se vogliamo, è il precursore di tutti i vuoti che potremmo provare nella nostra vita. Infatti, conoscendo come siamo nati e quale è il nostro compito su questa via Lattea, tutti gli altri vuoti passerebbero in secondo piano....riuscendo a riempire anche i vuoti causati dai buchi neri. |
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12-06-2007, 18.50.04 | #39 | |
Ospite
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 12
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Riferimento: vuoto interiore
Citazione:
Tutta l'umanità è dipendente dall'affetto, perchè la vita è amore................ C'è un solo rimedio.........comincia ad occuparti della felicità degli altri, facendo del volontariato, e vedrai che il vuoto dentro di te sparisce............sicuro. |
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