ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
24-05-2007, 16.13.36 | #3 | |
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
|
Riferimento: Coazione a ripetere
Citazione:
Io penso che ripetiamo gli stessi schemi di comportamento e direi spesso gli stessi errori perchè non ci fermiamo a riflettere. Non riusciamo a cogliere i segnali perchè non vediamo lo sbaglio in noi ma nell'altro. Se non ci chiamiamo in causa in prima persona tenderemo a ripetere l'errore per il semplice fatto che pensiamo di non essere stati noi quelli che hanno sbagliato. Avere consapevolezza di sè, mettersi veramente, con umiltà in discussione, riconoscere i propri errori, capire chi siamo e da "chi" veniamo partendo da un passato remoto..... forse sono questi i nuovi sentieri da percorrere. Perchè spesso mettiamo in atto dinamiche che nascono da modelli di vita appresi prima di tutto in famiglia e che fanno talmente parte della nostra struttura mentale che è difficile poi sradicarli se non attraverso un percorso difficile, lento a volte doloroso di conoscenza e accettazione di sè. E poichè, oltrettutto, questi problemi non saltano fuori quando abbiamo vent'anni, diventa poi difficile "cambiare". |
|
28-05-2007, 12.03.28 | #4 |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
|
Riferimento: Coazione a ripetere
La coazione a ripetere è un argomento molto interessante che viene spesso preso in considerazione anche negli ambienti psichiatrici.
Ho trovato molto interessanti l'intervento di Van Lag e pallina, mi permetto di aggiungere qualcosa che ho sentito non molto tempo fa ad un convegno. La coazione a ripetere, in senso stretto, viene considerata come un ritorno continuo alla scena del trauma (come trauma intendo un elemento che introduce "caos" e che rompe brutalmente le normali coordinate di vita); in tutti noi c'è la tendenza a mantenere una relazione traumatica, come una specie di volontà di soffrire. Si suppone che il trauma abbia effetti ricorsivi: si tende cioè a ripercorrere il percorso traumatico, non si cambia, si cerca sempre l'uguale. E' ipotizzabile che questa coazione a ripetere sia un tentativo di controllo, come se il trauma fosse una delle poche cose certe a cui la persona si tiene aggrappata. Come ha detto Van Lag, credo anch'io che si tenda a ripercorrere le strade che già conosciamo, anche se dolorose e infruttuose, pur di evitare l'ignoto e l'incerto. |
29-05-2007, 18.34.33 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2006
Messaggi: 158
|
Riferimento: Coazione a ripetere
La paura dell'ignoto supera quella del noto, è questa è la prima motivazione.
La seconda è lo sforzo necessario, figlia dell'abitudine. Sembrerebbe banale, ma anche solo mettersi a mangiare le fette biscottate invece che bresaola e pancetta la mattina provoca uno stress al nostro fisico. Lo stesso vale per quello che viviamo nel mondo immateriale: cambiare abitudini obbliga a compiere uno sforzo, e con la possibile alternativa del fallimento, proseguire sulla strada maestra è molto più facile. Spesso poi la nostra educazione, anche indiretta, ci porta a fare delle scelte che sentiamo come obbligate a anche se ne vorremmo fare altre. Per esempio rompere i rapporti con la suocera perchè odiosa non si può fare per amore della famiglia, ma se questo ti rende intollerante e stizzoso, non è forse, ancora la famiglia a subirne le conseguenze? Eppure per salvare la faccia si sacrifica il contenuto. Ogni giorno possiamo sentire persone che si lamentano della loro condizione, ma cosa hanno fatto per cambiarla? Spesso è persino l'abitudine a lamentarsi ad essere irrinunciabile. Per non parlare di quelli che si arrabbiano ogni 3x2 perchè per loro è consuetudine. |
31-05-2007, 11.12.06 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
|
Riferimento: Coazione a ripetere
[quote=vagabondo del dharma]Perchè ripetiamo sempre gli stessi schemi di comportamento?
----------------------------- A quanto finora detto, aggiungo che il dharma ha delle sue regole ben precise..come anche la legge delle rinascite e del bagaglio spirituale di bene e di male che ci portiamo dietro. Tu che sei un vagabondo del dharma dovresti sapere che a volte non basta un'esistenza per capire quale esso sia per ciascuno di noi. Indubbiamente la ripetitività dei nostri errori può essere quanto già é stato detto, ma c'é forse anche qualcosa legato al fatto che si dice che Dio, o la legge del Tao, o il Cielo stesso ci amino infinitamente e che facciano di tutto per farci evolvere. La ripetitività non sarebbe altro, allora che la spia che ci dice che ancora su quel punto sbattiamo la faccia, non ci siamo evoluti. Se una persona incontra sempre persone sbagliate e si lega ad esse, non é sfortunata, secondo questo principio, ma semplicemente deve capire in cosa le persone sono sbagliate per lei, e perché lei/lui vi si leghi così. La risposta c'é sempre ma bisogna scendere in profondità, superare il livello "compensato" del nostro essere, quello che mostriamo al mondo e scendere nel livello della "vulnerabilità", il livello che esprime come siamo veramente, che più intimamente comunica col livello più profondo, quello dell'essere e della meditazione. Il tuo post é molto importante perché affrontando "le cose che si ripetono", sfiora anche il tema delle paure ricorrenti e invincibili cui molti di noi soffrono. ti abbraccio feng qi |
12-06-2007, 07.00.45 | #7 | ||
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Riferimento: Coazione a ripetere
Citazione:
Citazione:
Pienamente d'accordo! *[ho sostituito "persone" con "situazioni"] Ho risposto ad un quesito similare qui : https://www.riflessioni.it/forum/psicologia/10941-voglio-spezzare-questa-catena.html Ogni esperienza è lì perché ne abbiamo forte bisogno! Incontrare fuori ciò che dentro ci appartiene.. per poterci disfare dei fantasmi e dei mostri è necessario conoscerli per quello che sono e che rappresentano in noi/ per noi! Allora il legame profondo consta in questa necessità a specchio di ciò che ancora non abbiamo compreso profondamente di noi stessi/ in noi stessi.. Gli "Altri"/ gli "Eventi" non sono che a specchio profondissimo! Gyta |
||