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25-05-2007, 01.01.43 | #42 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
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Riferimento: nani e fatine - saluti e ringraziamenti da marco
Ho apprezzato tutti i vs. commenti sulla vicenda dello sfortunato Marco, che con questo post è giunta alla sua completa illustrazione.
E' la prima volta che partecipo ad un forum di qualunque genere. E' stato interessante, e mi piacerebbe continuare a partecipare. Qualche impressione, positiva, sul forum, che lascia ovviamente il tempo che trova (visto che sono un principiante), ma è solo x ringraziare: - Acquario69 che è molto concreto, e molto vicino al mio modo di vedere le cose. - Mocassino che è stata molto intuitiva, e gentile, davvero. - Il Visir che è molto comico nella parte del Nietzsche "de' noi artri" - il vagabondo del dharma che condivide costante. E' un grande! - e Nevealsole che ha il tratto del leader, e le devo ancora rispondere. grazie a tutti. Alla cara nevealsole, e voi tutti, volevo dire che avete scritto cose molto sagge. Anche se su qualche aspetto non mi sono forse spiegato bene, e potrei avervi fuorviati. Il fatto è che io non è che ho tutta 'sta voglia di mettere su famiglia! Questo tratto è stato più volte sollevato, e l’ho trovato anche divertente. Certo, come tutti mi piacerebbe avere una famiglia un giorno e magari uno o + eredi, perchè no. Ma a suo tempo arriverà.. Il mio punto era discutere della single ultratrentenne, lungamente accostata al cliché-mistificazione“devo-trovare-uno-che-mi-sposi-urgentemente”. Ne vedo tantissime intorno a me (compresa la famigerata f..ga di bella presenza), e noto che le cose stanno davvero cambiando.. L’interrogativo circa “l’uomo che ci sa fare con le donne” sembra diventare desueto, forse. Sono le donne che ci sanno fare da vendere.. e sono loro che scelgono noi. E se uno ci pensa bene, si accorge che in fondo è sempre stato così. Penso, per cambiare discorso, che in fondo la fase dell'innamoramento e della passione (che ho vissuto, come sapete, recentemente) sia come una droga dagli effetti bellissimi. Ne sono sempre stato convinto, e ne ho sempre avuto paura, prima di cominciare le varie storie stabili e durature che hanno accompagnato questi ultimi miei anni. Dopo l'assunzione arriva il down, e il gioco (prima su poi giù) non è a somma zero. Nel breve termine ci perdi sempre tu. Ma è nel medio-lungo termine che - forse - uno ci guadagna...a differenza delle droghe vere. Quando, accorgendosi che la vita è a termine, uno fa il conto delle persone davvero sensibili o davvero intelligenti che ha conosciuto, delle emozioni che ha provato, delle cazzate che ha fatto, delle volte che ha fatto l'amore, e con quante persone lo ha fatto con vero trasporto, delle delusioni subite, delle esperienze elevanti, di quelle avvilenti, dei viaggi con il proprio partner, delle liti e delle riappacificazioni, e di tutto il resto; allora se il conto è un numero lungo, secondo me è già qualcosa. Senza menarsela troppo.. Mi sbaglierò, ma la vera paura dovrebbe essere quella di avere poco o nulla da contare... Grazie Mocassino che sostieni che Marco (cioè io) non sia noioso. Il Visir, che sospetta il contrario, è simpatico e fa egregiamente la sua parte paragonandomi all’Audi o alla Volkswagen. Qui nel forum è giusto che me lo becchi.. Sembra essere uno che ci capisce di auto il visir. Io però avrei il 997. La Volkswagen la lascio a lui..... |
28-05-2007, 21.42.06 | #43 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-05-2007
Messaggi: 57
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Citazione:
sul fatto che debba essere un superuomo : lo condivido in pieno... anzi penso che questa caratteristica sia sufficiente... non c'è bisogno che sia necesariamente un pezzo di mota secondo me. Deve essere semplicemente spiccato, particolare!!! essere se stesso!! è questa la condizione necessaria per l'originalità... una persona comune sennò come fa ad essere bella? La mia donna deve essere sempre distinta tra le altre in maniera spiccata... la sua bellezza deve essere presente nella sua unicità e nella sua rarità, e lo penso che per l'uomo valga lo stesso!!! Ultima modifica di esteta_edonista : 29-05-2007 alle ore 16.00.33. |
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29-05-2007, 11.03.43 | #44 |
autobannato per protesta
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
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Citandomi adosso...
A chiosa di quanto detto (in tono ironico) semplicemente rispondo e aggiungo.
La penna sicuramente mi è scivolata...ci mancherebbe! E' così bello essere eccessivi, basta per favore con il political corect, io sono per la political scorect anzi manicheismo senza limitismo. Per le auto posso dire che il mio oggetto di culto è l'auto del tenente Colombo (che è cabriolet però), quindi ho mi paragoni a quella o ciccia Agli amici che hanno espresso il loro pensiero sulla vicenda penso che i loro interventi siano stati pertinenti e in nessun caso scritti tanto per dire qualche cosa. Al nostro eroe (fortunato senza saperlo) che fa di tutto per apparire uomo di successo (mah!) "di fronte a quale gente" verrebbe da dire citatando Lucio Battisti, dico che è simpatico e non noiosino, ma un po di autoironia gli gioverebbe tantissimo. Prescrivo per lui la seguente ricetta: Applicare sul muro della doccia uno specchio con la seguente dicitura: Fascino latino o cretino? Post it sul frigo con il seguente epitaffio: sic transit gloria mundi (un po di cultura fa bene allo spirito). Salutare i colleghi di studio a modo dei frati trappisti con la frase: Ricordati che devi morire. Sorridere con aquiescienza al loro repentino tocco sui genitali. Leggere la biografia di Steve Mc Queen e nel contempo quella di Madre Teresa di Calcutta (meglio se una pagina di una e poi dell'altra). Sbronzarsi almeno una volta alla settimana, ma senza perdere consapevolezza (qualunque cosa voglia dire). Uscire di casa il sabato mattina smandrappato e con gli infradito e la barba lunga e salutare il portinaio con: ciao fratello! Corteggiare una racchia per vedere se si è veramente virili. Corteggiare una donna bellissima come se fosse un cesso vergognoso di cui si avrebbe imbarazzo a presentarlo agli amici. Dire quello che farebbe bene alle persone e non quello che gli farebbe piacere, più volte al dì ma con moderazione (almeno all'inizio). Fare una cosa assurda almeno una volta al giorno. Fermarsi immobile aspettando (che cosa non si sa...ma aspettando) 2 volte al dì (mattino e pomeriggio inoltrato) tutto questo solo se non piove, se piove rimanere su un piede solo meditando sull'insensatezza del voler essere buoni. Queste semplici medicine potranno giovargli moltissimo a patto che vengano attuate con religiosa compostezza e serafica pazienza. Concludo con il consiglio più importante: versare il proprio denaro sul conto corrente del visir per vedere se è veramente brutto essere poveri e se si riesce ugualmente a rimorchiare. Attendo con compunto distacco il bonifico. A tutti dico che si può amare chiunque a patto di non conoscerlo troppo bene! |
29-05-2007, 16.13.06 | #45 | |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Citazione:
Visir, grazie della risposta. Al solito divertente. Grazie anche delle scuse spiritose e della bella ricetta su cui però non mi posso dilungare perchè bisogna tornare a parlare del topic iniziale. Solo una curiosità x il caro Visir: ma non è che chi segue la tua ricetta diventa un po’ un DJ Francesco “de’ noi artri” – ricordate? il figlio dei Pooh (o dei Poohs, se uno preferisce il plurale..) – con tutti quegli specchi, barbelunghe, ciao fratello, infradito; … e “bella di padella” non ce lo vogliamo aggiungere? A dire la verità io preferivo il Nietzche “de’ noi artri” … Scusami-scusami-scusami Visir! Lo dico anch’io con ironia (ma senza auto-ironia). Curiosità a parte, e rivolgendomi a tutti, volevo aggiungere qualche considerazione intorno al topic “l’uomo che ci sa fare con le donne”. Forse la prendo un po’ alla lontana, raccontando, se ancora ci fosse qualcuno interessato, il recente sviluppo accaduto a Marco giusto l’altra sera, sperando di usarlo qui come esperimento sul campo. Svelo, prima di tutto come gesto di simpatia nei confronti del Visir-DJ Francesco (che me lo ha chiesto), il vero nome della graziosa donna di bella presenza single 37enne che tanto ha tormentato il ns Marco (cioè me): Sara. Vado a cinema con una amica. Il Dio benevolo evocato dal Visir qualche post fa mi ha fatto la grazia di essere accompagnato da un’altra single, 36enne questa volta, di bella presenza. Questa mia amica del cinema (amica e solo amica, ci mancherebbe) è del tutto ignara della mia sfortunata vicenda con Sara. Dopo il cinema andiamo in un locale (un bar all’aperto come ce ne sono mille nella nostra città). Finito di bere, riprendiamo la moto e, riguardando verso l’area piena di gente antistante il locale, chi ti vedo? Ma lo sapete già: la bella Sara. Era lì – circostanza più che fortuita (dico davvero: più che fortuita) – con due amiche sui trentacinque, una molto alta e una molto bassa. Un quadro un po’ strano (solinghe e malsortite in altezza..), anche se – lo ammetto – la bella Sara faceva al solito la sua porca figura… (anni di fitness talebano ..). Lei mi/ci vede (ci sta guardando..), e invitabilmente ci deve aver visti uscire dal suddetto locale. Io, distrattamente ma credibilissimamente, fingo di non vederla (che altro dovevo fare? So che anche Visir avrebbe preso la medesima decisione... Era impossibile per me affrontarla mentre manovravo la moto; o mentre lui – il Visir - manovrava l’auto del tenente Colombo). Arrivo al punto. Secondo voi, la dolce, mica tanto, Sara (il Visir aleggia sempre nella mie citazioni..), vedendo me e la mia amica ed ignorando la natura di questa mia nuova amicizia/frequentazione, quale reazione potrebbe mai aver avuto? Ossia, guardando al ns al topic, può dirsi in astratto che l’uomo che ha facilità di frequentazioni femminili (ovviamente senza sbracare nel ruolo di pappagallo-farfallone), è uno “che ci fare con le donne”? Oppure è uno “che NON ci fare con le donne” manifestando scarsa costanza e poca devozione per l’amata? Da un’altra (e forse più interessante) angolazione: è vero – come alcuni sostengono – che nell’animo femminile (ma forse anche in quello maschile) esiste un irrefrenabile istinto che porta a “delimitare il territorio” (un po’ come certi animali che fanno la pipì in giro per delimitare il loro perimetro di caccia ..)? E’ vero, quindi, che quelle donne sono attratte e portate a considerare come “cosa propria” un partner – o un flirt – (anche se in teoria se lo sarebbero dovuto già scrollare di dosso), non appena lo vedono “a rischio”, ossia intento ad intrattenersi con altra signorina? Grazie. (visir guarda che non ti do un euro neanche se la smetti di fare il dj francesco del Forum; altro che bonifico! detto ironicamente s'intende) Ultima modifica di marco gallione : 29-05-2007 alle ore 16.24.45. |
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29-05-2007, 18.51.40 | #46 |
Ospite abituale
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Scusatemi vi ho letto molto velocemente e ho pensato di mandarvi
questo testo di Osho (maestro indiano). Siete di liberi di leggerlo "Tutti gli uomini hanno paura delle donne, e tutte le donne hanno paura degli uomini, perché tutti hanno paura dell'amore. La paura riguarda l'amore. Per questo gli uomini hanno paura delle donne: perché sono l'oggetto del loro amore. E le donne hanno paura degli uomini perché sono l'oggetto del loro amore. Abbiamo paura dell'amore perché l'amore è una piccola morte. L'amore richiede la nostra resa, e noi non vogliamo assolutamente arrenderci. Noi vorremmo che fosse l'altro ad arrendersi, uno schiavo. Ma lo stesso desiderio c'è anche dall'altra parte. L'uomo vuole che la donna diventi una schiava, e naturalmente la donna vuole che l'uomo diventi uno schiavo: esiste lo stesso desiderio. Forse i metodi di imprigionamento reciproco sono diversi, ma il desiderio è lo stesso. I metodi degli uomini sono più rozzi, quelli delle donne più sottili. Se l'uomo vuole distruggere la libertà di una donna, può farle del male. Se una donna vuole distruggere la libertà di un uomo, può farsi del male. E questo ha un effetto di gran lunga maggiore, ricordalo! Può piangere e gridare, e questo è anche molto più intelligente, perché lascia l'uomo completamente indifeso. Se colpisci qualcuno, l'altro si ribella, reagisce, può colpirti a sua volta o almeno difendersi. Ma se tu colpisci te stesso, l'altro non può far nulla. È senza difesa, semplicemente sconfitto" Il risveglio del cuore Osho |
29-05-2007, 19.39.12 | #47 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Citazione:
quanto sono vere queste righe, le ho pure messe nel mio blog privato... ho provato queste cose. |
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29-05-2007, 19.39.51 | #48 | |
...il rumore del mare...
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Citazione:
Ciao, la storia da te raccontata mi ricorda un film visto non so più quante volte. Quello della mia sorellina trentenne nella parte della tua Sara. Non sono entrata a commentare ciò che ti è successo proprio perchè so come vanno a finire queste storie ma a queste ultime due tue domande rispondo. Tu chiedi se ai suoi occhi potresti essere "uno che ci sa fare". Secondo "gli occhi della mia sorellina" poichè è lei ad averti scaricato poco gliene frega se ti vede in giro con qualcun'altra. D'altronde ragiona un poco: la tua costanza e la tua dedizione non sarebbero servite a nulla con una che si è defilata alla grande senza pensarci due volte, anzi. Più vai dietro a donne così, più loro si fanno forti di questo più ti prendono a pedate sui denti (ho assistito a migliaia di telefonate, ho sentito i commenti a un'infinità di sms, per non parlare dei regali....Credimi, il loro compiacimento non ha fine). Per loro non esiste l'uomo "che ci sa o non ci sa fare"... esiste solo quello di cui si innamorano perdutamente e che quasi sempre corrisponde a uno che invece non le vuole. E' un classico. Riguardo la seconda domanda, hai ragione. Lo stesso meccanismo (della serie dio me l'ha dato, guai a chi lo tocca) scatta anche in molte donne. Oltretutto paradossalmente potrebbe anche capitarti che se incontri una tua "ex" e tu sei in compagnia di una donna, solo per un sentimento di rivalsa lei potrebbe buttarti le braccia al collo, sbaciucchiarti (sotto lo sguardo perplesso della tua amica) come se tra voi ci fosse ancora chissà quale indecifrabile feeling..... |
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30-05-2007, 08.45.12 | #49 | |
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Citazione:
Come ti capita spesso Pallina, hai centrato il punto: vogliamo allora parlare del perchè molte donne si innamorano di uomini "irraggiungibili"? E, prendendo spunto dalla tua seconda considerazione, non può essere che alcuni uomini hanno un successo con le donne solo apparente, ossia solo perchè riescono a risvegliare questo istinto di rivalità e di gara fra donne, in cui l'uomo è solo un oggetto-pretesto? |
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30-05-2007, 13.55.41 | #50 |
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Riferimento: Definizione di uomo che "ci sa fare" con le donne...
Arrivo al punto.
Secondo voi, la dolce, mica tanto, Sara (il Visir aleggia sempre nella mie citazioni..), vedendo me e la mia amica ed ignorando la natura di questa mia nuova amicizia/frequentazione, quale reazione potrebbe mai aver avuto? Ossia, guardando al ns al topic, può dirsi in astratto che l’uomo che ha facilità di frequentazioni femminili (ovviamente senza sbracare nel ruolo di pappagallo-farfallone), è uno “che ci fare con le donne”? Oppure è uno “che NON ci fare con le donne” manifestando scarsa costanza e poca devozione per l’amata? Da un’altra (e forse più interessante) angolazione: è vero – come alcuni sostengono – che nell’animo femminile (ma forse anche in quello maschile) esiste un irrefrenabile istinto che porta a “delimitare il territorio” (un po’ come certi animali che fanno la pipì in giro per delimitare il loro perimetro di caccia ..)? E’ vero, quindi, che quelle donne sono attratte e portate a considerare come “cosa propria” un partner – o un flirt – (anche se in teoria se lo sarebbero dovuto già scrollare di dosso), non appena lo vedono “a rischio”, ossia intento ad intrattenersi con altra signorina? su questo punto io direi semplicemente che le donne sentono che l'unica cosa per cui conta per loro e' in realta un loro subliminare autocompiacimento,arrivare al massimo della vanita che poi nulla a che fare con il partner o ex partner in questione..e' per loro stesse che agiscono in cosi "strane maniere",ecco perche non credo esista davvero l'uomo che ci sappia fare o meno..forse si puo arrivare ad avere il dubbio di farne parte ma in realta,un po come dice anche il nostro amico catoblepa,non e' certo per amore di un uomo..questo diventa solo lo strumento adatto,il pretesto,"l'oggetto"in questione..l'unico per la verita che le puo' far elevare al massimo delle loro insensate vanaglorie...non so chi di voi condivide il mio pensiero ma la domanda successiva che mi pongo e' quale sia lo scopo "naturale o biologico" di tutto questo... |