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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
16-12-2006, 18.27.34 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2006
Messaggi: 211
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Riferimento: diametralmente opposti
Citazione:
Ragionare... non vedo molta diversità nel ragionare...piuttosto nell'essere... un uomo è piuttosto un sole... pieno d'energia, di passioni... la donna è piuttosto terra... capacità di accogliere l'energia maschile.. di trasformarla ,darle forma...vita... Ecco.. per far meglio comprendere il mio ragionamento astrofisico... pensate a una donna con le braccia alzate... le mani e i piedi ..polo nord e polo sud... ( vero che le donne hanno sempre le estremità più fredde... ) Così...sempre con questo ragionamento semiserio... mi sembra triste un sole ( maschile) che illumina uno spazio vuoto...senza una terra fertile...da illuminare.. Altresì... una terra che non è illuminata da un sole... si sente non valorizzata...anche se ...ha sempre il fuoco generatice dentro. |
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17-12-2006, 05.47.57 | #5 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: diametralmente opposti
grazie per le vostre belle interpretazioni alla mia domanda...trovo molto curioso che non ce' stata nemmeno una risposta al femminile,che siano appunto troppo razionali le mie questioni per loro?!
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17-12-2006, 14.44.06 | #6 | |
Ospite
Data registrazione: 15-12-2006
Messaggi: 7
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Riferimento: diametralmente opposti
Citazione:
eccola qua carinissimo qsto thread dico subito che io sono convintissima della differenza tra uomo e donna ma che nn ha nulla a che vedere col fatto che l'uomo è più intellettuale e la donna più materiale, no no, o che la donna sia appagata da cose semplici come farsi una famiglia mentre l'uomo mira all'affermazione di sé nella società, ma che roba è? forse un tempo era così ma oggi credo che nn ci sia più qsto trend cmq credo che ci sia proprio una differenza nel modo di essere e sono convinta che dipenda dalle diverse concentrazioni ormonali che abbiamo dalla nascita e che poi son quelle che anche fisicamente ci differenziano. per esempio nei ratti fu trovato che ormoni prodotti nei testicoli andavano a organizzare in modo diverso anche il comportamento dei ratti stessi facendo ipotizzare che alcuni steroidi testicolari deputati alla mascolinizzazione dei genitali avessero un ruolo anche nella mascolinizzazione del cervello in fase di sviluppo capace di alterare poi il comportamento. nell'uomo e nella donna le differenze potrebbero essere causate sia dagli ormoni ma anche dal ruolo della società in cui si vive: l'uomo è sempre stato considerato più forte della donna ma questo perché? per la sua corporatura, per la reale più forza fisica rispetto alla donna che per adattamento ha dovuto trovare strategie differenti per poterlo fronteggiare e quindi ricorrendo a strumenti diversi tipo forza emotiva, sensibilità in sintonia anche con quanto la società si aspettava dal ruolo che le spettava, quello di accudimento della famiglia. Credo che la nostra società tenda ancora a inibire l'espressione delle emozioni nell'uomo che deve aderire allo stereotipo virile, per qsto si trovano uomini intellettuali e apparentemente forti mentre una donna nn ha qsta inibizione sociale, basta pensare alla stranezza che fa se a qualcuno è capitato di vedere un uomo o un ragazzo piangere, stranezza che nn si trova nelle donne...quindi c'è tutto il discorso educativo di come vengono allevati i bambini rispetto alle bambine, la differenza dei giochi: macchinine vs bambole (è considerato un po' strano no? un bambino che gioca a barbie? ) insomma ho delirato fin'ora per dire che secondo me è normale e nn bisogna sorprendersi se uomini e donne sono diversi |
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17-12-2006, 17.35.16 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Riferimento: diametralmente opposti
Citazione:
Ciao acquario, non è che le tue questioni siano troppo razionali,è che sinceramente non ho capito dov'è la domanda Scusa ma la ragione ha un sesso? Oppure vuoi dire che gli uomini sono più abili nei ragionamenti,logici,matematici ? Rispetto a che cosa gli uomini e donne ragionano in maniera diversa? In che campo, in che settore,in che disciplina? Ho fatto troppe domande, ma vedi in queste discussioni si può facilmente incorrere nei famosi luoghi comuni:uomo razionale e pratico, donna istintiva, creativa...complicata. |
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17-12-2006, 18.50.40 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 09-12-2006
Messaggi: 6
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Riferimento: diametralmente opposti
forse per la mia poca esperienza sbaglierò a pensare ciò riguardo alla diversità tra uomo o donna...secondo me non esiste una differenza insita nell'essenza di donna e nell'essenza di uomo...ma ogni individuo tende ad essere diverso da ogni altro facendo le proprie scelte seguendo alcuni valori e tralasciandone altri.
ognuno di noi ha un modo di ragionare...che non dipende dal proprio sesso ma dalla propria intelligenza |
17-12-2006, 20.21.12 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-11-2006
Messaggi: 46
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Riferimento: diametralmente opposti
Certamente ogni individuo ha la propria immensità... ma come vi sono degli aggettivi, dei concetti, degli attributi che contraddistinguono il genere umano, ci sono degli aggettivi che contraddistinguono uomo e donna... insomma, siamo uguali e diversi è un pò come la nazionalità... Innegabile che gli Italiani, come popolo abbiano i loro attributi che li contraddistinguono da americani o dagli asiatici il discorso sul singolo ha pochissima importanza, ha poco senso prenderlo in considerazione in discorsi interessantissimi di questo genere...
Tornando al topic, a me sembra molto chiaro che "l'insieme donna" dia troppo valore a una realtà simbolica che non stà ne in cielo ne in terra Come diceva giustamente Artemisia Black, anche gli ormoni danno il loro contributo nelle procedure di elaborazione differenti, in un cervello tuttavia uguale Lei ci ha dato alcune cause, solo alcune, che mi portano comunque ai risultati di cui abbiamo parlato fin ora per fare un esempio: le donne hanno poco successo in politica... Ne ha dato una chiara rappresentazione la Gardini, onorevole rappresentante delle donne in parlamento, con la sua reazione istintiva nei confronti di Luxuria, smontata poi successivamente dall'uso della ragione dei questori... Tutti questi studi sulla diversità tra uomo e donna erano già stati individuati centinaia d anni fa da Ippocrate... Io credo che l'umanità debba trovare un giusto compromesso... troppo spesso vedo femministe sbraitare infuriate... dovrebbero guardarsi dentro e guardare dentro le persone del loro stesso sesso... tirare fuori un pò di ragione...Così come gli uomini, spesso e volentieri, alla fine di un rapporto, non dovrebbero prendersela con la propria ex compagna, ma guardarsi dentro... e l'equilibrio migliorerà tantissimo quando ogni essere vivente avrà un pò di uomo e un pò di donna dentro sè o almeno, un maggiore bilanciamento di quello attuale Finchè non ci sarà quel giusto bilanciamento il completarsi dell'uomo e della donna tra loro diventerà troppo spesso un contrastarsi :( credo di saperne qualcosa :( :( credevo d aver trovato quel giusto bilanciamento tra ragione e sentimento ma sembra non bastare mai... Ultima modifica di IISNT : 18-12-2006 alle ore 09.40.18. |
17-12-2006, 22.51.45 | #10 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: diametralmente opposti
Citazione:
Quoto Pantera Rosa per le domande alle quali aggiungo anche questa: E' possibile parlare di differenze diametralmente opposte,(possiamo effettivamente accettare quelle postate da Artemisia) quando l'uomo ha impedito ecc.. alla donna di affermarsi nel sociale? Prendo un brano un po' lungo, ma prego i Signori Uomini di leggere fino in fondo, ok? E'di Chiara Simonelli Tratto dal libro : Voci di donne (2002) curato da Bianca Gelli, edito da Manni, Lecce "Un altro tema strettamente legato alla differenza di genere è quello religioso: la teologia è un sistema di pensiero dovuto esclusivamente ai maschi, interessante quindi per capire la costruzione ideale maschile del rapporto uomo-donna. Viene analizzato il culto mariano come la funzione della Donna angelicata. La donna, anche oggetto di culto o di idealizzazione resta oggetto, viene allontanata da se', amata perché morta, lontana, irreale: il corpo della donna deve essere incontaminato, chiuso (L’Organizzazione mondiale della Sanità riferisce che 75 milioni di donne sono infibulate in Sudan, Somalia, Senegal e India islamizzata) Maria Vergine e Madre. L'analisi di queste costruzioni religiose portano alla luce aspetti violenti e psicotici ritenuti ovvi e normali nella quotidianità. In definitiva le donne sono escluse, controllate e viste, da Eva in poi, con sospetto. Nel 1993 questo tema viene ripreso dalla stessa Magli che analizza il documento dell'attuale Papa, "Mulieris dignitatem", che si rivolge alle donne come simbolo passivo e vittima sacrificale necessaria alla dottrina che, per l’antropologa, rappresenta il fondamentale tradimento del discorso di Cristo. Per l'odio verso le donne e la sessualità da parte della Chiesa e su quanto questi non trovino le loro radici nel Vangelo è molto interessante il pensiero di Uta Ranke-Heinemann (1990 e 1993). L'Autrice, teologa, insegna Storia della Chiesa all'Università di Essen e nel 1953 è stata la prima donna abilitata dalla Chiesa cattolica ad insegnare teologia nelle università...ma anche la prima donna che la Chiesa ha allontanato dall'insegnamento per la sua interpretazione critica verso il concepimento virginale di Maria! Un’ altra antropologa, Gioia Di Cristofaro Longo, nel suo libro Identità e cultura, tratta l'identità di genere alla luce della mutazione antropologica epocale a cui stiamo partecipando e che riguarda, appunto, le donne. Ripercorriamo insieme alcune delle tappe fondamentali relative alla giurisprudenza: dal 1945 (art. 3 della Costituzione e ammissione delle donne al voto)in poi si può dire che il superamento del pregiudizio nei confronti delle donne trova le prime concrete affermazioni a cominciare dal piano legislativo. Dal 1960 le donne hanno diritto all'accesso a tutte le professioni. Dal 1968 la Corte Costituzionale dichiara illegittima la norma che punisce l'adulterio e nel 1969 stabilisce la completa uguaglianza sull'argomento. Nel 1965 una nuova legge sancisce l'uguaglianza remunerativa tra manodopera maschile e femminile: Da questa legge proviene quella più recente sulle pari opportunità. 1970: divorzio 1971: tutela delle lavoratrici madri 1975 : riforma del diritto di famiglia. Tra l'altro non si parla più di patria potestà ma di potestà genitoriale. Questa riforma, ottenuta dopo dieci anni di discussioni, è frutto dell'impegno di tutto il movimento delle donne e recepisce la caduta di consenso sull'autorità maritale, patriarcale, a favore di una concezione culturale paritaria. 1975: legge 405 sui Consultori familiari sulla procrezione responsabile e l'assistenza alla maternità come scelta consapevole, tutela della salute della donna e della sessualità. 1977: pari trattamento sul lavoro. Estensione del diritto di assentarsi dal lavoro anche al padre lavoratore, in alternativa alla madre. 1978: si afferma il diritto di autodeterminazione della donna nell’interruzione volontaria di una gravidanza. 1981: abrogazione della rilevanza penale della causa d'onore e del matrimonio riparatore. (Art. 587 del C.P. riguardava l'omicidio come delitto di genere in quanto relativo alla moglie, alla figlia e alla sorella. La donna era dunque l'oggetto, il contenitore dell'onore, mentre l'onore apparteneva al soggetto maschile con cui la donna era in relazione. ) Ad esempio, in una sentenza del 28 marzo 1955 leggiamo testualmente: "Il sangue della vittima è il lavabo dell'offesa, la sua morte, la propria riabilitazione morale". 1983: legge 123 chiamata Disposizioni in materia di cittadinanza.Con questa legge sia il padre che la madre trasmettono la cittadinanza al figlio e il coniuge straniero, non importa se moglie o marito, acquistano la cittadinanza italiana se risiedono da almeno 6 mesi in Italia o dopo 3 anni di matrimonio. 1991: legge 125 sulle azioni positive. Di grande rilievo culturale, ha come scopo attivo quello di rimuovere gli ostacoli alla realizzazione delle pari opportunità: nella formazione scolastica e professionale come nel lavoro stesso e nella ripartizione delle responsabilità familiari. Questo breve excursus ha evidenziato il cambiamento di valori sociali tradotti nelle nuove scelte normative che hanno permesso alle donne di passare da una concezione ruolizzata e subalterna a quella di teoriche pari opportunità che, come salta agli occhi, è di recentissima acquisizione. A questo proposito segnaliamo che solo nel 1996 è stata approvata la legge sulla violenza sessuale che finalmente colloca questo reato tra delitti contro la libertà personale e sessuale e non più tra quelli contro la morale e il buon costume. La forzata sottrazione delle donne, attraverso la divisione dei ruoli (privato femminile, pubblico maschile), alla costruzione in prima persona della storia viene riconosciuta come la discriminazione che genera poi tutte le altre discriminazioni piccole e grandi, palesi e nascoste, che sostanziano la vita di tutte le donne in misura diversa, indipendentemente dalla loro collocazione di classe, dal grado di istruzione e dalle condizioni economiche. Il valore nuovo che viene affermato è quello della parità, delle pari opportunità tra uomo e donna. Marilyn French (1993) affronta la storia della misoginia, più evidente nei paesi di cultura islamica, dove impera il dominio sul corpo e sulla mente delle donne e ci fornisce dati agghiaccianti anche dei paesi occidentali di religione cattolica e nella culla del grande sogno americano. Ogni 12 secondi, negli Stati Uniti, c'è un uomo che picchia una donna e, ogni giorno, 4 donne muoiono per maltrattamenti. L’Autrice invita gli uomini a superare l'invidia del potere riproduttivo femminile per una politica del cambiamento che dia pari dignità a maschi e a femmine. Fintanto che le donne in tutto il mondo saranno relegate al ruolo riproduttore che non viene riconosciuto ne' rispettato dalla società maschile, il tempo e le energie delle donne per un apporto pubblico saranno decisamente conflittuali, scarse e sofferte." Chiara Simonelli Chiara Simonelli è Professore associato presso la Facoltà di Psicologia 1 dell’Università “La Sapienza” di Roma, è docente di Psicologia dello sviluppo sessuale e affettivo nell’arco di vita e di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale. Non è abbastanza ovvio, sulla base delle leggi riportate sopra che qualche differenza, non dico di capacità a ragionare, ma di comportamento, sia ovvia? |
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