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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
16-11-2006, 13.26.59 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
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Riferimento: cose che fanno riflettere (parte I)
DANY83 scrive: "ma che vuol dire??chi crede non è che lo fa per non avere dubbi,lo fa perchè lo sente...e che vuol dire:"è troppo facile credere in Dio??",allora io ti potrei rispondere che è troppo facile NON credere in Dio..."
Qui ti sbagli di grosso dany. Credere è molto più facile, e risponde a tante belle domande. Sapere Chi ci ha creati. Quale è lo scopo della nostra esistenza. Sapere di essere parte di un grande disegno. Sapere che dopo la morte vivremo eternamente in un bellissimo posto con i nostri cari. Sapere che ce qualcuno di onnipotente che ci guarda sempre e ci vuole bene. Invece non credere significa: Ignorare chi ci ha creati. Sapere che siamo degli esseri insignificanti, e non valiamo fondamentalmente nulla. Sapere che dopo la morte saremmo nulla. Sapere che non ce nessuno che ci aiuta, e che la vita non ha un senso. cosa scegli? Io preferirei nettamente la seconda. |
17-11-2006, 23.52.42 | #23 | |
Ospite
Data registrazione: 11-11-2006
Messaggi: 21
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Riferimento: cose che fanno riflettere (parte I)
Citazione:
ci tenevo a chiarire una questione che mi sono dimenticato di rispondere in maniera esauriente dicendo "quello che ho detto va più che bene" intendevo dire che mi sembrava comprensibile quello che avevo scritto, provo a spiegare meglio. Io sarò una persona impossibile ma vera. Sarò ateo per un periodo di tempo e mi domando perchè sono ateo per capire gli atei e cosa li spinge ad essere atei e poi confrontandomi con loro dicendogli perchè non credi a niente? e cercare di capire il perchè, come ho detto prima mi immedesimo in uno che non crede a niente. Potrai dire che lo faccio per finta ma lo faccio perchè voglio trovare una ragione. Poi sarò agnostico per un'altro periodo di tempo e mi faccio venire tante idee su cosa può essere Dio e confronto le mie idee con quelle degli agnostici per capire cosa li spinge ad essere agnostici ( uno non nasce e dice sono credente, ateo, agnostico. C'è un percorso che ha fatto che lo ha spinto a credere o a non credere a quella cosa e io volgio capire, comprendere, cercare questo percorso o esperienza di quella persona. Poi sarò credente o meglio avrò fede in Dio per un'altro periodo di tempo e quello che ho detto con gli altri 2 casi vale anche per questo.Se io dico di essere ad esempio credente e poi sento le ragioni di un agnostico o ateo farò molta più difficoltà a capirlo oppure non ci riuscirò per niente, perchè in qualke modo le sue ragioni mi sembreranno inesatte, facendo io parte di uno credo specifico. Quando uno dice per me dio è Dio oppure dio è questo oppure non esiste, si convince di quello che dice. escludendo chi dice "Dio esiste? boh" questi non li considero e spero e credo che non esista gente che si limita a dire quello. |
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