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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
18-09-2006, 13.16.48 | #4 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
La questione è delicata e molto più complessa. Mi soffermerei su di un unico punto, altrimenti il discorso risulterebbe troppo dispersivo. Non esiste una sola categoria concettuale della "Verità". Molto prima di Galileo, già Averroè distinse ambiti diversi dentro i quali poteva trovare coerenza il concetto di "Verità" con quello della "Ricerca". L'uno, infatti, non si declina senza l'altro e ritenere che il "Vero" della Rivelazione possa essere antitetico ad un percorso di conoscenza e comprensione è francamente errato. Naturalmente la "Ricerca" dentro la dimensione esistenziale della "religiosità" è improntata da una tensione ben specifica: tale tensione coincide con il concetto di "conversione". Quest'ultima, in se stessa affine ad ogni altra forma di "scelta" esistenziale, non è data "una volta per tutte", non è, insomma, un processo decisionale, ma qualcosa di più prossimo ad un atteggiamento, a una "disposizione d'animo esercitata nell'intendere e nella prassi sociale". E' un itinerario della mente umana in Dio. Assai diverso è il concetto di "Verità" nell'ambito scientifico, laddove l'intento della Ricerca è permeato della diversa intenzione verso la "coerenza" e la "completezza" di ogni immagine teoretica, la quale appoggia, poi, sul suffragio sperimentale della "previsione". Ancora diverso quello di "Verità" filosofica, la quale, nelle sue accezioni più elevate, tende alla coincidenza con l'istanza della Ricerca, disponendosi al di là della prassi sociale e di ogni habitus psicologico. Sotto questo profilo, la Verità attesa dalle religioni orientali è più affine a quella filosofica che non a quella cattolica. La più profonda differenza tra l'Islamismo ed il Cristianesimo, ivi compreso quello riformato, concerne il percorso della "conversione". Il cristianesimo la concepisce come crisi radicale dell'interiorità dell'Uomo, mentre l'Islamismo ritiene condizione sufficiente ad essa (anche se non necessaria) la coercizione fisica e morale. |
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18-09-2006, 14.30.26 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
In metafora, tu puoi cercare di scoprire chi è l’assassino del padrone di casa solo se qualcuno non ti ha rivelato la trama del film, dicendoti che l’assassino è il maggiordomo. Se già sai puoi cercare di esprimere in azione la Verità che conosci, il che, sempre in metafora, potrebbe tradursi nel cercare di catturare il maggiordomo per assicurarlo alla giustizia, ma questo non sarebbe più cercare la Verità. La ricerca presuppone non solo di “non sapere” ma di “sapere di non sapere”. |
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18-09-2006, 17.41.33 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 10-06-2006
Messaggi: 31
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Comunque nel discorso intorno alla verità rivelata come anche nella verità non rivelata e quindi da ricercare nel sottofondo culturale c'è il medesimo problema:la detenzione del potere.
La prima lo detiene perchè erede diretta della verità rivelata. La seconda, più sottilmente ma non meno efficacemente, perchè detiene la via che si conosce solo se si crede. L'una gioca sull'immagine e l'altra sull'immaginazione. A noi saper guardare. |
18-09-2006, 20.03.27 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-08-2006
Messaggi: 127
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
Salve, notavo questo:hai "rimproverato" a Weyl di parlare di un cristianesimo che in realtà non esiste(o esiste solo nella mente illuminata di chi ne parla,nella teoria e nella speculazione teologica),però mi pare che in questo caso tu abbia fatto qualcosa di simile. Noi oggi abbiamo un'immagine magnifica delle religioni e filosofie orientali.Spesso contrapponendole al cristianesimo e ai monoteismi in genere,ne lodiamo il carattere non violento,tollerante,dialogante ,pacifista,e ne apprezziamo la profondità intellettuale. Lungi da me negare che i monoteismi della Rivelazione contengano in sè i semi e le possibilità per esiti violenti che in Oriente si sono avuti in maniera sicuramente minore,come pure lungi da me l'intenzione di privare del loro valore le religioni e le filosofie orientali,con le quali oggi perfino la scienza si trova a dialogare. Però io credo che spesso,come stavolta,siu concentri l'attenzione su alcuni aspetti di quei sistemi culturali e non su altri,credo ci si dimentichi che in India la società è strutturata in caste religiose,che nel buddismo tibetano il nuovo Lama viene "trovato" per via di una mistica ispirazione e non,come nel tanto criticato cattolicesimo,tramite elezione(difatti mi coglie positivamente impressionato la notizia di ieri,che comunica l'intenzione dell'attuale Lama di rendere elettiva la "discendenza",democratizzandol a). La mia opinione è che forse ogni intellettuale tende(da un certo punto di vista,giustamente)a criticare in casa propria e a vedere nel giardino dell'altro un erba sempre più verde. Un pò per gioco,un pò seriamente,mi domando:se fossimo nati in Tibet e stessimo ora discutendo su un forum di questo tipo,potremmo leggere qualche discussione critica nei confronti del buddismo in cui si parli anche di qualche aspetto positivo del cristianesimo? ...mi sembra piuttosto probabile |
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18-09-2006, 23.27.29 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
Per altro è probabile che se fossimo nati in Tibet e stessimo ora discutendo su un forum di questo tipo,potremmo leggere qualche discussione critica nei confronti del buddismo in cui si parli anche di qualche aspetto positivo del cristianesimo! Comunque volevo aggiungere che le filosofie orientali non sono certo esenti da pecche, così come non sono esenti da pecche le società che le esprimono, ma il problema, in questo ambito filosofico era di indagare i presupposti su cui appoggiano le loro fondamenta queste filosofie e queste religioni, perché è da quel seme che si sviluppa l’intero albero. Ora se io coltivo una filosofia che mi assicura di essere parte del popolo eletto da Dio e che mi conforta dicendomi che mi da la “Verità Rivelata” ci sono buone possibilità che io, o chi aderisce a questa filosofia, sviluppi un orgoglio smisurato che, in qualche modo finirà per essere dannoso. Il mio indice, al di là delle frasi verbose, puntava a questi semplici concetti. |
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19-09-2006, 00.51.55 | #9 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
In che modo l'amare il prossimo come se stessi può diventare dannoso? VanLag, prima che continui, vorrei sapere cosa stai criticando esattamente: Il Nuovo Testamento o la Chiesa Cattolica Romana? Dovresti sapere che le Scritture neotestamentarie, non lasciano molte vie di interpretazione: Non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha visto Dio. (3 Giovanni 11) Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi quello degli altri. (Paolo in 1Corinzi 10:24) Sono solo due esempi di tanti... Se tu critichi il Cristianesimo, critichi l'Amore e l'uguaglianza. E se poi l'Amore cerca il proprio di interesse, e non quello degli altri (cfr. 1Corinzi 13:5), non è colpa delle Scritture. P.S.: Gli errati presupposti sono quelli di vedere il male negli altri, di vedere gli errati presupoosti, al posto di quanto c'è di positivo, e partire da quelli per migliorare le cose. Perché continui a cercare il male...? Cerca il bene... o almeno tentiamo. |
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19-09-2006, 09.52.50 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Gli errati presupposti filosofici del cattolicesimo.
Citazione:
L’idea di essere il popolo eletto, (per i cristiani ed i cattolici, gli unici che avranno accesso alla salvezza) e l’idea che le tre religioni monoteiste hanno di conoscere la “Verità rivelata” cioè la parola di Dio espressa per bocca dei profeti. L’orgoglio e la presunzione che nascono dai due presupposti su indicati impediscono all’amore di svilupparsi ed impediscono al messaggio di Cristo di fiorire Non so se ti sei accorto, mio giovane amico Elijah, ma viviamo in un società che parla tanto di amore, ma ne parla e basta. La cultura occidentale muove nel senso della prevaricazione e dello sfruttamento, non solo verso gli altri uomini, ma verso ogni forma vivente del pianeta e verso il pianeta stesso e siccome religioni e filosofie sono alla base dei valori di una cultura non mi sembra che il cattolicesimo si possa esimere dalle sue responsabilità, (anche se sicuramente ci sarà, come c'è stato e c'è, chi proverà a dire che l'attuale situazione del pianeta è colpa dei comunisti). Come dire ciò che va bene è merito dei cattolici, ciò che va male è colpa dei comunisti. Peccato che ai tempi dell'inquisizione e del genocidio delle civiltà andine i comunisti non esistevano ancora. Per altro il messaggio di Cristo è un messaggio duale ed è criticabile se si prende come base di riferimento il monismo metafisico, (cosa che io faccio), ma non è mia intenzione entrare in questi ambiti qui. |
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