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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
18-07-2006, 16.25.06 | #4 | |
Panta rei...
Data registrazione: 28-01-2006
Messaggi: 181
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Citazione:
Sai elia, io conosco vari figli di non credenti. Loro mi hanno detto che nella loro infanzia i loro genitori non hanno MAI detto a tali figli "ora vi faccio imparare che dio non esiste e che tutte le persone che ci credono sono nel torto". Loro li hanno fatto crescere facendoli apprezzare ciò che di bello c'è nella vita e nelle emozioni che essa dà senza mai parlare di dio, a favore o contro. Tali genitori hanno detto ai loro figli la prima volta che questi ultimi gli chiedevano perchè gli altri compagni e amici facevano catechismo e religione: "loro hanno sentito parlare da altri uomini che qualcuno ha creato il mondo e ci vuole bene e per ricambiarlo lo cantano e pregano. Io questo qualcuno non l'ho visto. Tu puoi pensare CIO' CHE VUOI, cosa ne pensi?" E i figli hanno risposto più o meno così "Non ci ho mai pensato,ma non penso che anche se lui esista, voglia che qualcuno creda in lui. Il mondo a volte è bello a volte è brutto, se lui si preoccupasse di noi dovrebbe farsi vedere almeno una volta ogni anno o no? Non penso di far male verso di lui se vivo felice cogli altri anche se non penso che lui ci sia. Dato che vivere una volta è possibile, forse si può vivere ancora dopo morti, ma io sono già contento delle cose che vedo qui e ora.Io sono già contento." |
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19-07-2006, 00.39.23 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Re: Una riflessione sull'ateismo
Citazione:
Gran bella vecchia questione questa. Due osservazioni veloci: si pensa spesso che i nostri predecessori fossero più ingenui di noi e che gli fosse sfuggito qualcosa, come in un perenne dialogo atemporale. Ma i nostri predecessori dicevano quello che dovevano dire, proprio come stiamo facendo noi, nel modo più esaurente possibile. Ed eccoci qua ancora, eccoci qua ad utilizzare ancora una volta un aggettivo "autentico", l'ateismo autentico, che starebbe alla base di ogni libertà umana, addirittura umana (vorrei vedere che ne pensa un pigmeo). Anche qui sembra esserci il carattere salvifico da cui ci si vorrebbe allontanare. Ma questo è un modo di pensare poco efficace. Quindi passo alla seconda conclusione. Non riuscirei mai e poi mai a convincere nessuno che sarebbe un bene anche per lui una presunta libertà metafisica. Questo significa una cosa: l'illuminismo o il marxismo cercavano di cogliere l'esigenza e lo spirito di un epoca. L'ateismo autentico coglie l'esigenza e lo spirito di quelli che hanno letto qualche libro in più. Di conseguenza un suo proporlo non potrebbe che avere la forma dell'imposizione o di una sorta di "rivoluzione culturale", che forse ci ricorda qualcosa. Secondo me bisognerebbe porre l'attenzione su due cose: la prima è che la verità non agisce da sola e automaticamente. Non è che se si ha qualcosa di più ragionevole in mano, allora questo viene accolto indiscrimanatamente. La seconda è che l 'ateismo autentico, non dice perchè TUTTI dovrebbero preferirlo. Fin quando non si comprenderà che questo non è il bene di tutti, si avranno persone che credono di avere la verità ETICA in mano, e la storia si ripeterà. |
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21-07-2006, 00.50.17 | #6 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Citazione:
Parlo arabo? Bismi Allahi alrrahmani alrraheemi Può anche darsi... Credo che tu non abbia focalizzato quanto volevo dire con le mie parole. Io parlavo di simbiosi, non di cosa uno dice, o pensa. Parlavo di fatti. Immagino che anche tra gli atei i figli siano in una prima fase dipendenti dei genitori (in realtà preferisco il termine "in simbiosi"), per poter crescere e maturare. |
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23-07-2006, 11.51.28 | #7 |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
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Liberta’ religiosa e liberta’ metafisica discendono dalla stessa necessita’ per l’uomo di dover credere in qualche cosa; solo cosi’ i valori possono assumere un senso universale , e che queste religioni vogliano chiamarsi scienza, natura, ateismo, cristianesimo, buddismo , socialismo, giusnaturalismo etc…e’ perfettamente irrilevante ai fini della comunione fra gli uomini…l’importante e’ che gli uomini si ritrovino d’accordo su un qualche cosa in cui credere, sia nella pratica della dottrina che nella motivazione della loro fede.
Saluti |
25-07-2006, 11.28.45 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Una riflessione sull'ateismo
Citazione:
Dio è stato usato come sigillo per garantire la superiorità della fede sulla ragione, una sorta di imprimatur che garantisce la, passatemi il termine, “bontà del prodotto”, in realtà la potenzialità di farsi interprete del bene e del male è uguale per tutti gli uomini, anzi, possiamo dire che, chi ha fede, rifacendosi a concetti esterni al suo sentire, è spesso maggiormente confuso. Ricordo inoltre che il Buddismo, pur essendo una religione a tutto tondo, prescinde dall’idea di Dio in quanto nel Buddismo il bene lo si cerca e lo si fa per la propria liberazione e non per dovere.... |
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