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Vecchio 02-05-2006, 10.56.47   #31
epicurus
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Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Re: In tre punti

Citazione:
Purtroppo ogni ipotesi metafisica "vera" ha questa caratteristiche: di poter essere posta con relativa semplicità, ma di costringere a grandi fatiche per esser revocata in dubbio.

Cio` e` senzaltro vero. Si potrebbe anche dire che in filosofia il costruire e` facile, ma il distruggere e` estremamente difficile; mentre nel concreto (tipo costruire una casa) e` estremamente difficile costruire ma basta pochissimo per demolire.

Citazione:
1) [...]
se ipotizziamo che la "realtà" così come la sperimentiamo, la elaboriamo e la descriviamo ci pervenga da un "programma" esterno alla nostra mente, allora tale "programma" cade al di fuori dei limiti posti dalla dimostrazione goedeliana.
[...]
Se abbiamo a che fare con l'ipotesi che tale apparato computazionale "contenga" tutti gli elementi di realtà oltre che tutti gli elementi logici ed anche i percorsi ermeneutici della nostra mente, allora, purtroppo, non siamo autorizzati ad avvalerci del teorema di Goedel per disconfermarne la legittimità: poichè anche la dimostrazione goedeliana "deve" essere contenuta in tale programma.
2) Ci imbattiamo, infatti, "non" in un hardware preordinato secondo prescrizioni logico-formali che digitalizzano la realtà, bensì in un "hardware" che contiene anche gli elementi metalogici che permettono al cervello nella vasca di "distinguere" la dimensione "analogica" da quella "digitalizzata" (o, se preferisci, tra "virtuale" e "reale").

tu affermi che la stessa dimostrazione d'impossibilita` di goedel e` valida solamente all'interno del programma. pero` se e` vero (come io credo) che non sia possibile un linguaggio privato (un linguaggio dove la comunita` dei parlanti e` composta da un solo e unico individuo) allora (a) "noi siamo cervelli in una vasca collegati ad un pc" e` senza senso e (b) non puo` darsi nessuna dimostrazione perche` anch'essa necessita di un linguaggio.

d'altro canto anche se avesse senso parlare di un "linguaggio nella vasca (o nel programma)", credo proprio che gli elementi metalogici dovrebbero essere indipendenti da tale programma. d'altro canto sembra proprio che la natura intrinseca di tali elementi debba essere che essi sono indipendenti da quale mondo-possibile essi sono usati. cosi` i risultati matematici e logici (compreso il teorema di goedel) sono validi anche all'interno della vasca. ed e` qui che ritorna l'idea che ci basta il risultato di goedel per dirci che non esistono sistemi formali (che contengano l'aritmetica) completi e consistenti.

ma ripeto che comunque tale programma potrebbe andare in loop sotto quale classe di input (cedendo cosi` la condizione della completezza).

Citazione:
3) La dimostrazione di Putnam, di cui condivido le conclusioni, è debolissima e, sostanzialmente, contestabile.
L'evidenza del "falso" (come quella del "vero"), infatti, non potrebbe che essere contenuta nel programma di cui è dotata la macchina collegata col cervello: sarebbe essa, infatti, a prestabilire, a monte di ogni percepita esperienza del cervello, il carattere di "verità" o "falsità" dell'esperienza stessa.

ma qui non stiamo parlando di "evidenza del falso", ma eventualmente del "falso". cioe` nessuno mette in discussione che il mondo reale e quello della vasca siano in qualche misura indistinguibili (quindi lo stesso mondo-vasca contiene le evidenze per assegnare valori di verita` ai proferimenti).

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