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08-03-2006, 11.17.05 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Hey...ma non sarai mica di parte... Da un punto di vista degli orrori mi può star bene collocare Stalin ed Hitler sullo stesso piano (in maniera geometrica). Mussolini no! Quindi quando parli di fascismo fa riferimento solo a quest'ultimo. Se ho ben capito tu affermi che il fascista giustifica l'operato di mussolini e le violenze del periodo (quindi fascista = cattivo; violento; autoritario). Il comunista detesta Stalin e gli orrori commessi dal comunismo in generale (quindi comunista = buono; pacifico; libertario). Il comunismo è realmente esistito. In alcuni paesi dell'est ha portato distruzione, orrore, morte. La cina comunista e capitalista è una realtà. Tutti i tentavi di mettere in pratica le teorie del comunismo sono stati fallimenti in un bagno di sangue. La storia c'ha insegnato che quando parliamo di comunismo non stiamo più parlando delle ideologie espresse in un libro ma di un qualcosa che nel passaggio da teoria a pratica lascia dietro di se povertà, morte e distruzione. Se non condividiamo quel comunismo (il comunismo) perchè ancor oggi talune persone affermano orgogliose, IO SONO UN COMUNISTA! ...cambiassero almeno quel termine... |
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08-03-2006, 12.42.26 | #5 | |
Imperial Aerosol Kid
Data registrazione: 18-01-2006
Messaggi: 145
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Citazione:
Beh non vorrai farmi credere che quell'omuncolo del duce fosse una brava persona... Il fatto è che non dovrebbe cambiare il termine "comunista" chi si ispira alle teorie marxiste, dovrebbe piuttosto non utilizzarlo chi ne usa il nome e i simboli per instaurare un regime nazista (come Stalin) o per instaurare un regime nazi-capitalista (vedi Cina). A mio avviso non c'è nulla di male nel credere nelle idee marxiste, sarebbe invece deplorevole approvare l'autoritarismo staliniano. P.S.: tanto per chiarire, non mi ritengo propriamente un comunista. |
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08-03-2006, 13.30.25 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
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Il potere, qualunque potere, per affermarsi e per difendersi può raggiungere vette di atrocità spaventose. Sono poi le caratteristiche degli uomini, delle circostanze storiche e delle popolazioni a fare la differenza. Ma nessun regime politico ha la coscienza pulita quanto ad eccidi. Basti pensare che i partiti democratici, nel 1945, si sono macchiati di molti più omicidi a scopo politico di quanto non abbiano fatto i fascisti nel 1922 (e parlo, ovviamente, per il periodo successivo alla fine della guerra).
Detto questo, perchè paragonare insistentemente il fascimo (e soprattutto il nazismo) con il comunismo? Anche qui ho una mia idea. Se si legge qualche scritto di estremisti di destra si nota che " comunisti e liberali sono in pratica la stessa cosa". Se si legge uno scritto di un liberale si legge che "comunisti e fascisti sono in pratica la stessa cosa". Se si legge lo scritto di un comunista si nota che "liberali e fascisti sono in pratica la stessa cosa". Ovvero tutti tentano di screditare l'avversario paragonandolo ad una terza forza da cui entrambi prendono le distanze. Ma se tutti avessero ragione allora comunista=fascista=liberale=PO TERE! E' forse questa l'equazione esatta? |
08-03-2006, 14.21.53 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Catone... apprezzo e condivido la tua equazione che tanto ben si sposa con la mia concezione geometrica relativa agli estremi politici e l'identica metodologia usata dagli stessi nel perseguire le loro ideologie. Rael...continui ad essere palesemente di parte. Nei tuoi discorsi ti ostini a citare l'"estremo" esempio negativo di Stalin per il quale nessun comunista ovviamente potrebbe convalidarne le buone intenzioni. Allo stesso modo e con le tue stesse motivazioni potrei affermare che il fascismo è migliore del comunismo. I fascisti sono ancora legati a Mussolini perchè nei suoi 20 anni di governo ha saputo dimostrare capacità governative eccezionali risanando un paese che era allo sfascio. I comunisti non possono essere legati a Stalin perchè oltre ai milioni di morti non aveva nemmeno capacità economico-politiche. Come vedi ritorna la geometria e l'equazione di Catone. Citami anche esempi più casalinghi che, pur partendo da ideologie marxiste, sono sfociati nello stesso mare di violenze.... ...le brigate ROSSE, o il più moderno partito COMUNISTA combattente. Tutti gli estremi covano in sè cellule maligne dormienti pronte a scatenarsi nel terreno fertile dell'ignoranza. |
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08-03-2006, 21.47.05 | #8 | |
Imperial Aerosol Kid
Data registrazione: 18-01-2006
Messaggi: 145
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Citazione:
E il fatto che abbia dimostrato buone capacità governative ti pare un motivo valido per ammirarlo?! Ma stiamo scherzando? Stiamo parlando di un capo di stato che ha imposto le leggi razziali e che ha cosparso l'Africa di gas nervino! |
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08-03-2006, 23.53.26 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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Non è affatto vero.
Salve,
non si può fare il paragone perchè il Nazi-Fascismo è diventato il diavolo, sia della chiesa cattolica sia della chiesa comunista. Pertanto è quasi impossibile parlare obiettivamente di nazi-Fascismo. Fra qualche secolo,quando si farà il giusto revisionismo del fascismo,si vedrà che la filosofia nazi-fascista è qualcosa di assolutamente incontestabile per chi ha un quoziente di intelligenza inferiore a -10 (nella scala che va da -50 a + 50) cioè per il 95% dell'umanità. Precisazione:io non ho nulla a che fare nè col comunismo,nè col fascismo,nè con nessun altro partito politico.Io descrivo la realtà guardando il mondo dall'alto,dall'elicottero. Non ho mentalità fascista ma aristocratica. Kantai |
09-03-2006, 03.42.09 | #10 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Re: Non è affatto vero.
Citazione:
Non mi soffermo sul merito della questione: in questa sezione preferirei approfindire questioni più specifiche. Intendo: l'equivalenza nazismo-comunismo non può essere concepita "more geometrico", ed è un insulto ad entrambe le parti senza che vi si ponga un centro. Mi interessa di più l'ipotesi logaritmica di kantaishi, secondo il quale, tra qualche secolo, l'intelligenza umana si disporrà in modo tale per cui il solo 5% della popolazione potrà essere classificato come superiore al 40° percentile della distribuzione complessiva. Ora, l'unica equazione che ho trovato, la quale rispetti i criteri proposti dall'amico, conduce alla seguente conclusione: in quella società del futuro solo l'1,38% della popolazione soddisferebbe i requisiti di "mediocrità" delle potenzialità intellettive, mentre il il 98,62% starebbe al di sotto. I numeri stessi indicano l'impossibilità di un assetto democratico di quella, presupposta, società futura: in essa, a quanto pare (e me ne rallegro) gli imbecilli applauderebbero al Duce ed al Fuehrer, ma anche, suppongo, all'ideologia marxiana. Pongo, però, all'amico, la seguente questione: dato che, in una società simile, la democrazia (la quale si fonda non solo su un presupposto giuridico di "uguaglianza", ma anche sull'intento antropologico di appianare le "differenze") non potrebbe neppure lontanamente essere ipotizzata come modalità di governo; dato che, inoltre, le differenze all'interno di quell'1,38% sarebbero mastodontiche, al punto che, se essi fossero un miliardo (il che presupporrebbe una popolazione mondiale di un centinaio circa di miliardi di individui), solo poche decine supererebbero il 90° percentile, ossia il livello di "eccellenza": ne consegue che: 1) in quella società del futuro il consenso al nazifascicomunismo varrebbe tanto quanto l'adesione che diamo, oggi, a proverbi del tipo "Rosso di sera, bel tempo si spera"; 2) la distanza tra coloro che confidano in convinzioni e idee, e coloro che le "producono", sarebbe talmente grande, da assomigliare a quella che intercorre tra il contadino e le sue vacche. Giusto? Ho un senso vago di inquietudine per coloro che, assomigliandomi, mi seguiranno. Ostaggi, in mano al Destino. |
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