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Vecchio 07-03-2006, 01.30.43   #1
Rael86
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Perché il comunismo è "superiore" al fascismo.

Partiamo da lontano.
Nell'estrema sinistra e nell'estrema destra di oggi (e mi riferisco soprattutto, ma non solo, ai movimenti extra-parlamentari) vi sono delle idee che ritengo non essere affatto in linea con quelli che dovrebbero essere i valori portati avanti da ciascuna fazione. Alcuni esempi: l'estrema sinistra inneggia ad Hamas e al fondamentalismo islamico in nome della libertà del popolo palestinese e dei popoli oppressi del medio oriente, dimenticando che l'idea socialista non ha niente a che vedere con movimenti che combattono per instaurare un regime teocratico. L'estrema destra, d'altro canto, si schiera contro gli Stati Uniti in nome del patriottismo e dell'anti-sionismo sebbene gli Stati Uniti perseguano una politica imperialista e colonialista che gli estremisti di destra dovrebbero condividere "storicamente".
Ora, prescindendo da queste "deviazioni ideologiche", e prendendo in considerazione quelli che sono i valori dell'estrema destra e dell'estrema sinistra "storiche", vorrei dimostrare perchè non si può paragonare un comunista ad un fascista considerandoli estremisti dello stesso livello.
Il motivo a mio avviso è semplice, ed è il seguente: il fascismo pratico e il fascismo teorico coincidono, il fascismo messo in atto da Mussolini (come, per altro, il nazismo messo in atto da Hitler) coincide esattamente con la teoria fascista, ed è a mio avviso una cosa aberrante.
Il comunismo messo in pratica fin'ora, d'altro canto, non ha nulla a che vedere con quella che è la teoria socialista. La teoria socialista (per ora) è una dottrina puramente utopica e non è dunque comparabile col totalitarismo staliniano che ne ha solo preso in prestito il nome e i simboli. Ed è per questo motivo che un comunista ed un fascista non possono in alcun modo essere messi sullo stesso piano. Il fascista è quello che crede nel regime autoritario mussoliniano o hitleriano, il comunista (eccettuate le "devianze" sopra esposte) crede invece in valori libertari di eguaglianza e solidarietà che non hanno nulla a che vedere col regime staliniano.

Che ne pensate?


P.S.: non sapevo se postarlo in Filosofia o in Cultura e società, valuterà il webmaster l'opportunità di spostarlo.
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Vecchio 07-03-2006, 15.54.49   #2
maxim
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Concezione geometrica sul perché il fascismo è uguale al comunismo.

Gli estremi, essendo estremi, da un punto di vista geometrico non possono contenere una visione completa dell'intero panorama.
Sembrerebbe quindi che spostandoci dal centro e viaggiando verso un estremo (destro o sinistro, è irrilevante) si perda, con il procedere, quel panorama completo che potevamo osservare rimanendo al centro…
…ma al centro di cosa?...al centro del SISTEMA ovviamente.
Possedere una visione più ampia (quindi dal centro) significa avere più conoscenza ed avere più conoscenza permette una valutazione più corretta, ragionevole quindi giusta dell’intero sistema.
Dal centro inoltre si ha la possibilità di raggiungere con un solo passo la destra e la sinistra…a seconda di come occorra giustamente valutare il panorama. Agli estremi invece sei ancorato e per raggiungere una giusta visione devi percorrere molta strada.
Veniamo a noi…
Agli estremi sei ancorato alle tue ideologie. Non sei in grado di distinguere il bene dal male. Conta solo quella tua piccola visione del mondo e credi che la realtà sia tutta li. Se dalla parte opposta ti dicono che da li c’è una visione differente tu non ci credi perché non l’hai mai vista. Ci sono visioni (idee) buone al centro, a destra, a sinistra, nei due estremi, come ci sono altrettante idee cattive e solo chi non è ancorato alle sue becere nonché retrograde ideologie possiede la conoscenza per poterle riconoscere, discutere, accettare o rifiutare…in maniera molto serena.
Gli uomini di sinistra hanno gli stessi bisogni degli uomini di destra perché la verità è unica. Non possono coesistere due verità e finchè siamo ancorati alle nostre piccole ideologie questo non lo capiremo mai.
Tu parli di valori libertari e di uguaglianza…per concludere geometricamente come ho iniziato sappiamo che gli estremi si toccano. Le ideologie saranno anche diverse ma i sistemi per metterle in pratica sono gli stessi. La violenza proviene sia da destra che da sinistra e più viaggiamo verso gli estremi, più abbiamo notato che questa aumenta. Quale ideologia può giustificare la violenza?
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Vecchio 07-03-2006, 20.26.46   #3
Rael86
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Tu parli di valori libertari e di uguaglianza…per concludere geometricamente come ho iniziato sappiamo che gli estremi si toccano. Le ideologie saranno anche diverse ma i sistemi per metterle in pratica sono gli stessi. La violenza proviene sia da destra che da sinistra e più viaggiamo verso gli estremi, più abbiamo notato che questa aumenta. Quale ideologia può giustificare la violenza?

E' qui a mio avviso che sbagli, secondo me ciò che differenzia un comunista da un fascista è che, ponendo ad esempio Hitler e Stalin sullo stesso piano (cosa che ritengo verosimile), il fascista elogia l'operato di Mussolini, in quanto crede che quello sia il modo giusto di mettere in pratica le sue ideologie. Il comunista al contrario detesta (o almeno dovrebbe detestare) Stalin in quanto non ritiene quello il modo giusto di portare avanti i propri ideali, in quanto lo stalinismo è un travisamento dell'ideologia socialista, che non ha nulla a che fare con l'ideologia sdtessa.
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Vecchio 08-03-2006, 11.17.05   #4
maxim
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E' qui a mio avviso che sbagli, secondo me ciò che differenzia un comunista da un fascista è che, ponendo ad esempio Hitler e Stalin sullo stesso piano (cosa che ritengo verosimile), il fascista elogia l'operato di Mussolini, in quanto crede che quello sia il modo giusto di mettere in pratica le sue ideologie. Il comunista al contrario detesta (o almeno dovrebbe detestare) Stalin in quanto non ritiene quello il modo giusto di portare avanti i propri ideali, in quanto lo stalinismo è un travisamento dell'ideologia socialista, che non ha nulla a che fare con l'ideologia sdtessa.

Hey...ma non sarai mica di parte...

Da un punto di vista degli orrori mi può star bene collocare Stalin ed Hitler sullo stesso piano (in maniera geometrica).

Mussolini no!
Quindi quando parli di fascismo fa riferimento solo a quest'ultimo.

Se ho ben capito tu affermi che il fascista giustifica l'operato di mussolini e le violenze del periodo (quindi fascista = cattivo; violento; autoritario).
Il comunista detesta Stalin e gli orrori commessi dal comunismo in generale (quindi comunista = buono; pacifico; libertario).

Il comunismo è realmente esistito. In alcuni paesi dell'est ha portato distruzione, orrore, morte. La cina comunista e capitalista è una realtà. Tutti i tentavi di mettere in pratica le teorie del comunismo sono stati fallimenti in un bagno di sangue.
La storia c'ha insegnato che quando parliamo di comunismo non stiamo più parlando delle ideologie espresse in un libro ma di un qualcosa che nel passaggio da teoria a pratica lascia dietro di se povertà, morte e distruzione.

Se non condividiamo quel comunismo (il comunismo) perchè ancor oggi talune persone affermano orgogliose,
IO SONO UN COMUNISTA!

...cambiassero almeno quel termine...

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Vecchio 08-03-2006, 12.42.26   #5
Rael86
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Hey...ma non sarai mica di parte...

Da un punto di vista degli orrori mi può star bene collocare Stalin ed Hitler sullo stesso piano (in maniera geometrica).

Mussolini no!
Quindi quando parli di fascismo fa riferimento solo a quest'ultimo.

Se ho ben capito tu affermi che il fascista giustifica l'operato di mussolini e le violenze del periodo (quindi fascista = cattivo; violento; autoritario).
Il comunista detesta Stalin e gli orrori commessi dal comunismo in generale (quindi comunista = buono; pacifico; libertario).

Il comunismo è realmente esistito. In alcuni paesi dell'est ha portato distruzione, orrore, morte. La cina comunista e capitalista è una realtà. Tutti i tentavi di mettere in pratica le teorie del comunismo sono stati fallimenti in un bagno di sangue.
La storia c'ha insegnato che quando parliamo di comunismo non stiamo più parlando delle ideologie espresse in un libro ma di un qualcosa che nel passaggio da teoria a pratica lascia dietro di se povertà, morte e distruzione.

Se non condividiamo quel comunismo (il comunismo) perchè ancor oggi talune persone affermano orgogliose,
IO SONO UN COMUNISTA!

...cambiassero almeno quel termine...


Beh non vorrai farmi credere che quell'omuncolo del duce fosse una brava persona...

Il fatto è che non dovrebbe cambiare il termine "comunista" chi si ispira alle teorie marxiste, dovrebbe piuttosto non utilizzarlo chi ne usa il nome e i simboli per instaurare un regime nazista (come Stalin) o per instaurare un regime nazi-capitalista (vedi Cina).
A mio avviso non c'è nulla di male nel credere nelle idee marxiste, sarebbe invece deplorevole approvare l'autoritarismo staliniano.

P.S.: tanto per chiarire, non mi ritengo propriamente un comunista.

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Vecchio 08-03-2006, 13.30.25   #6
Catone
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Il potere, qualunque potere, per affermarsi e per difendersi può raggiungere vette di atrocità spaventose. Sono poi le caratteristiche degli uomini, delle circostanze storiche e delle popolazioni a fare la differenza. Ma nessun regime politico ha la coscienza pulita quanto ad eccidi. Basti pensare che i partiti democratici, nel 1945, si sono macchiati di molti più omicidi a scopo politico di quanto non abbiano fatto i fascisti nel 1922 (e parlo, ovviamente, per il periodo successivo alla fine della guerra).
Detto questo, perchè paragonare insistentemente il fascimo (e soprattutto il nazismo) con il comunismo?
Anche qui ho una mia idea. Se si legge qualche scritto di estremisti di destra si nota che " comunisti e liberali sono in pratica la stessa cosa". Se si legge uno scritto di un liberale si legge che "comunisti e fascisti sono in pratica la stessa cosa". Se si legge lo scritto di un comunista si nota che "liberali e fascisti sono in pratica la stessa cosa". Ovvero tutti tentano di screditare l'avversario paragonandolo ad una terza forza da cui entrambi prendono le distanze.
Ma se tutti avessero ragione allora comunista=fascista=liberale=PO TERE!
E' forse questa l'equazione esatta?
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Vecchio 08-03-2006, 14.21.53   #7
maxim
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.............................. .....

Ma se tutti avessero ragione allora comunista=fascista=liberale=PO TERE!
E' forse questa l'equazione esatta?

Catone...
apprezzo e condivido la tua equazione che tanto ben si sposa con la mia concezione geometrica relativa agli estremi politici e l'identica metodologia usata dagli stessi nel perseguire le loro ideologie.

Rael...continui ad essere palesemente di parte. Nei tuoi discorsi ti ostini a citare l'"estremo" esempio negativo di Stalin per il quale nessun comunista ovviamente potrebbe convalidarne le buone intenzioni.

Allo stesso modo e con le tue stesse motivazioni potrei affermare che il fascismo è migliore del comunismo.
I fascisti sono ancora legati a Mussolini perchè nei suoi 20 anni di governo ha saputo dimostrare capacità governative eccezionali risanando un paese che era allo sfascio.
I comunisti non possono essere legati a Stalin perchè oltre ai milioni di morti non aveva nemmeno capacità economico-politiche.
Come vedi ritorna la geometria e l'equazione di Catone.

Citami anche esempi più casalinghi che, pur partendo da ideologie marxiste, sono sfociati nello stesso mare di violenze....
...le brigate ROSSE, o il più moderno partito COMUNISTA combattente.
Tutti gli estremi covano in sè cellule maligne dormienti pronte a scatenarsi nel terreno fertile dell'ignoranza.

maxim is offline  
Vecchio 08-03-2006, 21.47.05   #8
Rael86
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Messaggio originale inviato da maxim
Allo stesso modo e con le tue stesse motivazioni potrei affermare che il fascismo è migliore del comunismo.
I fascisti sono ancora legati a Mussolini perchè nei suoi 20 anni di governo ha saputo dimostrare capacità governative eccezionali risanando un paese che era allo sfascio.
I comunisti non possono essere legati a Stalin perchè oltre ai milioni di morti non aveva nemmeno capacità economico-politiche.

E il fatto che abbia dimostrato buone capacità governative ti pare un motivo valido per ammirarlo?! Ma stiamo scherzando? Stiamo parlando di un capo di stato che ha imposto le leggi razziali e che ha cosparso l'Africa di gas nervino!
Rael86 is offline  
Vecchio 08-03-2006, 23.53.26   #9
kantaishi
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Messaggi: 1,885
Non è affatto vero.

Salve,
non si può fare il paragone perchè il Nazi-Fascismo è diventato il diavolo, sia della chiesa cattolica sia della chiesa comunista.
Pertanto è quasi impossibile parlare obiettivamente di nazi-Fascismo.
Fra qualche secolo,quando si farà il giusto revisionismo del fascismo,si vedrà che la filosofia nazi-fascista è qualcosa di assolutamente incontestabile per chi ha un quoziente di intelligenza inferiore a -10 (nella scala che va da -50 a + 50)
cioè per il 95% dell'umanità.

Precisazione:io non ho nulla a che fare nè col comunismo,nè col fascismo,nè con nessun altro partito politico.Io descrivo la realtà guardando il mondo dall'alto,dall'elicottero.
Non ho mentalità fascista ma aristocratica.

Kantai
kantaishi is offline  
Vecchio 09-03-2006, 03.42.09   #10
Weyl
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Re: Non è affatto vero.

Citazione:
Messaggio originale inviato da kantaishi
Salve,
non si può fare il paragone perchè il Nazi-Fascismo è diventato il diavolo, sia della chiesa cattolica sia della chiesa comunista.
Pertanto è quasi impossibile parlare obiettivamente di nazi-Fascismo.
Fra qualche secolo,quando si farà il giusto revisionismo del fascismo,si vedrà che la filosofia nazi-fascista è qualcosa di assolutamente incontestabile per chi ha un quoziente di intelligenza inferiore a -10 (nella scala che va da -50 a + 50)
cioè per il 95% dell'umanità.

Precisazione:io non ho nulla a che fare nè col comunismo,nè col fascismo,nè con nessun altro partito politico.Io descrivo la realtà guardando il mondo dall'alto,dall'elicottero.
Non ho mentalità fascista ma aristocratica.

Kantai


Non mi soffermo sul merito della questione: in questa sezione preferirei approfindire questioni più specifiche.
Intendo: l'equivalenza nazismo-comunismo non può essere concepita "more geometrico", ed è un insulto ad entrambe le parti senza che vi si ponga un centro.
Mi interessa di più l'ipotesi logaritmica di kantaishi, secondo il quale, tra qualche secolo, l'intelligenza umana si disporrà in modo tale per cui il solo 5% della popolazione potrà essere classificato come superiore al 40° percentile della distribuzione complessiva.
Ora, l'unica equazione che ho trovato, la quale rispetti i criteri proposti dall'amico, conduce alla seguente conclusione: in quella società del futuro solo l'1,38% della popolazione soddisferebbe i requisiti di "mediocrità" delle potenzialità intellettive, mentre il il 98,62% starebbe al di sotto.
I numeri stessi indicano l'impossibilità di un assetto democratico di quella, presupposta, società futura: in essa, a quanto pare (e me ne rallegro) gli imbecilli applauderebbero al Duce ed al Fuehrer, ma anche, suppongo, all'ideologia marxiana.

Pongo, però, all'amico, la seguente questione: dato che, in una società simile, la democrazia (la quale si fonda non solo su un presupposto giuridico di "uguaglianza", ma anche sull'intento antropologico di appianare le "differenze") non potrebbe neppure lontanamente essere ipotizzata come modalità di governo;
dato che, inoltre, le differenze all'interno di quell'1,38% sarebbero mastodontiche, al punto che, se essi fossero un miliardo (il che presupporrebbe una popolazione mondiale di un centinaio circa di miliardi di individui), solo poche decine supererebbero il 90° percentile, ossia il livello di "eccellenza":

ne consegue che:
1) in quella società del futuro il consenso al nazifascicomunismo varrebbe tanto quanto l'adesione che diamo, oggi, a proverbi del tipo "Rosso di sera, bel tempo si spera";
2) la distanza tra coloro che confidano in convinzioni e idee, e coloro che le "producono", sarebbe talmente grande, da assomigliare a quella che intercorre tra il contadino e le sue vacche.
Giusto?

Ho un senso vago di inquietudine per coloro che, assomigliandomi, mi seguiranno.
Ostaggi, in mano al Destino.
Weyl is offline  

 



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