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25-02-2006, 16.13.02 | #3 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Re: Re: dove affondano le radici della morale
Citazione:
non ho capito |
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25-02-2006, 18.53.29 | #4 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Volendo definire il significato generale della morale, si può sintetizzare come la totalità delle azioni umane compiute sulla base di un principio che le qualifica come buone o cattive, un principio che segue quindi l'interpretazione del bene e del male, l'idea personale di bene e di male.
Il male e il bene di cui stiamo parlando sono concetti personali in quanto hanno significato solo per il soggetto che scinde e cataloga "le cose del mondo" sulla base di quelli che hai definito valori (l'utile, piacevole, i loro opposti, ecc...). In un groppo di soggetti - siano essi ratti, elefanti, uomini o idee - queste categorie vengono create sulla base degli stessi valori sopra citati e adattate al gruppo. Che l'uomo abbia bisogno di altri soggetti per soddisfare le richieste della sua esistenza è scontato, ma non lo è il fatto che le dimensioni del gruppo possono essere tendenti all'infinito. Potrai vedere un gruppo di iene formato da 30 soggeti, ma mai 500 convivere "serenamente" in un unico gruppo. L'aumentare del gruppo è direttamente proporzionale alla "distanza" tra le categorie base e quelle modulate in relazione allo stesso, e quindi indirettamente proporzionale alla "soddisfazione" del soggetto per le stesse con le palesi conseguenze. |
25-02-2006, 18.56.55 | #5 | |
Ospite abituale
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Re: dove affondano le radici della morale
Intanto ne approfitto per salutare l'amico Marco, che non sento da tanto tempo, poi....
Citazione:
Non sono del tutto d'accordo con la frase che non esista una "morale umana", in un certo senso per me esiste. Mi spiego: Io sono un relativista, ma vedo che gli uomini sono molto simili tra loro, quindi anche popoli molto differenti hanno somiglianze tra loro, quindi hanno una "base morale" che grossolanamente è molto simile e li differenzia dagli altri animali. Questa "morale di base" sarebbero anche poi quei valori naturali di cui parli. Quindi, si al relativismo, ma la specie umana ha particolarità che la differenziano da altri animali, quindi può esserci una "base morale" simile in tutti i gruppi umani, differente da quella delle scimmie e da quella delle formiche. La morale nasce inizialmente dalla biologia !! |
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26-02-2006, 03.10.09 | #6 | |
può anche essere...
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Re: Re: dove affondano le radici della morale
Citazione:
utile e piacere sono "valori" condivisi da tutte le specie viventi. la base morale tipica degli uomini qual'è? |
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26-02-2006, 03.15.31 | #7 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
ma non dipende dalla quantità di risorse disponibili? grandi risorse possono essere sfuttate da un grande gruppo in modo migliore rispetto a quanto potrebbe fare un gruppo più ristretto. Stare in un grande gruppo è di tutta utilità per il singolo (difesa più potente del territorio). ma se abbiamo un grande gruppo e risorse limitate, il gruppo tende a restringersi (ad accoppare i superflui e nocivi) |
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26-02-2006, 03.22.43 | #8 |
iscrizione annullata
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Essendo la morale un frutto dell'uomo è fatta a sua misura, probabilmente è un controllo, una guida su come usare al meglio le proprie potenzialità fisiche e mentali. Poi essendo l'uomo fondamentalmente nevrotico quelle regole guida sono divenuti degli obblighi. I capi branco hanno voluto incanalare i propri simili sulla propria strada, per una questione di controllo sul prossimo.
Ultima modifica di sisrahtac : 26-02-2006 alle ore 03.27.12. |
26-02-2006, 10.59.31 | #9 | |
Ospite abituale
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Re: dove affondano le radici della morale
Citazione:
Ma la "morale" è naturalmente "relativa", e si cambia con l'andar dello sviluppo. Quindi nell'epocha dei romani la morale era meno umana, allora valeva "il diritto del più forte", mentre ai giorni nostri la morale prescrive l'umanità. Ciao |
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26-02-2006, 15.48.16 | #10 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: dove affondano le radici della morale
X RUBIN
Citazione:
Intanto "utile" e "piacere" sono vissute in modo differente tra gli animali. Negli uomini quei due valori hanno specificità che li differenzia dagli altri animali. Essendo l'uomo più intelligente degli altri animali, quei valori divengono anche più complessi e articolati. Certamente poi, il mio ragionamento è in linea con l'idea che molti animali hanno gli stessi nostri "valori morali" proprio perchè noi siamo simili a questi animali (vedi Darwin...). Ci sono diversi gradi di somiglianza morale tra gli esseri viventi, che va di paripasso con la somiglianza biologica. Mi parrebbe incredibile che tu non possa condividere questa frase. La morale, cosa è? se non il risultato della mente biologica? [/b] Vuoi dirmi che tra due uomini di due culture differenti non vi siano cose in comune(la specie magari...)? Dire di No significherebbe: - ridurre l'uomo alla famosa tabula rasa, - non dare importanza al modo in cui è fatto - ridurre l'uomo alla sola "esperienza di vita". Magari, potresti dire... che l'uomo ha sì una "morale comune", ma che nei diversi gruppi possono nascere rilevanti differenze morali. Ecco. Ti invito cioè, a dividere tra morale dovuta alla biologia(circa uguale in tutti gli esseri biologicamente simili) e morale modificata da una cultura (specifica per gruppo culturale). Ultima modifica di Dunadan : 26-02-2006 alle ore 15.52.08. |
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