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17-01-2006, 22.32.47 | #52 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: La Rivelazione e la Sapienza.
Citazione:
Il "mito" dell’illuminazione radica nella sapienza. L’India è macchiata dalla cultura vedica, degli invasori indoeuropei, (lo si vede soprattutto nel Mahabarata), ma la sua radice è profondamente lunare e matriarcale e tu dovresti saperlo bene. |
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17-01-2006, 23.29.35 | #53 |
Ospite abituale
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India, la strage silenziosa
delle donne senza dote Almeno 25 mila vittime l'anno. Storia di Mamta, torturata per una tv e un ventilatore di Rosaspina Elisabetta Questa non è una notizia: una donna di 30 anni si è gettata a capofitto in un pozzo con le tre figlie, perché non poteva regalare un ventilatore e un tv color alla suocera. Non è una notizia a Dhaman, villaggio dell' India centrale, a 160 chilometri da Bhopal. Non è una notizia (non è una storia che fa notizia) nemmeno nel resto del Subcontinente, dove ogni anno 25 mila donne finiscono male per lo stesso motivo. Magari non si tratta di un ventilatore, ma di uno scooter. Magari molte di loro sopr avvivono, sfigurate o mutilate. Non è una notizia, perché è un fenomeno. E' un fenomeno che va sotto la simpatica definizione di «incidenti di cucina». Ne capitano tanti: mogli che pigliano fuoco ai fornelli, altre che precipitano in un pozzo. Infort uni domestici. Tutt' al più gesti disperati, senza colpevoli. Probabilmente, in questo caso, non è nemmeno la notizia esatta, perché è più verosimile che nel pozzo di Dhaman, mamma e figlie, siano state buttate. Comunque non sono più in grado di forn ire chiarimenti, perché sono morte tutte e quattro. Quattro doti in meno per altrettanti scrupolosi usurai di famiglia: il marito di Mamta Mali, la donna che non era riuscita a far vento alla suocera, e gli eventuali mariti delle tre bambine, alle qu ali sarà risparmiato un giorno l' assillo di procurarsi un transistor, un rasoio, e almeno un 21 pollici in bianco e nero, per consacrare degnamente le loro nozze. In qualunque casa civile c' è un televisore e il refrigeratore, o almeno quattro pale da appendere al soffitto: non l' aveva ancora capito Mamta Mali? Eppure la famiglia del marito glielo andava ricordando a pugni e schiaffi da ben sei anni, dal giorno del loro matrimonio. La dote della sposa era stata stabilita fin da allora: un tivù color e un ventilatore. Ogni sera, nell' afa silenziosa dell' abitazione, si rinnovava l' astio risentito del capofamiglia e di sua madre verso l' inadempiente. Mentre i vicini si sollazzavano al fresco con i musical prodotti a ritmo impressionante da Hollywood, l' immensa industria cinematografica indiana, i nuovi parenti di Mamta sfogavano la loro frustrazione sulla responsabile di tanto caldo e tanta noia: Mamta. Urla, botte, angherie non si erano diradate nemmeno durante le tre gravidanze d ella giovane donna, una ogni due anni. Ognuna conclusa da una delusione: un' altra femmina. Un altro debito aperto con chi se la sarebbe un giorno sposata. Mamta doveva pagare. Almeno il prezzo concordato tra suoceri e genitori: la tele e il ventilat ore. «La suocera non le dava tregua - ammette Anil Maheshwari un ufficiale della polizia di Stato, il Madhya Pradesh - e ogni giorno erano torture fisiche e mentali». Le stesse, sapeva bene Mamta, che sarebbero toccate un giorno alle sue bambine. Ecc o perché nascono meno femmine che maschi, in India. L' ipoteca annunciata da un' ecografia si cancella con un aborto selettivo. Fino alla ventesima settimana è legittimo e discrezionale. Ma se è difficile vedere lo schermo di una tivù a Dhaman, figur arsi quello di un ecografo. Lunedì scorso Mamta è andata a prelevare la figlia maggiore, cinque anni, a scuola. Poi ha preso per mano la seconda e in braccio la più piccola, appena 12 mesi. E si è diretta al pozzo del villaggio. Poteva essere archivi ato come il suicidio di una squilibrata, se non proprio un incredibile incidente. Ma qualcuno ha parlato; e poi Mamta non è la prima a finire a testa in giù in un pozzo mentre non cerca l' acqua, ma l' irraggiungibile luna: che abbia la forma di una tivù o di un ventilatore. Continuerà a far caldo e sarà ancora più silenziosa, ora, la casa del vedovo e di sua madre, ora formalmente sospettati di aver violato il Dowry Prohibition Act, la legge che vieta in India l' estorsione coniugale. E' in vig ore da 41 anni, 11 prima che nascesse Mamta. Da allora, se si vuol credere a statistiche approssimative, almeno duecentomila donne sono morte nello stesso paese per non aver corrisposto il prezzo pattuito con la famiglia del fidanzato: denaro, elettr odomestici, o addirittura un biglietto aereo per andare a studiare in un college americano o europeo. Nel 1995 il National Crime Bureau of the National Government of India certificava una media annuale di 6.000 «doti letali». Ma due anni dopo, i rapp orti di polizia parlavano di un incremento del 170 per cento e le stime ufficiose segnalano altre 20 mila vittime all' anno di «incidenti di cucina», sui quali nessuno apre un' inchiesta. A bruciarsi accidentalmente ai fornelli o a finire distrattame nte sfracellate non sono povere analfabete di campagna. Molto più spesso sono donne che appartengono a classi sociali medie, dove non bastano di sicuro una tivù e un ventilatore per saldare il conto aperto con l' uomo della loro vita nel festoso gior no delle loro nozze. «Ci sono più mogli ferite o uccise in India che morti e invalidi per mine antiuomo in tutto il mondo» segnala Himendra Thakur, fondatore dell' International Society against Dowry and Bride Burning in India, contro i delitt i per dote mancata. Il governo fa quello che può: nel 2001 ha celebrato il Women' s empowerment year, l' anno dell' aumento del potere delle donne. Sempre che riescano a superare il settimo anno di matrimonio. Di solito non va oltre la pazienza dell' uomo e dei suoceri creditori. A Bangalore, la Sylicon Valley indiana, si è formato il gruppo di Vimochana che cerca di contrastare perlomeno l' omertà. E ha scoperto che generalmente la polizia interroga le vittime agonizzanti davanti al marito o ai suoi parenti. Altre associazioni hanno tentato di intervistare le sopravvissute o le ripudiate, per individuare le caste a rischio: tutte. La dote è una pretesa trasversale. I casi più gravi, quando finiscono in tribunale, sono trattati come omicidi preterintenzionali. Vijay Kumar Soni dal matrimonio si aspettava soprattutto un motorino. Visto che non arrivava, ha dato fuoco alla moglie al settimo mese di gravidanza. Lei e il bimbo sono morti, lui è stato riconosciuto colpevole due settimane fa da un tribunale di Lucknow, capitale dell' Uttar Pradesh, e punito con 20 mila rupie di multa, circa 400 euro, e 10 anni di carcere. Il marito e la suocera di Mamta Mali ne rischiano soltanto sette, per «istigazione al suicidio». Per la morte delle tre bambine, che certo non avevano impulsi suicidi, invece non pagherà nessuno. Erano soltanto femmine, in fondo. (dal "Corriere della sera", 19 settembre 2002) |
18-01-2006, 00.07.33 | #54 |
Utente bannato
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A proposito di rivelazioni.
Salve,
a proposito di rivelazioni,vogliamo ascoltare un vero Profeta,Geremia? "Come potete dire:Noi siamo saggi, la legge del Signore è con noi? A menzogna l'ha ridotta la penna menzoniera degli scribi." (Geremia 8,8) Avete mai sentito qualche prete che parla di Geremia? Geremia non provoca condizionamento mentale e neppure è un pozzo di soldi e pertanto a chi può interessare? A nessuno,ma a me sì perchè Geremia è un vero Norton Antivirus. Il vero profeta ti rischiara la mente e ti fa incontrare il Dio Reale. Geremia,l'Angelo buono. Kantai ,l'esorcista elettronico. |
18-01-2006, 09.16.27 | #55 | |
Sii cio' che Sei....
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Re: Re: Re: Re: Re: La Rivelazione e la Sapienza.
Citazione:
Gia' Van, ma tu sai bene che quell'esigua minoranza non ha fatto la storia dell'India, anzi....! Hai mai letto Chitra Banerjee Divakaruni ? Le donne Indiane hanno molto da raccontare, piu' delle nostre. |
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18-01-2006, 11.36.52 | #56 | |||
Ospite abituale
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Citazione:
Probabilmente è vero quello che hai riportato, come e vero che, sempre a Bhopal il 3 dicembre 1984, dalle ciminiere della Union Carbide, si sprigionò una nube di fumo impalpabile e dall'odore acre che causò 20.000 vittime, mezzo milione di invalidi. Questo perché successe? Perché gli occidentali avevano stabilito che fare trattare la diossina nel terzo mondo era più comodo che trattarla a casa propria. Tuttavia scusami, ma non amo molto questo tipo di dialogo, dove si cerca la ragione a colpi di denigrazione dell’altro, (in questo caso la cultura indiana che io difendo). Ho proposto un confronto di civiltà sul piano ideologico e vorrei rimanere su quel piano. Quindi torno a Yam ed alla cultura indiana. Citazione:
E’ facile vedere in questa strana genesi, la volontà di eleggere una classe dirigente, eletta e nobile, contrapposta alle masse degli umili e degli straccioni. Ma è anche facile vedere come si volesse dare agli uomini l’orgoglio di una discendenza divina. Dico che questa visione appartiene agli invasori indo-europei, perché non si rifà a quelle intuizioni ancestrali, naturali ed intime, proprie della sapienza, che implicano l’eguaglianza di tutti gli uomini, ma anzi divide l’umanità tra una classe nobile e più evoluta da una parte e la massa degli umili e degli straccioni dall’altra. Un qualche cosa di non dissimile dalla, ebraica nella quale si narra del patto che Jahvè avrebbe stipulato con Mosè, promettendo che, se il popolo ebraico avesse osservato la sua legge e gli fosse rimasto fedele, Jahvè avrebbe fatto gli ebrei "superiori a tutti gli altri popoli", "numerosi come la polvere della terra," "come le stelle del cielo e la sabbia del mare." Essi sarebbero diventati "una grande nazione" ed avrebbero occupato "tutto il paese tra il Nilo e l’Eufrate." Questi sono i semi di quell’orgoglio che ci stanno portando all’auto-distruzione. E la sapienza? La sapienza ci dice che, nel vero ordine delle cose, non siamo più importanti delle formiche o delle zanzare o dei vermi. Lo dice il taoismo, ma lo dice anche U.G. (che io colloco in piena tradizione indiana sapienziale), tradizione che non è affatto morta ma che, anzi, anche se invisibile, dilaga per il mondo. Citazione:
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18-01-2006, 13.45.01 | #57 |
Sii cio' che Sei....
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Certo Van, anche io Amo l'India e quest'anno probabilmente ci andro' ancora. Andro' a visitare Tiruvannamalai e un luogo Shivaita sacro a Saraha, dove ancora oggi si ritrovano i Tantrika.......quelli veri. Non e' neanche segnato sulle cartine, ne sono venuto a conoscenza dal mio Maestro.
Il vero Sanatan Dharma esiste, ma esiste anche qui, ovunque....basta saperlo ri-trovare. Sai quante volte ancora oggi penso di mollare tutto, di andarmene la e viaggiare, per quel che mi resta da vivere, a piedi come un pellegrino qualunque? Provo una tenerezza infinita a pensare all'India, leggi quella scrittrice che ti ho detto...non riuscirai piu' a staccartene sino a che non avrai letto l'ultimo romanzo..... Cio' non toglie che anche J.K. urlasse: "Credete che ci sia Dio nei vostri Templi?" Hai letto i racconti di Canterbury? Anche qui un tempo, e ancora nella Russia del 1800, c'erano un sacco di pellegrini per strada che vivevano mendicando il cibo...alla ricerca di Dio....non e' detto che ancora non accadra'..... |
18-01-2006, 14.09.25 | #58 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Grazie per il libri che mi hai indicato….. li metterò nel mio, già lunghissimo, elenco….. P.S. se andrai, salutami quell’oasi di pace che è Tiruvannamalai. |
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