Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
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Bene, Cecil…
Poi mi racconterai dove sta la fregatura.
Provo ad inventarne una… forse due… non so… si vedrà (sto iniziando a scrivere).
Io non sono mai nato! Non esisto… come faccio a parlarti?
Vediamo… proverò a spiegare (in effetti, non si tratta di una teoria originale… piuttosto di un paradosso che ha fatto impazzire gli astrofisici di tutto il mondo – noterai che ingloba anche non poche conseguenze di tipo etico, filosofico, religioso etc… - … credo che non si sia ancora arrivati a fornire una soluzione logica)
Recentemente è stato inventato uno strumento portentoso: la macchina del tempo. Attraverso questo prodigio della scienza e della tecnica, io, Visechi (per POISON, solo per lui, viESchi), primo fra gli umani, ho avuto l’onore e l’onere di sperimentarne l’efficacia.
Al C.I.F.F. (Centro Internazionale del Futurismo Futuribile – embè, si chiama così… cosa c’entro io?), hanno tarato l’orologio del tempo a 2002 anni fa. Io ho espresso, infatti, il desiderio di conoscere personalmente Gesù.
Tutto a posto per il ‘lancio’... conto alla rovescia... nessun problema.
Cazzo! il singhiozzo! La paura, il nervosismo, l’ansia, l’emozione alle volte giocano brutti scherzi. Non mi è consentito, in un così angusto spazio, fare movimenti inconsulti. Cazzo! Ho il singhiozzo! Che cosa può accadere? Niente… una cazzata come questa non potrà in alcun caso rappresentare un problema… mi tranquillizzo… piano, piano.
Tre…. Due… uno… zero........... partenza. Allo scoccare dell’attimo fatidico, penso, ‘zero’… poi c’è ancora qualcuno che afferma che questo ‘non-numero’ (sic! Pietà!) non rappresenta nulla… anzi sarebbe il NULLA. Un cazzo… a me quel ‘non-numero’ mi sta cambiando completamente la vita.
Perché?
Un attimo… quanta fretta… lasciatemi il piacere di scrivere.
Dicevo, ‘zero’, in quel preciso istante un rollio tremendo avvolge l’intera mia persona… sono sospinto, anzi catapultato, entro un vortice … sempre più scuro… nero (le cose che fanno paura, che accrescono l’ansia e la preoccupazione sono sempre nere… anche nel ventennio). Pian piano… dopo mille sollecitazioni, anche violente, intravedo un lumicino… è il segnale che il mio viaggio è vicino alla conclusione.
Entro breve atterrerò nella Palestina di 2002 anni fa.
Immaginate l’emozione, l’impazienza… il timore di aver commesso un errore… sarò pronto? Che farò? Io mi porto appresso un bagaglio di conoscenze impressionante per gli uomini del tempo (tranquilli… chiunque di noi sarebbe in possesso di un bagaglio di conoscenze impensabile per l’anno ‘zero’ – di nuovo quel ‘non-numero’ – figuratevi, anche Berlusconi… Romolo, Remolo e Silviolo).
Atterro… che cazzo! Qui non si atterra da nessuna parte… i motori della macchina del tempo si spengono. Esco… sono nervoso, sudo, l’emozione mi fa vacillare.
Mi guardo intorno… che strano… automobili? Vecchi modelli! Uomini e donne che indossano abiti di qualche decennio fa, anni cinquanta? Che delusione… dove cazzo mi ha condotto questa macchina. Trafelato, ritorno indietro, apro l’abitacolo, controllo il temporizzatore (sarà??)… porca miseria! 10 agosto 1956. Indago sulle possibili cause… quello ******* del tecnico ha sbagliato? Impossibile! Il singhiozzo… NOOOOOOO! Io, quel cazzo di singhiozzo… NOOOO! Me lo sentivo che portava male. Mentre sono in queste faccende affaccendato, incuriosita, si ferma a meno di un metro di distanza da me una bellissima ragazza… Carina!!!! Mi rincuoro… bè, sembra interessata a me… no! Alla macchina… non ne ha mai visto una simile… faccio lo sbruffone e cerco di conquistarla… chissa! E’ proprio carina. Non la conosco… eppure, un’aria familiare… il sorriso… mi affascina e dimentico la mia brutta avventura… mah! Forse si sta già trasformando in una bella avventura ( alle volte si riesce a trovare il bello in ogni luogo)…Non so, c’è del feeling fra noi… Le chiedo il nome… bello… Le dico il mio… silenzio! Come silenzio… vabbè, non fa niente, dai…
Decidiamo di passeggiare per un po’… alla sera l’accompagno a casa… mi dice che fra due giorni deve sposarsi… Le dico, non fa niente… passeggiamo… non so cosa sia stato, non capisco il perché… siamo usciti insieme per gli altri due giorni… Non biasimatemi… era veramente carina… mi attirava… un non so che di familiare… mi ricorda qualcuna… chi???
Ovviamente, niente matrimonio… tutto all'aria.
Dal 13 di agosto, incomincio ad avvertire un certo leggero malessere; che sarà??? Che mi sta accadendo?
Usciamo ancora insieme… niente di compromettente, per carità… non so perché, ma con lei non riuscirei ad andar oltre la piacevolissima compagnia… perché? Eppure, mi attira molto.
Mah! Sarà il viaggio… sarà la mia nuova condizione di naufrago in un’epoca tutta da scoprire e, allo stesso tempo, già nota. 1956… la data mi dice qualcosa… trascorro le giornate vivendo una sempre più intensa sensazione di non essere presente… quasi evanescente… Che c’è… forse devo darmi una controllatine… vediamo se almeno i miei occhi segnalano qualcosa…. Uno specchio… mi guardo… mi guardo… MI GUARDOOOO! Nooo, lo specchio non riflette più la mia immagine… cosa è successo? Con la memoria (scarsa per la verità) torno indietro al primo momento in cui sono comparsi questi strani sintomi… 13 agosto 1956… Come? 13 agosto 1956? Ma è il giorno dopo il matrimonio di mia madre con mio padre… come? Quella ragazza che mi attira tanto ha lo stesso bellissimo nome di mia madre… come? Ho conosciuto mia madre e le ho impedito di sposare mio padre, si sono lasciati… io, in quanto figlio di mia madre e di mio padre, quella madre e quel padre, quell’uomo e quella donna, non sono nato… non sono potuto nascere. Io non sono nato… non esisto… non sono esistito… Ecco perché mi attraeva, ecco perché non potevo andare oltre la dolce e piacevole compagnia…
INCONSCIAMENTE HO RIFIUTATO L’INCESTO… ho sconfitto Edipo e sono svanito.
Poi, mi coglie un dubbio… se io non sono mai esistito, se non sono mai nato, come ho potuto impedire il matrimonio di mio padre con mia madre? Quindi, quel matrimonio ci fu… perché dubitare, allora, che nacquero anche dei figli… i miei fratelli… ma se nacquero loro, come potrei impedirmi di nascere io pure? Evidentemente io ci sono… ma se poi…
Basta… non ho altro tempo… qui fra le ombre ti lasciano troppo spazio per dialogare con i vivi… ho dovuto ricorrere ad uno stratagemma, ma questa è un’altra storia…
Ah, a proposito… poi, al mondo, c’è ancora qualcuno che afferma che lo ‘zero’ ha un qualche valore… per me ha significato il NULLA… forse Cecil ha ragione???? Chi lo sa…
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Forse potrei raccontare quando ho vissuto l’avventura di guardare dentro un telescopio e vedere un pianeta del tutto simile alla terra, distante milioni di anni luce, e, grazie al mio telescopio ultratecnologico e ultrapotente, che mi restituiva l’immagine di quel pianeta lontano così come si presentava in quel momento… (solo un problema di velocità della luce… non so come sia possibile… ma qui è possibile), ho potuto vedere un uomo che guardava dentro un telescopio ed osservava un pianeta del tutto simile al suo e dentro questo pianeta c’era un uomo che osservava un pianeta del tutto simile al suo con un telescopio e vedeva un uomo che…
Oppure sarebbe simpatico rompervi i c.g.i.n. con la storia… reale anziché no… di quella volta in cui mi misi a dipingere e, come colto da improvvisa ispirazione, iniziai a ritrarre un uomo su una spiaggia (sempre… sempre… sempre… mare e spiagge) che con il suo cavalletto, i suoi pennelli e colori dipinge un uomo su una spiaggia
che
dipinge una spiaggia con un uomo
che
altro non fa che guardare me, mentre dipingo me…
Ma son certo che vi annoierei oltremodo, quindi mi limiterò a descrivervi i tempi di reazione di un bradipo supersonico… bé se si parla di reazione, non può che avere i reattori supersonici…
Il bradipo è capace di salire su un albero alto 30 metri, cagare (scusate!), scendere giù appena in tempo per vedere il proprio culo che caga…
Accidenti… questa non mi doveva proprio sfuggire… Cecil, ti chiedo scusa… per farmi perdonare, ti dirò:
Il linguaggio dei sordomuti… forse è l’unico linguaggio comprensibile in tutto il mondo… forse domani il mondo sarà pervaso dal mormorio dei sordomuti.
No, non è così… i segni che utilizzano i ciechi… solo quelli sono comprensibili da tutte le genti del mondo, in Italia come in Indonesia etc… Forse… Chissà!
Francamente ero in dubbio se inserire queste immonde cazzate qui o nella pagina surreale… Boh!
BASTAAAAA!
Ciao!
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