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Vecchio 25-08-2002, 14.39.31   #21
Cecil B. Dement
F&D'ers
 
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Data registrazione: 14-05-2002
Messaggi: 25
Turbamento?
Perchè devi essere turbato, in questa discussione NON ESISTE.

Anche in un azione comune a tutti, ognuno di noi può trovare INFINITI SIGNIFICATI,mille sfacettature,teorie bizzarre, eppure a me non turbano affatto, non siamo il centro dell'universo, siamo piuttosto il granello di sabbia, immobile, insignificante.

E' l'ambiente circostante che stimola, anche quando apparentemente non c'è NULLA di interessante....

ci sono dei lavori in corso giù in strada: martelli pneumatici tutto il giorno che fanno un gran rumore....mi fermo ad ascoltare....

L'avevo sempre creduto qualcosa di neutro. Una sorta di VUOTO.

Come una pagina completamente bianca. Un rumore ripetitivo, poi il vuoto, poi di nuovo riprendeva incessante il sordo tonfo.

Ho iniziato ad ascoltarlo bene, sentivo vibrazioni diverse, tonalità differenti e ho finito per creare una musicalità nella mia mente. Alla fine ho creduto di sentire il farfugliare lontano di Dio.

Per me non è possibile tralasciare niente al "caos".

Teoria pazzoide?? Forse...
Cecil B. Dement is offline  
Vecchio 25-08-2002, 19.53.26   #22
Hakai
Ospite
 
Data registrazione: 28-07-2002
Messaggi: 3
Andare con disordine

Comunicazione presuppone.
Entita' Comunicanti (due almeno, volenterose).
Un messaggio (informazione).
Un medium di trasporto (suono o gesto o forum virtuale o..).
Un linguaggio comune.

Creare un'interfaccia.

Piu' informazioni.
"Come deve essere un linguaggio universale?"
La storia del linguaggio 'matematico' universale
non e' certo una novita', e ad un certo livello,
lontano da quello scritto e parlato dagli esseri umani,
esiste gia'. Ad esempio nel mondo delle reti informatiche
esistono protocolli (regole) di comunicazione ben definiti
e strutturati che sono ampiamente utilizzati per il
trasporto delle informazioni (un certo TCP/IP..).
Queste ultime sono codificate con alfabeti standardizzati
e usati su scala mondiale (l' "Unicode" o il buon vecchio
"ASCII"..).

Codificare una parola con un numero.
Stesso messaggio,ok.
Ma cosa si perde?
Tutto.
L'emozione onomatopeica,l'espressivita'.
Non possiamo rinchiudere una lingua in strutture cosi' rigide e
inespressive.
La fonetica e' arte antica.

Il linguaggio universale dovrebbe essere altamente espressivo.

Piu' informazioni.
"Da dove viene l'espressivita'?"
Oltre all'aspetto fonetico-grafico-gestuale-tattile dei termini e alla
grammatica, quello che conta e' il background culturale di chi usa un
determinato linguaggio.
Modi di dire, eccezioni della lingua, casi particolari.
Esperienze collettive della comunita' in cui si vive, tradizioni, sensibilita' comune.
Cose sottintese dal gruppo.

Perche' la comunicazione abbia effetto, le entita' coinvolte devono
possedere mezzi e capacita' interpretative simili.

Aumentare l'espressivita' di un linguaggio e',
aumentare l'integrazione di un gruppo, e'
aumentare la propria cultura personale, e'
aumentare le proprie conoscenze, e'
non limitarsi mai esclusivamente alle proprie radici.

Piu' informazioni.
Quindi la domanda fondamentale e':
"Puo' esistere un linguaggio universale?"
O meglio.
"Siamo pronti per un linguaggio universale?"
O meglio.
"Abbiamo basi culturali tali da permettere lo
sviluppo di un linguaggio universale?"
O meglio.
"Vogliamo davvero integrarci a tal punto con
i nostri simili da poter porre le basi per lo
sviluppo di una societa' e di un linguaggio unico
(la lingua e' lo specchio di una societa')?"

La risposta non mi sembra affermativa.
Per ora.

Dopo questa, potremmo tranquillamente entrare
nella questione del "globale-non globale" ("m'ama-non m'ama"),
ma quello che tengo a chiarire e' che con
"integrarci con i nostri simili"
non intendo
"sopprimere le culture non rette da una economia sviluppata"
ma
"creare un background comune che integri le culture in un
sistema basato su ideali riconosciuti universalmente".
Ideali.
Di quale tipo?
Questo e' un altro problema.
Piu' informazioni.
Hakai is offline  
Vecchio 25-08-2002, 20.01.57   #23
Hakai
Ospite
 
Data registrazione: 28-07-2002
Messaggi: 3
Essere Repressi

Per Visechi e chi segue l'argomento.
Per Visechi.

Cecil ha citato solo uno dei post della discussione sulla morte.
Il resto e' qui:

http://www.fuckanddestroy.org/fforum...sp?TOPIC_ID=30

"Morire a volte e' la cosa migliore che puo' capitarti."
Hakai is offline  
Vecchio 29-08-2002, 20.48.47   #24
Cecil B. Dement
F&D'ers
 
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Data registrazione: 14-05-2002
Messaggi: 25
Proviamo a fantasticare....

le città, viste dall'esterno, da "fuori", che cosa sono ?
noi chi siamo per loro ?

gradirei una vostra interpretazione "surreal-fantastica", anche per te visechi
(p.s. grazie a visechi e scultore di aver fatto capolino nel FaD)
Cecil B. Dement is offline  
Vecchio 29-08-2002, 20.53.06   #25
Cecil B. Dement
F&D'ers
 
L'avatar di Cecil B. Dement
 
Data registrazione: 14-05-2002
Messaggi: 25
Città anno zero.
Il nostro mondo è malato.
Una volta le culture umane erano omeostatiche, esistevano in un equilibrio automatico, senza nozioni di tempo e di progresso che abbiamo noi.

Poi è arrivato il "virus" città.
Ci siamo ? Non vedete la città per quello che è...
Nessuna sa da dove sia giunto o chi ce l'abbia portato....

come tutti gli organismi virali la sua unica direttiva era di usare tutte le risorse disponibili per creare copie di sè.
Sempre più copie, finche non ci sono più materie prime e il corpo ospite può solo morire.

Non è detto, le città vogliono che diventiamo buoni costruttori.
Alla fine costruiremo razzi e porteremo il virus su altri mondi ??

Probabile
Cecil B. Dement is offline  
Vecchio 07-10-2002, 15.58.31   #26
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Omeostatiche?? (non ho voglia di cercare… pigrizia congenita)

Città anno uno.
Il nostro mondo è morto e putrefatto
Abbiamo dovuto emigrare in un altro mondo… buio, niente luce… il sole è grigio… il suolo odora di morte…
Niente ossigeno… sopravviviamo a noi stessi… scafandrati…
Il Caos regna… dobbiamo sopravvivere… dobbiamo ricostruire noi stessi… il "virus " città è morto… l'abbiamo lasciato sulla terra…
Abbiamo scordato i mestieri… ci cibiamo della morte che troviamo per strada…
Niente regole… niente amori… niente gioie… niente sofferenza e dolori…
Le giornate sono lunghe 48 ore terrestri… le notti sono fredde e non offrono emozioni…
Niente da leggere… niente da scrivere… niente da dire… niente colori…
Siamo perduti in un deserto sorto dal nulla… sabbia, impalpabile sabbia… quando la stringi evapora via…
Dobbiamo sopravvivere… vogliamo sopravvivere… l'istinto regna… i sensi non donano sensazioni…
Che fare?
Siamo soli… io, tu e chi si vuol unire…
Io ti racconto una storia… non è la mia… di un'amica… (sono autorizzato)

"si narra di una vecchia che vive nel deserto in un luogo nascosto da tutti… ma mai visto da nessuno… dicono sia sepolta vicino ad un pozzo. L'hanno vista in viaggio su un carro bruciato… e in molti altri posti… non ha età… non ha tempo… né spazio.
La chiamano la LOBA… la LUPA.
La sua unica occupazione è la raccolta delle ossa… raccoglie e conserva le ossa che corrono il pericolo di andare perdute per il mondo.
La sua caverna è piena di ossa di animali… ma la sua specialità… sono i Lupi.
Setaccia le montagne e i letti dei fiumi, alla ricerca delle ossa dei lupi… e quando ha riunito un intero scheletro… quando l'ultimo osso è al suo posto… si siede accanto al fuoco e canta.
Le creature lentamente riprendono forma mentre lei canta ancora.
E ancora la LOBA canta e il lupo riprende a respirare.
E ancora la LOBA canta così profondamente… che il deserto vibra.
E mentre lei canta… il lupo apre gli occhi, balza in piedi… e corre lontano.
Un raggio di sole lo colpisce alla schiena e il lupo si trasforma in una donna che ride e corre… libera… scalza.
Si narra anche che se vagate nel deserto ed è quasi l'ora del tramonto… e vi siete perduti… e siete stanchi… allora siete fortunati… perché la Lupa vi ha scelti per mostrarvi qualcosa… qualcosa dell'anima…"


La storia mi piace. Trasuda speranza.
Ora a te e a chiunque voglia…

La spiegazione? Forse domani!

Ciao Cecil! Sempre più astruso… vero?
visechi is offline  
Vecchio 07-10-2002, 16.01.37   #27
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Il virus città

Citazione:
"Scritto da Cecil B. Dement il 29-08-2002 20:48:
Proviamo a fantasticare....

le città, viste dall'esterno, da "fuori", che cosa sono ?
noi chi siamo per loro? "


Le città sono mondi incredibili… tetri, paurosi e pieni di solitudine…
Belli e fantastici, ricchi di gente e d'incontri…

Le città riflettono il nostro animo… le nostre emozioni…
Ci trovi dentro la vita, come puoi scovarci la morte…

Troppo banale… troppi luoghi comuni…

OK! Surreal-fantastica…

Cammini solo per le vie sporche e tetre di una città…
Palazzi anonimi… vie deserte, piene di gente sola…

Non hai il coraggio di vedere negli altri la stessa ansia, la stessa solitudine che imprigiona il tuo spirito…
Non hai l'impudenza di urlare "Hey Man… dall'altra parte della via… ci teniamo compagnia"

Un giorno, dolorante, infiacchito più del solito dalla solitudine che rende tutto grigio e freddo,
Distrattamente, quasi annoiato, osservi una donna… cammina… annoiata… sembra non abbia una meta…

La segui… così, senza alcuna intenzione precisa… vaghi per le luride strade… non hai una meta neanche tu,
Scopri in lei il tuo stesso sentire… scorgi il tuo pianto sopito nel suo cuore… vedi la tua stessa solitudine…

Sei solo e sei triste… sei anche distratto… ricordi? La solitudine ha indebolito le tue difese…
La vedi entrare in un giardino e sedere su una panchina… fuma nervosa… osserva gli altri… con un velo di tristezza negli occhi…

Hai tanto da dire, ma non riesci… sei solo… sei anche distratto… ricordi?
Ti avvicini… così… non sai che fare… hai voglia di dire… che fare?

La chiami… le parli… le dici tutto… non prendi fiato…
Parli della vita… della gente… delle emozioni…

Lei ascolta… che strano… sorride… non fugge… ascolta…
Ti parla…

Ti siedi… parlate… non sei diffidente… non è diffidente…
Si avvicina altra gente… come te, come lei…

Che fate? Parlate? Ridete? Scherzate?
Che strano… ti senti 'leggero'?… ora vedi i colori?

Il cinema è aperto… non devi più andarci da solo… ora puoi entrarci… potrai anche provare piacere…
Non solo più noia e tempo da 'uccidere'…

Domani ne parlerete insieme…
Che dici? Le strade, le vie son piene di gente? Non vedi più il grigio?

E' un posto per vivere…
Domani rinasci?


Ok! È finita… (non è una poesia… non sono capace… solo idiozie!)
Cecil… non farti venire strane intenzioni … non ti puoi fidanzare… non ti ho neanche detto se la donna fosse giovane o anziana, bella o brutta... era solo un'idea… solo un gioco…
Non farti illusioni… non andare a cercarla… è già uscita di casa e tu sei qui a perder tempo con noi…
Comunque era giovane e carina (come sempre, ovviamente, bella e giovane perché viva)… ma non disponibile per quel che stai pensando…
Ciao!
visechi is offline  
Vecchio 07-10-2002, 16.56.08   #28
Cecil B. Dement
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Messaggi: 25
Citazione:
la LUPA.

la Lupa o il Lupo sono sempre stati raffigurati a fianco della Morte....

"...e dopo la nevicata millenaria e un lenzuolo candido, Dio doveva solo pronunciare il suo nome : Ragnarok, uccisore degli Uomini.

Oracolo giudica e concedi la tua saggezza, cacciando il male tremendo che infesta questo mondo primitivo.

E mentre Dio accettava la sua testa che si levava, tolse l'incanto, scacciando il peccato."
Cecil B. Dement is offline  

 



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