Ciao sono nuovo. Saluti a tutti.
Secondo me la vita si è autocreata dalla materia. Infatti qualitativamente sono la stessa cosa. Credo che la spiegazione migliore sia la già citata teoria della complessità. Questa spiega come nei sistemi complessi le singole parti si autorganizzino creando un qualcosa di più. Dalla relazioni fra le parti emerge un nuovo tipo di ordine dinamico. Gli atomi si organizzano in molecole, le molecole in sostanze e strutture più complesse, e queste ultime in forme definite viventi.
Il moto delle particelle è caotico e la materia forma delle strutture in cui atomi e molecole sono a miliardi. In questo mondo dinamico si possono avere tre (o forse quattro, adesso non ricordo) stadi. O tutte le particelle vagano disordinatamente e confusamente. O tutte si organizzano in una struttura solida e ripetitiva come ad esempio i cristalli o come si dice, al margine del caos, esse formano quella particolare struttura di non-equilibrio chiamata vita.
In contrapposizione al secondo principio della termodinamica, che stabilisce che dall'ordine si crei il disordine, cioè che l'entropia aumenti, cioè che la materia vada nell'universo verso una situazione di equilibrio chimico, nella vita succede proprio il contrario. Dal disordine si crea l'ordine.
In un certo senso tutto ciò è immanente alla materia stessa e può essere spiegato appunto attraverso le regole della teoria della complessità. Senza l'intervento di Dio, che secondo me è solo un concetto umano.
Il perché poi le parti si autorganizzino facendo emergere delle nuove proprietà che formano un tutto più complesso non mi è completamente chiaro. Ma allora si rimanda alla seconda questione. Perché la materia si comporta in un certo modo? Perché la materia esiste? Perché c'è l'universo e non il nulla?
Se lo sapessi non sarei qui, ma forse su Giove a giocare con gli uragani rossi. Le teorie cosmologiche potranno al massimo spiegarci come l'universo si è creato, dubito che ci dicano quello che c'era prima e sicuramente non potranno dirci l'agognato perché.
Fatte le debite considerazioni filosofiche, religiose e atropologiche sarei portato a concludere che è una domanda senza risposta. Sarebbe come chiedersi come mai io sono nato proprio ora, nel XX secolo, dai miei genitori e non in Nuova Guinea nel secondo millennio a.C., in una comunità matriarcale?
Non ho risposto al sondaggio perché per la vita mi servirebbe l'opzione "si è autogenerata" e per la materia un bel e classico "non lo so".
Sono comunque curioso di sapere cosa diceva S.Agostino sul nulla...
Vorrei poi cercare di capire secondo voi quale sarebbe l'atto di fede che compiono gli scienziati e i filosofi? L'unico che io conosca è quello del realismo. Essi postulano, non tutti fra i filosofi, che la realtà esiste. E che in buona parte gli oggetti che noi vediamo corrsipondano a degli oggetti reali, ontologicamente esistenti. C'è una grossa differenza fra le scienze e le religioni. Fra le verità scientifiche e quelle religiose.