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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
16-02-2005, 19.31.20 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Quando dico "problema uomo" intendo qualcosa di vasto, intendo tutti i quesiti non chiariti che riguardano l'uomo. I quesiti che forse non avranno mai risposta e per questo sono "problemi irrisolti".
Forse ora sarai d'accordo che il "problema uomo" in tal senso, esiste. In fondo, sto anche parlando dell'esistenza in generale che nel momento in cui riguarda direttamente l'uomo, lo porta a porsi i famosi "problemi". Come avrai capito il mio non e` un approccio esistenzialista, bensi` analitico, ma non perche` l'approccio esistenzialista mi faccia paura o perche` mi deprima, bensi` semplicemente perche` non ho trovato domande, o trovato prevalentemente emozioni e stati d'animo. Però, mi pare strano che non hai trovato domande. Anzi, mi pare IMPOSSIBILE. Sai perchè? Perchè ciò di cui sto parlando è strettamente legato ai campi di ricerca che dici che ti interessano. Il solo "problema dell'esistenza" non si può separare dalla filosofia della scienza. Dal modo in cui il soggetto percepisce il suo ambiente...e così via.... Di chi è l'uomo... Lo stesso fatto che sei un uomo che analizza il mondo con la scienza, ti fa porre questi problemi. Il solo fatto che te sai analizzare analiticamente, deve partire dal presupposto solido di chi sei te e di cosa sei in grado di fare. ora purtroppo non ho tempo per continuare, riprenderò appena possibile. ciao Ultima modifica di Dunadan : 16-02-2005 alle ore 19.33.26. |
16-02-2005, 19.51.08 | #6 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Infatti ho detto, nel mio primo post, che "penso che non esista il problema 'uomo', ma esistono tantissimi problemi che, ovviamente, sono collegati con l'uomo." Comunque quando hai tempo scrivi un po' di problemi dell''uomo' e cosi` ci intenderemo meglio... a presto, epicurus |
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16-02-2005, 21.49.33 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: filosofia disumana
Citazione:
E’ vero che la nostra stessa identità affonda le radici su illusioni che nonostante Copernico, Darwin e Freud abbiano ridimensionato, permangono in quanto parti costituenti della nostra identità stessa. D’altro canto una visione disincantata della realtà, anche della realtà uomo, non preclude, secondo me, la capacità di immergerci nella dimensione sentimentale ed affettiva anzi ci aiuta a vivere meglio amicizia, amore e tutta la gamma delle tensioni che esistono nella nostra sfera emozionale ….. Il disincanto rende più veri a se stessi e come tali più capaci di immergerci nel cuore della vita. Una filosofia che non sia “fumo” credo che possa aiutarci a vivere meglio dandoci appunto una “filosofia di vita” che, per usare una metafora, se non guarisce dal prurito, (dell'esistenza), quantomeno ci da la forza di grattarci. Ultima modifica di VanLag : 16-02-2005 alle ore 21.58.03. |
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16-02-2005, 22.06.49 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: filosofia disumana
Citazione:
Ciao Dunadan, ben tornato La filosofia fa soffrire? Io non credo che questa affermazione possa essere considerata sempre vera, perché dipende da chi la fa, da cosa si aspetta dal proprio "filosofare" e con quale scopo lo fa. Se non ho capito male tu dici che la filosofia produce sofferenza perché dimostra quanto l'uomo non è altro che uno dei tanti elementi del nostro pianeta, dell'universo ecc... perde la propria centralità, perde quel carattere di superiorità che il genere umano si è da sempre "autoattribuito"... la filosofia, se vogliamo, ci dimostra che un uomo non è superiore al fiore che si trova nel proprio giardino o all'ape che gli si posa sopra, che la spiritualità non è niente altro che una nostra invenzione ecc... allora ogni scienza dovrebbe essere considerata fonte di sofferenze per l'ego dell'uomo, come per esempio hai dimostrato tu parlando di Copernico, Darwin e Freud. Personalmente, se compio un ragionamento e arrivo alla conclusione che non sono un essere superiore, ma l'importanza che ha la mia vita è equivalente all'importanza che ha la vita della coccinella che oggi pomeriggio si è posata sulla mia mano e che non ho gettato dalla finestra di casa perché ho pensato che fuori facesse troppo freddo per lei... non mi provoca nessuna sofferenza, questo perché non mi aspetto una risposta specifica, ma aspetto di ottenere la giusta risposta quando avrò finito il mio ragionamento. E' logico che se da un ragionamento filosofico ci aspettiamo la dimostrazione di quanto siamo superiori, di conseguenza rimarremo delusi perché il ragionamento dimostrerà il contrario. Allora dico che non è vero che gli uomini non si devono occupare di filosofia, ma dico che gli uomini che sono alla continua ricerca della propria superiorità, se credono di poter usare la filosofia per dimostrare questa loro convinzione, hanno scelto la strada sbagliata, perché questa non gli porterà altro che delusioni e sofferenza. Ciao |
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17-02-2005, 11.13.34 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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Re: filosofia disumana
Citazione:
Ciao Dunadan, complimenti per la questione disumana che poni, non l'avevo mai pensata con questa ottica... Inizio dalla fine: Fiosofare non è cosa per uomini! Si, vero. Non è cosa per uomini di questi tempi. Mi spiego meglio: Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza. Sappiamo che Dio è morto. Qualcuno potrà dire che quella frase è stata scritta dall'uomo.. Il fatto è che stiamo celebrando il funerale di quell'Uomo e di quel Dio: sono "morti" un certo uomo e un certo Dio. E' morto un certo modo di pensare (Nietzsche, Hegel, Heidegger lo avevano "visto" con grande anticipo). Penso che le nostre generazioni siano su un ponte o stiano attraversando un confine. E' disumano per me pensare e filosofare con le categorie del pensiero morto di "quell'Uomo e di quel Dio" che sono "morti": la nostra società, la politica parla ancora con quel linguaggio; nella vita di tutti i giorni siamo in parte quel pensiero disumano che è già nella bara. Aspetta solo l'estrema unzione...non so se riusciremo a vivere e a percepire un nuovo pensiero (almeno la nostra generazione...). Filosofare e pensare oggi è un tormento perchè significa riconoscere che l'Uomo (Dio) degli ultimi 2.500 anni non c'è più e che c'è la grande responsabilità di riconoscere e di interpretare un momento di passaggio: l'uomo nuovo che riconoscerà un nuovo Dio e un nuovo modo di pensare. Un nuovo modo di pensare , una nuova architettura del pensiero che penserà Dio e/o l'Uomo diversamente. Tornando al "tormento filosofico", non lo intendo come tormento nel senso di penare, ma come tormento che stimola al nuovo, il tormento dei primi filosofi. La curiosità, la voglia di conoscere, l'inizio di una nuova esplorazione... In quanto all'accenno di "atmosfera metafisica"...fantasia , illusione...forse la nuova filosofia, il nuovo pensiero sta cercando un contatto con questi meta - fisici (Jung, Freud sono altri 2 che hanno vosito molto in anticipo rispetto ai loro contemporanei..) Un saluto |
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17-02-2005, 11.26.57 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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dubbi sulla filosofia?
Dal mio punto di vista la filosofia dimostra la sua esistenza perchè pone in questione se stessa, continuamente.
In fondo mi sembra che una delle domande che emergono (leggendo le vostre considerazioni ) sia anche perchè la filsosia? Perchè l'interrogazione sull'uomo con la filosofia? Il fatto che la filosofia abbia raggiunto la domanda delle domande, cioè la disponiblità a mettersi talmente in discussione da chiedersi se ha ancora valore o , meglio ancora se ha "diritto "di esistere....non fa che dimostrare il motivo per cui è nata: nella sua morte rinasce continuamente...ama a tal punto conoscere che si interroga sull'amore per la conoscenza ....io lo trovo di una bellezza.... |