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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
26-08-2004, 15.40.59 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Citazione:
Sono d'accordo con te. L'essere permalosi ha indubbiamente degli aspetti negativi, ma nel senso opposto è indice di sensibilità e se 'usato' nel modo giusto ci potrebbe aiutare a porci in modo diverso nei confronti degli altri, cercando di esprimere le nostre opinioni nel modo migliore per evitare di ferire la persona a cui ci riferiamo; perché chi è permaloso conosce bene il male che possono provocare delle 'apparentemente innocue' parole. |
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26-08-2004, 17.59.26 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Ci sono poi diversi tipi di permalosi. Alcuni lo palesano altri, come me, sminuiscono e danno a intendere che tutto gli scivoli senza problemi. E' una corazza che serve a difendersi, a volte anche quando non ce n'è bisogno. Si fa buon viso a cattivo gioco così chi ci attacca ci vede forti e forse ridimensionerà l'attacco. Ma spesso invece crede di poterci dire quello che gli pare tanto noi non ce la prendiamo... qua si rimane fregati. Finisce che noi permalosi che non lo danno a vedere eliminiamo quelle persone, proprio le escludiamo dalla nostra vita quando magari dicendo loro "piantala il tuo atteggiamento mi da fastidio" avremmo potuto chiarire e continuare i rapporti. L'anno scorso andai in ferie col mio compagno e un'altra coppia. Io con l'uomo dell'altra sono spesso in discussione, è anche stimolante e divertente. L'anno scorso eravamo in Toscana vicino a Bibbona ed io volevo andare a vedere i luoghi del Carducci, ricordo tutte le sue poesie e ci tenevo, mentre lui non faceva che prendermi in giro. All'inizio era divertente ma poi ogni volta che chiedevo di andare in un posto lui sbuffava, mi scherniva, ripeteva mozziconi della poesia sui cipressi denigrandola. Ora lo so che non è una mia poesia ma mi ricorda l'infanzia, ci sono legata e questo mi va a smontare tutto il romanticismo di quella vacanza. Ad un certo punto lo odiavo e un giorno presi di forza il mio compagno e lo obbligai a portarmi (me sola) in giro per i luoghi Carducciani. Ho fatto l'associale, sono stata permalosa, ma me li sono visti senza rompipalle intorno. Ora con lui ho ottimi rapporti, è stato meglio esternare che mi aveva urtata a quanto pare!
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13-09-2004, 22.56.03 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
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E se invece il permaloso fosse (lo dico perchè mi ci rivedo io in prima persona) un tipo troppo incentrato su se stesso da non vedere che nella vita di tutti i giorni capita a tutti di essere derisi, sgridati, ridicolizzati. ma noi vediamo solo noi stessi. E poi c'è il concetto di superbia ad esso collegato: gli altri non si devono permettere di dire così di noi, non abbiamo la capacità di ridere noi per primi di noi stessi. Un po' di autoironia ogni tanto non guasta. E aiuta e vedere le cose da un altro punto di vista.
Il segreto è ridimensionare, solo ridimensionare e riflettere su quello che dopo tutto ci è stato detto: la persona troppo incentrata su se stessa vedrà solo la propria sofferenza, si sentirà tradita, non capita, derisa, sola, sfigata. La persona che si apre verso il prossimo cercherà di capire il punto di vista dell'altro, perchè l'ha detto: invidia? (chissenefrega, peggio per lui), perchè mi vuole bene? (tanto meglio, c'è qualcuno che mi ama, magari mi soffoca col suo amore ma è pur sempre amore), perchè ha problemi lui stesso in famiglia e li scarica su di me? (vedi, non sono l'unico). Insomma, io ho capito una cosa dalla vita: che più ci si chiude in se stessi, più si rimugina su quello che è successo e più si rischia di fare di una piccola cosa un dramma, un film enorme del quale ci si convince ogni giorno di più. E la cosa peggiore cui si può andare incontro è quella di influenzare negativamente il proprio destino e avere l'illusione, dopo, di essere quel che siamo a causa degli altri. L'unica cosa a cui io sempre guardo è essere a posto con la mia coscienza: se ogni giorno mi posso guardare allo specchio ed essere fiera di me perchè non ho fatto del male a nessuno e perchè credo di vivere giustamente così, tutto il resto è nulla: non si può piacere a tutti e critiche ne prenderemo a iosa sempre: che sia un amico, o tuo padre o tuo fratello, se ritieni che questa persona sbaglia nel giudizio nei tuoi confronti, continua a vivere la tua vita come tu meglio credi, tutto il resto "fa volume" (come dice il protagonista de "I Laureati" alla fine del film). Un saluto, Cernia. |
14-09-2004, 01.08.50 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Ciao Cernia
e grazie mile anche a te per l'intervento. Sono in pieno d'accordo con te sulle cause e conseguenze della permalosia anche se la mia sia "causata" da cose molto piu radicali e meno ammissibili che "semplici" critiche verbali. Se fosse stato solo per quelle...sarebbero' state appunto, roba da autoironia. Invece come dici tu, la mia coscienza si e' sviluppata tenendo sempre presente l'episodio ( con la successiva aggiunta di tanti altri) inciso da qualche parte del profondo, come esempio perenne per non ripeterlo su altri in prima persona, il che di me fa una persona sensibilissima ed iperattenta a non deprivare altri del diritto di vivere in tutti i sensi. Ma questo mi ha portato a costruirmi limitato deviandomi ecco, verso un percorso meno naturale che relativamente da poco tento di ripristinare. Ma il vero problema e' la coerenza alle decisioni prese nell'infanzia dalle quali la mia costituzione...e quella si sa'.... non si cambia. Allora ecco la mia domanda iniziale sullo stile avvocatesco perche non trovo piu modo di finire questo "processo" interiore accusatrice della costituzione stessa...Ciao
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