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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
28-06-2002, 13.31.46 | #23 |
Messaggi: n/a
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Si,fondamentalmente hai ragione.Anch'io credo che il Tutto sia come un grande puzzle,e la scienza lo stia ricomponendo.La religione e le visioni arbitrarie servono appunto finchè tutti i tasselli non saranno nel posto giusto e le lacune saranno riempite.Il giorno che avremo completato il puzzle dio,la metafisica e le visioni soggettive potranno anche essere eliminate.
Solo che a volte ciò mi sembra impossibile,in quanto,anche se adoperiamo mezzi che ampliano i limiti dei nostri sensi,avremo sempre bisogno di un sistema di riferimento,e quindi la visione di per sè sarà sempre soggettiva.Avremo sempre bisogno di un teorema della relatività!Una visione di insieme sarà cmq impossibile... E poi si aggiunge il teorema di Heisenberg,che mi dice che un misurazione precisa è impossibile!Quindi noi possiamo usare tutti i mezzi che vogliamo,ma dovremo sempre approssimare,accontentarci di una probabilità.... Per non parlare del fatto che ora che noi diventiamo omniscenti,la nostra razza fa prima a soccombere sotto il peso della sua stessa scenza.... |
28-06-2002, 16.51.51 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-05-2002
Messaggi: 82
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Secondo me non si tratta di essere onniscienti o di essere in grado di misurare tutto perfettamente: l'importante è avere bene in testa un modello; per esempio, non mi interessa calcolare esattamente la struttura esatta di ogni singolo atomo, mi interessa solo il suo "pattern"specifico
E poi secondo me un margine di errore infinitesimale o tendente a zero non è rilevante. L'importante è permettere il raffronto tra entità omogenee. Anzi ritengo che + si vada avanti col progresso ,+ i concetti si semplifichino: sono sicuro che a un certo punto sarà come un lampo immenso in cui tutto il buio che ci avvolge si illuminerà. Certo che se ci assilliamo con superflui perfezionismi "calibratorii", allora sì, soccomberemo sotto il peso di infinite informazioni. |
30-06-2002, 13.15.13 | #25 |
Ospite
Data registrazione: 16-06-2002
Messaggi: 28
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chgiedo scusa...
Non ho letto tutto (problemi di tempo) però trovo molto "centrati" e interessanti alcuni interventi (tra "il poco" che ho letto)
I miei generalizzati complimenti... Volevo solo aggiungere qualche ulteriore elemento di riflessione (e mi scuso se qualcuno l'avesse già fatto) o tentare un piccolo approfondimento. Credo che possiamo senz'altro affermare che la realtà percepita è assolutamente una rappresentazione (trasdotta) della realtà oggettiva (ammesso che questa esiste). Solo due esempi in parte già espressi: i colori e la visione bioculare o multi oculare. I colori in natura NON esistono, sono solo una convenzionalizzazione (una codificazione) secondo cui il nostro organismo trasduce una differente lunghezza d'onda delle onde elettrimagnetiche della luce in colori. Lo spettro del "visibile" è molto più stretto dello spettro totale... Così come lo spettro dell'udibile (NON esiste neanche il suono!) e quello dell' "olfattibile" (NON esistono odori) quello termico etc La visione bioculare è senz'altro diversamente rappresentata nel nostro cervello, rispetto a quella rappresentata negli insetti con visione multioculare o alla rappresentazione mentale in tutti quegli esseri che "vedono" attraverso l'emissione di ultrasuoni... (pipistrelli, delfini etc) Si può dire quindi che senz'altro la realtà percepita è solo una rappresentazione della realtà "oggettiva" (se quest'ultima esiste è tutt' altro discorso che va affrontato definendone i criteri iniziali). Insomma i nostri sensi sono solo strumenti percettivi e trasduttivi di "grandezze fisiche" esterne che NON hanno un valore oggettivo assoluto nel reale. Buona domenica a tutti. |