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23-03-2015, 10.42.39 | #42 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 13-03-2015
Messaggi: 12
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Riferimento: morte o vita..
Citazione:
Dire che l'anima separata dal cervello non può portarsi dietro informazioni è esprimere un assunto e sinceramente non so come tu lo possa fare. Dai questi concetti come fossero la verità, le dai per assodate, mentre ritengo siano semplicemente tue convinzioni. La tua verità. Alla fine è una fede che tu hai in queste affermazioni, come quella del cattolico che crede nel paradiso. Alla fine sono sullo stesso piano. |
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23-03-2015, 10.44.36 | #43 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 13-03-2015
Messaggi: 12
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Riferimento: morte o vita..
Citazione:
Però se la nostra memoria è paritetica alla ram di un pc, quando spegni il pc la ram viene cancellata. Quando muori spegni il monitor o spegni il PC? Questa è la domanda. |
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23-03-2015, 14.44.06 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
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Riferimento: morte o vita..
** scritto da alberto 78:
Citazione:
Questo dubbio (grazie per il chiarimento!) è oggettivamente impegnativo, inquietante, delicato; ma allo stesso tempo, come ogni dubbio, conduce ad affermare maggiormente da che parte schierarsi. Per quel che riguarda la mia scelta di cattolico, posso dirti che è anche un'arma a doppio taglio, poiché credere nel prosieguo della vita e fare del bene solo in proporzione di un'eventuale ricompensa non è per niente cristiano, ma fede per convenienza: uno deve fare del bene (amare) perché è l'unica formula che ti rende davvero vivo già adesso (e non solo dopo), a differenza di chi fa male (non ama) ed è morto anche se ancora in vita (leggi discorso di Bergoglio a Scampia: il "Male" puzza, sei vivo ma imputridito come un defunto da tempo). Un poco come chi paga le tasse per non essere multato o finire in galera, e chi le paga perché sente sia giusto contribuire, anche se la legge non è uguale per tutti. Ma la speranza è uno ad alimentarla, essa non delude mai; la questione è che anche in questo caso si sta dando all'accezione speranza il significato che le cosa daranno frutto, che ad una causa buona risponderà un effetto buono, se faccio bene verrò premiato, altrimenti dannato per sempre, ma non è così, ossia, non significa questo il sentimento speranza, poiché se ci fosse un aldilà, la speranza ci aiuterebbe a discernere che tutto ha un senso alla luce dell'amore, anche il dubbio, anche la sofferenza, anche la profonda amarezza, anche lo sconforto, soprattutto la paura, la paura di non poterne far parte. Pace&Bene |
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23-03-2015, 20.59.01 | #45 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 13-03-2015
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Riferimento: morte o vita..
Citazione:
Io parlavo del fare del bene o del male e dell'aldilà, non con l'accezione che hai inteso tu. Capisco comunque il tuo discorso, perchè non ho spiegato la mia visione. E' ovvio che se io faccio del bene, lo faccio perchè mi sento di agire in quel modo, non per una ricompensa ultraterrena. Ma ti dico cosa mi piacerebbe: che chi fa del male, ma del vero male, (non scappare dopo averti strisciato il paraurti in parcheggio) una volta morto, capisca cosa ha fatto e che come ha agito è stato sbagliato. E quanto è stato sbagliato. Non ti parlo di uno che fa del bene e premiato va in paradiso, oppure dell'assassino che va all'inferno. Perchè magari un'assassino pentito, già su questa terra, potrà capire il male che ha causato e pentirsene amaramente. Tanto mi basta. Non voglio castighi ulteriori. Non mi va giù però che questi jiadisti d'oggi giorno, ad esempio, uccidano in nome del loro dio persone inermi, credendo di fare del bene. Odio questa cosa. E se alla fine sia le loro vittime che loro stessi, dopo morti, diventassero parimenti nulla? Questa possibilità la trovo atroce. Per farla semplice, sarebbe per lo meno "bello" che dopo la morte uno si rendesse conto di che vita ha avuto. Non mi interessano le ricompense e i castighi... La possibilità che "dopo" ci sia il nulla (e la ragione che mi dice che è così) davvero mi riempie di tristezza. |
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23-03-2015, 22.56.39 | #46 |
Nuovo ospite
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Riferimento: morte o vita..
Non c'è il nulla dopo la morte. Ma quello che avviene non è nel campo del pensiero. Il contenuto della coscienza che muore determina l'insorgere della coscienza che nasce. L'essere che ha coltivato il bene ha raffinato come un diamante la sua coscienza che, dopo la morte, cerca istintivamente nuovo calore, nuova esistenza, un nuovo grembo accogliente. Nei primi anni di vita innumerevoli ricordi della vita precedentemente vissuta divengono oggetto della coscienza. Poi, lentamente,o velocemente, sbiadiscono e l'essere si ritiene nuovamente un unicum eterno. E' l'insorgere del tiranno, dell'io/mio che non può contemplare esistenza altra da se stesso.
Colui che coltiva il male ( egoismo ) ricopre di melma e fango il diamante della sua coscienza. Così cieca , dopo la morte, essa vaga nelle tenebre. Ma anch'essa ricerca nuovamente calore,nuova esistenza,un nuovo grembo. Ma quale grembo ospita fango e melma ( non conoscenza del bene) ? Un regno animale, un regno demoniaco ? Non sappiamo. E' aldilà del pensiero. E ancora dovrà ricominciare a ripulirsi dal sudiciume, lentamente, con affanno, ricercare la luce della sua purezza. Trovare nuovamente la possibilità di conoscere il bene e ritrovare coscienza di questo. E ritrovando il bene cercare la libertà da tutto questo nascere e morire che viene infine visto per quello che è realmente: DOLORE. Sete inestinguibile di esistere e soddisfarsi. Senza fine. Senza fine.Sete di non-esistere, di oblio, di stanchezza.Senza fine. Coscienza che non è eterna.Come non eterne sono tutte le cose composte. Ma che tenacemente vive sino all'esaurimento delle condizioni e delle cause della sete opprimente. Nel morire della brama d'esistere, nel placarsi della sete, non più schiavi del Tiranno io/mio allora forse, solo allora, appare l'Eterno. |
24-03-2015, 08.22.03 | #47 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: morte o vita..
Citazione:
Questa purtroppo è solo la tua fede, ossia quello in cui TU credi... |
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24-03-2015, 09.15.47 | #48 | |
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Riferimento: morte o vita..
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24-03-2015, 11.12.11 | #49 | |
Moderatore
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Riferimento: morte o vita..
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24-03-2015, 12.25.16 | #50 |
Ospite abituale
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Riferimento: morte o vita..
@alberto 78
A tanti piacerebbe farsi giustizia da sé, ma sei sicuro di poter scagliare questo sasso? Inoltre non c'è bisogno di decapitare persone per uccidere, basta non amare. Non c'è bisogno d'appartenere all'Isis, si compiono quotidianamente assassinii, omicidi e delitti nel condominio, a lavoro, in famiglia. Normalmente quando un cattolico si confessa, rivede tutti i comandamenti pensando d'essere "fortunato" che almeno quello, il 5°: non uccidere, sia stato evitato. Poi dopo l'esegesi, che dura quasi tre mesi, di questo solo consiglio: non uccidere, incluso nelle 10 Parole; dopo aver analizzato lealmente, ragionevolmente, interiormente questa esortazione si deduce, si arguisce che ogni volta che siamo stati indifferenti, che abbiamo negato carezze, sorrisi e attenzioni, abbiamo ucciso. Si uccide ogni qualvolta non si ama totalmente (ma ci vuole fede per credere a questo che affermo e iniziare la confessione dicendo con vergogna: io ho ucciso). Per quanto riguarda l'aldilà e la sua perfetta giustizia, posso dirti, per il male che io ho tanto fatto nel passato (se può servire ho iniziato a comprendere qualcosa dell'amare o sull'amore, a 40 anni), che si capisce già qui, in terra, prima di morire, e basta guardarsi intorno per osservare gioiosa povertà e demoralizzata ricchezza. Quindi i castighi e le ricompense non c'è da aspettarsele post-mortem già sono sperimentabili, dopo saranno solo definitivi (la logica trascendente è misericordiosamente rigida). Per l'ingiustizia umana (basta analizzare il carcere di Corona, con la libertà dei parlamentari collusi) non credo nella giustizia fai da te (sono cattolico, Cristo non si è ancora schiodato), ma nella sana lotta giornaliera per essere modello di sincerità e insegnare agli altri il valore meraviglioso dell'avere vergogna. Se dopo c'è il Nulla, anche la tua tristezza, la tua rabbia, la tua incomprensione avrebbero lo stesso valore del Nulla (100 x 0 = 0; vita x Niente = Nulla), quindi a chi importerebbe, ma c'è l'amore che sconcerta il Nulla, e fin quando questo sentimento non sarà in vendita nei supermercati bisogna amare da morire, per sperimentare che nei confronti del Nulla, amando, io divento il Tutto. Pace&Bene ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ** "Noi vorremmo vedere subito il bene premiato e il male punito. Dio aspetta lasciando all'uomo il tempo di convertirsi e servendosi anche del demonio perché l'uomo possa dare prova di fedeltà al suo Signore". Ultima modifica di Duc in altum! : 25-03-2015 alle ore 12.14.08. |