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15-03-2015, 11.05.45 | #23 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: morte o vita..
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Io come nulla intendo che manca l'identità. Tu parli di molecole e quindi di materia. Noi siamo fatti di materia e certamente questa non si crea e non si distrugge, ma si trasforma. Gli atomi della materia di cui siamo formati chissà da dove vengono e chissà dove andranno. Il problema è che noi siamo quello che siamo grazie ai nostri ricordi, come dicevo. E siamo l'insieme di impulsi elettrici e di sostanze chimiche che ci sono nel nostro cervello. Purtroppo la realtà e' questa. Basti vedere come una persona non sia più se stessa dopo un ictus che ne ha compromesso le funzioni mentali, oppure con malattie quali il morbo di Parkinson. Non sa chi è, non sa chi sono i suoi famigliari, non sa da dove viene, non ragiona ecc. E quando muore....dovrebbe recuperare tutto? Senza identità non c'è persona e già in vita l'identià può annichilirsi. Prima della nascita non c'era identià. Tutto mi porta a dire che non c'è neanche dopo la morte. Le particelle di cui siamo composti certamente si disgregheranno e parte di esse potranno andare a contribuire ad altra vita. Ma noi in quanto tali non ci saremo più. |
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15-03-2015, 18.02.01 | #25 | |
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Riferimento: morte o vita..
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16-03-2015, 12.53.45 | #26 | ||||
Nuovo ospite
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Riferimento: morte o vita..
Citazione:
perchè non è fisicamente plausibile? Citazione:
Intendi che ci sono nello stesso istante identiche molecole in luoghi differenti? Perchè non vedo altra spiegazione a quanto dici. Ma una data e singola molecola è in un determinato spazio e in quello soltanto. Ci saranno altre molecole a lei identiche (ma che non sono lei) che andranno ad occupare altri spazi nel medesimo tempo. E premesso che la particella elementare non è la molecola ma l'atomo e che quindi anche la molecola di fullerene se si disgregherà, non sarà più sè stessa ed andrà a formare altri composti totalmente differenti, trovo che un discorso che non tenga conto della complessità non regga. Il fattore principale è invece proprio la complessità. E la complessità allo stato inspiegabile, che genera la vita. L'inspiegabilità di tale fenomeno è la speranza che esista un Dio. Quindi la possibilità di una vita ultraterrena risiede nell'impossibilità di dare spiegazione a queste due domande: - Cosa c'era prima del Big Bang? - Cosa ha dato la scintilla alla materia creando la vita? Ed è soprattutto quest'ultimo fattore da considerare. Perchè noi non siamo molecole di fullerene ma siamo complessi esseri viventi. Nella nostra complessità i nostri simili, le altre "molecole", sono gli altri esseri umani. Una semplice molecola avrà nello stesso tempo altre molecole che non sono lei, in diverse parti di spazio, come noi abbiamo i nostri simili. Una molecola, materia inanimata, ha i suoi simili identici a sè. I nostri simili sono invece totalmente differenti da noi. In entrambi i casi si parla comunque di entità differenti. E poi torniamo al discorso di base da cui si sta divagando: la materia non è vita. Già la vita nelle forme elementari può non avere coscienza di sè, figuriamoci la materia. Materia che noi torneremo ad essere, disgregandoci, una volta morti. Per me le due domande sopra sono l'unica speranza. La razionalità di quello che come ho detto accade già su questa terra e del fatto che un uomo comincia ad esistere per sè da quando ci sono i suoi ricordi, non danno altro risultato che alla nostra morte noi cesseremo di esistere. Per fortuna (mi viene da dire) non ho prove di questo e spero che non sia così. Ma la razionalità e le esperienze mi portano a dire che se esiste il non essere un'entità senziente già in questa vita e che è prima della nostra nascita non esistiamo, figuriamoci dopo la nostra morte. Ovviamente non ho dimostrazioni. Non si può dimostrare nulla. Semplicemente la vedo come purtroppo molto plausibile. Citazione:
Io parto dal concetto che una persona è sè stessa perchè ha determinati ricordi. Se le togli quelli non è più sè stessa, ma diventa qualcos'altro. Diventa un'altro essere. Non sa più chi è, non sa più da dove viene. Anche ammesso che esista un'anima e che un'essere non venga annientato dalla morte ma perda solo i suoi ricordi, di fatto con la perdita di questi morirebbe un'identità. E quando muore un identità una persona non esite più. Ma ammettiamo anche che una coscienza si possa duplicare. Avete presente il sogno di alcuni di poter "salvare" la propria memoria e mente su un computer? Io dico però se tu salvi la tua mente su un computer, esisterà un altro te che vivrà, ma non sarai tu. Tu in quanto te stesso morirai. La mente del computer sarà un altro te, un tuo duplicato, ma non te stesso. Potrebbe essere te stesso se tu avessi coscienza di entrambi, ma tu avrai sempre e solo coscienza di te stesso mentre il computer con la tua mente avrà solo coscienza di sè. Citazione:
Gli stati o le malattie a cui ho accennato dimostrano che un'identità può essere annichilita anche mentre il corpo è ancora in vita. E che quindi la morte intesa come il nulla della coscienza sia, non dimostrabile, ma ampiamente probabile. L'esempio dell'automobile credo tu lo faccia come indicativo di un malato mentale che (in quanto anima "conducente" di un corpo) vorrebbe ragionare correttamente ma non può farlo perchè imbrigliato in un cervello malato che non glielo permette. Ma presumerebbe che una volta morti e dismesso il corpo, ridiventato pura anima, uno riprenda a ragionare correttamente? No, non lo trovo plausibile. Rimane invece il fatto che chi va in coma o sviene e poi si risveglia, non ti dice "ero in coma e nel frattempo pensavo di svegliarmi ma non ci riuscivo" ma semplicemente smette di essere per tutto il perdurare di quello stato. Esistono le esperienze di pre-morte, ma la scienza dice appunto: sono di PRE-morte. Un morto, morto davvero, non è mai tornato a raccontare nulla. Le NDE (near death experiences) sono immagini che chi è stato molto vicino alla morte dice di aver visto e che garantisce essere assolutamente reali. Il problema è che la scienza le può spiegare come stati allucinatori creati dal cervello. Anche chi assume droghe allucinogene può avere esperienze assolutamente similari. |
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16-03-2015, 20.19.01 | #27 | |
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Riferimento: morte o vita..
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17-03-2015, 19.17.34 | #28 | |
Ospite
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Riferimento: morte o vita..
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Se mi faccio una canna e vedo X, non significa che X esiste. Se faccio un sogno, quando mi sveglio non significa che il sogno fosse vero. Se tornando a vivere dopo un arresto cardiaco il cervello mi dice che nel frattempo ha visto X, devo prenderlo sul serio tanto quanto una puntata di Mistero. |
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18-03-2015, 16.19.31 | #29 |
Nuovo ospite
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Riferimento: morte o vita..
Ciao Coscienza..guarda che gli scienziati non sono come i cattolici che si pronunciano cosìtanto per dire..fanno studi accurati e dopo aver verificato 1000 volte e in 1000 modi diversi poi si pronunciano...pensa che il Bosone di higgs, lo avevano individuato ggiàda 5 anni ma lo hanno dato per certo solo due anni fa, dopo mille prove fatte...detto questo che quando si pronunciano gli scienziati non sono cchiacchiere da bar..ti dico come sono arrivati a scoprire il dopo morte..tante persone con arresto cardiaco ricordano cose vere e presenti che non potevano ricordare o sapere in quanto morte..tipo cosa hanno detto i medici, che camice avevano che tipo di macchinario hanno usato per rrianimare ecc ecc, cose che non potevano sapere inquanto morti, cuore non batteva sangue non scorreva e attività celebrale assente..visto questi dati hanno deciso di fare alcuni esperimenti sugli animali (lo so non è giusto) cmq hanno sottoposto alcune specie di animali differenti ad arresto cardiaco volontario cioè glielo procuravano di proposito, mentre gli procuravano questo infarto erano sottoposti a raggi X, Pet ecc. Per vedere cosa succedeva dopo che erano morti..questo esperimento non lo avevano mai provato perché abbiamo sempre dato per scontato che dopo non ci sia niente..invece anche da quest'ultimi esperimenti, ne è venuto fuori che qualcosa all'interno del corpo dopo morti continua ad esistere..si pensa sia la coscienza..in più la fisica quantistica avvalora queste scoperte anzi danno per scontato che esiste amoanche prima esistiamo da quando eè nato l'universo e esiste remoanche dopo..nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma, naturalmente col ccorpo fisicoabbiamo esperienza che riusciamo a memorizzare..ed eè solo per questo che percepiamo passato futuro e presente se non avessimo memoria vivremosempre nel presente..non ci rricorderemoneanche cosa eè successo un secondo fa..non ricorderemoche cc'è il giorno e la notte, non ricorderemo niente..prima del corpo fisico e dopo il corpo fisico c'è qualcosa che continua ad esistere, ma privo di memoria inquanto la memoria è una prerogativa del corpo fisico..quindi non ricordiamo niente ne del prima ne nel dopo..
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18-03-2015, 19.56.10 | #30 | |
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Riferimento: morte o vita..
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