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17-07-2014, 23.48.00 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-01-2013
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Riferimento: La scelta di Sisifo
Citazione:
ridicolo (rispetto a come ti conosco e alle tematiche di cui parli), a parte che il problema è proprio da dove viene (costruttivismo, mentalismo e affini) ma quale sarebbe la cosa che tanto apprezzi? quale la dinamica armonizzante? quella di fare tabula rasa dei soggetti relazionantesi? e in nome di chi? dicci paul illuminaci! mi sembri uno che non ha occhi e vuole vedere.... |
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18-07-2014, 02.19.28 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
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Riferimento: La scelta di Sisifo
** scritto da FMJ:
Citazione:
E ci mancherebbe, chi te le tocca, ma ciò non elimina la realtà dei fatti, ossia, che la causa principale, il fondamento iniziale, di qualsiasi tua differente costruzione dalla mia è un Mistero, sia che lo affermi, sia che lo sperimenti involontariamente (l'inconscio), insomma ti piaccia o meno, se sei ricco o povero, se sei nero o giallo, se sei colto o scaltro. E' inevitabile come la Morte e le tasse. Infatti non sappiamo ancora, non abbiamo prove certe, se la tua scommessa sugli extraterrestri della dimensione parallela 14 è quella giusta. Pace&Bene. Ultima modifica di Duc in altum! : 18-07-2014 alle ore 16.26.24. |
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18-07-2014, 14.37.09 | #24 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
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Riferimento: La scelta di Sisifo
Citazione:
Ripeto dunque all'esistenzialista ciò che ho detto al costruttivista pragmatico e che direi pure allo scientista e al religioso sicuro della propria fede indiscutibile: noi ci troviamo sempre a giocare con delle rappresentazioni, non possiamo fare a meno delle rappresentazioni e del continuo moltiplicarsi delle loro illusioni che ci sfamano come nel miracolo dei pani e dei pesci, noi stessi (io, tu...) siamo illusioni, siamo il gioco da cui non c'è verso di uscire perché ogni pretesa di uscita verso un qualsiasi assoluto specifico ben definito (fosse pure il mio stesso dolore, le palpitazioni della mia anima terribilmente angosciata di esistere) è ancora una mossa del gioco. La realtà è un gioco che si gioca con molti (tra i quali ci sono anch'io, oltre agli orbitali atomici, alla legge di gravitazione, ai telefoni satellitari e agli unicorni con e senza ali). Riconosco a Severino che l'assoluto ontologico del PNC è assai difficile da contestare perché contestandolo lo si riafferma a meno di non pensare che il nulla sia e questo fa precipitare ogni coscienza nell'abisso della follia tra brividi e deliri di illimitata potenza (forse quello in cui è precipitato l'Occidente). Non c'è ovviamente nulla di male ad assumersi il peso della vita, anzi, mi sembra faccia parte delle regole del gioco, ed è meraviglioso trovarsi insieme attorno a un fuoco anziché da soli davanti a uno schermo virtuale che ribadisce solo la propria solitudine mentre la riempie di fantasmi polemici e insofferenti. Ma lì intorno al fuoco si può parlare di amori falliti, di tormenti e angosce o di meccanica quantistica, o dei progressi tecnici della computeristica o ancora della forma delle ali degli unicorni alati, proprio perché la realtà è una sola. E anche in questo dopotutto c'è un discorso esistenziale, basta coglierne il segno (l'America per chi è solo l' India che si aspetta di trovare). Ultima modifica di maral : 19-07-2014 alle ore 12.02.36. |
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18-07-2014, 20.43.23 | #25 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
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Riferimento: La scelta di Sisifo
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Quale realtà dei fatti? Le mie costruzioni sono diverse dalle tue perché i miei COSTRUTTI sono diversi dai tuoi, perché le mie ASSUNZIONI sono diverse dalle tue, perché i miei PRESUPPOSTI sono diversi dai tuoi, perché i miei SIGNIFICATI sono diversi dai tuoi. Quanto alla "dimostrazione", dipende... tu puoi avere accesso a molte dimostrazioni MA all'interno di specifiche costruzioni che trattano uno specifico piano fenomenico. In ultima analisi puoi avere delle belle dimostrazioni ma anch'esse non sono altro che costruzioni. FMJ |
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18-07-2014, 20.57.03 | #26 | |||
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
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Riferimento: La scelta di Sisifo
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FMJ |
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18-07-2014, 20.59.45 | #27 | ||
Utente bannato
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Riferimento: La scelta di Sisifo
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FMJ |
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19-07-2014, 00.43.15 | #28 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La scelta di Sisifo
** scritto da FMJ:
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Bravo, dopo tanta dialettica ripetitiva (in pieno stile del bla, bla, bla, politichese), ci sei arrivato: presupposti. [Sinonimi di presupposto: caposaldo, ipotesi, postulato, presunzione, premessa, base, condizione, dato, fondamento || Altri termini correlati: idea, principio, punto fermo, affermazione, concetto, assunto, congettura, supposizione, convinzione] Presupposto (base, fondamento, presunzione, ipotesi: la causa) diverso; costruzione, costrutto, assunzione, significato, senso ultimo di qualsiasi cosa ti piaccia e pàia, differente. Non possiamo dare un senso a qualcosa senza, necessariamente (per forza della realtà dei fatti oggettiva, non perché io l'abbia decisa o costruita) costruire sulla presunta (congettura, concetto, idea, convinzione, supposizione) e personale, anche se utopica o bigotta, causa. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ** L'intelligenza è il frutto della fede. Non cercate dunque di capire per credere, ma credi per capire; perché se non crederete non capirete! - (Agostino d'Ippona) Pace&Bene |
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19-07-2014, 18.46.00 | #29 | ||
Utente bannato
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Riferimento: La scelta di Sisifo
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Duc, ma che diamine stai dicendo? Per dare un senso a un EVENTO DEVO NECESSARIAMENTE determinare le cause di quell'EVENTO? Non può, un fiore, avere un grande significato per me, senza sapere assolutamente nulla di nulla di quel fiore? Anzi, fregandomene altamente di tutto quanto la botanica potrebbe dirmi circa quel fiore? Quel fiore per quello che appare a me, in questo momento... FMJ |
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20-07-2014, 13.42.13 | #30 | |
Ospite abituale
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Riferimento: La scelta di Sisifo
** scritto da FMJ:
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Sì, ma non determinare la causa nella sua assoluta verità (ossia svelare il Mistero), ma in quella che secondo te è la verità di quella causa. Qui si discute del suicidio e non puoi dargli nessun senso personale senza rapportarlo alla vita, che è necessaria per produrre il suicidio. Quindi la causa è la vita, l'esistenza, poi tu dagli il valore che desideri a questa vita (anche con megalomania o fantascienza), creando il presupposto su cui produrrai la costruzione del tuo suicidio, o su qual è, secondo la tua personale opinione, il senso del suicidio. Infatti che significa il fiore ha un grande significato per me? Niente, assolutamente vuoto totale. Ma se ti chiedi che significato ha regalare un fiore ad una donna, o porre dei fiori innanzi ad una lapide, potrà anche fregartene, ma proprio in virtù del presupposto che per te ha il fiore sulla causa, necessaria, che è il tuo totale menefreghismo della botanica o qualsiasi altra tu abbia dato all'apparirti quel fiore. Pace&Bene Ultima modifica di Duc in altum! : 20-07-2014 alle ore 17.53.47. |
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