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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
15-09-2003, 13.53.38 | #14 | |
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: veramente strano questo universo
Citazione:
Ma, direi semplicemente che le leggi fisiche non esistono in se stesse, ma solamente come modelli che l'uomo ha creato. Tanto è vero che i modelli fisici più recenti sono ben diversi da quelli della fisica classica con cui la maggior parte di noi è ancora abituata a rappresentarsi la realtà. La relatività dice che spazio e tempo sono, appunto, relativi. Oltre che al paradosso di Zenone potremmo pensare al paradosso dei gemelli. Diverso invece il problema di percepire il presente. Non di definirlo ma di percepirlo. Oserei dire che è una questione di consapevolezza. ciao |
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15-09-2003, 14.38.15 | #16 |
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Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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La verità è... che non potremo mai conoscere la verità a causa dei nostri limitati(o comunque soggettivi) sensi.Anche se potessimo uscire dalla matrice(tra l'altro creata da lui stesso) il nostro cervello non saprebbe come elaborare tali dati e probabilmente andrebbe in pappa...Noi abbiamo bisogno di questa gabbia per vivere.Abbiamo bisogno di essere schiavi
Ultima modifica di sisrahtac : 15-09-2003 alle ore 14.46.27. |
16-09-2003, 14.20.41 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
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Al ... tempo !
Voglio segnalare due importanti errori nella trattazione di bluemax, al fine di permettere una maggiore coerenza alla discussione.
Primo: lo scorrere del tempo non è affatto un dato costante ed invariabile. Esso dipende, innanzitutto, dallo stato di moto relativo (uniforme) dell'osservatore rispetto a quello del sistema oggetto di osservazione, secondo le equazioni di invarianza della relatività ristretta. Inoltre dipende dall'intensità del campo gravitazionale nel punto in cui e verso cui avviene il rilevamento, cioè dall'incurvatura dello spazio-tempo in quel punto, coerentemente con i principi e le regole della relatività generale. Secondo: il principio di Heisenberg non nega affatto la possibilità di rilevare contemporaneamente velocità e poisizione della particella osservata, ma pone dei limiti alla precisione con cui i due dati possono essere determinati reciprocamente. Infine: va sotto il nome di "petizione di principio" quel ragionamento che, partendo da un assunto tacitamente ammesso come evidente, giunge attraverso una sequenza logica di proposizioni alla dimostrazione dell'assunto stesso. Se diamo per acquisito il fatto che il "presente" sia puntiforme ed istantaneo, qualsiasi riflessione che a ciò consegua o in cui si inscriva, non potrà che confermare "quel" fatto come tale. Che il tempo "presente" possa essere ricondotto ad un punto che scorre su di una linea (ma quale linea e quale scorrere...?) non è affatto certo nè tantomeno provato. Anzi...! Basta uno sguardo al cielo notturno per comprendere come il brulichio di facelle in cui si dispiega il cosiddetto "presente" non è che una schiuma di istanti lontani... Tutto può essere detto purchè sia coerente e razionale. La realtà non deve essere usata come un lampione da un ubriaco, ossia per appoggiarvisi, anzichè per averne luce. |
16-09-2003, 14.54.53 | #19 | |||
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Mi autoquoto
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In definitiva..dallo spazio e dal tempo non ci si svincola,bisogna imparare a conviverci..per quanto siano scomodi.. |
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