....... In noi è insita l'idea di caos, di confusione, di imperfezione, e la nostra civiltà si è sempre impegnata nel tentativo di creare società ordinate, razionali, perfette........
Secondo me l’uomo non accetta, giustamente, di essere inchiodato in schemi fissi e racchiuso in angusti luoghi comuni. Forse quello che tu chiami
caos, è questo bisogno inevitabile del nostro “divenire” che cerca un campo di “possibilità illimitate”, per esprimersi. Questa ricerca è anche ricerca di libertà. Libertà di evolvere al di fuori degli angusti schemi imposti dalle società lasciando fluire la nostra creatività il nostro genio e la nostra forza.
Le nostre società creano conflitti in questo senso perché invece di tutelare la dignità umana, e l’espressione della genialità e della creatività, tutelano gli interessi di parte.
.......l'uomo raramente è disposto a sacrificare interessi personali per quelli comuni.......
E’ vero ma questo succede perché molta gente non ha ancora capito che danneggiando gli altri si finisce per danneggiare se stessi.
Cerco di spiegarmi con una metafora: -
Finché buttiamo l’immondizia di casa nostra nella casa del vicino, il problema dell’immondizia non è risolto e siccome il nostro vicino la ributterà a noi finiremo inevitabilmente per farci la guerra -.
Farà sorridere ma il problema dell’immondizia lo si risolve facendo un forno inceneritore nel luogo più lontano possibile da casa nostra e dalla casa del nostro vicino che è la cosa più facile e ragionevole da fare.
Se non agiamo così a livello sociale è perché, appunto, c’è qualcuno che vuole lucrare sull’immondizia. Il risultato è che questo qualcuno ci costringe tutti a vivere in un mondo pieno di immondizia.
Può sembrare demagogico od utopico ma se ci pensi bene è proprio così. Un mondo più, bello, armonioso, sereno, e vivibile, sarebbe facilmente realizzabile se la maggior parte della gente non fosse chiusa nella sua piccola avidità provinciale e nel suo sterile ed ossessivo egoismo.
Il risultato della piccola avidità, del pensare solo a se, sembra produrre vantaggi, nel breve, ma, alla lunga crea le mostruosità che tutti percepiamo. Città puzzolenti, brutte dal punto di vista architettonico, inquinate, infide a causa dei borseggiatori, piene di gente mai contenta perché non ne ha mai abbastanza.
I parameri di altruismo, solidarietà, rispetto, correttezza, sono invece auspicabili non come precetti morali, non perché se li adottiamo andremo in paradiso, non perché “dio” sarà contento di noi, ma perché sono il solo sistema per avere un mondo che sia un po’ più vivibile.
In ultima analisi: - Il “bene” in senso lato è un patrimonio comune e non si può fare a meno di condividerlo perché l’accumulo di pochi a danno di molti tramuta il bene in “conflitto”, cioè in male -.
La democrazia, forse è solo un sistema di governo tra i tanti possibili, ma quello che fa la differenza non è il sistema ma la cultura e l’intelligenza dei cittadini. Ci sono democrazie corrotte ed illiberali che vogliono togliere le pensioni e ci sono fascismi che le pensioni le hanno istituite. Questo ovviamente non significa che io propenda per l’uno o per l’altro ma solo che non basta un’etichetta per certificare un prodotto.
Spero di essere rimasto in tema…. E di non essere stato troppo criptico.