Povera e nuda vai …gravitazione universale!
Mentre ci dilettiamo con i teoremi di Goedel ed Heisenberg circa le possibilità della scienza di rispondere a nostre estemporanee curiosità più o meno sensate e scientificamente definite, viene fuori che la “gravità”, da tempo, invero, un po’ malaticcia, scompare definitivamente! Era solo una illusione! La mela di Newton (come già quella di Eva) era fasulla e subdola… per lo meno nelle teorie dei fisici!
(vedi Repubblica di oggi 15.07.10)
Si dice ora fosse solo uno dei tanti frutti (mqagari parziali) che l’albero del sapere nascondeva e ancora nasconde: la materia oscura, l’energia oscura, ecc…forze che nello stesso tempo respingono e attirano le galassie.
Così almeno dice il fisico-matematico svedese Erik Verlinde (già padre della teoria delle stringhe) nelle sue conferenze alle università di Barkeley, Harward….ecc…ove sembra che studenti e professori lo ascoltino con particolare serietà e preoccupazione crescente.
Per parte mia non vedo motivo alcuno di preoccupazione o di rimpianto, anzi già mi vedo fluttuante nell’aere privo di ogni peso come spesso abbiamo visto gli astronauti nei simulatori di volo spaziale o nelle astronavi stesse.
E’ ulteriore conferma che non dalle nostre domande o curiosità procede o si nutre il sapere scientifico, su cui i profani ben poco possono influire, ma esso persegue proprie linee, in parte predefinite da uno specifico clima culturale, in parte come diretta conseguenza di trovati esplosi dalle ricerche in corso…in continua esplosione…magari del tutto inaspettatamente nell’immediato o dopo anni di stasi e abbandono di certe idee, intuizioni, teorie inconsciamente insorgenti o ronzanti nella mente del ricercatore…scienziato..che sia esso sempre lo stesso o un suo derivato..
Da quanto emerge se ne può trarre che lo sviluppo delle conoscenze concernenti lo stato e l’evolversi del nostro universo o multiverso biofisico proceda verso l’infinità senza mai arrivare ad un sistema cosmologicio completo, ma sempre a nuovi sistemi comprensivi dei precedenti: presto un nuovo Einstein formulerà una teoria piu estesa, capace di contenere ogni precedente e così via all’infinito.
Una prima nota che vorrei esprimere è che l’idea di una scienza continuamente dichiarata "fallibile", tanto cara ai filosofi ed ai teologi viene un pò a fallire: si afferma piuttosto, ed in prevalenza, l’idea di una scienza continuamente ampliabile ed onnicomprensibile.
In una seconda nota vorrei richiamare la firma in calce ai miei post, priva di ogni riferimento teoretico od oracolistica, ma estremamente pragmatica…frutto anche di mia esperienza personale: essa suona così…per chi non l’avesse notato:
1) –ogni problema ha comunque una soluzione,
2) –nessuna soluzione è perfetta ed esaustiva,
3) –ogni soluzione è sempre migliorabile ed ampliabile,
A me pare che, nel suo piccolo, pur priva di dimostrazione algoritmica, (è un caso di Goedel!) una tale espressioni delinei bene il cammino della scienza ed anche quello del nostro operare quotidiano.